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La giustizia è uno dei beni essenziali che mantengono l’ordine sociale. Ogni paese impiega il proprio individuale sistema giudiziario. Tuttavia, a causa delle persistenti difficoltà provate nel sistema giudiziario contemporaneo, la ricerca di un modello ideale non è mai terminata.
C’è un’essenza del sistema giudiziario ideale a cui si aspira in tutto il mondo: la fondazione di un meccanismo giudiziario nel quale ogni persona sia pienamente ripagata per le proprie azioni, senza essere soggetta ad alcuna forma di discriminazione pregiudiziale. Nonostante i nuovi metodi, i differenti approcci, ed i progetti e le soluzioni concepite per realizzare questo modello ideale, esercitare la giustizia resta una strada in salita ancora da intraprendere.
Il deterioramento morale della società motiva queste situazioni sfavorevoli. Il deterioramento, una semplice conseguenza della non osservanza ai valori che Allah ha comandato, porta un danno alle società in tutti gli ambiti della vita.
Di nuovo, questo deterioramento spiega le truffe, la corruzione, l’imbroglio, l’ingiustizia e molti mali della società. La vita quotidiana abbonda di esempi di questo tipo. Una situazione che si incontra spesso nella vita degli affari, ad esempio, sono gli uomini in carriera che imbrogliano i loro partners e li ingannano, appropriandosi indebitamente del loro denaro, delle case o delle auto. Nello stesso tempo, una amicizia di lunga durata e le perdite materiali e spirituali sofferte dalla controparte non significano nulla per colui che truffa. Preoccupato innanzitutto dei propri interessi egoistici, valori quali l’amicizia, i legami familiari, la spiritualità, la coesione sociale e la morale positiva non hanno assolutamente alcun significato per chi truffa.
Tutte le relazioni stabilite da questa persona con chiunque altro si troveranno sotto l’influenza di un tale ragionamento, dal momento che egli non riesce a riflettere che Allah è a conoscenza di tutto ciò che fa, e che dovrà rendere conto di ogni azione che commette. Non ricordare mai che la truffa è un guadagno sleale ed un comportamento ingiusto contribuisce a questo ragionamento disonesto.
L’esempio che segue contribuirà ad una migliore comprensione: una persona che ritiene che la truffa sia un crimine orribile, la eviterà rigorosamente per tutta la sua vita. Tuttavia, una volta che qualcuno pensa di poter derivare benefici personali, la stessa persona potrebbe portare una falsa testimonianza contro qualcun altro o calunniarlo per qualcosa di cui è completamente innocente. Allo stesso tempo, egli può trovare rifugio in alcune scuse: che le condizioni lo abbiano costretto, o che le proprie responsabilità verso la sua famiglia abbiano predisposto il terreno per un simile crimine… Non importa quali siano queste scuse, resta il fatto che quella maldicenza è malvagia in ogni circostanza.
Questo modello appena illustrato appare particolarmente nei momenti in cui le persone percepiscono che sono in ballo i loro interessi. Questo ragionamento si rivela vero anche per i ladri, i truffatori e gli oppressori. In una società piena di persone che perseguono i propri personali interessi, l’esistenza dell’ingiustizia, dei conflitti di interessi e del caos è inevitabile.
Tuttavia, non importa quante forze pressanti ci siano, una persona che vive secondo il Corano non si abbasserà mai a queste azioni malvagie, e non mostra mai atteggiamenti incoerenti con i suoi valori. Chi ha un saldo timore di Allah non dimentica mai il fatto che, un giorno, egli andrà incontro ad ognuna delle azioni nelle quali si impegna, e ad ogni singola parola che pronuncia. L’ingiustizia, che è un esito del deterioramento morale, come il perseguire soltanto i propri interessi, l’accumulare beni, l’ignorare i bisognosi e le persone con dei problemi, ha un’unica soluzione: la diffusione dei valori del Corano tra la gente. Questo perché, nel Corano, Allah comanda, ai Suoi servi che credono e vivono secondo questi valori superiori, di essere giusti:
O voi che credete, attenetevi alla giustizia e rendete testimonianza innanzi ad Allah, foss'anche contro voi stessi, i vostri genitori o i vostri parenti, si tratti di ricchi o di poveri! Allah è più vicino [di voi] agli uni e agli altri. Non abbandonatevi alle passioni, sì che possiate essere giusti. Se vi destreggerete o vi disinteresserete , ebbene Allah è ben informato di quello che fate (Sura an-Nisa': 135).
