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L’economia occupa gran parte dei nostri discorsi quotidiani. Nei paesi ricchi e in quelli poveri allo stesso modo, poche comunità sono immuni dall’aggravarsi dei problemi economici. La maggioranza della gente del mondo vive sulla soglia della povertà, mentre molti paesi dipendono dagli ‘aiuti’ esteri per la sopravvivenza. Ricevere un ‘aiuto’ da un paese straniero aggiunge ulteriori problemi, poiché questi paesi, incapaci di pagare anche solo gli interessi, affrontano gravi difficoltà.
Dalla salute all’educazione, tutte i settori sono mantenuti in movimento dai mezzi finanziari. Malgrado ciò, che siano o meno paesi sviluppati, le condizioni economiche colpiscono duramente le persone. La ricchezza, la stravaganza e la loro conseguenza naturale, il degrado, si collocano prossimi all’impoverimento. Incapaci di soddisfare i propri bisogni essenziali, le persone combattono l’una contro l’altra. Molti rapporti e studi, programmi di miglioramento, e seminari per sollevare la coscienza si dibattono alla ricerca di soluzioni praticabili, e resta il fatto che ogni giorno aggiunge altro male alla disperazione e alla miseria di gran parte del mondo.
La disoccupazione è un problema globale primario. Anche se le persone hanno un impiego, i loro salari non sono sufficienti ad assicurare condizioni di vita decenti. Anche così, centinaia di candidati si presentano per pochi posti vacanti nei servizi pubblici, che apporteranno un guadagno piuttosto modesto. La gente attende in coda per ore davanti agli uffici di collocamento nella tenue speranza di trovare un lavoro.
Qual è la soluzione, allora? Perché le contromisure non riescono a sradicare questi problemi?
In ogni paese, lo sviluppo economico, la produttività, fiorenti opportunità di impiego ed una forza lavoro produttiva sono essenziali per mantenere la stabilità economica. Tuttavia, le statistiche indicano che ci sono circa 820 milioni di disoccupati nel mondo. Quando aggiungiamo il numero delle persone a carico a questa cifra, le dimensioni del problema diventano ancora più gravi.
Ai giorni nostri, i sistemi economici, specialmente nei paesi sottosviluppati, si fondano sugli interessi bancari. Gli alti tassi di interesse offerti dalle banche ai depositanti hanno un impatto distruttivo sulle economie nazionali. Questa diviene la motivazione principale per la quale la gente mette i propri soldi in banca piuttosto che investirli od utilizzarli in modo produttivo. I ricchi ritengono che sia più semplice vivere degli interessi che ricevono piuttosto che lavorare, e in una società nella quale la maggior parte della gente non lavora è improbabile incrementare gli investimenti, che sono essenziali per la crescita del paese.
O voi che credete, molti dottori e monaci divorano i beni altrui, senza diritto alcuno, e distolgono dalla causa di Allah. Annuncia a coloro che accumulano l'oro e l'argento e non spendono per la causa di Allah un doloroso castigo. (Surat at-Tawba: 34) |
In tali sistemi, i quotidiani riportano inserzioni pubblicitarie delle banche che veicolano il seguente messaggio: “Puoi smettere di investire nei tuoi affari e andare in vacanza…”. Questo ragionamento, nonostante sia apparentemente semplice ed attraente, porta un paese alla devastazione, piuttosto che al benessere e alla ricchezza. Una economia che non sia nutrita dagli investimenti è destinata alla rovina. Il denaro accumulato nei conti bancari e nelle casseforti è la fonte principale di problemi economici quali l’inflazione, Coloro che non contribuiscono all’economia, mettono i loro soldi in banca e “vanno in vacanza”, ne soffriranno loro stessi le conseguenze, a lungo termine. Il loro denaro che rimane in banca perderà costantemente valore, dal momento che, con il tempo, esso non si manterrà al passo con il tasso di inflazione.
In una economia che si basa sulla produzione, ha luogo un recupero coplessivo del quale beneficiano tutti. Certamente, Allah ci comanda di spendere il nostro denaro a beneficio delle persone. Nella Sura at-Tawba, Allah dà la notizia di un doloroso castigo per coloro che accumulano i loro beni:
O voi che credete, molti dottori e monaci divorano i beni altrui, senza diritto alcuno, e distolgono dalla causa di Allah. Annuncia a coloro che accumulano l'oro e l'argento e non spendono per la causa di Allah un doloroso castigo (Sura at-Tawba: 34).
In una società nella quale siano applicati i principi Coranici, le pratiche essenziali per il beneficio delle persone mantengono in movimento il sistema. Perciò, Allah proibisce l’usura, e in questo modo impedisce alle persone di soffrire sotto il peso dei debiti:
Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana. E questo perché dicono: “Il commercio è come la usura!”. Ma Allah ha permesso il commercio e ha proibito l’usura. Chi desiste dopo che gli è giunto il monito del suo Signore, tenga per sé quello che ha e il suo caso dipende da Allah. Quanto a chi persiste, ecco i compagni del Fuoco. Vi rimarranno in perpetuo (Sura al-Baqara: 275)
In un altro verso, si sottolinea come l’usura non rechi prosperità all’uomo:
Allah vanifica l'usura e fa decuplicare l'elemosina. Allah non ama nessun ingrato peccatore (Sura al-Baqara: 276)
Migliorate condizioni di vita, la stabilità e l’ordine sono essenziali i tutti i campi della vita sociale. Questo è vero anche per l’economia. I credenti sono quelli che dovrebbero assumersi la responsabilità di fornire delle soluzioni. A questo riguardo, nessuno ha tempo da perdere attendendo che gli altri prendano l’iniziativa. È per questo che Allah ha affidato la responsabilità ad ogni credente. Per mantenerla, in primo luogo, è necessario comunicare la religione e le benedizioni che la religione stessa apporta alla vita della persona.
I membri di una comunità che abbiano una sincera fede nel fatto che le proprietà spese per il bene della gente, diversamente dall’usura, porteranno prosperità, spenderanno senza esitazione la parte di beni di cui non hanno bisogno per una buona causa. I benefici di un simile sistema sono evidenti per la società. Tuttavia, le persone non dovrebbero pensare che un tale sistema non possa essere ottenuto. Il modo per prevenire questo è insegnare il Corano alla gente.
L’interesse, che è visto da molti come un modo di accumulare ricchezza, influenza negativamente l’economia, ed infine si dimostra distruttivo sia per gli individui che per i paesi. |
È importante anche evidenziare che, nel tipo di vita sociale guidata dal Corano e dalla Sunna, la gente si adopera non soltanto per il proprio benessere, ma per il benessere della gente comunr, dal momento che i valori dell’Islam richiedono cooperazione, solidarietà ed unità.
Avendo Allah proibito alle persone di fare una cosa simile, esse non violano reciprocamente i propri diritti. Nessuno cerca di appropriarsi illegalmente degli averi o dei diritti degli altri. Nessuno commette frode nel misurare e pesare. In una società che vive secondo il Corano, l’ingiustizia non è mai consentita. Di conseguenza, le relazioni basate sull’usura terminano. Il ricco non truffa il povero, e la gente non tenta di appropriarsi illegalmente della parte altrui.
In una società nella quale si applicano i valori religiosi, nulla va perduto. La gente consuma, ma evita la stravaganza. La cooperazione e la giustizia mantengono migliori condizioni di vita e di benessere. Il Periodo Benedetto della prima comunità dell’Islam, un’era di benessere nella quale le persone in generale si conformavano al Corano ed alla Sunna, è un esempio esplicito di questo fatto.