Quattordici secoli fa Dio mandò sulla terra il Corano come guida per tutta l'umanità.
A quel tempo, la società araba era in uno stato di totale degenerazione, di caos ed ignoranza. Erano popolazioni barbare che adoravano idoli da esse stesse creati, credevano che per essere virtuosi si dovesse essere dediti alla guerra e allo spargimento di sangue, ed erano capaci perfino di uccidere i propri figli. Erano poco interessati nelle materie intellettuali, tanto meno in una lettura scientifica del mondo naturale.
Ad ogni modo, attraverso l'Islam appresero benevolenza e civiltà. Non soltanto gli Arabi, ma tutte le comunità che accettarono l'Islam sfuggirono alle tenebre dell'ignoranza e vennero illuminati dalla saggezza divina del Corano. Tra le abilità che il Corano portò all'umanità c'era anche il pensiero scientifico.
Il Paradigma Scientifico Trasmesso nel Corano
All'origine del pensiero scientifico c'è il senso di curiosità. Le persone si domandano come funzionino l'universo e la natura, e quindi cominciano a investigare e si interessano alla scienza. Ma la maggior parte delle persone non ha tale curiosità. Per costoro, le cose importanti non sono i segreti dell'universo e della natura, ma i loro piccoli profitti e piaceri terreni. Nelle comunità governate da persone che pensano in questo modo, la scienza non si sviluppa. Vigono l'ozio e l'ignoranza.
Di questo tipo era la comunità araba prima del Corano. Ma i versi del Corano chiamarono queste persone a pensare, ad investigare e a usare la loro mente, forse per la prima volta nella loro vita.
In uno dei primi versetti rivelati del Corano, Dio così portava l'attenzione degli Arabi sul cammello, qualcosa che fa parte della loro vita quotidiana:
Non riflettono sui cammelli e su come sono stati creati,
sul cielo e come è stato elevato,
sulle montagne e come sono state infisse ,
sulla terra e come è stata distesa?
Ammonisci dunque, ché tu altro non sei che un ammonitore (Surat Al-Ghâshiya, 17-21)
In molti altri versetti del Corano, gli uomini sono istruiti ad esaminare la natura e ad imparare da esse, perché l'uomo può conoscere Dio soltanto esaminando le Sue creazioni. Per questo, in un versetto del Corano si definiscono i Musulmani come persone che pensano alla creazione dei cieli e della terra.
Che in piedi, seduti o coricati su un fianco ricordano Allah e meditano sulla creazione dei cieli e della terra, [dicendo]: "Signore, non hai creato tutto questo invano. Gloria a Te! Preservaci dal castigo del Fuoco. (Surat Al-'Imran, 191)
Un primo manoscritto del Corano. |
Come risultato di questo, per un Musulmano trovare interesse nella scienza è una forma molto importante di devozione. In molti versetti del Corano, Dio ordina ai Musulmani di investigare sui cieli, la terra, gli esseri viventi o le proprie esistenze, e di pensare a tutto ciò. Guardando ai versetti, troviamo nel Corano indicazioni su tutte le principali branche della scienza.
Per esempio, nel Corano Dio incoraggi la scienza dell'astronomia:
Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una qualche fenditura? (Surat Al-Mulk, 3)
In un altro versetto del Corano, Dio incoraggia l'indagine in astronomia e sulla composizione della terra, che è la scienza della geologia.
Ti struggerai seguendoli, se non credono in questo Discorso?