In verità Allah ha ordinato la giustizia e la benevolenza e la generosità nei confronti dei parenti. Ha proibito la dissolutezza, ciò che è riprovevole e la ribellione. Egli vi ammonisce affinché ve ne ricordiate (Sura an-Nahl: 90).
In una società nella quale le persone hanno una comprensione della giustizia così come essa è descritta nel summenzionato verso, l’ingiustizia non prevale. Questo perché, in un ambiente dove i valori del Corano e della Sunna vengono osservati, il rigoroso esercizio della giustizia è essenziale. Nella pratica di questa giustizia, la parentela, la ricchezza, lo status o altri fattori non consentono alcuna eccezione. Nonostante ciò, le attuali implementazioni dei sistemi di giustizia intorno al mondo sono piuttosto varie. In alcuni casi, in considerazione della ricchezza di una persona, del suo stato e del suo ambiente sociale, i suoi crimini vengono semplicemente ignorati o la sua punizione viene alleggerita. È inverosimile che ciò accada in una società dove regna la vera giustizia, fattori quali la parentela, la ricchezza o lo status non diventano mai delle ragioni per deviare dalla giustizia.
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Il raggiro, la corruzione ed il furto possono divenire uno stile di vita per una persona che non vive secondo il Corano, e può non avvertire rimorsi di coscienza mentre mette in atto azioni malvagie. |
Nello scoprire la verità, e nello stabilire la giustizia, i testimoni hanno un ruolo di primo piano. Sulla base della testimonianza oculare, molti casi possono essere illuminati rapidamente e, perciò, si distinguono la verità e la falsità. Nelle società in cui non vengono rispettati i valori del Corano e della Sunna, tuttavia, trovare la verità per mezzo della testimonianza delle persone è molto lontano dall’essere attendibile. Questo, semplicemente, perché le persone che non si attengono al Corano e alla Sunna possono mentire facilmente quanto respirano, in vambio di benefici o di denaro. Mentre lo fanno, voltano la schiena a tutte le condotte virtuose, quali affermare la verità oppure prendere le difese dell’innocente.
Addirittura, in alcuni casi, la gente si rifiuta di testimoniare nell’interesse di un caso particolare, non importa quanto possa essere fondamentale rendere giustizia. Alcuni pensieri non realistici, come la paura di trovarsi con dei problemi, o in una situazione sfavorevole, di solito spiegano tali atteggiamenti. In un verso, Allah sottolinea l’importanza della scoperta della verità:
… Non siate reticenti nella testimonianza, ché invero, chi agisce così, ha un cuore peccatore. Allah conosce tutto quello che fate (Sura al-Baqara: 283).
La cattiveria e l’odio provati verso qualcuno possono costituire le motivazioni che inducono la gente a fabbricare false testimonianze. Per mezzo della falsa testimonianza, e distorcendo i fatti, essi intralciano la giustizia. L’importanza della veridicità viene spiegata anche in un hadith dal Messaggero di Allah, il Profeta Muhammad (saas):
Attenetevi alla verità, perché la verità porta ad azioni buone, e le azioni buone conducono chi le compie al Giardino. Se un uomo continua a dire la verità e fa della verità il proprio obiettivo, sarà considerato, alla presenza di Allah, eminentemente veridico. Evitate la falsità, poiché la falsità conduce alla malvagità, e la malvagità conduce al Fuoco. Se un uomo continua a dare il falso, e fa della falsità il proprio obiettivo, sarà considerato, alla presenza di Allah, un grande bugiardo.1
Le persone che non vivono in conformità al Corano e alla Sunna non osservano la giustizia, particolarmente quando danno la precedenza ai loro interessi ed ai propri desideri personali. Essi non considerano mai le conseguenze della loro falsa testimonianza. Non viene loro mai in mente ciò che prova una persona innocente incarcerata per errore durante una lunga detenzione, né ciò che soffre la sua famiglia. Essi non si mettono nei panni dell’altro e non immaginano quale sarebbe, allora, la loro vita…
Nel Corano, Allah concede una speciale considerazione a questa situazione vissuta dalla gente, ed Egli ci comanda di essere giusti, non importa quali siano le circostanze:
O voi che credete, siate testimoni sinceri davanti ad Allah secondo giustizia. Non vi spinga all'iniquità l'odio per un certo popolo. Siate equi: l'equità è consona alla devozione . Temete Allah. Allah è ben informato su quello che fate (Sura al-Ma'ida: 8).
