Il documentario The Human Body [Il Corpo Umano], preparato dalla BBC, è pieno in intensa propaganda intesa ad imporre agli spettatori la teoria dell’evoluzione. Tuttavia, questa propaganda è servita soltanto a dimostrare che la teoria dell’evoluzione non è che un mito non scientifico.
Il documentario presenta il corpo umano e descrive la cosiddetta evoluzione dell’uomo come fosse una favola, senza offrire allo spettatore alcuna prova. Inteso come propaganda minuziosa, il documentario dimostra, in realtà, come la teoria dell’evoluzione sia priva di supporto scientifico. Quella che segue è una risposta scientifica agli errori contenuti nel documentario:
Le panzane evoluzioniste della BBC iniziano con la frase: all’inizio, nel mondo primitivo, ci furono i batteri, e le piante e gli animali si evolvettero successivamente da questi batteri. Ovviamente, il fatto è che l’espressione “nel mondo primitivo ci furono i batteri” non ha senso, perché il problema è come questi batteri pervennero all’esistenza. Le persone che hanno preparato questo documentario alla BBC possono aver pensato di poter sorvolare questa domanda fondamentale, ritenendo che i loro spettatori avrebbero adottato un’opinione superficiale del problema, come “probabilmente quei batteri sono giunti ad esistere autonomamente” (ancor peggio, loro stessi possono aver avuto questa opinione). In verità, però, perfino l’origine del più semplice batterio rappresenta una enorme difficoltà per la teoria dell’evoluzione, un problema che non può essere glissato con le parole sopra menzionate.
L’origine dei batteri è un problema per la teoria dell’evoluzione, perché la teoria sostiene che la vita sulla terra primitiva sia derivata da reazioni chimiche casuali. Tuttavia, anche il più semplice batterio contiene un’organizzazione ed una informazione così complessa che esse non potranno mai essere spiegate da alcuna reazione chimica.
Esaminiamo questa informazione: un batterio ha circa 2.000 geni, e ogni gene è costituito da un numero di lettere (codici) che arriva a 1.000. Questo significa che l’informazione contenuta nel suo DNA deve essere lunga almeno 2 milioni di lettere. Questo, a sua volta, significa che l’informazione contenuta nel DNA di un singolo batterio equivale a 20 romanzi di 100.000 parole l’uno.1 In tale caso è del tutto impossibile che un singolo batterio abbia origine per caso o si evolva quale risultato di effetti casuali. Ogni intervento casuale effettuato su una struttura che contiene informazione su tale scala danneggerà il funzionamento dell’intero sistema del batterio. Una deficienza nel codice genetico del batterio significherà un danno al sistema di funzionamento, e perciò morte.
Robert Shapiro, un professore di chimica alla New York University, ha calcolato la probabilità che tutti i 2.000 tipi di proteine necessari a formare anche soltanto un semplice batterio possano essersi formate del tutto casualmente. Secondo Shapiro, la probabilità è di 1:1040.000.2 (Quel numero è 1 seguito da quarantamila zeri, e non ha un equivalente nell’universo).
In questa immagine, ingrandita di 15.000 volte, è possibile vedere la molecola del DNA di un batterio che è stato sottoposto ad un intervento speciale. Ci sono 4 milioni di coppie di basi nel DNA di questo batterio, e se fosse raddrizzato esso sarebbe lungo 1,5 mm, o 1.000 volte più lungo della cellula stessa. Già il modo in cui una struttura così complessa è compressa in uno spazio così ristretto mostra il fine dettaglio nell’arte creativa di Dio. |
Chandra Wickramasinghe, un professore di matematica applicata e astronomia all’Università di Cardiff ha commentato il risultato di Shapiro:
… Uno a un numero seguito da 1040.000 zeri… È abbastanza grande da seppellire Darwin e tutta la teoria dell’evoluzione. Non è esistita alcuna zuppa primordiale, né su questo pianeta né su alcun altro, e se l’inizio della vita non è stato casuale, deve quindi essere stato il prodotto di una intelligenza dotata di intenzionalità.
