È alquanto difficile sconvolgere l'equilibrio tra gli elementi essenziali per la vita sulla Terra. Non è possibile che, da un momento all’altro, iniziamo a respirare immettendo monossido di carbonio, o che voliamo via dalla sedia sulla quale siamo seduti iniziando a fluttuare nello spazio a causa di una diminuzione della forza di gravità. La luce solare non può improvvisamente danneggiare i nostri occhi e la pelle, e i livelli di ossigeno non si alzano facendo andare “a fuoco” i polmoni. E tutto questo per delle svariate ragioni. La cosa interessante è che tutti gli equilibri all’interno dei vari sistemi sono da sempre così perfetti a causa del Big Bang, definito come l'esplosione di un’unica massa con volume zero contenente tutta la materia dell'universo.
Molti diversi fattori collegati tra loro hanno permesso il mantenimento di questo equilibrio. Ad esempio, se ci fosse stata una variazione anche di solo un miliardesimo del suo tasso di espansione dopo il Big Bang, l'universo non sarebbe emerso. Se l'universo si fosse espanso in maniera leggermente più lenta, sarebbe imploso a causa della forza gravitazionale; se si fosse espanso un po' più rapidamente invece, tutta la materia cosmica si sarebbe dispersa e quindi sarebbe scomparsa. Se ci fosse stata una differenza di un solo decimo nella velocità dell'esplosione quando quest’ultima aveva raggiunto un determinato livello, l'equilibrio sarebbe stato distrutto. Se si fosse verificata anche solo una di queste variazioni, l'universo sarebbe scomparso.
Guardiamoci intorno. Ogni cosa si trova in uno straordinario stato di stasi, di calma e perfezione, perché nulla nell'universo è un caso. Tutto dipende dall’impeccabile e perfetto ordine e dallo straordinariamente delicato equilibrio creati e sostenuti da Allah l’Onnipotente, Che tutto governa, Che ha creato questa impeccabile e miracolosa arte da una sola esplosione, ed Egli è l’Onnipresente:
“Egli è Colui Che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una qualche fenditura? Osserva ancora due volte: il tuo sguardo ricadrà, stanco e sfinito.” (Sura al-Mulk, 3-4)