Per evitare l’ingiustizia, il Messaggero di Allah, il Profeta Muhammad (saas) disse anche: “Nessuno di voi dovrebbe giudicare tra due persone quando è in collera”2.
Istigate dalla paura, dal denaro, o dall’avidità, alcune persone si discostano da ciò che è retto e giusto. Soltanto acquisire i valori del Corano li renderà liberi. In ogni circostanza, sotto minaccia o costrizione, o in presenza di qualsiasi genere di beneficio per loro, essi non tendono mai alla malvagità, essendo consapevoli che Allah è intorno a loro in ogni momento. I credenti sono consapevoli che, nell’aldilà, dovranno rendere conto di ogni azione ingiusta che hanno compiuto o delle cose cattive che hanno detto. In un verso, Allah proclama che i servi del Misericordioso non recano una falsa testimonianza:
[E sono coloro] che non rendono falsa testimonianza e quando passano nei pressi della futilità se ne allontanano con dignità (Sura al-Furqan: 72).
Merita attenzione un ulteriore punto che riguarda coloro che perseguono i propri interessi piuttosto che osservare la giustizia: che un giorno la stessa malevolenza potrà ricadere su di loro. Se ciò accade, le ingiustizie li disturberanno certamente molto, ed essi andranno alla ricerca di un testimone attendibile che non produrrà la sua testimonianza. Coloro ai quali ciò non piacerebbe dovrebbero, quindi, sforzarsi di diffondere i valori che Allah ha comandato, ed osservare strettamente i principi morali lodati dal Corano.
Il denaro e lo status servono come criteri principali per valutare le persone nelle società in cui i valori del Corano e della Sunna non vengono rispettati. In queste società, tutti gli strati sono saturati di questa mentalità, fornendoci un’abbondanza di esempi da analizzare.
Gli atteggiamenti assunti da un negoziante nei confronti di due differenti clienti forniscono degli indizi decisivi su questo argomento. Il commerciante assume un atteggiamento educato ed attento verso colui che, dall’aspetto, ritiene essere ricco. L’altro cliente, da parte sua, che appare piuttosto povero, non viene trattato altrettanto bene dall’esercente. Questo atteggiamento non cambia anche se entrambi i clienti visitano il negozio per acquistare le stesse cose e spendono la stessa somma di denaro. L’apparenza o lo status determinano il modo in cui il commerciante tratta i suoi clienti.
Questi criteri non sono validi per chi vive rispettando il Corano. Un credente presenta buone maniere verso un altro essere umano soltanto perché egli è un “essere umano”. Egli non sottopone le persone che lo circondano ad una discriminazione pregiudiziale di alcun genere. Per apprezzare qualcuno, non ha bisogno di “etichette”. Che una persona sia ricca o povera, che viva in una capanna o in una villa, non gli importa. I vestiti costosi, il bel viso, la laurea di una università prestigiosa o simili status symbol non hanno per lui assolutamente alcun significato. Allah, nel Corano, dice che la fede in Allah e la vicinanza a Lui sono i soli criteri da applicare nell’amare le persone.
Ogni individuo ha il diritto ad avere accesso all’educazione. Senza tenere conto della religione, della lingua, della razza o dello status, ogni persona ha il diritto di sforzarsi per ottenere la conoscenza. L’ingiustizia sociale, tuttavia, lo rende praticamente impossibile, introducendo molti problemi che richiedono una soluzione immediata, e il principale è l’indisponibilità di un’educazione gratuita per ogni membro di una comunità. In molti paesi, a causa della povertà, un gran numero di bambini ed adolescenti sono privati di una educazione di qualità. L’accesso ad un esiguo numero di scuole di qualità è riservato ad una minoranza privilegiata. La gente comune difficilmente riceve un orientamento scolastico che va incontro ai suoi reali bisogni educativi. In questo contesto, i più ricchi ricevono l’educazione migliore, mentre i più poveri, semplicemente, ottengono ciò che fornisce il sistema.