Sir Fred Hoyle, il matematico ed astronomo inglese, ha da dire questo su queste cifre:
Sicuramente questa teoria [che la vita è stata assemblata da un’intelligenza] è così ovvia che ci si domanda perché essa non sia ampiamente accettata in quanto lampante. I motivi sono psicologici, piuttosto che scientifici.4
Quindi è impossibile che anche solo il più semplice batterio abbia avuto origine per caso, come affermano gli evoluzionisti. Infatti, la teoria dell’evoluzione non è nemmeno in grado di spiegare la comparsa di uno solo dei 2.000 tipi di proteine che contribuiscono a formare un semplice batterio. Per tale motivo, dire che “all’inizio ci furono i batteri, e le piante e gli animali si evolvettero successivamente da questi batteri” è un’immensa frode, priva di ogni fondamento scientifico. Le persone che hanno preparato il documentario della BBC devono esserne stati comunque consapevoli, poiché hanno evitato l’argomento relativo al modo in cui il primo batterio sia pervenuto all’esistenza, semplicemente iniziando la loro favola con “i batteri che in qualche modo sono arrivati ad esistere”.
Inoltre, gli evoluzionisti non hanno uno straccio di prova a sostegno della propria fantasia evoluzionista; non esiste nessuna forma intermedia tra i batteri e le piante e gli animali, e loro stessi ammettono il fatto. Uno di questi evoluzionisti è il Professor Ali Demirsoy, un eminente difensore turco dell’evoluzione, che confessa:
Una delle fasi più difficili da spiegare nell’evoluzione è spiegare scientificamente il modo in cui gli organelli e le cellule complesse si sono sviluppati da queste creature primitive. Tra queste due forme non è stata rinvenuta alcuna forma transazionale. Le creature uni- e pluricellulari possiedono tutte queste strutture complicate, e non è ancora stata trovata alcuna creatura o gruppo dotato di qualche genere di organelli a costituzione più semplice, oppure più primitivi. In altre parole, gli organelli presentati si sono sviluppati esattamente nel modo in cui sono. Essi non possiedono forme semplici e primitive.
Sotto si èuò vedere un protista monocellulare, e a fianco sono mostrate delle cellule nervosa con la loro struttura complessa. Queste cellule sono una meraviglia di design. |
Nel documentario della BBC in questione è stato suggerito che i batteri siano stati esposti in modo graduale al cambiamento, e a seguito di questo sono emerse forme di vita più complesse. Questo non è ce il frutto dell’immaginazione, senza alcun fondamento scientifico. I batteri hanno una vita di durata molto breve, e un singolo scienziato, quindi, può osservarne molte generazioni. Perciò, gli evoluzionisti hanno sottoposto i batteri ad innumerevoli mutazioni per molti anni, ma non in un solo batterio è mai stata osservata alcuna evoluzione. Pierre-Paul Grassé, uno dei più famosi zoologi francesi, l’editore del Traité de Zoologie, in 35 volumi, ed ex presidente dell’Aacadémie des Sciences, scrive quanto segue a proposito di questa immutabilità dei batteri che smentisce l’evoluzione:
I batteri… sono gli organismi che, a causa della loro elevatissima numerosità, producono il maggior numero di mutanti. [I b]atteri dimostrano una grande fedeltà alla propria specie. Il bacillo Escherichia coli, i cui mutanti sono stati studiati in modo molto attento, è l’esempio migliore. Il lettore concorderà che è a dir poco sorprendente voler dimostrare l’evoluzione e scoprire i suoi meccanismi e poi scegliere come materiale per questo studio un essere che si è stabilizzato praticamente un miliardo di anni fa! A cosa servono le loro incessanti mutazioni, se esse non [producono un] mutamento [evolutivo]? In sintesi, le mutazioni dei batteri e dei virus sono semplicemente fluttuazioni ereditarie intorno ad una posizione mediana; un’oscillazione a destra, un’oscillazione a sinistra, ma nessun effetto evolutivo finale.6
In breve, se le mutazioni avessero prodotto l’evoluzione nei batteri, esempi di questo avrebbero dovuto essere visti in laboratorio. Tuttavia, di fatto, è esattamente il contrario.
Nel documentario si dedica spazio alle dichiarazioni tradizionali degli evoluzionisti, e si sostiene che nel corso di miliardi di anni i piccoli cambiamenti avvenuti negli organismi si siano combinati e abbiano portato a nuove specie. Non esiste alcuna base scientifica per questa affermazione.
