1. Potrebbe commentare il fatto che la religione in Turchia è separata dallo Stato? Qual’è la sua opinione riguardo al secolarismo, la democrazia e la libertà di parola?
Il secolarismo è un sistema eccellente quando è attuato nella forma del “secolarismo democratico”, nel quale la gente può esprimere le sue idee liberamente. L’Islam è una fede che insegna la tolleranza, l’amore e la fratellanza. Il secolarismo è parte dell’essenza dell’Islam, del suo corpo stesso. Secondo l’Islam, ognuno, indipendentemente dalla sua fede o dalla sua credenza, è libero di vivere secondo i principi in cui crede. Questa è la bellezza del secolarismo: sradica l’ipocrisia, non vi è ipocrisia quando c’è il secolarismo. In altre parole, un ateo dichiara apertamente e onestamente: “Sono un ateo”, mentre un credente dice: “Sono un credente”. Ciò è reso possibile dal secolarismo, e per tale ragione è tanto importante. I credenti, i miscredenti e le persone di fede diversa devono essere rispettati, il loro diritto alla vita e a uno standard decente di esistenza devono essere rispettati e tutelati da garanzie serie. Non rimane alcun problema nel momento in cui ciò viene garantito. Vi sono persone devote in Turchia e altri che non vivono secondo la fede. È importante che la vita di tutte queste persone sia tutelata, la loro pace è più importante. Allo stesso modo, anche la pace dei credenti è importante, come quella delle altre persone.
L’Islam si oppone agli estremismi e alla violenza. La bellezza, l’amore e la pace sono bisogni vitali per i devoti musulmani. Nessuno vuole che ciò sia diffamato da una interpretazione fanatica incompatibile con i valori morali della religione, il che non è permesso. L’intero problema consiste nell’onestà della gente. Io sono una persona onesta. Mi piace la gente felice e sorridente; voglio che i bambini corrano felici in strada, voglio che la gente abbia delle belle case, che tutto sia piacevole. È ovvio che, come ogni altro musulmano, odierei un sistema dispotico, poiché ciò non è parte della fede, dell’Islam.
2. Come valuta l’ascesa dell’Islam oggi in Turchia? Come ciò cambierà la Turchia e le sue relazioni con gli altri paesi come la Russia?
C’è amore nell’Islam, e compassione, e tolleranza e comprensione. Queste virtù morali compattano le società, rafforzano i vincoli di amicizia e pongono termine all’anarchia, al terrore e al caos, mentre i problemi economici scompaiono spontaneamente. La solidarietà e la cooperazione vengono rafforzate. La nazione turca è sempre stata leale e devota alle sue credenze e ai valori nazionali. Ma il fallimento totale del darwinismo negli ultimi 20 anni è stato naturalmente uno sviluppo di primaria importanza. Negli anni ’70 all’incirca il 70-80% delle persone credeva nel darwinismo, mentre oggi oltre l’80% lo rifiuta. Il livello di fede nel darwinismo in Turchia è il più basso nel mondo.
3. Che cosa può dirci riguardo al futuro delle relazioni tra musulmani e cristiani? In che modo è possibile migliorare il dialogo tra le due civilizzazioni? Qual’è il criterio dell’Islam nei confronti delle altre religioni?
Secondo l’Islam, i cristiani e gli ebrei sono la Gente del Libro. Crediamo tutti in un solo Dio, amiamo e ubbidiamo ai profeti che Egli ha inviato e crediamo negli angeli e nel Giorno del Giudizio. Siamo tutti fratelli, amici. Il Corano ci ordina di vivere in amore e amicizia con la Gente del Libro. Questa era la situazione al tempo del Profeta (saas). L’atteggiamento del nostro Profeta (saas) nei loro confronti era fondato sull’amore e la comprensione. Secondo il Corano, un uomo può sposare una donna della Gente del Libro; i musulmani possono mangiare il loro cibo e vivere insieme a loro in amicizia e prossimità. I musulmani provano affetto per i cristiani e gli ebrei, e nel caso in cui un cristiano intenda vivere in conformità alla sua fede, ciò è rispettato e gli è offerta ogni opportunità per vivere nel modo che più gli aggradi. Lo stesso vale per gli ebrei. Il fatto che la Gente del Libro sia felice, viva comodamente e in sicurezza mi rallegra. Mi sento enormemente afflitto nel momento in cui hanno dei problemi o delle difficoltà. Ma è essenziale che l’Unione Islamica Turca sia fondata affinché questo clima di amicizia possa essere edificato pienamente. È impossibile stabilire un tale clima di amicizia in assenza dell’Unione Islamica Turca e senza che il mondo islamico abbia una guida giusta, razionale e moderata. In assenza di tale unione, prospereranno il terrore, il radicalismo, l’estremismo e le contese economiche. Nulla di tutto questo troverà spazio nell’Unione. Quando l’Unione Islamica Turca sarà fondata, i nostri fratelli cristiani ed ebrei vivranno ad agio, con il permesso di Allah, e troveranno pace e sicurezza sotto l’amorevole sistema dell’Unione Islamica Turca.