In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio; e in verità, poi ridurremo tutto quanto in suolo arido. (Surat Al-Qaf, 6-8)
Nel Corano Dio incoraggia anche lo studio della botanica:
Egli è Colui che fa scendere l'acqua dal cielo, con la quale facciamo nascere germogli di ogni sorta, da essi facciamo nascere vegetazione e da essa grani in spighe e palme dalle cui spate pendono grappoli di datteri. E giardini piantati a vigna e olivi e melograni, che si assomigliano ma sono diversi gli uni dagli altri. Osserva i frutti quando si formano e maturano. (Surat Al-An'am, 99)
In un altro versetto del Corano, Dio attira l'attenzione sulla zoologia:
E invero dai vostri greggi trarrete un insegnamento: vi dissetiamo con quello che è nei loro visceri, tra chimo e sangue: un latte puro, delizioso per chi lo beve. (Surat An-Nahl, 66)
Qui c'è un versetto coranico sulle scienze dell'archeologia e dell'antropologia:
Non hanno forse viaggiato sulla terra, e visto quel che è accaduto a coloro chi li hanno preceduti? Erano più forti di loro e avevano coltivato e popolato la terra più di quanto essi non l'abbiano fatto. Giunsero con prove evidenti Messaggeri della loro gente: non fu Allah a far loro torto, furono essi a far torto a se stessi. (Surat Ar-Rum, 9)
In un altro versetto del Corano, Dio richiama l'attenzione sulla prova di Dio nel corpo e nello spirito di una persona:
Sulla terra ci sono segni per coloro che credono fermamente,
e anche in voi stessi. Non riflettete dunque? (Surat Adh-Dhariyat, 20-21)
Come vediamo, nel Corano Dio raccomanda ai Musulmani tutte le scienze. Per questo, la crescita dell'Islam nella storia significava allo stesso tempo la crescita della conoscenza scientifica.
Il Rinascimento Scientifico del Medio Oriente
Studiosi Musulmani a Baghdad, la capitale scientifica mondiale dell'epoca |
Studiosi Musulmani a Baghdad, la capitale scientifica mondiale dell'epoca.
Come abbiamo già detto, quando il Profeta Maometto (pbh) iniziò a predicare l'Islam, gli Arabi erano una comunità di tribù ignoranti e superstiziose. Ad ogni modo, grazie alla luce del Corano, essi vennero recuperati dalla superstizione, e iniziarono a seguire il percorso della ragione. Come risultato, si verificò uno degli sviluppi più stupefacenti della storia mondiale, e in pochi decenni l'Islam, sorto nella piccola città di Medina, si diffuse dall'Africa all'Asia centrale. Gli Arabi, che in precedenza non sapevano neanche governare armonicamente una singola città, divennero governanti di un impero mondiale.
Uno degli aspetti più importanti di questo impero fu che fornì la scena per uno sviluppo scientifico mai eguagliato prima nella storia. In un tempo in cui l'Europa attraversava l'Età Oscura, il mondo islamico creò il maggiore compendio di conoscenza scientifica mai vista nella storia fino ad allora. Le scienze della medicina, della geometria, dell'algebra, dell'astronomia e perfino della sociologia vennero sviluppate per la prima volta in maniera sistematica.
I grandi centri dell'istruzione religiosa erano anche centri di conoscenza e di sviluppo scientifico. Questi centri ufficiali sorsero nel periodo Abbasida (750-1258 d. C.) quando furono istituite centinaia di scuole moschee. Nel decimo secolo Baghdad aveva circa 300 scuole. Alessandria nel quattordicesimo secolo aveva 12.000 studenti. Fu nel decimo secolo che a Baghdad si sviluppò il concetto formale di Madrassah (scuola). La Madrassah aveva un curriculum e insegnati a tempo pieno e a tempo parziale, molti dei quali erano donne. Ricchi e poveri ricevevano nella stessa maniera un'educazione gratuita. Da lì si svilupparono le Maktabat (biblioteche) e vennero acquistati libri stranieri. Le due più famose sono la Bait al-Hikmah a Baghdad (ca. 820) e la Dar al-Ilm al Cairo (ca. 998). Vennero anche istituite, molto prima che in Europa, università come Al-Azhar (969 d. C.). Il mondo Islamico creò la prime università - e perfino i primi ospedali - nel mondo.
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Manoscritti scientifici di Epoca medievale; studi dettagliati sull'anatomia umana e sulla zoologia. |
Questo fatto può essere molto sorprendente per gli Occidentali moderni, che in genere hanno un'immagine diversa dell'Islam nella loro mente. Ma quella immagine è frutto di ignoranza delle origini e della storia della civiltà islamica. Coloro che si liberano di questa ignoranza - e di molti pregiudizi - riconoscono la vera natura dell'Islam. Un esempio di questi è un recente documentario della PBS, intitolato 'Islam:
L'Impero della Fede', in cui il commentatore afferma chiaro e tondo che:
Nello svolgersi della storia, la civiltà Islamica è stata una delle realizzazioni maggiori dell'umanità… Per l'occidente, molto della storia dell'Islam è stato oscurato dietro un velo di paura e malinteso. Eppure la storia nascosta dell'Islam è profondamente e sorprendentemente interconnessa con la civiltà occidentale….