I “cambiamenti uno ad uno, piccolo, impercettibili” sono le mutazioni, perché le mutazioni sono l’unico meccanismo di cambiamento che la teoria dell’evoluzione è in grado di offrire.
Le mutazioni sono corruzioni e mutamenti nel codice genetico degli esseri viventi, prodotti da vari fattori esterni come la radiazione e gli agenti chimici. Il codice genetico di un essere vivente sano possiede un ordine ed una sequenza impeccabili. Il 99% delle mutazioni danneggia il DNA (l’1% restante non produce effetto). Le mutazioni lacerano, distruggono o confondono la sequenza del DNA nella quale è registrato il codice genetico di un essere vivente – ossia, esse eliminano informazione esistente. Hiroshima, Nagasaki e Chernobyl sono soltanto alcuni esempi contemporanei dell’effetto dannoso che la radiazione produce sui geni. In seguito alle mutazioni genetiche causate da queste tragedie, innumerevoli persone e altri esseri viventi hanno perso la vita, molti sono rimasti storpi, e individui disabili sono nati in generazioni successive.
Il genetista americano B.G. Ranganathan descrive in questi termini il danno che le mutazioni arrecano agli organismi viventi:
Innanzitutto, le mutazioni autentiche sono molto rare in natura. Secondariamente, la maggior parte delle mutazioni è dannosa, perché esse sono cambiamenti casuali, e non ordinati, nella struttura dei geni; qualsiasi cambiamento apportato ad un sistema notevolmente ordinato sarà in peggio, non in meglio. Ad esempio, se un terremoto dovesse scuotere una struttura molto ordinata, come un edificio, si verificherebbe un cambiamento casuale nella struttura dell’edificio che, con ogni probabilità, non sarebbe un miglioramento.7
Per questo motivo non esiste, in natura, un meccanismo che possa donare munti ed impercettibili cambiamenti benefici agli esseri viventi. Il motivo per cui la BBC sorvola su questo argomento con resoconti superficiali ed evita di entrare nei suoi dettagli origina dal fatto che essa è fin troppo conscia del modo in cui quel mutamento ha realmente avuto luogo.
Secondo gli evoluzionisti, tutti gli esseri viventi si sono sviluppati derivando l’uno dall’altro. Una specie preesistente si è trasformata in un’altra nel corso del tempo, e infine tutte le specie sono comparse in questo modo. Secondo la teoria, questa transizione ha occupato un periodo di centinaia di milioni di anni, ed è avvenuta in fasi.
Tuttavia, se queste affermazioni degli evoluzionisti fossero vere – in altre parole, se i pesci si fossero evoluti diventando rettili, i rettili diventando uccelli ecc., come dichiara la BBC – allora anche innumerevoli “specie intermedie” avrebbero dovuto apparire e vivere durante questo periodo di trasformazione.
Ad esempio, nel passato devono essere vissuti dei mezzi pesci/mezzi rettili che avevano acquisito tratti rettili ani in aggiunta ai tratti pisciformi che già possedevano. Oppure devono essere esistiti alcuni rettili-uccelli con nuovi tratti aviari in aggiunta ai tratti rettiliani preesistenti. Se queste creature, in un processo transazionale, fossero esistite, sarebbero state organismi storpi, handicappati e difettosi.
Gli evoluzionisti si riferiscono a queste creature immaginarie, che credono essere vissute nel passato, come a “forme transazionali”. Se questi animali fossero davvero vissuti, avrebbero dovuto esserci stati milioni, perfino miliardi di essi. Cosa più importante, i resti di queste strane creature dovrebbero essere presenti nell’archivio fossile. Il numero di queste forme transizionali dovrebbe essere addirittura superiore a quello delle attuali specie animali, e i loro resti dovrebbero essere trovati in tutto il mondo. Questo è un fatto che anche Darwin accettò.
