Introduzione

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Una delle prove del fatto che l'uomo-scimmia dalla mente primitiva non è mai esistito è questo flauto di 40.000 anni fa. La ricerca scientifica dimostra che i flauti come questo, basati sull'attuale scala di sette note occidentale, erano usati decine di migliaia di anni fa.

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I cucchiai dimostrano che le persone dell'epoca avevano delle norme per stare a tavola. Questa è un'ulteriore evidenza che non conducevano delle vite primitive, come sostengono gli evoluzionisti.

La prospettiva storica evoluzionista studia la storia dell'umanità dividendola in diversi periodi, proprio come fa con il presunto corso dell'evoluzione umana. Una parte importante della cronologia evoluzionista è costituita da i concetti fittizi come l'Età della Pietra, l'Età del Bronzo e l'Età del Ferro. Poiché è questa la raffigurazione immaginaria che è presentata nelle scuole,in televisione e negli articoli di giornale, la maggior parte delle persone accetta questa raffigurazione immaginaria senza porre domande e immagina che gli esseri umani di un tempo vivessero in un'età in cui venivano usati soltanto degli strumenti di pietra primitivi e la tecnologia era sconosciuta.

Invece, quando si esaminano scoperte archeologiche e dati scientifici, emerge un'immagine molto diversa. Le tracce e i resti che sono arrivati fino ad oggi - gli strumenti, gli aghi, i frammenti di flauto, gli ornamenti e le decorazioni personali - mostrano che, in termini culturali e sociali, gli uomini hanno sempre vissuto vite civilizzate in tutti periodi della storia.

Centinaia e centinaia d'anni fa, la gente viveva nelle case, svolgeva attività agricole, si scambiava beni, produceva tessuti, mangiava, faceva visite ai parenti, si interessava della musica, dipingeva, curava i malati, compiva i propri atti di devozione e, in breve, viveva vite normali proprio come quelle che noi abbiamo oggi. Le persone che seguivano i profeti mandati da Dio arrivavano ad avere fede in Lui, l'Uno e Solo, mentre gli altri adoravano idoli. I credenti con fede in Dio obbedivano ai valori morali da Lui stabiliti, mentre gli altri compivano pratiche superstiziose e riti devianti. In tutti i tempi della storia, proprio come oggi, ci sono state persone che credevano nell'esistenza di Dio e pagani e atei.

Naturalmente, nel corso della storia, ci sono sempre stati quelli che sono vissuti in condizioni più semplici e più primitive, come pure delle società dall'esistenza più civilizzata. Ma questo in nessun modo può costituire una prova della cosiddetta evoluzione della storia, poiché ancora oggi mentre una parte del mondo lancia le navette nello spazio, in altri paesi la gente non è ancora abituata all'elettricità. Né questo significa che coloro che hanno costruito le astronavi sono mentalmente o fisicamente più avanzati - e siano più avanti nel progresso lungo la presunta strada evolutiva o siano diventati più evoluti culturalmente - né che gli altri siano più vicini al fittizio uomo-scimmia. Ciò indica solamente delle differenze tra culture e civiltà.

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Questo strumento, fatto di ossidiana - una roccia scura e vetrosa - risale al 10.000 a.C. circa. È impossibile dare forma all'ossidiana soltanto colpendola con una pietra.

Gli evoluzionisti non possono spiegare le scoperte archeologiche

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Questa incisione nella pietra ha 11.000 anni, quando, secondo gli evoluzionisti, erano utilizzati soltanto strumenti di pietra, grezzi. Tuttavia, un tale lavoro non potrebbe essere stato prodotto solo sfregando una pietra contro l'altra. Gli evoluzionisti non possono offrire alcuna spiegazione razionale o logica di questi bassorilievi disegnati così accuratamente. Questa e altre opere simili devono essere state prodotte da esseri umani intelligenti che usavano strumenti di ferro o acciaio.

Se esaminate la storia dell'umanità proposta da un evoluzionista, noterete la raffigurazione dettagliata di come i presunti antenati primitivi dell'uomo vivessero alle loro vite quotidiane. Chiunque sia colpito dallo stile fiducioso e autorevole, ma non abbia molta conoscenza dell'argomento, potrà ben dare per scontato che queste "ricostruzioni artistiche" siano basate su prove scientifiche. Gli scienziati evoluzionisti arrivano a descrizioni dettagliate, come se si fossero trovati lì migliaia di anni fa e avessero avuto la possibilità di svolgere le loro osservazioni. Dicono che i nostri presunti antenati - che avevano imparato a stare su due zampe e non avevano altro da fare con le mani - cominciarono a costruire strumenti di pietra e per un periodo molto lungo non usarono altri attrezzi che quelli fatti di pietra e legno. Soltanto in un periodo molto più tardo cominciarono ad usare il ferro, il rame e il bronzo. Eppure queste spiegazioni sono basate su errate interpretazioni di scoperte alla luce di pregiudizi evoluzionisti, invece che su prove scientifiche. Nel suo libro Archeologia: una brevissima introduzione, l'archeologo Paul Bahn dice che lo scenario dell'evoluzione dell'umanità non è che una favoletta, aggiungendo anche che molta della scienza si basa su tali favole. Egli sottolinea il fatto di usare la parola "favola" in un senso positivo, ma pure questo è esattamente ciò che esse sono. Invita quindi i suoi lettori a considerare gli attributi tradizionali della cosiddetta evoluzione umana: cucina e fuochi all'aperto, caverne oscure, riti, costruzione di strumenti, invecchiamento, battaglie e morte. Quante di queste congetture, egli si chiede, sono basate sulle ossa e sui resti reali e quante invece su criteri letterari?