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L’educazione è una questione di primo piano in tutto il globo. |
Lo sviluppo dei bambini può essere promosso da laboratori e da molti altri mezzi messi a disposizione di scuole che ricevono un adeguato sostegno materiale. Le risorse limitate di alcune scuole, d’altro canto, ostacolano in molti modi i giovani individui.
Alle persone dovrebbe essere permesso ricevere l’educazione in ogni campo esse desiderino. Indubbiamente, in un sistema educativo in in cui alla gente viene data la possibilità di ricevere un’istruzione sulla base dei propri interessi, le tendenze e le abilità dimostrano di essere maggiormente benefiche per la società e più produttive. Tuttavia, ai giorni nostri, le condizioni economiche e sociali obbligano molte persone a terminare il proprio percorso scolastico o a continuarlo in un settore al quale non sono interessate.
Vivere in conformità al Corano si rivolge a tali problemi sociali e porta le soluzioni, dal momento che l’ambiente assicurato da tali valori non consente dei servizi educativi inadeguati. Dotate della saggezza e della facoltà di comprensione apportate dal conformarsi al Corano, le persone agiscono come fornitori di soluzioni nell’educazione, così come fanno in altre sfere della vita. Inoltre, in una tale società, non esiste distinzione pregiudiziale tra il povero ed il ricco. Come è stato detto in precedenza, coloro che amano Allah spendono ciò di cui non hanno bisogno per il beneficio degli altri. Una volta che questi accumuli siano incanalati nei molti campi che richiedono una soluzione immediata, quali l’educazione pubblica e la salute, ci vuole solo un momento perché questi problemi siano risolti. Se questo fosse messo in pratica in tutto il mondo, la distinzione tra paesi poveri e ricchi scemerebbe. I paesi ricchi trasferirebbero le risorse in eccesso ai paesi sottosviluppati senza attendersi nulla in cambio.
Fornire delle soluzioni è sicuramente un compito di primo piano del quale i Musulmani sono responsabili, poiché essi sono ritenuti responsabili del fornire ai giovani il tipo di educazione che li guiderà a vivere in conformità al Corano. Questo è il tipo di educazione che illumina una persona sul suo vero scopo nella vita, e le mostra i segni di Allah sulla Terra e nell’universo. Se questo non accade, le nuove generazioni, che divengono soggette all’indottrinamento di ideologie miscredenti di nessuna importanza, cresceranno come adulti improduttivi di scarsa utilità al proprio paese, nazione e religione. L’educazione impropria fornita ai giovani spiega il loro adottare stili di vita indesiderabili e, di conseguenza, l’essere privi delle bendizioni presentate dalla religione, e l’essere sviati. Sicuramente, un uomo che tema Allah ed abbia coscienza non rischierebbe questa responsabilità.
Nelle società prive della vera giustizia, l’ineguaglianza tra donne e uomini è una seria questione sociale che pone problemi importantissimi. In molti paesi del mondo, le donne, spesso, vengono trattate come cittadini di seconda classe, e addirittura come reiette. Percepite come esseri deboli e che cercano protezione, spesso subiscono abusi. Per lo stesso motivo, esse non occupano un ruolo nella società che ordina il rispetto o l’autorità.
Nelle società in cui sono molto diffusi questi pregiudizi, una donna che abbia una carriera notevole nella vita degli affari difficilmente incontra l’accettazione. Generalmente, le donne vengono viste come persone cui manca la fiducia in se stesse e la determinazione, e che hanno scarse facoltà intellettuali. Questa razionalizzazione di uno “stereotipo della donna” nella società serve erroneamente da spiegazione per ogni errore commesso da una donna. In realtà, tali errori non sono propri delle donne, ma sono universali, tra gli esseri umani.
Le disuguaglianze di genere nella vita sociale, oggi, hanno ancora imponenti conseguenze in molti paesi. Questi sono tra gli incidenti quotidiani che compaiono ogni giorno sulla stampa. |
Tra i candidati disponibili ad occupare posti di lavoro vacanti, gli uomini sono generalmente favoriti rispetto alle donne, anche se queste possiedono esattamente la stessa preparazione, intelligenza e specializzazione. Questa tendenza spiega come mai ci siano limitate opportunità per le donne nella vita lavorativa.