Addirittura lo stesso Darwin era consapevole dell’assenza di tali forme transizionali. Ma sperava che sarebbero state trovate nel futuro. Nonostante la sua fiducia, egli comprese che il maggiore ostacolo per la sua teoria era costituito dalle forme transazionali mancanti. Quindi, nel suo libro L’Origine delle Specie scrisse quanto segue nel capitolo “Le Difficoltà della Teoria”:
...Perché, se le specie sono derivate da altre specie per fini gradazioni, non vediamo ovunque innumerevoli forme transazionali? Perché l’intera natura non è in confusione, e invece le specie, come vediamo, sono ben definite?... Ma, dal momento che secondo questa teoria devono essere esistite innumerevoli forme transizionali, perché non le troviamo incluse in infinito numero nella crosta terrestre?... Ma nella regione intermedia, con condizioni di vita intermedie, perché non troviamo varietà intermedie strettamente correlate? Questa difficoltà per molto tempo mi ha confuso.8
Nonostante i migliori sforzi degli evoluzionisti non sono ancora state scoperte forme transizionali. Tutte le scoperte scientifiche hanno dimostrato che, contrariamente alle credenze degli evoluzionisti, la vita è apparsa sulla terra d’un tratto, e pienamente formata. Un famoso paleontologo inglese, Derek V. Ager, ammette questo fatto, sebbene sia un evoluzionista:
Emerge che se esaminiamo nei dettagli l’archivio fossile, a livello di ordini o di specie, scopriamo – più e più volte – non evoluzione graduale, ma l’improvvisa esplosione di un gruppo a spese di un altro.9
Un altro paleontologo evoluzionista, Mark Czarnecki, commenta quanto segue:
Un grande problema, nella dimostrazione della teoria, è stato l’archivio fossile… Questo archivio non ha mai rivelato tracce delle ipotetiche varianti intermedie di Darwin – invece, le specie appaiono e scompaiono improvvisamente, e questa anomalia ha alimentato l’argomentazione creazionista, secondo cui ogni specie è stata creata da Dio.10
Così, poiché il fatto è che non è mai stata scoperta alcuna forma intermedia, e che questo rappresenta un grave problema per la teoria dell’evoluzione, com’è che la BBC e altri mass media evoluzionisti con la stessa mentalità sono in grado di continuare a propagare il mito che “i pesci sono diventati rettili e i rettili sono diventati uccelli”? La risposta a questa domanda è data in un articolo della rivista Science:
Un gran numero di scienziati di buona formazione, non appartenenti alla biologia evoluzionista e alla paleontologia, sfortunatamente si sono fatti l’idea che l’archivio fossile sia molto più darwiniano di quanto non sia. Questo, probabilmente, deriva dall’eccessiva semplificazione inevitabile nelle fonti secondarie: libri di testi di basso livello, articoli semipopolari, ecc. Inoltre, probabilmente è coinvolto qualche pio desiderio. Negli anni successivi a Darwin, i suoi difensori pensarono di scoprire delle progressioni prevedibili. In generale, queste non sono state trovate, tuttavia l’ottimismo è duro a morire, e una certa fantasia si è fatta strada nei libri di testo.11
Come viene svelato in Science, alla base dell’affermazione non scientifica della BBC stanno fattori quali “la non imparzialità e l’immaginazione”. La BBC ha presentato allo spettatore delle fantasie evoluzioniste come una favola, parlando di “batteri che si trasformano in esseri umani” e “rettili che erano uccelli e pesci che camminavano sulla terraferma”, come se parlasse del “principe che si trasformò in una rana”.
1. Graeophonus – Scorpione fossile del Periodo Carbonifero. 2. Fossile di fiore di Williamsonia dell’Era Mesozoica. 3. Fossile di foglia di betulites delle foreste del Periodo Cretaceo. 4. Trilobite fossile 5. Una rana fossile dell’Era Mesozoica. 6. Foglia fossile di albero Liquidambar che esiste ancora oggi. |
Gli embrioni degli uomini e dei pesci sono messi a confronto nel documentario della BBC The Human Body, e la teoria della “ricapitolazione”, che smise di fare parte della letteratura scientifica anni fa, è sempre illustrata come un fatto scientifico. Il termine “ricapitolazione” è una condensazione del detto “l’ontogenesi ricapitola la filogenesi”, presentata dal biologo evoluzionista Ernst Haeckel alla fine del diciannovesimo secolo.
Questa teoria di Haeckel postula che gli embrioni vivi vivono nuovamente l’esperienza del processo evolutivo subito dai loro pseudo-antenati. Egli teorizzò che durante il suo sviluppo nel grembo di sua madre, l’embrione umano prima esibiva le caratteristiche di un pesce, poi quelle di un rettile e infine quelle di un essere umano.