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Per tagliare e dare forma in modo così preciso a quest'ascia in pietra di 550.000 anni, devono essere stati impiegati altri strumenti fatti di metallo durissimo, come il ferro o l'acciaio.

Bahn è riluttante a rispondere apertamente alla domanda che pone: e cioè che la pretesa evoluzione dell'uomo è basata su criteri "letterari" piuttosto che su criteri scientifici.

In effetti, ci sono moltissime domande senza risposta e inconsistenze illogiche in queste ricostruzioni, che chi pensa secondo le linee del dogma evoluzionista non riesce a individuare. Gli evoluzionisti parlano di un'Età della Pietra, per esempio, ma non riescono a spiegare come gli attrezzi o i resti di quel periodo possano essere stati intagliati e modellati. Allo stesso modo, non possono spiegare assolutamente in che modo gli insetti alati abbiano cominciato a volare, nonostante essi sostengono che i dinosauri abbiano sviluppato le ali, e quindi cominciato a volare, provando a catturarli. Essi preferiscono sorvolare l'intera questione e fare in modo che anche gli altri facciano lo stesso. Però, modellare e intagliare la pietra non è un compito semplice. È impossibile produrre degli attrezzi perfettamente regolari e taglienti come rasoi, così come nei resti arrivati fino a noi, soltanto strofinando una pietra contro l'altra. È impossibile dare forma alle pietre dure come il granito, il basalto o la dolerite senza che queste vadano in pezzi, soltanto usando lime d'acciaio, torni e pialle. È altrettanto ovvio che i bracciali, gli orecchini e le collane che risalgono a decine di migliaia di anni fa non potrebbero essere stati costruiti usando solo strumenti di pietra. I piccolissimi fori in questi oggetti non avrebbero potuto essere fatti con le pietre. Le decorazioni su di essi non avrebbero potuto essere prodotte con lo sfregamento. La perfezione degli oggetti in questione dimostra che devono essere stati impiegati altri strumenti, fatti di metalli duri.

L'età Della Pietra Non È Mai Esistita

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Nel periodo denigrato dagli evoluzionisti come 'Età della Pietra', le persone onoravano e ascoltavano il messaggio predicato dai messaggeri a loro mandati, costruivano edifici, cuocevano cibo nelle loro cucine, chiacchieravano con i familiari, visitavano i vicini, facevano cucire i vestiti ai sarti, venivano curate da medici, si interessavano della musica, dipingevano, scolpivano statue - e, in breve, vivevano vite perfettamente normali. Come mostrano i ritrovamenti archeologici, ci sono stati cambiamenti nella tecnologia e del patrimonio di conoscenze nel corso della storia. Ma gli uomini hanno sempre vissuto come esseri umani.

Questa collana di pietre e conchiglie del Tardo Neolitico rivela non solo le capacità e i gusti artistici delle persone dell'epoca, ma anche che possedevano la tecnologia necessaria per produrre questi oggetti decorativi.

Delle pentole, un tavolo tipo e un cucchiaio che risalgono ad un periodo tra il 7.000 e l'11.000 a.C., presentano importanti informazioni sugli standard di vita della gente di quel tempo. Secondo gli evoluzionisti, le persone di quell'epoca avevano solo di recente adottato uno stile di vita organizzato e stavano appena cominciando a civilizzarsi. Invece questi materiali ci dimostrano che non mancava niente, nella cultura di queste persone e che essi vivevano un'esistenza completamente civilizzata. Proprio come noi facciamo oggi, sedevano a tavola, mangiavano usando piatti, coltelli, cucchiai e forchette, ricevevano ospiti e offrivano loro dei rinfreschi - in breve vivevano vite normali. Quando si esaminano i ritrovamenti nel loro complesso, si scopre che per sensibilità artistica, conoscenza medica, mezzi tecnici e vite quotidiane, la gente del neolitico viveva vite completamente umane, proprio come coloro prima e dopo di loro.

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Grani di collana di 12.000 anni

Mano: secondo gli archeologi, queste pietre, risalenti a circa il 10.000 a.C., erano usate come grani per collane. Particolare attenzione meritano i fori perfettamente regolari in queste pietre dure, poiché per forarli devono essere stati usati degli strumenti di acciaio o ferro.