D’altra parte, la maggioranza delle donne si identifica con questa strana immagine loro attribuita. Questa identificazione fa si che esse assumano prontamente i ruoli inferiori loro assegnati in molte società.
Nella vita sociale, i pregiudizi relativi alla differenza di sesso hanno notevoli conseguenze nei paesi sottosviluppati. Trascurando il loro diritto all’educazione e al lavoro, esse sono private addirittura della possibilità di prendere le loro decisioni riguardanti il matrimonio. Tutti i tipi di decisioni personali delle donne vengono prese o dai loro padri o dai mariti.
C’è uno sforzo continuo di fornire soluzioni a queste imperfette implementazioni, delle quali, qui, sono incluse soltanto alcune. Le associazioni fondate per proteggere i diritti delle donne, concetti quali la libertà e l’equità, o il movimento femminista, o i seminari, le tavole rotonde e le discussioni non hanno contribuito molto ad una soluzione praticabile. Tutti questi sforzi dimostrano che queste soluzioni, insitamente, generano ulteriori complicazioni. Questa è una conseguenza naturale, dal momento che la vera soluzione, in tutti gli altri campi, è unica: la fedeltà al Corano.
I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri. Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, eseguono l'orazione pagano la decima e obbediscono ad Allah e al Suo Messaggero. Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah. Allah è eccelso, saggio. |
In una società che si conforma al Corano ed alla Sunna, non viene fatta alcuna distinzione pregiudiziale tra gli individui, donne, uomini, ricchi, poveri, giovani o anziani. La condizione sociale, la professione, la ricchezza oppure il sesso non fanno si che la gente goda di privilegi particolari. Le buone azioni compiute, e il timore di Allah distinguono la persona, come si allude nel verso: “Fate provviste, ma la provvista migliore è il timor di Allah” (Sura al-Baqara: 197). Nel Corano, le persone non vengono classificate pregiudizialmente se uomini oppure donne. Allah si rivolge sia agli uomini che alle donne che hanno fede in Lui e si adoperano in buone azioni. Allah sottolinea l’importanza del vivere secondo i valori che Egli comanda. A questo proposito, essere maschio o femmina non ha significato. Alcuni dei versi che enfatizzano questo sono i seguenti:
I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri. Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, eseguono l'orazione pagano la decima e obbediscono ad Allah e al Suo Messaggero. Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah. Allah è eccelso, saggio. Ai credenti e alle credenti, Allah ha promesso i Giardini in cui scorrono i ruscelli, dove rimarranno in perpetuo, e splendide dimore nei giardini dell'Eden; ma il compiacimento di Allah vale ancora di più: questa è l'immensa beatitudine! (Sura at Tawba: 71-72).
In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l'elemosina e quelle che fanno l'elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa (Sura al Ahzab: 35).
Quanto a coloro che, uomini o donne, operano il bene e sono credenti, ecco coloro che entreranno nel Giardino e non subiranno alcun torto, foss’anche [del peso] di una fibra di dattero (Sura an Nisa’: 12).
Nelle società distanti dalla religione, le donne vanno incontro a molte difficoltà, e, in particolare, quelle che si provano dopo un divorzio meritano una menzione speciale. Un divorzio crea molti problemi per una donna a cui il marito ha impedito di lavorare e che, perciò, è giunta a dipendere economicamente da lui.
Che la maggior parte delle donne non abbia una professione, che esse non siano abbastanza giovani da andare a lavorare o non abbiano facoltà ad alcun diritto sociale rende difficili le condizioni alle donne divorziate. I benefici addizionali che le parti divorzianti richiedono l’uno all’altro, e la loro insistenza a perseguire i propri interessi, contribuiscono ai conflitti tra le parti e rendono la situazione ancora peggiore.
In una società di credenti, tuttavia, le persone non vanno incontro a tali problemi quando si conformano al Corano e alla Sunna. Il rispetto e l’amore provati all’inizio del matrimonio non vanno persi quando le parti decidono di porre un termine al loro matrimonio, dal momento che ciò viene fatto con il mutuo consenso. Questo comportamento è conseguente al ragionamento secondo il quale le parti non si percepiscono l’una l’altra meramente come uomo o donna, ma come esseri umani che hanno fede Allah, e, perciò, come la più elevata creazione di Allah. Questo atteggiamento mantiene la cortesia dopo il divorzio.
