Quello del Ramadan è un mese in cui non soltanto avviene il risveglio spirituale che vede i Musulmani riaffermare ed esprimere il loro amore per Dio attraverso il digiuno, ma è anche un periodo di tempo in cui persone con fedi, opinioni, lingue ed etnie diverse si uniscono e si legano in una esemplare dimostrazione di solidarietà e pace. Per tale motivo, è importante che durante il Ramadan i risentimenti passati vengano dimenticati, che le persone con punti di vista diversi si abbraccino reciprocamente, e che i rappresentanti delle diverse fedi stiano insieme in solidarietà. Quello del Ramadan è ‘il mese della pace’, e dovrebbe essere un momento in cui porre fine alle ostilità e durante il quale le nazioni che nutrono rancore reciproco possano mettere da parte il loro astio e fare passi avanti verso una riconciliazione.
Sfortunatamente, alcuni Musulmani sembrano aver dimenticato questo importante e bellissimo aspetto del Ramadan. Sembra che essi non capiscano che rinforzare la fratellanza e portare avanti la pace sono doveri religiosi, proprio come il digiuno. Essi danno troppo ascolto al baccano dei guerrafondai e non vedono che ciò che Dio vuole veramente è la pace e che il Ramadan sarà un mezzo per raggiungerla.
Per realizzare questa prospettiva e mostrare davvero il reale significato del Ramadan, il 24 Maggio 2018 ha avuto luogo al Çırağan Palace di Istanbul l’annuale cena di Iftar di A9 TV. Hanno partecipato all’Iftar circa 1.000 ospiti turchi e internazionali, tutti membri rispettabilissimi dei loro circoli, inclusi rabbini ebrei e sacerdoti cristiani, gli stimati membri delle comunità cristiane ed ebraiche della Turchia, così come i rappresentanti dei vari ordini religiosi musulmani.
Tra gli ospiti della cena di Iftar di A9 TV erano presenti anche illustri esponenti di tutti i partiti politici, burocrati di alto rango, così come intellettuali dalle opinioni divergenti che normalmente si sarebbero astenuti dall’incontrarsi l’uno con l’altro proprio a causa dei loro pareri contrastanti. Durante l’Iftar è stata recitata una preghiera, sia in arabo sia in turco, per esprimere il nostro desiderio di pace e di profondo amore tra tutte le persone. Questa preghiera è stata inoltre particolarmente rilevante – e senza precedenti – in quanto si trattava di una supplica musulmana a Dio affichè Egli potesse donare i migliori auspici e benedizioni sia agli Ebrei che ai Cristiani.
I nostri ospiti provenienti da Israele, Rabbini ed esponenti politici, avevano partecipato in diretta al programma serale di A9 TV il giorno prima dell’Iftar, facendo delle dichiarazioni molto importanti e cariche di significato. Il rabbino Abraham Sherman, che ha prestato servizio per 32 anni alla Suprema Corte Rabbinica di Israele, ha tenuto un illuminante discorso, che si è concluso con l’augurio di “costruire un mondo nuovo, privo di conflitti, spargimenti di sangue e uccisioni”. Il rabbino Ben Abrahamson, storico e consulente per questioni riguardanti l’Islam alla Corte Rabbinica di Gerusalemme, ha voluto ricordare le affinità tra le nostre fedi, affermando che “la parola ‘mumin’ non indica soltanto qualcuno che crede in Dio ma anche qualcuno che sia affidabile, degno di fiducia e credibile.. Vogliamo unirci a persone fidate, per poter dare il nostro aiuto nell’individuare una valida soluzione per ciò che stiamo affrontando in questo momento”.
In un discorso che enfatizza l’armonia tra Ebrei e Musulmani, è stato affermato, “nelle fonti ebraiche che includono i non-Ebrei sul Monte del Tempio, nel salmo 135, abbiamo i tre cerchi di credenti che avrebbero camminato intorno al più sacro dei luoghi sacri, i sacerdoti, gli Israeliti e i non-Ebrei timorati di Dio. Nella storia antica i non-Ebrei erano inclusi nel Monte del Tempio.. Più tardi nell’Islam, sono stati inclusi dall’Islam anche i credenti non-Musulmani. Infatti, nel settimo secolo, il califfo Omar restaurò il Monte del Tempio affinchè potesse essere usato dagli Ebrei e dai Cristiani, e nell’ottavo secolo, il Califfo Abd Al-Malik costruì la Cupola della Roccia, secondo la profezia di Ezechiele. Inoltre, gli scritti in arabo all’interno della Cupola della Roccia sono in realtà rivolti ai credenti provenienti dal mondo cristiano”.
Sono inoltre giunti in Turchia come nostri ospiti rispettabili sceicchi ed imam palestinesi e giordani, rabbini Israeliani ed esponenti politici che si impegnano sinceramente per la pace tra Israele e Palestina. Per consolidare ulteriormente questi sforzi, durante l’Iftar, membri delle tre religioni Abramitiche si sono seduti alla stessa tavola e hanno rappresentato un sincero ed esemplare ritratto di amicizia.
I nostri ospiti provenienti dalla Giordania e dalla Palestina hanno sottolineato su A9 TV come sia fondamentale che coloro che portano il terrore tra la gente nel nome dell’Islam siano educati attraverso il Corano, al contrario di quanto affermano interpretazioni superstiziose e sbagliate. Tutti i nostri ospiti hanno ribadito che è di estrema importanza seguire la strada della pace e della riconciliazione. Essi ci hanno gentilmente chiesto di continuare ad essere i pionieri nello spiegare lo spirito di pace del Corano per guidare Musulmani, Cristiani ed Ebrei verso un denominatore comune.
La migliore risposta a chi cerca di trasformare questo mese santo in un periodo di sangue dovrebbe essere quella di proporre l’alleanza del bene in ogni occasione. Per anni, le nostre cene di Iftar hanno guidato coraggiosamente questa alleanza mostrando lo spirito di solidarietà. Questi incontri hanno contribuito ad una ulteriore conciliazione tra comunità ostili, dimostrando che l’unione delle persone di buona volontà vince sempre ed è assolutamente possibile.