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Un bottone di 12.000 anni

Mano: questi bottoni in osso, usati nel 10.000 a.C. circa, dimostrano che la gente dell'epoca aveva vestiti che prevedevano chiusure. Una società che usa dei bottoni deve anche avere familiarità con la cucitura, la sartoria e la tessitura.

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Aghi e punteruolo di 9.000-10.000 anni

Mano: questi aghi e punteruolo, che risalgono a circa 7/8.000 anni avanti Cristo, offrono una prova importante della vita culturale delle persone dell'epoca. Le persone che usano punteruoli e aghi chiaramente conducono delle vite completamente umane e non delle esistenze animalesche come sostengono gli evoluzionisti.

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Un punteruolo di rame di 12.000 anni

Mano: questo punteruolo di rame, risalente al 10.000 circa a.C., è la prova che si conoscevano e si estraevano i metalli, che li si forgiava anche durante il periodo in questione. Il rame grezzo, che si trova normalmente in forma di cristalli o polvere, compare negli strati di roccia antica e dura. Qualunque società che abbia realizzato un punteruolo di rame, deve aver riconosciuto il rame grezzo, essere riuscita ad estrarlo dalla roccia e aver avuto i mezzi tecnologici per lavorarlo. Questo dimostra che costoro non erano stati affatto, di recente, dei primitivi come sostengono gli evoluzionisti.

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Mano: I flauti nelle immagini hanno in media 95.000 anni. Le persone che vivevano decine di migliaia di anni fa possedevano un gusto per la cultura musicale.

Molti archeologi e scienziati hanno effettuato dei test per vedere se questi manufatti antichi avrebbero potuto essere prodotti nelle condizioni che gli evoluzionisti immaginano. Per esempio il professor Klaus Schmidt ha effettuato uno di questi esperimenti sulle incisioni in blocchi in pietra di Göbekli Tepe in Turchia, che si ritiene risalgano a circa 11.000 anni fa. Egli ha fornito agli operai strumenti in pietra, del tipo che gli evoluzionisti sostengono venissero impiegati a quel tempo e ha chiesto loro di produrre simili incisioni su rocce simili. Dopo due ore di lavoro ininterrotto tutto ciò che gli operai erano riusciti a ottenere era una vaga linea.

Potete anche fare un esperimento simile a casa. Prendete un pezzo di pietra dura come il granito e provate a ricavarne una punta di lancia del tipo usato dalle persone che vivevano 100.000 anni fa. Ma non potete usare altro che quel pezzo di granito e una pietra. Ritenete di potervi riuscire? Potete produrre un pezzo con la punta stretta, la simmetria, la levigatezza e le rifiniture di quelli trovati negli strati storici? Andiamo oltre: prendete un pezzo di granito di un metro quadrato e su di esso provate a incidere l'immagine di un animale, infondendogli un senso di profondità. Che tipo di risultato pensate di riuscire a produrre incidendo quella pietra con un altro pezzo di pietra dura? Chiaramente, in assenza di strumenti fatti di acciaio e ferro, non potrete fare neanche una semplice punta di freccia meno che mai una suggestiva incisione sulla pietra.

L'inganno Della 'Pietra Levigata'

Le più straordinarie opere in pietra sono sopravvissute fino al giorno d'oggi. Per poter dare alla pietra una forma così dettagliata e regolare, in linea di massima devono essere impiegati potenti strumenti in acciaio. Non si possono dare belle forme e disegni soltanto con l'abrasione o strofinando una pietra con l'altra. È necessaria un'infrastruttura tecnica per tagliare con accuratezza le pietre dure come il granito e creare disegni sulla superficie.

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Dei bracciali nella foto sopra, quello a sinistra è fatto di marmo e quello a destra di basalto. Essi risalgono a circa l'8.500 e il 9.000 a.C. Gli evoluzionisti sostengono che in quel periodo venivano usati soltanto strumenti fatti di pietra. Ma il basalto e il marmo sono sostanze eccezionalmente dure. Perché esse possano essere trasformate e arrotondate, devono essere usate lame e attrezzature d'acciaio. Se si dà ad una persona un pezzo di pietra e le si chiede di trasformare un pezzo di basalto in un bracciale come quello nella fotografia, potrà questa persona riuscire? Strofinando una pietra contro l'altra o colpendo l'una con l'altra non si può, naturalmente, produrre un bracciale. Inoltre, questi manufatti dimostrano che le persone che li hanno realizzati erano individui civilizzati, con gusti estetici e sensibilità per la bellezza.


