L'acqua resa dolce
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L'acqua resa dolce

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Il Corano richiama la nostra attenzione sulla pioggia che è “dolce”: 

Non riflettete sull’acqua che bevete?  Siete forse voi a farla scendere dalle nuvole o siamo Noi che la facciamo scendere?  Se lo volessimo la renderemmo amara, perché mai non siete riconoscenti? (Surat al-Waqi’ah: 68-70) 

…. E non vi demmo da bere un’acqua dolce? (Surat al-Mursalat: 27)

Egli è Colui che ha fatto scendere l’acqua dal cielo bevanda per voi ed erba peri pascoli. (Surat an-Nahl: 10) 

Come ben si sa, l’origine dell’acqua piovana è l’evaporazione, ed il 97% dell’evaporazione proviene dagli oceani “salati”.  Ma l’acqua piovana invece è dolce.  E ciò dipende da un’altra legge fisica che Allah ha stabilito.  Secondo questa legge, non importa se l’acqua piovana evapora da mari salati, o da laghi mineralizzati, o dal fango, comunque non conterrà alcun materiale a sé stante.   Cadrà al suolo pura e pulita secondo le disposizioni di Allah  “… e facciamo scendere dal cielo un’acqua pura”  (Surat al-Furqan: 48)
 

Piogge che ridano vita alla terra morta 

Nel Corano, molti versetti richiamano la nostra attenzione alla funzione dell’acqua che ridà la vita ad una terra morta.  “ …e facciamo scendere dal cielo un’acqua pura, per rivivificare con essa la terra morta e dissetare molti degli animali e degli uomini che Noi abbiamo creato.” (Surat al–Furqan: 48-49) 

Oltre a fornire la Terra di acqua, che è una ineluttabile necessità degli esseri viventi, la pioggia ha anche un effetto fertilizzante. 

Le gocce d’acqua che raggiungono le nuvole, dopo aver evaporato dai mari, contengono certe sostanze “che ridaranno vita” ad una terra morta.  Queste gocce “apportatrici di vita” sono chiamate “gocce a tensione superficiale”, e si formano al livello più alto della superficie del mare, chiamato dai biologi microstrato.  In questo strato, più sottile di un decimo di millimetro, vi sono molti resti organici lasciati dall’inquinamento causato dalle alghe microscopiche e dallo zooplancton.  In alcuni di questi resti vi sono racchiusi degli elementi che sono molto rari nell’acqua di mare, come il fosforo, il magnesio, il potassio ed anche alcuni metalli pesanti come il rame, lo zinco, il cobalto ed il piombo.  Queste gocce cariche di “fertilizzanti” vengono portate su verso il cielo dai venti, e dopo un po’ cadono al suolo all’interno delle gocce di pioggia.  I semi e le piante sulla terra in queste gocce vi trovano numerosi sali metallici ed elementi essenziali per la loro crescita.  Questo evento è rivelato in un altro versetto del Corano: 

“Abbiamo fatto scendere dal cielo un’acqua benedetta, per mezzo della quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano delle messi.”   (Surah Qaf: 9) 

I sali che cadono misti con la pioggia sono piccoli esempi di alcuni fertilizzanti convenzionali (calcio, magnesio, potassio, ecc.) che vengono usati per aumentare la fertilità.  D’altra parte i pesanti metalli che si trovano in questi tipi di aerosol sono altri elementi che contribuiscono ad accrescere la fertilità nello sviluppo e nella produzione delle piante. 

In breve, la pioggia è un importante fertilizzante.  Una landa desolata può essere rifornita di tutti gli elementi essenziali per le piante, anche per più di 100 anni, e solo con i fertilizzanti che cadono con la pioggia.  Anche le foreste si sviluppano e vengono nutrite con l’aiuto di questi aerosol provenienti dal mare. 

In questo modo, 150 milioni di tonnellate di fertilizzanti cadono sull’intera superficie della terra ogni anno.  Se questo tipo di fertilizzazione naturale non esistesse, vi sarebbe ben poca vegetazione sulla terra, e l’equilibrio ecologico ne verrebbe menomato. 

 

(Harun Yahya, I Segni nei Cieli ed in Terra Per gli Uomini con Discernimento)


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