Da quel momento si è dimostrato che questa teoria è del tutto finta. Ora sappiamo che le “branchie” che si presuppone apparire nelle prime fasi dell’embrione umano sono in realtà le fasi iniziali del canale dell’orecchio medio, delle paratiroidi e del timo. Quella parte dell’embrione che è stata paragonata alla “sacca del tuorlo dell’uovo” si rivela essere una sacca che produce sangue per il bambino. La parte che era stata identificata come una “coda” da Haeckel e i suoi seguaci è in realtà la colonna vertebrale, che somiglia ad una coda soltanto perché prende forma prima delle gambe.
Questi sono fatti universalmente riconosciuti nel mondo scientifico, e sono accettati anche dagli stessi evoluzionisti. Due preminenti neodarwinisti, George Gaylord Simpson e W. Beck, hanno ammesso: “Haeckel ha esposto in modo inesatto il principio evolutivo coinvolto. È ora fermamente accertato che l’ontogenesi non ripete la filogenesi”.12 In un articolo pubblicato sull’American Scientist leggiamo:
Sicuramente la legge biogenetica è morta stecchita. È stata infine espunta dai libri di testo di biologia negli anni ’50. Come argomento di seria indagine teoretica, si estinse negli anni ’20…13
L’invalidità delle affermazioni fantasiose di Haeckel si è rivelata con le prove scientifiche. Lo sviluppo dell’embrione umano nell’utero è uno dei più grandi miracoli al mondo. |
In un articolo del New Scientist datato 16 Ottobre 1999 fu scritto quanto segue:
[Haeckel] la chiamò legge biogenetica, e l’idea divenne nota, a livello popolare, come ricapitolazione. Di fatto, la rigida legge di Haeckel si dimostrò presto scorretta. Ad esempio, l’embrione umano all’inizio non ha mai delle branchie funzionanti come un pesce, e non attraversa mai degli stadi in cui sembra un rettile o una scimmia adulta.14
Un altro aspetto interessante della “ricapitolazione” fu costituita dallo stesso Ernst Haeckel, un falsario che contraffece i propri disegni per avvalorare la teoria da lui stesso proposta. I falsi di Haeckel avevano la pretesa di dimostrare che gli embrioni del pesce e dell’uomo si somigliavano. Quando egli fu smascherato, l’unica difesa che avanzò fu che altri evoluzionisti avevano commesso reati simili:
Dopo questa compromettente confessione di ‘falso’ dovrei essere obbligato a considerarmi condannato ed annientato, se non avessi la consolazione di vedere a fianco a me, sul banco degli imputati, centinaia di altri colpevoli, e tra di essi molti dei più fidati osservatori e dei più stimati biologi. La grande maggioranza dei diagrammi nei migliori testi di biologia sono inesatti, e sono più o meno falsificati, schematizzati e costruiti.15
Nell’edizione del 5 Settembre 1997 della famosa rivista scientifica Science fu pubblicato un articolo che rivelava che i disegni di embrioni opera di Haeckel erano il prodotto di un inganno. L’articolo, chiamato “Gli Embrioni di Haeckel: La Frode Riscoperta” aveva questo da dire:
L’impressione che danno [i disegni di Haeckel], che gli embrioni siano esattamente uguali, è sbagliata, dice Michael Richardson, un embriologo della. George's Hospital Medical School di Londra… Quindi, egli e i suoi colleghi effettuarono un proprio studio comparativo, riesaminando e fotografando gli embrioni, grossolanamente appaiati per specie ed età con quelli disegnati da Haeckel. Ecco, gli embrioni “spesso apparivano sorprendentemente diversi”, riporta Richardson nel numero di Agosto di Anatomy and Embryology.
In breve, sebbene fosse evidente già nel 1901 che i disegni di Haeckel erano contraffatti, i difensori della teoria dell’evoluzione, come la BBC, rappresentano questa teoria come un fatto scientifico e tentano di mantenere vivo l’inganno dell’evoluzione.
Lo stesso Haeckel fu obbligato ad ammettere che i suoi disegni della fine del 19° secolo erano una frode. |
“Il miracolo dell’evoluzione”; “l’evoluzione ha realizzato questa straordinaria trasformazione”; “il corpo umano modellato dall’evoluzione”. Espressioni come queste si incontrano spesso nelle fonti evoluzioniste. La BBC le usa spesso, cercando di inculcare l’idea del “miracolo dell’evoluzione” insieme a immagini sensazionali e molto colorate. Quando queste espressioni della BBC sono analizzate più da vicino, però, si può vedere che esse sono vuote, prive di qualsivoglia prova scientifica, e non spiegano assolutamente nulla.