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Le illustrazioni mostrano strumenti fatti a mano di ossidiana e osso, armi e vari oggetti fatti di pietra. Naturalmente, con una pietra non si possono ottenere queste forme così regolari da materiali tanto grezzi. I forti colpi non farebbero che rompere l'osso e non permetterebbero alla forma desiderata di concretizzarsi. Allo stesso modo, è chiaro che non è possibile ottenere linee dritte e punte aguzze, anche con strumenti della pietra dura, come il granito e il basalto. Queste pietre sono tagliate in modo regolare, proprio come si taglia la frutta. La loro lucentezza non proviene dall'essere levigate, come sostengono gli evoluzionisti, ma dalla forma in sé. Coloro che hanno fatto questi oggetti devono aver avuto attrezzi di ferro o acciaio per poter dare forma a quei materiali nella maniera desiderata. Le lastre di pietra dura possono essere tagliate così precisamente soltanto usando un materiale ancora più duro, come l'acciaio.

Molti attrezzi in pietra restano taglienti e lucidi, il che deriva da un preciso taglio e una precisa conformazione. Il modo in cui gli scienziati evoluzionisti descrivono come 'Età della Pietra levigata' l'epoca da cui questi provengono è completamente anti-scientifico. È impossibile che la levigatura si conservi per migliaia d'anni. Le pietre in questione sono lucide perché sono accuratamente tagliate non perché, come si sostiene, sono state levigate. Questa lucentezza nasce dall'interno della pietra stessa.

Spaccare le pietre e incidere le pietre sono specifici campi di capacità. La tecnologia richiesta è essenziale per poter costruire lime, torni e altri strumenti. Questo dimostra che, al tempo in cui questi oggetti vennero fatti, la tecnologia "primitiva" era molto progredita. In altre parole le tesi degli evoluzionisti che erano noti soltanto strumenti di semplice pietra, che non vi fosse alcuna tecnologia conosciuta sono solo leggende. Questa Età "della Sola Pietra" non è mai esistita.

Tuttavia, è perfettamente plausibile che qualunque strumento d'acciaio o ferro usato per tagliare e modellare le pietre non avrebbe potuto resistere fino al giorno d'oggi. In un ambiente naturalmente umido e acido qualunque tipo di strumento di metallo si ossida e infine si dissolve. Tutto ciò che resta sono i frammenti e le schegge della pietra lavorata che impiegano molto di più a scomparire. Ma esaminare questi frammenti e suggerire che le persone del tempo usavano soltanto la pietra non è un ragionamento scientifico.

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Non È Possıbıle Intaglıare La Pıetra Con La Pıetra

(1) Intarsio in pietra risalente a circa il 10.000 a.C.

(2) Pestelli risalenti all'11.000 a.C.

(3) Uno strumento di ossidiana che risale al 10.000 a.C.

(4) Oggetti in pietra che risalgono all'11.000 a.C.

(5) Manufatto in pietra risalente al periodo tra il 9.000 e il 10.000 a.C., con tracce di intarsi in malachite

(6) Un intarsio in pietra con incavo che sembra un chiodo, risalente a circa il 10.000 a.C.

(7) Un martello che risale al 10.000 a.C.

Questi strumenti di pietra risalgono al periodo tra il 10.000 e l'11.000 a.C.. Immaginate di voler creare uno di questi oggetti colpendoli o strofinandoli l'uno con l'altro, nel modo in cui gli evoluzionisti sostengono si facesse a quell'epoca. Provate a fare dei fori regolari come quelli della figura 4. Indipendentemente da quante volte colpirete il pezzo di pietra nella vostra mano, non riuscirete mai a fare un foro così preciso. Per farlo, avrete bisogno di usare un trapano fatto di qualche sostanza più dura, come l'acciaio.

Indubbiamente, una gran quantità di evoluzionisti ora ammette che i ritrovamenti archeologici non sostengono affatto il darwinismo. Richard Leakey, un archeologo e evoluzionista, ha confessato che è impossibile spiegare i ritrovamenti archeologici, specialmente gli strumenti in pietra, in termini di teoria dell'evoluzione:

"Infatti, la prova concreta dell'inadeguatezza dell'ipotesi darwiniana va trovata nei reperti archeologici. Se le proposte darwiniane fossero corrette, dovremo aspettarci di vedere la comparsa contemporanea dei reperti archeologici e fossili di prove del fatto che l'uomo è bipede, della tecnologia e dell'aumentata dimensione del cervello. Ma non è così. Un unico aspetto dei reperti preistorici è sufficiente a mostrare che l'ipotesi è errata: i reperti degli strumenti in pietra".1

La falsa cronologia evoluzionista

Nella loro classificazione della storia, gli evoluzionisti interpretano gli oggetti che trovano secondo le proprie teorie dogmatiche. Il periodo durante il quale venivano prodotti manufatti in bronzo lo chiamano Età del Bronzo e suggeriscono che si sia iniziato ad usare il ferro molto più di recente - sulla base della loro tesi che nelle civiltà più antiche i metalli erano sconosciuti.

Come già detto, tuttavia, il ferro, l'acciaio e molti altri metalli si ossidano rapidamente e si decompongono molto più velocemente della pietra. Alcuni metalli come il bronzo che si ossidano assai più difficilmente, possono sopravvivere più a lungo degli altri. È quindi perfettamente naturale che gli oggetti fatti in bronzo portati alla luce debbano essere più antichi e quelli in ferro di una data molto più recente.