4. Come è possibile tenere sotto controllo il radicalismo? Che cosa può fermare il terrorismo?
Ogni organizzazione o sistema di credenze che fa uso di bombe, incoraggia attacchi suicidi e mira alla distruzione e alla devastazione è contrario all’Islam. Questo sistema è inaccettabile per l’Islam, e quindi per me. Non vi è estremismo nell’Islam. C’è, piuttosto, moderazione, tolleranza e comprensione. Coloro che cercano di dare l’impressione che la violenza sia parte dell’Islam commettono un grave errore. Il cammino migliore consiste nel vincere i cuori della gente, nel dialogo e nella persuasione. Sappiamo che il Profeta (saas) camminava nel mercato e predicava alle persone. Spine e animali morti venivano gettati sul suo cammino. Egli continuava a predicare, anche nelle situazioni più ardue; nonostante fosse deriso e sottoposto a pressioni, nonostante fosse insultato, non si lasciava abbattere. Inviò lettere e messi in molti paesi. Per esempio, inviò Dihya (ra) a Istanbul a predicare. Dei missionari giunsero fino in Spagna. Costoro non ricorsero mai alla forza e predicarono i valori morali dell’Islam. Diffusero la fede ispirando amore alla gente e vivendo gioiosamente in accordo ad essa. La filosofia è estremamente importante nel nostro secolo. Quando si considerano le radici dei problemi odierni, delle sofferenze e difficoltà, si scopre come il darwinismo e il materialismo ne costituiscono la base. Per tale ragione, chiunque intenda eliminare questi problemi deve fare tutto quanto è in suo potere per contribuire al crollo intellettuale del darwinismo. Il darwinismo è il più grande idolo della nostra epoca. Come il Profeta Abramo distrusse dapprima l’idolo più grande, così noi dobbiamo demolire questo in maniera assoluta. E ciò è quanto abbiamo fatto. Abbiamo frantumato l’idolo darwinista, ad Allah piacendo. Il mio libro Atlante della Creazione ha creato un’enorme impressione in Europa. Tutti i giornali in Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania hanno riportato questa sconfitta del darwinismo con stupore e meraviglia. Abbiamo ottenuto un risultato veramente solido e definitivo. I sondaggi dell’opinione pubblica mostrano che il darwinismo è stato demolito in Europa. Grazie ad Allah, questo successo è stato possibile. Ciò significa che se si è determinati nel proprio sforzo intellettuale e filosofico, nella propria predicazione, Allah concede il successo. Lo abbiamo visto.
5. La Turchia dovrebbe ammettere il genocidio di oltre 1.5 milioni di Armeni? Potrebbe commentare questo fatto? Come crede che possano essere risolti i problemi con l’Armenia? Che cosa suggerisce?
Molti eventi sono accaduti 100, 200 0 500 anni fa. Non ci conviene investigarli e ricercarli costantemente. Ciò che ci conviene è avvicinarci gli uni agli altri con amore e compassione, lasciare il passato alle spalle per costruire un futuro luminoso. Quegli eventi risalgono ai primi anni del ‘900, quando non c’era cultura, conoscenza o ricerca. Ciò che c’era, era il darwinismo e la propaganda del comunismo e del fascismo. Sarebbe sbagliato rimanere fermi al clima di violenza instaurato dai massoni di quell’epoca. Inoltre, non è del tutto chiaro ciò che realmente accadde allora. La responsabilità degli eventi di quel periodo spetta a chi li ha vissuti. Ciò che importa è il fatto che amiamo gli Armeni come nazione. Vogliamo vedere le barriere sollevate. Vogliamo che si uniscano alla Turchia. Dimentichiamo tutto ciò che è accaduto nel passato e rinunciamo alle nostre pretese. Rinunciamo ai nostri diritti e dimentichiamo la questione. La cosa migliore è di relegare quei giorni alle pagine della storia. Molti Turchi persero la vita nell’incidente di Hocali e in altri, ma sarebbe sbagliato volersi vendicare ora. Rinunciamo ai nostri diritti. Vi era un clima di guerra nel 1900, e uccisioni vi furono da entrambe le parti. Anche gli Armeni dovrebbero rinunciare ai loro diritti.