Ci sono molte misure prese nel Corano ed intese ad assicurare i diritti della donna dopo il divorzio. Quella attinente la sua situazione economica mantiene il benessere di una donna divorziata. I versi che seguono ci informano dei benefici e dell’assistenza economica specificata dal mutuo consenso di entrambe le parti, così come del trattamento dovuto alla donna dopo la separazione:
Le divorziate hanno il diritto al mantenimento, in conformità alle buone consuetudini. Un dovere per i timorati (Sura al-Baqara: 21) .
…Fate loro comunque, il ricco secondo le sue possibilità e il povero secondo le sue possibilità, un dono di cui possano essere liete, secondo la buona consuetudine. Questo è un dovere per chi vuol fare il bene. Se divorzierete da loro prima di averle toccate ma dopo che abbiate fissato la dote, versate loro la metà di quello che avevate stabilito, a meno che esse non vi rinuncino o vi rinunci colui che ha in mano il contratto di matrimonio. Se rinunciate voi, è comunque più vicino alla pietà. Non dimenticate la generosità tra voi. In verità Allah osserva quello che fate (Sura al-Baqara: 236-237).
L’agiato spenda della sua agiatezza, colui che ha scarse risorse spenda di quello che Allah gli ha concesso. Allah non impone a nessuno se non in misura di ciò che Egli ha concesso. Allah farà seguire il benessere al disagio (Sura at-Talaq: 7).
Di nuovo, dai versi, sappiamo che, dopo il divorzio, per un uomo non è legale trattenere nulla che egli abbia dato a sua moglie durante il matrimonio. Tutti i bisogni di una donna divorziata legati alla casa sono anch’essi garantiti durante il periodo dell’‘iddah dopo il divorzio. Secondo il Corano, è illegale anche ereditare le donne con la forza.
Quello che è stato detto fin qui rivela che conformarsi al Corano porta le soluzioni. In una società nella quale le persone vivono in conformità al Corano, le donne non sono soggette al maltrattamento e non sono disonorate come in altre società.
Al giorno d’oggi, gli individui nel mondo non hanno un uguale accesso alle risorse. Il fabbisogno energetico di base di un maschio adulto è di circa 2.800 calorie al giorno. Le risorse nutritive disponibili sul pianeta sono adeguate per venire incontro ai bisogni di ogni individuo. Tuttavia, ancora, la maggior parte del mondo è esclusa da questi benefici, ed oltre 800 milioni di persone, sulla Terra, soffrono di malnutrizione estrema. L’introito calorico giornaliero del 75% della popolazione mondiale (.03 miliardi di persone nel 1991) è molto inferiore al livello minimo di introito calorico. Il numero di persone malnutrite cambia da un paese all’altro, a causa dell’irregolare distribuzione del cibo nel mondo. Un’altra statistica indica che soddisfare i bisogni fondamentali delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo (cibo, bevande, acqua, misure igieniche, sanità ed educazione) costerebbe grosso modo 0 milioni di dollari all’anno. Questa somma equivale al % della ricchezza totale delle 225 persone più ricche del mondo.3
Come indicano anche queste statistiche, le risorse in eccesso in alcuni paesi sono indisponibili in altri, anche se hanno una importanza vitale. Nei paesi ricchi, alcune risorse che non sono più in uso restano inattive, anche se potrebbero essere trasferite ai paesi poveri. La miseria di alcuni paesi africani è un esempio del quale ognuno è a conoscenza.
Le iniquità globali non si limitano al cibo e all’acqua. La stessa iniquità coinvolge i servizi sanitari, e ciò crea gravi problemi in tutto il mondo. Grazie alla ricerca e ai progressi compiuti nel campo della medicina, oggi molte malattie possono essere facilmente curate e prevenute. Ciò è possibile grazie alla tecnologia medica impiegata dai paesi ricchi, abbinata ai rispettivi mezzi finanziari. Difficilmente, tuttavia, si può dire la stessa cosa dei paesi sottosviluppati e di quelli in via di sviluppo. Problemi di salute di minore entità, che i paesi ricchi affrontano facilmente, costituiscono una grave minaccia nei paesi poveri.