Inoltre, non è logico sostenere che una società in grado di produrre il bronzo non fosse a conoscenza del ferro: cioè che una società con conoscenze tecniche sufficienti per produrre il bronzo non usasse nessun altro metallo.

Il bronzo si ottiene aggiungendo al rame stagno, arsenico e antimonio con una piccola quantità di zinco. Chi produce bronzo deve avere una conoscenza operativa di elementi chimici precisi, come rame, stagno, arsenico, zinco e antimonio, sapere a quali temperature questi si fondono e possedere una fornace in cui fonderli e combinarli. Senza tutte queste conoscenze sarà molto difficile riuscire a produrre una lega.

Per cominciare, il rame si trova in rocce antiche e dure in forma polverizzata o cristallina (è quello che si chiama anche "il rame nativo"). Una società che usa il rame deve possedere già un livello di conoscenza per identificarlo nella forma polverizzata in queste pietre. Deve poi costruire una miniera da cui estrarre il rame, prelevarlo e portarlo in superficie. È chiaro che queste cose non possono essere fatte usando strumenti in pietra e legno.

Il rame deve poi essere portato all'incandescenza perché possa liquefarsi. La temperatura necessaria a fondere il rame è 1.084,5°C. Deve esserci anche un'apparecchiatura o dei mantici che assicurino un costante flusso d'aria al fuoco. Qualunque società che lavori il rame deve costruire una fornace in grado di produrre una temperatura tanto alta ed anche attrezzature come crogioli e tenaglie da usare nella fornace.

Questo è soltanto un breve quadro delle infrastrutture tecniche necessarie per lavorare il rame - che di per se stesso è un metallo troppo morbido per mantenere a lungo un filo tagliente. Produrre il bronzo, ben più duro, aggiungendo stagno, zinco e altri elementi al rame, è un processo ancora più sofisticato perché ogni metallo richiede diversi trattamenti. Tutti questi fatti dimostrano che le comunità impegnate a scavare miniere, a produrre e a lavorare i metalli dovevano possedere conoscenze particolareggiate. Non è né logico né coerente sostenere che persone con conoscenze tanto vaste non avessero ancora scoperto il ferro. Al contrario, le scoperte archeologiche dimostrano che la tesi evoluzionista che il metallo fosse sconosciuto e non usato nelle società molto antiche è falsa. Tra le prove ci sono i dati come i resti di un vaso metallico di 100.000 anni fa, delle sfere di metallo di 2,8 miliardi di anni fa, una pentola in ferro che si stima abbia 300 milioni di anni, dei frammenti di tessuti sull'argilla risalenti a 27.000 anni fa e tracce di metalli come il magnesio e il platino, che si è riusciti a fondere in Europa soltanto qualche centinaio di anni fa, in resti che risalgono a 1000 anni fa. Questi resti sparsi demoliscono totalmente la classificazione in Età della Pietra Grezza, Età della Pietra Levigata, Età del Bronzo e del Ferro. Però, una gran parte di questi ritrovamenti, dopo essere apparsi in molte pubblicazioni scientifiche, sono stati ignorati dagli scienziati evoluzionisti oppure sono stati nascosti nei sotterranei dei musei. Invece dei veri fatti, sono state presentate come storia dell'umanità le fantasiose favole evoluzioniste.

Sono stati i credenti a guidare le vite civilizzate nel corso della storia

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La vera religione, assieme alle credenze superstiziose, è esistita in tutti periodi storici, proprio come accade oggi. In tutti i tempi, i credenti hanno mantenuto la loro osservanza religiosa in obbedienza ai comandamenti di Dio.

Per tutto il corso della storia, Dio ha mandato messaggeri per invitare le persone sul giusto sentiero. Alcune persone hanno obbedito a tali messaggeri ed hanno creduto nell'esistenza e nell'unicità di Dio, mentre altri hanno continuato a negarlo. Fin dal primo momento in cui gli esseri umani sono venuti in vita, hanno imparato ad avere fede nel solo ed unico Dio, e i valori morali della vera religione, mediante le rivelazioni del nostro Signore. Quindi è falsa la tesi evoluzionista che le società primitive non credessero nel Solo e Unico Dio. Maggiori particolari su questo argomento saranno forniti più avanti in questo libro.

