|
Nel mondo, la maggioranza delle persone è oppressa. È torturata, massacrata, e vive nell’abietta povertà, è senza casa, obbligata a vivere la propria vita senza una protezione dagli elementi della natura, affronta malattie senza un’assistenza medica adeguata. Ci sono quelli che non riescono a permettersi un pezzo di pane. Ci sono gli anziani, che affrontano l’incuria, l’abbandono e a cui sono negate le cure mediche. Poi ci sono coloro che affrontano la discriminazione, l’espulsione dalle proprie case e terre semplicemente a causa del loro senso di appartenenza ad una etnia, della lingua, della razza o della tribù, e i massacri. Bambini innocenti, inermi, malnutriti, indifesi sono obbligati a lavorare per guadagnare denaro, o a chiedere l’elemosina.
Innumerevoli persone vivono temendo per la propria vita, in ansia per la loro sopravvivenza, in un modo nella cui povertà ed oppressione ci sono anche un’immensa stravaganza, il privilegio e la ricchezza. Coloro cui è stata donata la “bella vita” passano davanti ai senzatetto, vedono fotografie e alla televisione guardano scene che riguardano quelli che sono meno fortunati di loro. A volte provano un breve momento di pietà, ma poi cambiano canale, si distaccano dall’immagine e, in breve tempo, cancellano completamente quel fuggevole rimorso di coscienza.
Moltissimi di coloro che godono delle bontà e delle comodità che sono state loro concesse non pensano mai di dedicare uno sforzo per salvare coloro che sono meno fortunati dalle condizioni in cui vivono. Essi ritengono che non spetti a loro salvare quelle persone, quando così tanta gente è più ricca, più potente ed in una posizione migliore per giungere in aiuto dei meno fortunati.
Tuttavia, la prosperità ed il potere, da soli, non sono sufficienti a salvare queste persone e a rendere questo mondo un luogo di benessere nel quale la giustizia, la pace, la confidenza ed il benessere stesso prevalgano. Nonostante l’esistenza di paesi sviluppati, nel mondo, ci sono ancora troppi paesi, come l’Etiopia, dove la gente muore ancora, giornalmente, di fame. È chiaro che la ricchezza ed il potere di alcune nazioni non sono, di per se stessi, sufficienti a risolvere le afflizioni della siccità, della povertà e della guerra civile.
Solo l’essere coscienziosi incanalerà le risorse e le energie verso il benessere dei poveri e dei disperati. Il solo modo di essere coscienziosi è avere fede. Soltanto i credenti vivono costantemente secondo la propria coscienza.
Alfine, c’è soltanto una soluzione all’ingiustizia, al caos, al terrore, ai massacri, alla fame, alla povertà e all’oppressione nel mondo: i valori del Corano.
Queste condizioni avverse sono state create, in primo luogo, dall’odio, dal rancore, dall’egoismo, dall’indifferenza e dalla crudeltà e, perciò, devono essere distrutte dall’amore, dalla compassione, dalla misericordia, dalla generosità, dall’altruismo, dalla sensibilità, dalla tolleranza, dal buon senso e dalla saggezza. Queste caratteristiche di compassione si trovano soltanto in coloro che vivono pienamente secondo i valori insegnati nel Nobile Corano, che è la nostra guida proveniente direttamente dal nostro Creatore. In un verso, Allah (swt) si riferisce alla caratteristica del Corano di guidare il genere umano fuori dalle tenebre e verso la luce.
… Una Luce e un Libro chiaro vi son giunti da Allah. Con essi Allah guida sulla via della salvezza quelli che tendono al Suo compiacimento. Dalle tenebre li trae alla luce, per volontà Sua li guida sulla retta via. (Sura al Ma’ida: 15-16).
In un altro verso, Allah afferma che, se la verità dovesse essere in conformità agli umani desideri, ogni cosa cadrebbe nella corruzione e nella confusione:
Se la verità fosse consona alle loro passioni, certamente si sarebbero corrotti i cieli e la terra e quelli che vi si trovano! No, abbiamo dato loro il Monito , ma essi se ne allontanano. (Sura al-Muminun: 71)
Mentre leggi questa frase, milioni di persone stanno soffrendo, hanno freddo e fame, o subiscono l’espulsione dalle loro terre. Per questo motivo, le persone che hanno una coscienza devono riflettere su questo, ed agire per risolvere questi problemi come se essi stessi, o i loro cari, li stessero affrontando. Dobbiamo agire sia spiritualmente che materialmente per alleviare la sofferenza e l’oppressione. In un verso, Allah ordina alla gente coscienziosa e di fede di assumersi questa responsabilità:
Perché mai non combattete per la causa di Allah e dei più deboli tra gli uomini, le donne e i bambini che dicono: "Signore, facci uscire da questa città di gente iniqua; concedici da parte Tua un patrono, concedici da parte Tua un alleato" ? (Sura an-Nisa': 75)
Quando consideriamo gli ordini Coranici, diviene ovvio quali siano i nostri obblighi. La cosa più importante, per i Musulmani, è, in primo luogo, lottare in campo intellettuale in modo che i valori del Corano e della Sunna trionfino sulla miscredenza. La sola salvezza, per il debole, l’indifeso, il senzatetto ed il bisognoso è la messa in pratica della guida del Corano, che è diretta a tutto il genere umano. Perciò è nostro dovere diffondere la parola e comunicare il messaggio, e quella è una componente vitale dell’adorazione per tutti i Musulmani.
Coloro che non seguono la propria coscienza, che sono indifferenti alla sofferenza degli altri, che spendono la loro ricchezza in cose frivole e vane, che non riescono a mostrare interesse per gli orfani, che guardano freddamente le donne oppresse, i bambini e gli anziani, e che sono felici soltanto quando nel mondo ci sono immoralità e bruttura, nell’aldilà dovranno certamente rendere conto.
Non vedi colui che taccia di menzogna il Giudizio? È quello stesso che scaccia l’orfano, e non esorta a sfamare il povero. Guai a quelli che fanno l’orazione e sono incuranti delle loro orazioni, che sono pieni di ostentazione e rifiutano di dare ciò che è utile (Sura al-Ma’un: 1-7).