Un lebbroso di 14 anni. |
Ad esempio, la lebbra è una insidiosa malattia batterica che prospera principalmente nella ‘fascia di povertà’ del globo. Questa malattia, che ha afflitto l’umanità fin da tempo immemorabile, ai giorni nostri può essere curata in modo relativamente semplice. La lebbra costituisce una importante minaccia nei paesi prostrati dalla miseria, mentre ci sono soltanto casi sporadici, o nessun caso, nel mondo sviluppato. Il fatto che la cura sia lunga e costosa è la ragione principale per cui essa non è stata eliminata nei paesi poveri. Tuttavia, resta il fatto che l’assistenza medica fornita dai paesi ricchi potrebbe contribuire alla eliminazione del problema.
Quando si considerano in generale tutti i problemi di salute, la lebbra resta la punta dell’iceberg. Nei paesi sottosviluppati, la tecnologia è impotente di fronte a molte altre epidemie. Inoltre, con la mancanza di mezzi finanziari, è improbabile che essa riesca a curare, lasciata sola a sradicare queste malattie. Tuttavia, la soluzione a tutti i problemi di salute è semplice: per mezzo di una organizzazione ragionevole, possono essere messi in pratica molti metodi, come il trasferimento dell’equipaggiamento medico inutilizzato che giace nei magazzini dei paesi sviluppati verso i paesi poveri.
Le iniquità globali sono evidenti anche nella disponibilità della tecnologia dell’informazione intorno al mondo. Per espandere le aree coltivate, i paesi sviluppati investono massicciamente nella ricerca sulla tecnologia dell’agricoltura e dell’irrigazione, rendendo possibili le attività agricole in terre improduttive, addirittura nel deserto. Oggi, il potere della tecnologia dell’informazione sta trasformando i sistemi di irrigazione. Sistemi di irrigazione controllati dai computers, e che hanno per obiettivo ridurre al minimo le perdite d’acqua, incanalano l’acqua stessa direttamente nelle radici delle piante nel sottosuolo, salvando ogni singola goccia a beneficio dell’agricoltura. Sono stati presentati dei progetti per raffinare tutte le risorse idriche, come l’acqua marina e piovana, ed utilizzarle nei deserti assetati.
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Questi metodi agricoli moderni rendono possibile la produttività anche nei deserti. Queste sono tutte delle buone notizie. Tuttavia, che queste innovazioni non siano accessibili ai paesi prostrati dalla miseria resta un problema a cui bisogna pensare seriamente. La tecnologia povera impiegata da questi paesi non fornisce un’elevata produttività nemmeno nei suoli fertili, facendo della fame una seria minaccia per le loro popolazioni.
In alcuni casi, l’intera popolazione di un paese vive sotto la minaccia della fame. La stampa dedica pagine a questa miseria umana, rendendo ognuno consapevole della situazione, e non riuscendo tuttavia a creare nelle persone il discernimento che porta le soluzioni. Si ricercano le soluzioni in misure temporanee ed in progetti a breve termine, tuttavia queste misure fragili, che mancano di giudizio, non producono risultati.
Oggi, in alcuni paesi, grandi quantità di verdura e di frutta vengono inviati nelle terre abbandonate. Tuttavia resta il fatto che, in tutto il pianeta, ci sono milioni di persone che vivono sulla soglia della povertà. La distribuzione razionale delle risorse mondiali può impedire le stravaganze, ed insieme salvare la gente malnutrita in diverse aree del mondo. …mangiatene i frutti e versatene quanto dovuto nel giorno stesso della raccolta, senza eccessi, ché Allah non ama chi eccede. (Surat al-An'am: 141) |
A questo punto, la gente ha davvero bisogno di soluzioni veloci e praticabili che si rivolgano ai veri bisogni. Oggi, i paesi poveri ricevono una grande quantità di aiuti alimentari. Tuttavia, la maggior parte di questi non è utile poiché essi vengono fatti allo scopo di mettersi in mostra, e non sono compatibili con i bisogni di chi soffre la carestia. Oppure, subendo ritardi, o per le interruzioni interne all’organizzazione che li elargisce, il cibo va a male prima di raggiungere la destinazione. Vengono formate delle associazioni che organizzano questi aiuti. Tuttavia, queste associazioni mancano di credibilità, dal momento che, spesso, pullulano di corruzione.