Il Corano rivela come, in tutti periodi della storia, Dio abbia mandato messaggeri a invitare le persone a credere e a vivere secondo i valori morali religiosi:

“Gli uomini formavano un'unica comunità. Allah poi inviò loro i profeti in qualità di nunzi e ammonitori; fece scendere su di loro la Scrittura con la verità, affinché si ponesse come criterio tra le genti a proposito di ciò su cui divergevano. E disputarono, ribelli gli uni contro gli altri, proprio coloro che lo avevano. Eppure erano giunte loro le prove! Allah, con la Sua volontà, guidò coloro che credettero a quella parte di Verità sulla quale gli altri litigavano. Allah guida chi vuole sulla retta Via”. (Corano, 2:213)

Un altro versetto rivela che in ogni società è stato mandato un messaggero per ammonire i suoi componenti, ricordare loro l'esistenza e l'unicità di Dio, e invitarli ad uniformarsi alle virtù religiose:

“... E non c'è comunità in cui non sia venuto un ammonitore”. (Corano, 35:24)

Sebbene il nostro Signore abbia mandato ai popoli messaggeri e scritture sacre, alcuni sono caduti in un'errata interpretazione, hanno girato le spalle alle virtù della vera religione ed hanno adottato credenze superstiziose devianti. Alcuni hanno sviluppato credenze pagane e sono caduti nella perversione di adorare la terra, la pietra, in legno, la Luna o il Sole oppure degli idoli fatti di legno. Alcune persone hanno attribuito dei pari al nostro Signore, anche se erano pienamente consapevoli della Sua esistenza ed unicità. Eppure il nostro Signore ha mandato loro i suoi messaggeri, ha rivelato loro gli errori in cui erano che ha caduti, li ha invitati ad abbandonare le loro credenze superstiziose e a vivere secondo la vera religione. E in tutti periodi della storia, ci sono stati credenti e miscredenti, coloro con una fede pura e coloro che si sono incamminati sui sentieri della perversione.

Nel corso della storia, i credenti che hanno vissuto con i profeti hanno goduto vite di alta qualità, in condizioni molto civili. Hanno vissuto in un ordine sociale sofisticato nei giorni dei Profeti Abramo, Giuseppe, Mosé e Salomone, la pace sia con tutti loro, proprio come fanno oggi. In tutte le età, i credenti hanno pregato, digiunato, rispettato i vincoli stabiliti da Dio, e hanno vissuto vite pulite e legittime. I ritrovamenti archeologici rivelano i migliori, più nobili e più puri standard di vita tra i devoti credenti in Dio. I profeti e i veri credenti usavano i mezzi più raffinati disponibili nel loro tempo, in un modo appropriato alla Sua approvazione.

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Oggi ci sono persone con credenze superstiziose che adorano idoli, proprio come ce n'erano nelle epoche passate.

Ogni progresso tecnologico al tempo di Nembrotte veniva usato nel miglior modo dal Profeta Abramo (lpscl) e coloro che credevano con lui. La conoscenza tecnica al tempo dei faraoni era usata a servizio dei Profeti Giuseppe, Mosé, Aronne (lpscl) e i veri credenti di quel tempo. Il livello alto di tecnologia raggiunto nei campi dell'architettura, dell'arte e della comunicazione al tempo del Profeta Salomone (lpscl) veniva impiegato nella maniera più saggia. La ricchezza e la magnificenza che il nostro Signore ha concesso come benedizione al Profeta Salomone (lpscl) ha ispirato timore alle generazioni successive.

Dobbiamo ricordare che le informazioni e i mezzi posseduti sia da coloro che vivevano centinaia di migliaia di anni fa, sia dalle persone che vivono oggi, sono benedizioni di Dio. Le persone che hanno fondato le civiltà centinaia di migliaia di anni fa, che hanno creato dipinti sulle pareti delle caverne decine di migliaia di anni fa, che hanno costruito piramidi e ziqqurat, che hanno costruito giganteschi monumenti in pietra e che hanno costruito le grandi strutture sulle più alte vette in Perù, lo hanno fatto per mezzo dell'ispirazione e dell'insegnamento di Dio. Coloro che studiano le particelle subatomiche oggi, che inviano le navicelle nello spazio e che scrivono il software dei computer possono farlo perché Dio lo vuole. Tutte le informazioni degli esseri umani hanno posseduto fin da quando sono stati creati, sono una benedizione di Dio, e ogni civiltà che hanno fondato è ugualmente opera del nostro Signore.

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Salomone e la regina di Saba, di Frans Franken II il Giovane, Musee del Beaux-Arts, Quimper, Francia

Dio ha creato l'uomo dal nulla e gli dà varie prove e benedizioni attraverso la sua vita in questo mondo. Ogni benedizione concessa è anche una prova. Le persone che sanno che la civiltà, la tecnologia e i mezzi che possiedono sono effettivamente tutte benedizioni di Dio, ringraziano il nostro Signore, Che aumenta La sua benedizione su di loro:

«E quando il vostro Signore proclamò: "Se sarete riconoscenti, accrescerò [la Mia grazia]"». (Corano, 14:7)

Dio fa in modo che i Suoi servi devoti godono vite piacevoli sia in questo mondo sia nell'Aldilà. Questo è rivelato nel Corano:

“Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori”. (Corano, 16:97)