Furono loro (gli studiosi Musulmani) a gettare i semi del Rinascimento, 600 anni prima della morte di Leonardo da Vinci. Dal modo in cui curiamo i malati ai numeri che usiamo per contare, le culture di tutto il mondo sono state plasmate dalla civiltà Islamica.
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In un articolo pubblicato su Salon.com, una voce autorevole tra i media 'liberal' americani, l'autore George Rafael, in un articolo intitolato "A Come Arabi" scrive che;
Dall'algebra e dal caffè fino alle chitarre, all'ottica e alle università… l'occidente deve tutto ciò al Popolo della Mezzaluna…. Un millennio fa, mentre l'Occidente brancolava ancora nell'oscurità, l'Islam godeva un'età dell'oro. Illuminazione nelle strade di Cordova quando Londra era ancora un covo di barbari; tolleranza religiosa a Toledo mentre da York a Vienna infuriavano i pogrom. Come custodi della nostra eredità classica, gli Arabi furono le ostetriche del nostro Rinascimento. La loro influenza, per quanto estranea possa sembrare, è sempre stata con noi, in una tazza di caffè caldo fumante o negli algoritmi nei programmi del computer.
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Mentalità Aperta dell'Islam
Ciò che permise ai Musulmani di creare una cultura scientifica tanto avanzata fu derivato dalle facoltà di comprensione Islamica. Una di esse, come abbiamo già fatto notare, era la motivazione ad imparare sull'universo e la natura secondo i principi Coranici. Un'altra fu l'apertura mentale. La saggezza Coranica insieme all'insegnamento Profetico dettero ai Musulmani una visione globale del mondo, che superava tutte le barriere culturali. Nel Corano, Dio afferma:
O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme .In verità Allah è sapiente, ben informato. (Al-Hujurat, 13)
Questo versetto incoraggia chiaramente le relazioni culturali tra diverse nazioni e comunità. In un altro versetto del Corano si afferma che "Sia l'Est che l'Ovest appartengono ad Allah" (2:115), così i Musulmani dovrebbero vedere il mondo in una visuale universalista e cosmopolita.
Anche le hadith, o racconti orali, del Profeta incoraggiano questa visione. In una hadith popolare, il Profeta dice ai Musulmani che "la saggezza è la proprietà perduta dei Musulmani; egli la prende da qualunque cosa trova". Ciò significa che i Musulmani dovrebbero essere molto pragmatici e di mentalità aperta nell'adattare ed usare le realizzazioni culturali e scientifiche dei non-Musulmani; i non-Musulmani sono creature e servi di Dio, anche se essi possono non riconoscerlo. Il "Popolo del Libro", cioè Cristiani e Ebrei, sono anche più compatibili, poiché essi credono in Dio e si attengono al codice morale che Egli ha rivelato all'uomo.
All'inizio della scienza islamica, il ruolo di tale mentalità aperta è molto chiaramente visibile. John Esposito della Georgetown University, uno dei più autorevoli esperti occidentali dell'Islam, fa questo commento:
La genesi della civiltà islamica fu indubbiamente uno sforzo collaborativo, che incorporava il sapere e la saggezza di molte culture e lingue. Come in un'amministrazione di governo, i Cristiani e gli Ebrei, che erano stati la spina dorsale intellettuale e burocratica degli imperi
Persiano e Bizantino, parteciparono al processo al pari dei Musulmani. Questo sforzo "ecumenico" divenne evidente nella Casa della Conoscenza del Califfo al-Mamun's (che regnò dall'813 all'833) e nel centro di traduzioni diretto dal famoso studioso Hunayn ibn Isaq, un Cristiano Nestoriano. Questo periodo di traduzione ed assimilazione fu seguito da uno creatività intellettuale e artistica dei Musulmani. I Musulmani cessarono di essere discepoli e divennero maestri, nel processo di produzione della civiltà islamica, dominato dalla lingua araba e dalla concezione di vita dell'Islam…. Importanti contributi vennero fatti in molti campi: letteratura e filosofia, algebra e geometria, scienza e medicina, arte ed architettura…. Emersero grandi centri urbani di cultura a Cordova, Baghdad, Il Cairo, Nishapur e Palermo, ed eclissarono l'Europa Cristiana, impantanata nei Secoli Bui.