Non possiamo giungere a nulla se manteniamo l’attitudine mentale del 1900. Dobbiamo abbandonare tale prospettiva ed agire secondo la logica eccellente, amorevole e unificante del 2000. Quei giorni oscuri appartengono al passato. Non dobbiamo lasciarci ingannare dai massoni, dagli atei, dai fascisti, dai comunisti, dai neonazisti o dai sionisti atei. La massoneria ha i suoi piani, mira a contrapporre le nazioni, e a tal fine provoca spargimenti di sangue inventando pretesti fittizi e dando vita così a contese cruente. Non dobbiamo lasciarci coinvolgere. Gli Armeni sono un Popolo del Libro. Sono buoni, colti, razionali e nostri fratelli. Vogliamo un clima in cui poter vivere insieme come fratelli, a Dio piacendo.
6. Quale dovebbe essere la politica della Turchia nei confronti della Russia? Come si possono migliorare le relazioni? Che profitto potrebbe derivare alla Russia dall’Unione Islamica Turca che Lei ha in animo?
La Turchia è attiva nella regione tanto a favore dell’America che della Russia. È inoltre attiva a favore della Cina. E ognuno è soddisfatto. L’America è soddisfatta della Turchia, e così l’Europa, la Russia e la Cina. Ciò continuerà quando la Turchia si unirà all’ Azerbaijan, quando l’Unione Islamica Turca sarà fondata, e non vi sarà nulla di nuovo. La Russia trarrà beneficio dall’Unione Islamica Turca. Significherà una Russia più ricca. Significherà nuove fabbriche e impianti in Russia. Significherà che il petrolio azero e turco e i minerali presenti in Turchia saranno agevolmente venduti in Russia e un’ulteriore incremento in tutte le loro possibilità. I suoi mercati si espanderanno, e così il commercio. In termini militari, i pericoli diminuiranno poiché la Turchia non avrà un’attitudine ostile verso la Russia, ma piuttosto amichevole. Consideriamo la Russia un paese amico, una nazione nobile. La Russia sarà dunque molto soddisfatta di tale unificazione, che sarà a suo totale vantaggio. Non vi deve mai essere una politica di esclusione. L’Unione Islamica Turca seguirà sempre una politica unificatrice e amichevole. L’esclusione conduce sempre a tensioni e inquietudini. Una logica costantemente rivolta all’unificazione, che dice: “Siamo fratelli”, è la più importante. La polarizzazione, la separazione dei campi, deve essere evitata. Dobbiamo affermare: “Voi Russi dovete seguire le linee di sviluppo che preferite, in termini economici, scientifici e politici, e noi godremo di ogni sorta di vantaggi”. Ciò che non si dovrebbe dire è: “Non ci interessa se siete poveri, purché noi siamo ricchi”. Si dovrebbe affermare piuttosto: “Noi vogliamo essere ricchi, e vogliamo che anche voi siate ricchi”. Per esempio, se la Russia sarà povera quando l’Unione Islamica Turca sarà costituita, quest’ultima potrà dirsi una vera Unione Islamica Turca? Sarà un’unione di pace? Potrà renderci felici? In tal caso saremmo a disagio, poiché vorremmo che anche loro fossero ricchi. Una Russia felice ci renderà felici.
7. Che cosa ne pensa della guerra russo-georgiana?
Si tratta ovviamente di un’astuzia massonica. Lo spargimento di sangue e la lotta fratricida sono cose a cui i massoni hanno sempre fatto ricorso. Nondimeno, tutte le dispute possono essere risolte con mezzi pacifici. È naturalmente molto sconvolgente vedere migliaia di persone perdere la vita e anziani abbandonati in strada senza una casa. Queste cose non dovrebbero mai accadere. La Russia è naturalmente uno stato importante e moderno. Si deve rispettare lo stato russo. Non credo che la Russia abbia una politica imperialista e conquistatrice. Si devono tuttavia rispettare i desideri delle comunità. Ognuno deve adottare un’attitudine pacifica, ben intenzionata e rispettosa nei confronti degli altri. La Georgia dice: “Vogliamo abbandonare questa comunità” e la questione viene posta alla gente. Questa può decidere di separarsi. Non credo che in tal caso la Russia interverrà con la forza. Ma se gli Osseti e gli Abcasi dicono: “Vogliamo lavorare con la Russia”, devono poi essere in grado di farlo. Ma lo scopo in questo caso non è quello di lasciare sola la Russia o di spingerla verso l’isolamento. La logica del “fa’ ciò che vuoi” è inaccettabile. In altre parole, la separazione dalla Russia deve avvenire in conformità a un piano che prenda in considerazione anche il benessere, la ricchezza e la prosperità della stessa. Viene alla mente la logica che “ognuno deve abbandonare la Russia, ritirare il suo sostegno e lasciarla isolata, affinché in ultimo vada in rovina”. Ma ciò è inaccettabile. Che chi lo voglia sia libero di farlo, certo. Ma ciò deve avvenire considerando la Russia in termini amichevoli e sforzandosi anche di migliorare la sua posizione. Si è iniziato a parlare di una Unione Caucasica quale prima fase dell’Unione Islamica Turca. È eccellente. Ma nessuno stato in Asia deve essere escluso. Ogni stato deve essere forte e soprattutto ognuno deve essere rispettato. Ogni altra cosa sarebbe una rovina. Io credo che tutti i problemi possano essere risolti sulla base dell’amore e dell’affetto, mantenendo la razionalità, proteggendosi e prendendosi cura gli uni degli altri.
