L’influenza crescente della Turchia, negli ultimi tempi e il modo in cui è arrivata ad occupare la posizione di leader nella sua regione possono essere male interpretati, in particolare da alcuni paesi della comunità Occidentale, creando in questo modo e quotidianamente, inutili preoccupazioni.
Il retaggio storico della Turchia e le condizioni politiche, economiche e geografiche esistenti la vede leader naturale, non solo in questa regione, ma di aree molto ampie, dal Ciad al Sudan, dall’Indonesia alla Cina, e per tutto il mondo Islamico.
Tuttavia, oggi il ruolo da svolgere colconcetto di leadership della Turchia è basato su verità e giustizia, protettivo per i più deboli, seguendo una linea razionale e moderata che non abbracci solo i Musulmani, ma la gente di ogni fede trattando tutti con amore, tutelando i diritti umani fondamentali di ognuno e cercando di stabilire la pace e il benessere per tutte le comunità.
La Turchia non ha in sé un concetto di leadership basato sull’oppressione dei popoli come perpetrato dagli imperi coloniali del passato.
Non c'è mai stata nella storia Turca una rappresentazione dell’amministrazione che fosse in conflitto col popolo e opprimente o sfruttatrice di altri popoli.
I Turchi hanno sviluppato una civiltà basata sull'amore, la compassione e la comprensione dovunque si recassero, e mai hanno cercato di imporre la loro cultura e le loro credenze.
Fin dai tempi dei Selgiuchidi e poi degli Ottomani, entrambe le civiltà ebbero questa concezione di giustizia e di solidarietà sociale che era sconosciuta nell’Europa di quell’epoca mentre predominava in tutto l’impero Ottomano.
In un'epoca in cui Ebrei e Musulmani erano perseguitati e costretti a convertirsi e coloro che si rifiutavano erano uccisi o esiliati, ebbene gli Ebrei, i Cristiani e i Musulmani sotto la bandiera Ottomana vivevano insieme in pace e fratellanza.
Gli Ebrei perseguitati in Europa furono salvati e imbarcati su navi speciali messe a disposizione dal sultano Ottomano, e, per queste persone oppresse da Stati senza scrupoli fu creato un territorio in cui poterono vivere in pace e sicurezza e adorare il proprio Dio in libertà.
Nello stesso modo, i Cristiani stanchi dell'oppressione di diverse sette trovarono il calore e la comprensione che cercavano nelle terre sotto il dominio Ottomano.
Chiunque guarda la Storia attraverso gli occhi imparziali vedrà chiaramente questo, un eccellente risultato di valori morali basati sul Corano e la Sunna del nostro Profeta (saas).
Anche oggi, la Turchia è un modello per il mondo Islamico con la sua concezione dell'Islam che è in completa armonia con i valori morali del Corano volti a proteggere i diritti degli Ebrei e dei Cristiani nella migliore maniera.
Con la sua natura laica e democratica, sa instaurare un clima in cui le persone con idee diverse possono esprimerle liberamente creando la condizione per cui tutti sono trattati come cittadini di prima classe.
Con l’alto senso della giustizia proteggerà la ragione, facendo sì che questa protezione possa avverarsi nel modo più razionale, moderato e saggio.
Come richiesto dai valori morali del Corano proteggerà i diritti di tutti coloro che ne avranno bisogno, non solo quelli di una particolare comunità, stato sociale, gruppo etnico, credenza o setta.
Essa agirà come un fratello maggiore per i cristiani e gli ebrei, così come per i Musulmani.
Costruirà un clima in cui Armeni e Greci, Russi e Americani, Israeliani ed Europei come la Cina e l'India, possano vivere tutti nella più comoda, sicura e pacifica maniera.
Con la leadership Turca, ognuno ne beneficerà, non solo la nazione turca o il mondo Musulmano.
La concezione della leadership della Turchia non è basata sulla superiorità razziale o l'idea di "vuole essere leader e a noi tutti devono obbedienza".
La concezione della leadership della Turchia non è uno stimolatore di conflitti e la preparazione di un terreno che favorisca l'anarchia e il terrore.
Il pensiero di leadership della Turchia non è mancanza di flessibilità che incoraggi un fallimento per risolvere i problemi.
Il concetto di comprensione della Turchia è di servire chi soffre privazioni che cerca pace e benessere per gli altri, basato sull’abnegazione e l'altruismo, è pacifico e colmo di amore.
Il mondo Turco-Islamico, che anela la pace, sa, della sicurezza goduta in epoca Ottomana, è consapevole del fatto che la Turchia è la più adatta al ruolo di leadership e per la popolazione di questo vasto territorio.
La Turchia guiderà tutte le confessioni e diversità del mondo Islamico insieme come fratelli, unirà tutte le comunità e le opinioni intorno a una linea moderata e ragionevole impedendo il terrore, il radicalismo e la violenza.
Sarà un ponte efficace tra Oriente e Occidente e avrà il potere spirituale per eliminare i pregiudizi e dubbi che le diverse parti reciprocamente sostengono.
Nessun altro paese come la Turchia ha le infrastrutture storiche, politiche e culturali per eseguire questo compito.
E per queste ragioni che la Turchia è l'unica risposta alla domanda "Chi dovrebbe essere il leader?" nel mondo Turco-Islamico.
La Turchia è anche la risposta alla domanda che si pone l’Occidente, "Chi vogliamo vedere come leader in questa regione?"
Perché tutte le persone razionali, di coscienza e buon senso sono consapevoli che la leadership Turca andrà a beneficio sia del mondo Turco-Islamico, sia della civiltà Occidentale.
Il periodo davanti a noi sarà quello in cui vedrà la leadership spirituale turca crescere e svilupparsi sempre più, come spesso affermato da entrambi gli studiosi Occidentali e Orientali.
Tuttavia, occorre suggerire che questa è una leadership spirituale, qualcosa che prenda la forma di un fratello maggiore.
Questa leadership garantirà la pace, tranquillità, benessere e sicurezza.
Unito sotto la leadership turca, il mondo turco-islamico si abbraccerà con amore e affetto, e consentirà il costruire una civiltà molto ricca, sviluppata e illuminata.
La nostra speranza è per quest’unione, che manifesterà l'amore, la compassione e la giustizia di Allah nella miglior maniera, di ritrovarsi in un solo tempo e di essere strumentale alla cessazione immediata di tutte le negatività che infliggono dolore e sofferenza alla gente.