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Secondo uno dei maggiori studiosi Musulmani del tempo presente, Seyyed Hossein Nasr, la scienza islamica fu "la prima scienza di natura veramente internazionale nella storia umana".
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Un altro manoscritto medievale Musulmano che descrive il moto planetario. |
Comunque, i Musulmani non soltanto incorporavano le altre culture, ma svilupparono la propria. Alcuni commentatori trascurano questo fatto e provano a collegare lo sviluppo scientifico Islamico soltanto all'influenza dell'Antica Grecia o del Lontano Oriente. Ma la fonte reale della scienza Islamica furono la sperimentazione e le osservazioni degli scienziati Musulmani. Nel suo libro sul Medio Oriente, il professor Bernard Lewis, indiscusso esperto di storia del Medio Oriente, lo spiega così:
Le realizzazioni della scienza medievale islamica non è limitata alla conservazione del sapere greco, né all'assorbimento del corpus di elementi dal più antico e più lontano Oriente. Questa eredità che gli scienziati medievali islamici hanno passato al mondo moderno fu immensamente arricchita dai loro sforzi e contributi. La scienza greca, nel complesso tendeva abbastanza ad essere teoretica. La scienza medievale medio-orientale era molto più pratica, e in campi come la medicina, la chimica, l'astronomia e l'agronomia, l'eredità classica venne chiarita e sostanziata con esperimenti ed osservazioni del Medio Oriente medievale.
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Come fanno notare gli Occidentalisti, questa cultura scientifica avanzata del mondo Islamico pavimentò la strada per il Rinascimento dell'Occidente. Gli scienziati Musulmani si comportavano nella conoscenza in modo che la loro investigazione della creazione di Dio fosse un sentiero attraverso il quale essi potessero arrivare a conoscerLo. Esposito sottolinea che "gli scienziati Musulmani, che spesso erano anche filosofi e mistici, consideravano l'universo fisico dall'interno della loro visione del mondo e del loro contesto Islamico, come una manifestazione della presenza di Dio, il Creatore e la fonte dell'unità e dell'armonia in natura".
6 Con il trasferimento di questo paradigma e della conoscenza accumulata al mondo occidentale, iniziò l'avanzata dell'Occidente.
L'Origine Teista della Scienza Occidentale
L'Europa medievale era governata dal regime dogmatico della Chiesa Cattolica. La Chiesa si opponeva alla libertà di pensiero e faceva delle pressioni sugli scienziati. Si poteva essere puniti dall'Inquisizione semplicemente per aver sostenuto credenze ed idee diverse. I libri di queste persone venivano bruciati ed essi stessi venivano giustiziati. Spesso si fa riferimento alla pressione sulla ricerca nel Medio Evo nei libri di storia, ma alcuni interpretano erroneamente la situazione e sostengono che gli scienziati che si opponevano alla Chiesa erano contro la religione.
La verità è proprio l'opposto - gli scienziati che si opponevano al fanatismo della Chiesa erano credenti e religiosi. Non erano contro la religione, ma contro il durissimo clericalismo del tempo.
Per esempio, il famoso astronomo Galileo, che la Chiesa voleva punire perché sosteneva che la terra gira, disse: "Rendo infinite grazie a Dio per esser stato tanto generoso da fare di me il primo osservatore delle meraviglie nascoste nell'oscurità per tutti i secoli precedenti".
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Anche gli altri scienziati che fondarono la scienza moderna erano tutti religiosi.