Usando espressioni come queste, la BBC fa una serie di affermazioni, anche se, come ci si può aspettare, non riesce a spiegare come queste possano essersi prodotte e quali meccanismi evolutivi possano aver attuati questi mutamenti. Questi sono alcuni punti che la BBC non spiega, o non può spiegare, e sui quali sorvola con parole elaborate:
La BBC dice che “quando l’ambiente nel quale i batteri si trovavano cambiò, gruppi più complessi di cellule iniziarono ad emergere”. Tuttavia non dice una sola parola su un grande enigma, il massimo ostacolo che la teoria dell’evoluzione si trova di fronte: la domanda sul modo in cui anche una sola cellula possa essersi prodotta grazie a meccanismi evolutivi casuali.
La BBC dice: “i pesci si evolvettero, diventando rettili”. Tuttavia non dice una sola parola sul modo in cui una creatura che respirava nell’acqua per mezzo di branchie ed era privo di polmoni che gli consentissero di respirare sulla terra e di zampe con le quali camminare possa essersi immediatamente adattato alla vita sulla terra, né su quali organi si devolvettero per mezzo di quali meccanismi evolutivi. Ciò perché questo è un enorme dilemma per gli evoluzionisti, e non può essere spiegato da alcun cosiddetto meccanismo evolutivo.
La BBC dice: “i rettili divennero uccelli, e le scaglie dei rettili si trasformarono nelle piume degli uccelli”. Ancora una volta, però, essa non discute del modo in cui questa evoluzione impossibile può essersi verificata. Questo perché gli evoluzionisti sono perfettamente consapevoli che è impossibile che i rettili si siano evoluti in uccelli per mezzo di mutazioni casuali, che le scaglie dei rettili e le piume degli uccelli hanno strutture completamente diverse e che è impossibile che le une si trasformino nelle altre.
Ed Egli è Colui che dà origine alla creazione, poi la riproduce, e questo è molto facile per lui. E Sua è la condizione più eccelsa, nei cieli e sulla terra; ed Egli è il Potente, il Saggio. |
La BBC parla di “una zona modellata dall’evoluzione con metodi incredibili nel corso di migliaia di anni” quando discute delle ossa dell’orecchio. Tuttavia, essa, in verità, non dice quali furono questi metodi. Questo perché nessuno di questi metodi è noto alla BBC o agli evoluzionisti.
La BBC dice: “Le altre parti dell’orecchio, che forniscono l’equilibrio e ci permettono di camminare sulle gambe, così come di udire, le mani, le braccia e tutto il nostro corpo si sono formate grazie all’evoluzione”. Tuttavia non dice mai una parola sul modo in cui l’evoluzione ha dato forma a tutti questi organi complessi. Ciò perché la teoria dell’evoluzione non è in grado di spiegare in che modo organi dotati di una irriducibile complessità si siano formati.
La BBC dice: “Decisioni come il modo in cui viviamo, la forma dei nostri corpi, furono prese miliardi di anni prima della comparsa del primo essere umano”. Tuttavia non sa spiegare chi decise come sarebbero stati gli occhi, le orecchie, il cuore e il cervello degli esseri umani, che sarebbero comparsi soltanto miliardi di anni più tardi, né chi pianificò questi sistemi consapevoli, intelligenti ed organizzati in un mondo pieno di materia inanimata. La BBC sa rispondere a queste domande? In altre parole, in che modo degli atomi incoscienti, inconsapevoli e non intelligenti possono aver pianificato l’impeccabile progetto del corpo umano?
Come abbiamo visto, la propaganda evoluzionista della BBC è del tutto infondata. Essa propone ai propri spettatori affermazioni che non possiedono alcun elemento di ragione, logica o scienza, sotto una maschera scientifica. La BBC deve essere cosciente del fatto che la teoria dell’evoluzione, in realtà, non può avvalorare queste asserzioni, dal momento che prima di descrivere il mito dell’evoluzione essa sottolinea che la storia è “difficile da credere”, e continua: “Il miracolo che rende possibile la vita quotidiana dei nostri corpi ci nasconde anche un altro grande segreto. Quel segreto, che è ancor più difficile da credere, è la storia ci come abbiamo assunto il nostro aspetto attuale”.