Come manifestazione di questo versetto, tutti i Musulmani nella storia hanno posseduto i mezzi più raffinati del tempo in cui vivevano, e hanno condotto vite piacevoli. Naturalmente alcuni sono stati messi alla prova con difficoltà e disgrazie, ma questo non suggerisce che abbiano vissuto in condizioni difficili, primitive e non abbiano vissuto esistenze civilizzate ed umane. Indipendentemente da quanto fossero ricche, confortevoli e avanzate le loro civiltà, coloro che hanno negato Dio e si sono intestarditi a negare, che non sono riusciti a vivere secondo i valori morali ed hanno creato corruzione sulla Terra, sono sempre finiti disillusi. Inoltre, molti di loro forse hanno goduto tecnologie più avanzate di quelle delle società attuali. Anche questo è rivelato nel Corano:

“Non hanno forse viaggiato sulla terra, e visto quel che è accaduto a coloro chi li hanno preceduti? Erano più forti di loro e avevano coltivato e popolato la terra più di quanto essi non l'abbiano fatto. Giunsero con prove evidenti Messaggeri della loro gente: non fu Allah a far loro torto, furono essi a far torto a se stessi”. (Corano, 30:9)

L'accumulazione culturale non è affatto una prova del processo evolutivo

Gli evoluzionisti sostengono che i primi esseri umani erano creature per metà scimmia le cui caratteristiche mentali e fisiche si svilupparono nel corso del tempo, che essi abbiano acquisito nuove capacità e che le civiltà si siano evolute per questa ragione. Secondo questa tesi, che non si basa su alcuna prova scientifica, i nostri presunti antenati primitivi conducevano vite animalesche, si civilizzarono solo dopo essere diventati umani e poterono registrare progressi culturali man mano che si sviluppavano le loro capacità mentali. Le immagini fittizie dell'Uomo primitivo, con il corpo completamente ricoperto di pellicce o mentre cerca di accendere il fuoco rannicchiato sotto pelli animali, mentre cammina lungo un fiume con una preda da poco uccisa sulle spalle o mentre cerca di comunicare con i suoi pari mediante gesti e grugniti, sono riproduzioni false basate su questa tesi non scientifica.

Pezzi Dı Milioni Di Anni Fa Che Gli Evoluzionisti Non Riescono A Spiegare

Secondo la teoria dell'evoluzione, gli esseri viventi si sono evoluti attraverso fasi specifiche, da un batterio fino agli esseri umani, attuando un'immaginaria sequenza durata milioni di anni. In questo scenario, l'Uomo è l'ultimo essere vivente che si è evoluto e ha completato il suo sviluppo negli ultimi 20.000 anni. Ma i ritrovamenti scientifici e i reperti fossili non forniscono una sola prova che sia andata proprio così. Per la verità, essi dimostrano che ciò non è possibile.

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Questa sfera di metallo è soltanto una delle centinaia in uno strato del Sudafrica che si stima risalga a milioni di anni fa. Le scanalature accuratamente formate che contiene non possono essere il risultato di alcun fenomeno naturale. Questa scoperta dimostra che il metallo è stato usato fin dalla notte dei tempi, e che per milioni di anni gli esseri umani hanno avuto la tecnologia per fare delle sottili scanalature nel metallo.


Altri ritrovamenti comprendono strumenti e oggetti decorativi, una volta usati dagli esseri umani, risalenti a milioni di anni fa. I darwinisti sono del tutto impossibilitati a sistemare, nel loro immaginario albero dell'evoluzione, un essere umano vivente 50 o anche 500 milioni di anni fa - un periodo in cui essi sostengono che non c'erano esseri viventi sulla terra, a parte i trilobiti. È naturale che questo sia impossibile per loro! Dio portò gli esseri umani in esistenza con un semplice comando, "Siate!" Nello stesso modo in cui fece tutti gli altri esseri viventi. Quindi, abbiamo la stessa possibilità di fare delle scoperte che riguardano i resti delle persone vissute 500 milioni di anni fa proprio come di quelli vissuti 100 anni fa. Dio, Che ha creato tutte le cose dal nulla, può certamente portare in esistenza qualunque essere vivente Egli desideri, in qualunque periodo della storia voglia. Questo naturalmente è una cosa facile per Dio, nella Sua infinita potenza e forza. Ma i darwinisti non riescono a comprendere questa verità, ed è per questo che non hanno alcuna spiegazione da offrire per tutte le prove della Creazione. Non hanno altra soluzione che ripetere gli scenari che sono già stati indeboliti dai fatti scientifici. Ma ogni giorno che passa, le prove dagli scavi che vengono condotti demoliscono il dogma dell'evoluzione.

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Nel 1912, due dipendenti della centrale elettrica municipale di Thomas, Oklaoma, fecero una straordinaria scoperta mentre stavano caricando del carbone. Trovarono un grosso pezzo di carbone che era troppo grande per l'uso, e così lo spaccarono. Così facendo, trovarono all'interno una pentola di ferro. Una volta tolta, in un pezzo del carbone restò il profilo o calco della pentola. Dopo aver esaminato il carbone, molti esperti stabilirono che la pentola aveva tra 300 e 325 milioni di anni. Questo ritrovamento non può essere spiegato dagli evoluzionisti, che sostengono che l'uso del ferro cominciò soltanto circa nel 1200 avanti Cristo.