Keplero, considerato il fondatore dell'astronomia moderna, disse a coloro che gli chiedevano perché si occupava di scienza: "Avevo l'intenzione di diventare un teologo, ma ora vedo come Dio è, anche con i miei sforzi, glorificato nell'astronomia, perché 'i cieli dichiarano la gloria di Dio'".
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Quanto a Newton, uno dei maggiori scienziati nella storia, spiegava la ragione del suo zelo per lo sforzo scientifico dicendo:
"….Egli (Dio) è eterno ed infinito, onnipotente e onnisciente; perché la sua durata va dall'eternità all'eternità; la sua presenza dall'infinità all'infinità; egli governa tutte le cose, e sa tutte le cose che sono o che possono essere fatte….. Noi lo conosciamo soltanto attraverso la sua saggissima ed eccellente ingegnosità nelle cose…. [Noi] lo riveriamo e lo adoriamo come suoi servi….."
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Il grande genio Pascal, padre della matematica moderna, diceva che: "Solo con la fede noi conosciamo l'esistenza Sua (di Dio); nella Gloria conosceremo la Sua natura."
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Anche molti altri fondatori della scienza moderna occidentale erano ferventi credenti. Per esempio:
" Von Helmont, una delle figure di spicco nella moderna chimica e inventore del termometro, dichiarava che la scienza era parte della fede.
" George Cuvier, fondatore della moderna paleontologia, considerava i fossili come prove sopravvissute della Creazione ed insegnava che le specie viventi erano state create da Dio.
" Carlo Linneo, che per primo sistematizzò la classificazione scientifica, credeva nella Creazione e asseriva che l'ordine naturale era una prova significativa dell'esistenza di Dio.
" Gregor Mendel, fondatore della genetica, nonché Monaco, credeva nella Creazione e si oppose alle teorie evoluzioniste del suo tempo, come il Darwinismo e il Lamarkismo.
" Louis Pasteur, il nome più famoso della storia della microbiologia, provò che la vita non potrebbe essere create nella materia inerte e insegnò che la vita è un miracolo di Dio.
" Il famoso fisico tedesco Max Planck disse che il Creatore dell'universo era Dio e sottolineò che la fede era una qualità necessaria per gli scienziati.
" Albert Einstein, considerato il più importante scienziato del ventesimo secolo, riteneva che la scienza non potesse essere senza Dio e diceva: "La scienza senza la religione è zoppa".
Un gran numero di altri scienziati che hanno guidato il progresso scientifico moderno erano persone religiose, che credevano in Dio. Questi scienziati hanno servito la scienza con l'intenzione di scoprire l'universo creato da Dio - un paradigma inizialmente sviluppato e applicato nel mondo Islamico, e poi incorporato nell'Occidente. Tutti questi scienziati pensarono alla creazione dei cieli e della terra e indagarono la consapevolezza di Dio - come Dio decretò nel Corano e nella Bibbia. La nascita della scienza e il suo sviluppo sono stati il risultato di quella consapevolezza.
Nel corso del diciannovesimo secolo, comunque, questa consapevolezza è stata rimpiazzata da una errata idea chiamata materialismo.
Nascita e Caduta della Deviazione Materialista
Il diciannovesimo secolo fu un periodo in cui si assistette ai più grandi errori della storia umana. Tali errori iniziarono con l'imporsi del pensiero europeo della filosofia materialista, un insegnamento dell'antica Grecia.
L'errore maggiore di questo periodo fu la teoria dell'evoluzione di Darwin. prima della nascita del Darwinismo, la biologia era accettata come una branca della scienza che forniva la prova dell'esistenza di Dio. Nel suo libro Teologia Naturale il famoso autore William Paley sosteneva che, alla stregua del fatto che ogni orologio prova l'esistenza di un fabbricante di orologi, i progetti della natura provano l'esistenza di Dio.
Ad ogni modo, Darwin respinse questa verità con la sua teoria dell'evoluzione. Distorcendo la verità per aderire alla filosofia materialista, proclamò che tutti gli esseri viventi erano il risultato di cieche cause naturali. In tal modo, egli creò un antagonismo artificioso tra la religione e la scienza.