L’orecchio è una meraviglia di progettazione così complessa da annullare, da solo, le spiegazioni della teoria dell’evoluzione basate su eventi “casuali”. Il processo dell’udito nell’orecchio è reso possibile da un sistema irriducibilmente complesso. |
Per vedere quanto sia irragionevole ed illogica la teoria dell'evoluzione basterà valutare questa affermazione fatta nel documentario della BBC. Il programma mostra un'immagine del Parco Nazionale di Yellowstone in America, nel quale si trovano fonti termali, e dice: “Se foste stati qui 3 miliardi di anni fa avreste visto con i vostri occhi come si sono formati i primi esseri viventi”. Se vedere con i propri occhi la comparsa degli esseri viventi è una cosa così facile, come asseriscono gli evoluzionisti, perché essi non attuano degli esperimenti per cercare di creare i primi esseri viventi proprio in quell'ambiente?
Inoltre gli evoluzionisti potrebbero imporre qualsiasi condizione desiderino in questi esperimenti, usando i materiali di propria scelta. Di fatto, gli effetti incontrollabili e casuali prodottisi nella Terra primitiva potrebbero essere eliminati, ed essi potrebbero impiegare consapevolmente mutazioni dirette invece di casuali. Potrebbe perfino essere loro permesso di impiegare aminoacidi e proteine pronte, e tutti i diversi materiali necessari alla vita, dal fosfato al carbonio. Poi, oltre a tutto questo, se dicessero: “Ci serve tempo” potrebbero passarsi l'un l'altro in eredità l'area dell'esperimento, per milioni di anni. Gli scienziati evoluzionisti più importanti al mondo potrebbero contribuire all'esperimento.
Tuttavia, nonostante tutta questa flessibilità loro concessa, gli evoluzionisti non sarebbero ancora in grado di produrre le rose, i leopardi, i piccioni, le farfalle, i pappagallini, i gatti, gli alberi di fico, i gelsi, le piante di pomodoro, gli alberi di limone, i meloni, le violette, i girasoli, i produttori di film, gli scrittori, gli ingegneri nucleari, i neurochirurghi, gli studenti universitari, i professori di biologia che studiano le cellule che compongono i loro stessi corpi, i rettori delle università, i capi di stato, gli artisti e gli architetti. Non potrebbero nemmeno produrre una singola cellula.
Pur essendo un evoluzionista, il professor Hoyle ha ammesso questo fatto:
Se esistesse un principio elementare della materia che potesse in qualche modo indirizzare i sistemi organici verso la vita, la sua esistenza dovrebbe essere facilmente dimostrabile in laboratorio. Ad esempio, sarebbe possibile prendere una piscina per rappresentare la zuppa primordiale. Riempirla degli elementi chimici di natura non biologica di propria scelta. Pompare su di essa, oppure attraverso di essa un gas – come si preferisce – e irradiarla con le radiazioni desiderate dalla propria fantasia. L'esperimento può procedere per un anno, e si potrà vedere quanti di quei 2.000 enzimi [proteine prodotte dalle cellule viventi]sono apparsi nella vasca. Vi darò la risposta, così risparmierete tempo, problemi e spese necessarie a condurre l'esperimento. Non troverete assolutamente nulla, se non forse una poltiglia catramosa composta da aminoacidi e altri elementi chimici semplici. Come posso essere così sicuro di questa affermazione? Beh, se così non fosse l'esperimento sarebbe già stato condotto da molto tempo, e sarebbe conosciutissimo, e famoso in tutto il mondo. Il suo costo sarebbe irrisorio in confronto a quello dell'atterraggio dell'uomo sulla Luna... In breve, non esiste uno straccio di prova obiettiva che avvalori l'ipotesi che la vita è iniziata in una zuppa organica qui sulla Terra.16
OGGI |