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Il numero del 5 giugno 1852 della rivista Scientific American conteneva un articolo riguardante la scoperta dei resti di un piatto metallico di circa 100.000 anni. Questo piatto a forma di campana sembrava del colore dello zinco, o di una composizione di metallo con una notevole parte d'argento. Sulla superficie c'erano figure finemente lavorate di mazzi di fiori e pampini o ghirlande. Gli evoluzionisti, che sostengono che il metallo non fu usato nei periodi più antichi, non possono in alcun modo spiegare questa scoperta. Chiaramente, le persone che crearono questo manufatto avevano una cultura avanzata in grado di produrre composti metallici e di lavorare il metallo.

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Il pestello e il mortaio in fotografia furono scoperti nel 1877 in un antico letto fluviale sotto il Monte Table. Il letto fluviale risale ad almeno 33 milioni di anni fa, il che prova che gli esseri umani hanno sempre vissuto vite umane.

Questa suola di scarpa fossilizzata è stata trovata in una roccia risalente di 213 milioni di anni. Milioni di anni fa, la gente portava scarpe, e indubbiamente aveva vestiti, aveva una cultura culinaria e ricche relazioni sociali. L'unica fotografia conosciuta di questo fossile fu pubblicata in un giornale di New York nel 1922. Scoperte come questa, che computano la tesi dell'evoluzione della storia umana, vengono tenute nascoste o sono ignorate dagli evoluzionisti.

Una forma che sembra un volto umano è incisa in questo pezzo di selce di 3 milioni di anni. Molto difficile fare tali fori regolari nella selce, e allo scopo servono degli attrezzi in metallo speciali. È impossibile che questo sia stato fatto in condizioni molto primitive, del genere suggerito dagli evoluzionisti.

I reperti fossili non sostengono questa fantasia. Tutti dati scientifici portano alla conclusione che l'Uomo fu creato come Uomo, dal nulla, ed è sempre vissuto come umano, fin dal primo giorno in cui è stato posto in essere. Nemmeno le scoperte archeologiche supportano in alcun modo la cronologia evoluzionista. I ritrovamenti del periodo di cui gli evoluzionisti sostengono che gli umani avessero imparato a parlare, mostrano che gli esseri umani da tempo avevano cucine e avevano una vita familiare. Negli scavi sono stati trovati oggetti decorativi e materie prime per tempi in cui gli evoluzionisti dicono che gli umani erano ancora incapaci di arte. Molti esempi saranno considerati in dettaglio nei prossimi capitoli di questo libro.

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Madonna con santi, di Giovanni Bellini, Venezia, 1505

Se queste scoperte rivelano che gli umani non hanno mai dovuto sopportare vite primitive e animalesche vuol dire chenon c'è mai stata un'età non civilizzata in cui tutti usavano soltanto attrezzi di pietra e legno. I credenti hanno sempre guidato gli stili di vita dell'umanità, con abiti, piatti, tazze, cucchiai e forchette usati in maniera adatta ad esseri umani. Le persone hanno sempre vissuto in circostanze, parlato, costruito edifici e prodotto manufatti adatti ad esseri umani. Ci sono sempre stati medici, insegnanti, sarti, ingegneri, architetti ed artisti, in ordini sociali costituiti. Per ispirazione di Dio, le persone in possesso di ragione e buona coscienza hanno sempre fatto l'uso più raffinato delle benedizioni della Terra.

Naturalmente, man mano che la tecnologia è avanzata e le persone hanno accumulato conoscenza, ci sono stati dei cambiamenti tecnologici. Sono stati sviluppati nuovi dispositivi, in linea con le circostanze prevalenti, sono state fatte scoperte scientifiche e si sono avuti dei cambiamenti culturali. Tuttavia, l'accumulazione di conoscenza e il progresso tecnologico avutisi nel corso della storia non implicano che ci sia stata un'evoluzione.

È perfettamente naturale che la conoscenza continui ad accumularsi. Una persona sperimenta differenti livelli di apprendimento nella scuola di base, negli anni della scuola superiore e all'università. Ma se qualcuno accumula costantemente conoscenza lungo la propria vita, questo non significa che sta continuamente evolvendo e progredendo per mezzo di effetti casuali. Una dinamica simile si applica alla vita di una società. Le nuove scoperte vengono fatte anche alla luce delle necessità di una società, i nuovi meccanismi vengono inventati e conseguentemente migliorati dalle generazioni successive. Eppure questo non è un processo di evoluzione.

NOTES

1. Richard Leakey, L'origine del genere umano (Science Masters Series), New York, BasicBooks, 1994, p. 12.

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  • Prefazione
  • Introduzione
  • Le civiltà possono essere arretrate cosi come avanzate
  • Sorprendenti resti di antiche civiltà
  • La vera religione esiste fin dall'inizio della storia
  • Conclusioni