Nel loro libro L'Eredità Messianica, gli autori inglesi Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln hanno da dire su questo argomento:
Per Isaac Newton, un secolo e mezzo prima di Darwin, la scienza non era separata dalla religione, ma, al contrario, un aspetto della religione, e in fin dei conti ad essa subordinato... Ma la scienza del tempo di Darwin divenne precisamente quello, divorziando dal contesto in cui era in precedenza esistita, e stabilendo se stessa come rivale assoluta, un deposito alternativo di significato. Come risultato, la religione e la scienza non lavorarono più di concerto, piuttosto si trovarono l'una opposta all'altra, e l'umanità fu in maniera crescente forza a scegliere tra di esse.
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Non soltanto la biologia, ma anche le branche di scienze come la psicologia e la sociologia sono state distorte secondo la filosofia materialista. L'astronomia fu distorta secondo i dogmi dell'antica Grecia pagana; una fede metafisica in un "cosmo eterno" divenne la norma. Il nuovo scopo della scienza fu confermare la filosofia materialista..
Queste idee erronee hanno trascinato il mondo scientifico in un vicolo cieco per gli ultimi 150 anni. Decine di migliaia di scienziati di branche differente hanno lavorato nella speranza di riuscire a provare il Darwinismo o le altre teorie materialiste.
Ma sono rimasti delusi.
La prova scientifica ha mostrato l'esatto opposto della conclusione cui volevano arrivare. Cioè, ha confermato la verità della Creazione. Oggi il mondo della scienza è stupito da questa verità. Quando si esamina la natura, emerge che c'è un piano complesso e un progetto in ogni dettaglio, e questo ha spazzato via le fondamenta della filosofia materialista.
Per esempio, la straordinaria struttura del DNA dimostra agli scienziati che non è il risultato del cieco caso o di leggi naturali. Il DNA in una singola cellula umana contiene abbastanza informazione da riempire un'intera enciclopedia di 900 volumi. Gene Myers, uno scienziato della Celera Company che amministra il Progetto Genoma Umano, dice:
Ciò che davvero mi lascia esterrefatto è l'architettura della vita.... Il sistema è estremamente complesso. E' come se fosse stato progettato.... In esso c'è un'enorme intelligenza.
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Una tale meraviglia tocca l'intero mondo scientifico. Gli scienziati considerano con sorpresa l'invalidità della filosofia materialista e del Darwinismo, che erano stati loro insegnati come verità, e alcuni di loro lo proclamano apertamente. Nel suo libro La Scatola Nera di Darwin, il biochimico Michael Behe, uno dei maggiori critici del Darwinismo, descrive in questa maniera la situazione nel mondo scientifico:
Negli ultimi quattro decenni la biochimica moderna ha scoperto i segreti della cellula. Il progresso è stato duro da conquistare. Ha richiesto che decine di migliaia di persone dedicassero la parte migliore della loro vita al noioso lavoro di laboratorio....
Il risultato di questi sforzi cumulativi per indagare la cellula - per indagare la vita al livello molecolare - è un forte, chiaro, lacerante grido:
"progetto"! Il risultato è tanto non-equivoco e così significante che deve essere classificato come una delle maggiori realizzazioni nella storia della scienza....
Ma non sono state stappate bottiglie, non ci sono stati battimani. Perché la comunità scientifica non ha abbracciato volentieri questa scoperta sensazionale? Il dilemma è che mentre una parte del [risultato finale] è etichettata come disegno intelligente, l'altra parte deve essere etichettata come Dio.
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La stessa situazione esiste in astronomia. L'astronomia del ventesimo secolo ha demolito le teorie materialiste del diciannovesimo. Prima con la teoria del Big Bang, è emerso che l'universo ha avuto un inizio, il momento della Creazione. Da allora si è compreso che nell'universo c'è un equilibrio straordinariamente delicato che protegge la vita umana - un concetto noto come il principio antropico.