Gli evoluzionisti affermano che gli aminoacidi nacquero per caso in quella che definiscono la “zuppa primordiale”, e che la prima forma vivente nacque in questo modo. Se fosse così facile essere testimoni della comparsa degli esseri viventi, perché gli evoluzionisti non attuano un esperimento gettando quei materiali in una piscina? In più, essi possono stabilire le condizioni desiderate per mezzo della moderna tecnologia. Gli effetti casuali potrebbero addirittura essere eliminati nelle condizioni di questo mondo primitivo; le mutazioni dirette in modo consapevole potrebbero essere usate al posto di quelle casuali. |
MILIARDI DI ANNI DOPO |
Si potrebbe addirittura permettere loro di utilizzare proteine pronte e tutte le sostanze necessarie alla vita, dall’azoto al carbonio. Inoltre, se dicessero: “Ci serve tempo” potrebbero tramandarsi in eredità il luogo dell’esperimento per miliardi di anni. Tuttavia, nonostante tutte queste numerose possibilità, gli evoluzionisti non potranno mai formare dei professori di biologia che studiano le cellule che compongono i loro stessi corpi, rose, tigri, pomodori o neurochirurghi in quel luogo. Tutto quello che apparirà sarà un’acqua marrone e fangosa. |
Con il documentario The Human Body, la BBC ha iniziato un programma di propaganda evoluzionista dal quale non potrà mai ottenere alcun risultato. Dicendo agli spettatori cose come: “prima ci furono i batteri, che in seguito si evolvettero e divennero infine degli esseri umani, e questo è un grande miracolo dell'evoluzione” senza offrire alcuna prova scientifica, come se essi stessero leggendo una favola della buonanotte, è un tentativo sterile di far credere le persone all'evoluzione. Oggi nemmeno gli studenti delle medie considerano in modo serio l'evoluzione; certamente la giudicano piuttosto comica. La nostra speranza è che la BBC comprenda che questo documentario, che forse ha deciso di mandare in onda solo per le sue immagini impressionanti, contiene in realtà una versione molto lontana dalla vera scienza, e lo riesamini di conseguenza.
1 - Mahlon B. Hoagland, The Roots of Life [Le Radici della Vita], Houghton Mifflin Company, 1978, p.18
2 - Robert Shapiro, Origins: A Sceptics Guide to the Creation of Life on Earth [Una Guida alla Creazione della Vita sulla Terra per Scettici], New York, Summit Books, 1986. p.127
3 - Fred Hoyle, Chandra Wickramasinghe, Evolution from Space [L'Evoluzione dallo Spazio], New York, Simon & Schuster, 1984, p. 148
4 - Fred Hoyle, Chandra Wickramasinghe, Evolution from Space [L'Evoluzione dallo Spazio], p. 130.
5 - Prof. Dr. Ali Demirsoy, Kalitim ve Evrim (Eredità ed Evoluzione), Ankara, Meteksan Yaynlar, p.79
6 - Pierre-Paul Grassé, Evolution of Living Organisms [L'Evoluzione degli Organismi Viventi],, Academic Press, New York, 1977, p. 87
7- B. G. Ranganathan, Origins? [Origini?],, Pennsylvania: The Banner Of Truth Trust, 1988
8 - Charles Darwin, The Origin of Species [L'Origine delle Specie],, pp. 172, 280
9 - Derek A. Ager, "The Nature of the Fossil Record" [La Natura dell'Archivio Fossile], Proceedings of the British Geological Association, Vol. 87, 1976, p. 133
10 - Mark Czarnecki, "The Revival of the Creationist Crusade" [La Rinascita della Crociata Evoluzionista], MacLean's, 19 January 1981, p. 56
11 - Science, July 17, 1981, p. 289
12 - G. G. Simpson, W. Beck, An Introduction to Biology [Un'Introduzione alla Biologia],, New York, Harcourt Brace and World, 1965, p. 241
13 - Keith S. Thompson, "Ontogeny and Phylogeny Recapitulated"[Ontogenesi e Filogenesi Ricapitolate], American Scientist, volume 76, May / June 1988, p. 273
14 - Ken McNamara, "Embryos and Evolution" [Embrioni ed Evoluzione], New Scientist, 16 October 1999
15 - Francis Hitching, The Neck of the Giraffe: Where Darwin Went Wrong [Il Collo della Giraffa: Dove ha Sbagliato Darwin],, New York: Ticknor and Fields 1982, p. 204
16 - Sir Fred Hoyle, The Intelligent Universe [L'Universo Intelligente], New York: Holt, Rinehart and Winston, 1983, pp. 20-21