8. Che cosa ne pensa della politica dell’Iran nella regione?
L’Iran è uno stato potente e importante. La cosa fondamentale è adottare una politica unificatrice nella regione, in qual caso non vi saranno problemi. E per quanto mi riguarda credo che l’Iran voglia giocare un ruolo unificatore. Ciò è quanto il president Ahmadinejad ha mostrato nel corso della sua recente visita a Istanbul. Ha lanciato messaggi fondati sulla fratellanza. Ha rilasciato dichiarazioni che indicano l’importanza dell’Unione Islamica Turca, e soprattutto ha adempiuto alla preghiera del Venerdì dietro a un imam sunnita. Si è trattato di un messaggio molto significativo. Questa azione di Mahmoud Ahmadinejad rivela la fratellanza islamica, il legame islamico tra sunniti e sciiti e il fatto che un sunnita può pregare dietro a uno sciita e uno sciita dietro a un sunnita. Risulta quindi evidente che Ahmadinejad considera con grande favore la fratellanza islamica e l’Unione Islamica a guida turca.
9. Che cosa ne pensa dei leader russi come Putin? E che cosa ne pensa del popolo russo?
Credo che Putin sia sincero. È un individuo nobile, come la nazione russa. Come nazione, la Russia è composta di gente amabile e virtuosa. Conosco diversi Russi i quali sono molto morali, immacolati. Sono integri ed eccellenti in termini morali e personali. Sono persone molto piacevoli e i bambini russi sono veramente amabili. Perché dovrebbero essere scontenti o inquieti. Che beneficio potrebbe darci tutto ciò? Abbiamo vissuto fianco a fianco come fratelli per centinaia di anni. Perchè dovrebbero essere separati da noi ora? Voi siete nostri fratelli. Godiamo della nostra vicinanza. Lasciamo che le nostre attività commerciali, artistiche e culturali siano interrelate. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Fondiamo insieme delle università. Che l’arte e la scienza progrediscano. I giorni delle cortine di ferro e dei muri di mattoni sono finiti. Che siano demoliti. Sono stati dei gravi errori. La Russia ha una considerevole forza tecnologica, ed è forte in termini di scienziati e mezzi scientifici. La Russia non è un paese da isolare o da escludere. Per tale ragione considero errata la politica della polarizzazione. La Russia ha agito bene e con calore nei confronti dei musulmani per un periodo molto lungo. Le libertà che la Russia concesse ai musulmani sono ancora visibili. Le politiche a sostegno dell’Islam e del Corano sono evidenti, come ho constatato personalmente. Sarebbe sbagliato isolare un tale stato, come per lasciarlo morire. Deve esserci una politica inclusiva e protettiva nei confronti della Russia, sotto tutti gli aspetti. In tal caso tutto andrà bene.
10. Il suo gruppo è attivo in Russia? C’è interesse per le sue pubblicazioni in russo?
Grazie ad Allah, stiamo testimoniando sviluppi eccellenti in Russia. I miei libri, CD e articoli sono ampiamente letti e apprezzati, masha’Allah. Dozzine di mie opere sono state tradotte in russo. Abbiamo un sito in cui le versioni in russo delle mie opere sono pubblicate: http://www.harunyahya.ru. La gente può accedere a tutti i miei lavori in russo da questo sito, in forma gratuita. Vorrei dire ai miei fratelli russi che il futuro è roseo, a Dio piacendo. Con un amore intenso e il dialogo, tutti i problemi, l’ingiustizia e la miseria saranno sradicati, con il permesso di Allah. Quando l’Unione Islamica Turca verrà fondata, anche i nostri fratelli russi saranno sotto la sua protezione e potranno godere pienamente della sicurezza, della pace e dell’agio che prevarranno in essa.