Per queste ragioni, nel mondo della fisica e dell'astronomia l'ateismo è in rapido declino. Come fa notare ironicamente il fisico americano Robert Griffiths: "Quando ci serve un ateo per il dibattito, vado al dipartimento di Filosofia. Il dipartimento di Fisica non serve"
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In breve, ai giorni nostri la filosofia materialista sta crollando. La scienza sta riscoprendo certi fatti importantissimi rifiutati dalla filosofia materialista e in questo modo sta nascendo un nuovo concetto di scienza. La teoria del "Progetto Intelligente", che ha avuto un crescente consenso negli Stati Uniti negli ultimi 10 anni, è una parte fondamentale di questo nuovo concetto scientifico. Coloro che accettano questa teoria sottolineano che il Darwinismo è stato il più grande errore nella storia della scienza e che c'è un progetto intelligente nella natura, che dà la prova della Creazione.
Conclusione
Dio ha creato l'intero universo, e il complesso della creazione mostra all'umanità i segni di Dio. La scienza è il metodo di indagine che è stato creato, così è fuori questione l'esistenza di un conflitto tra la religione e la scienza - considerato che la religione è guidata soltanto dalla rivelazione Divina.
Al contrario, la storia dimostra che il teismo è stato causa e paradigma principali del progresso scientifico. Le due maggiori realizzazioni scientifiche della storia del mondo - lo sforzo scientifico degli Islamici nel Medio Evo e il balzo scientifico dei Cristiani nell'era moderna - sono state generate dalla fede in Dio. Inoltre, i secondi presero gran parte di conoscenza, metodo e concezione dai primi. La saggezza del Corano prima illuminò il mondo Islamico e poi gettò luce anche sull'Europa non-Musulmana. Se qualcosa è andato male nel mondo Islamico, è perché i Musulmani si sono distolti della sincerità, dalla saggezza e dall'apertura mentale che Dio insegna nel Corano.
Il paradigma materialista è una deviazione da questo schema. E' sorto nel diciannovesimo secolo, ha raggiunto l'apice nella metà del ventesimo e oggi è sull'orlo del crollo definitivo. Non importa quanto arroganti e apparentemente fiduciosi i suoi sostenitori siano, il dogma materialista e il suo pilastro fondamentale, il Darwinismo, inevitabilmente rovinerà nei prossimi decenni.
E la scienza tornerà al suo vero e autentico paradigma: una ricerca per la scoperta e la definizione del grande progetto e dell'armonia del mondo naturale, il manufatto di Dio.
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(1) Jonathan Grupper (scrittore di serie), Islam: Empire of Faith, A Documentary (Islam: Impero della Fede, Un Documentario) da Gardner Films, in associazione con PBS, 2001
(2) George Rafael "A is for Arabs" (A come Arabi), www.Salon.com, 8 gennaio 2002; http://www.salon.com/books/feature/2002/01/08/alphabet/
(3) John L. Esposito, Islam: The Straight Path (Islam: Il Retto Cammino), Oxford University Press, 1991, s. 52-53
(4) Citato in Weiss and Green, p. 187
(5) Bernard Lewis, The Middle East (Il Medio Oriente), 1998, p. 266
(6) John L. Esposito, Islam: The Straight Path (Islam: Il Retto Cammino), s. 54
(7) Galileo Galilei, citato in: Mike Wilson, "The Foolishness of the Cross" ("La Stoltezza della Croce) Focus Magazine
(8) Johannes Kepler, citato in: J.H. Tiner, Johannes Kepler-Giant of Faith and Science (Johannes Kepler - Gigante di Fede e Scienza) (Milford, Michigan: Mott Media, 1977), p. 197
(9) Sir Isaac Newton, Mathematical Principles of Natural Philosophy, (Principi Matematici della Filosofia Naturale), tradotto da Andrew Motte, revisione di Florian Cajore, Grandi Libri del Mondo Occidentale 34, Robert Maynard Hutchins, Collana diretta da William Benton, Chicago, 1952:273-74
(10) Blaise Pascal, Pensees (Pensieri), No. 233
(11) Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln, The Messianic Legacy (L'Eredità Messianica), Gorgi Books, London: 1991, p.177-178
(12) San Francisco Chronicle, 19 febbraio, 2001
(13) Michael J.Behe, Darwin's Black Box (La Scatola Nera di Darwin), New York: Free Press, 1996, p.231-232
(14) Hugh Ross, The Creator and the Cosmos (Il Creatore e il Cosmo), p. 123