Sotto il fallimento del raggiungimento di soluzioni concrete stanno l’egoismo, gli interessi acquisiti, l’ambizione, l’indifferenza ed altre simili debolezze morali. Il solo modo per porre fine a queste imperfezioni morali è comunicare il Corano alle persone e ricordare loro che, nell’aldilà, dovremo rendere conto di tutte le nostre azioni.
Ti chiederanno: "Cosa dobbiamo dare in elemosina?" Di': "I beni che erogate siano destinati ai genitori, ai parenti, agli orfani, ai poveri e ai viandati diseredati. E Allah conosce tutto il bene che fate". (Surat al-Baqara: 215) |
Come è stato detto negli esempi precedenti, che riguardavano la salute e l’educazione, la giustizia porrà un termine a molti problemi che si trovano nel mondo. Tuttavia, qui un punto merita una menzione particolare: quando diciamo “distribuzione equa”, non si deve intendere che ogni cosa sarà messa a disposizione di tutti, ovunque, nelle stesse quantità. Ciò che si intende, in realtà, è soddisfare completamente i bisogni della gente. Sicuramente, un sistema speciale di irrigazione impiegato nei deserti non sarà utile altrove. Similmente, non ci si attende che una nazione invii medicine ad un altro paese quando, al suo interno, ce ne è bisogno. In più, non è indispensabile che ogni cittadino debba possedere esattamente la stessa quantità di beni. Quel che importa davvero è che non dovrebbero esserci persone che si perdono in stravaganze mentre, accanto a loro, ci sono persone che soffrono la povertà. l’evitamento di un divario incolmabile tra poveri e ricchi è essenziale.
Una volta che sia adempiuto il comando di Allah: “E ti chiedono: “Cosa dobbiamo dare in elemosina?”. Dì: “Il sovrappiù” (Sura al-Baqara: 219), l’equa distribuzione che condurrà le società alla pace apparirà spontaneamente.
Il fatto che milioni di persone, nel mondo, soffrano ancora la fame, è un segno dell’uso inefficiente delle risorse mondiali. | ||
Newsweek, 18 Maggio 1998 | Newsweek, 17 Dicembre 1990 Newsweek, 24 Febbraio 1997 | |
Una volta che siano presi in considerazione questi fatti, arriviamo alla conclusione che soltanto vivere in conformità al Corano assicurerà una struttura sociale completamente giusta. Ciò perché soltanto la moralità del Corano porta ad una condotta morale ed alla saggezza. Le persone egoiste, individualiste, indifferenti, diventeranno gente misericordiosa e giusta, che pensa al bene degli altri e cerca perciò delle soluzioni. Questo significa semplicemente la fine di molti problemi.
Nelle società che godono della vera giustizia, le persone non si abbassano a debolezze morali quali il perseguire interessi acquisiti, la frode o la violazione degli altrui diritti. Gli insegnamenti Coranici basilari comandano questioni quali la cooperazione e la misericordia, che costituiscono l’essenza di una società giusta. In una simile società, ognuno salvaguarda gli interessi degli altri e, perciò, i diritti e gli interessi di tutti sono assicurati. Ciò è quanto porta pace e sicurezza globale alla società. In questo senso, la responsabilità di tutti i credenti è comunicare i valori che Allah ha lodato e la giusta religione al mondo intero. Questo è uno degli attributi più importanti dei credenti:
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole. Ecco coloro che prospereranno (Sura Ali 'Imran: 10).
[Lo avranno] coloro che si pentono, che adorano, che lodano, che peregrinano, che si inchinano che si prosternano, che raccomandano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, coloro che si attengono ai limiti di Allah. Dai la buona novella ai credenti (Sura at-Tawba: 112).
Allah parla dell’esistenza di persone che vivono in conformità a questi valori e, di conseguenza, chiamano ad essi la gente. Solo quelli che faranno si che la gente eviti le azioni malvagie otterranno la salvezza:
Quando poi dimenticarono quello che era stato loro ricordato, salvammo coloro che proibivano il male e colpimmo con severo castigo coloro che erano stati ingiusti e che perversamente agivano (Sura al-A'raf: 165)