La maggior parte delle persone crede in maniera non corretta: praticando i comandamenti della religione, facendo sacrifici, essendo onesti e seguendo la coscienza morale, pensano di perdere alcuni benefici. E’ una idea totalmente falsa, in quanto Dio ha promesso la vita eterna in paradiso a tutti quelli che si conformano ai Suoi ordini e vivono secondo questi ordini. Questo è il più grande di tutti i profitti. Oltre a questa magnifica vita che continuerà in eterno, Dio dichiara che i credenti condurranno una buona vita in questo basso mondo:
Chiunque, uomo o donna, come credenti, compie buone opere, Noi gli faremo vivere una buona vita. E li ricompenseremo, certamente, in funzione delle migliori delle loro azioni. (Sura XVI An-Nahl, Le Api: v. 97)
E verrà detto a chi è stato pio: “Che cosa ha fatto scendere il vostro Signore?” Essi diranno: “Un bene”. Quelli che compiono le buone opere avranno un bene in questo basso mondo; ma la dimora dell’al di là è certamente migliore. Quanto gradevole sarà la dimora dei pii. (Sura XVI An-Nahl, Le Api: v. 30)
Dio accorda nel mondo la ricchezza materiale e spirituale ai credenti. Tuttavia, esiste un erroneo concetto che pretende che i credenti vivano sempre in povertà. Orbene, molti versetti coranici si riferiscono alla prosperità ed al potere che in tutta la storia Dio ha fornito ai pii. Per esempio, ha dato in questo mondo dei vasti regni al Profeta Salomone, al Profeta David, al Profesta Giuseppe (as), al Profeta Dhu’l-Qaarnayn ed al Profeta Abramo, che la pace sia su tutti loro.
Quanto all’ultimo messaggero di Dio, il Profeta Maometto (pbsdl), Dio ha detto:
Non ti ha trovato povero? Allora ti ha arricchito. (Sura XCIII Ad-Duhâ, La Luce del Giorno: v. 8)
Tuttavia, l’arricchimento non è necessariamente materiale. Il Profeta Maometto (pbsdl) è stato il migliore degli uomini per la sua devozione a Dio e per il suo ardore per l’Islam. Questo tipo di prosperità è molto più importante della ricchezza materiale, perché è stata questa ricchezza spirituale a permettergli di riconoscere le benedizioni di Dio, ad aspirare al paradiso ed a temere la punizione. In altri termini, il suo cuore era così puro da non sentire per nulla la privazione dei benefici temporali, né mai desiderarli.
La prosperità, la gloria e la bellezza sono le caratteristiche del paradiso. Per ricordargli il paradiso ed accrescer loro il desiderio, Dio ne accorda agli uomini una certa quantità nel mondo. E’ anche vero che Dio può mettere alla prova gli uomini privandoli delle ricchezze. I veri credenti sanno che Dio estende i suoi favori a chi vuole, tutto ciò che vuole ed essi sono soddisfatti di ciò che possiedono. Giacché pensano all’al di là, nulla li tormenta in questa breve vita di questo mondo. Ringraziano Dio in ogni circostanza e desiderano l’al di là. Dio dice nel Corano:
Dio estende largamente o limita i Suoi doni a chi vuole. Essi si rallegrano della vita sulla terra, ma la vita di questo basso mondo non sembrerà che una gioia effimera in confronto con l’al di là. (Sura XIII Ar-Ra'd, Il Tuono: v. 26)
La più importante benedizione che Dio accorda ai Suoi veri credenti è il benessere spirituale. Come ricompensa ai loro sforzi volti ad utilizzare la loro coscienza morale ed a ricercare il Suo gradimento, non proveranno alcuna angoscia nel loro cuore. Gioiscono di un tranquillo e sicuro stato d’animo. Sono onesti e sinceri. Dato che non temono e non riveriscono che Dio, non saranno mai in preda all’angoscia, alla preoccupazione ed al timore. Sono felici, distesi e gioiosi in quanto non hanno ambizioni temporali.
In vari versetti Dio si riferisce a quelli che sono coronati di successo:
Appartiene parimenti a quelli che, prima di loro, si sono installati nei paesi e nella fede, che amano quelli che emigrano verso di loro, e non sentono nei loro cuori alcuna invidia per quelli che [questi immigrati] hanno ricevuto e che [li] preferiscono a loro stessi, anche se c’è povertà presso di loro. Quelli che si premuniscono contro la propria avarizia, quelli là sono coloro i quali riusciranno. (Sura LIX Al-Hashr, L’Esodo: v. 9)
Fa certamente bene colui il quale si purifica, e ricorda il nome del suo Signore, e poi compie la preghiera. (Sura LXXXVII Al-A'lâ, L’Altissimo: vv. 14-15)
Poi, quando la preghiera è compiuta, disperdetevi sulla terra e cercate [qualche effetto] della grazia di Dio, ed invocate incessantemente Dio affinché facciate del bene. (Sura LXII Al-Jumu'a, Il Venerdì: v. 10)
Le persone coscienziose possono sentirsi liete come quelle che hanno i loro stessi atteggiamenti. Acciocché una persona si leghi in amicizia con un altro, deve apprezzare il carattere e le abitudini di questi. Quelli che seguono i desideri e le passioni della loro anima vengono sempre allontanati da Dio, per le loro azioni ed i loro gesti, per le decisioni che prendono, per i modi che adottano, per i discorsi ai quali partecipano. Chiunque voglia avvicinarsi a Dio li eviterà al fine di preferire quelli che – essendo migliori – piacciono a Dio. Tale è l’ordine di Dio:
Fate prova di pazienza [rimanendo] con quelli che invocano mattina e sera il loro Signore, bramando per vederlo. E che i tuoi occhi non si allontanino da loro, cercando [il falso] splendore della vita sulla terra. E non obbedire a quelli ai quali abbiamo reso il cuore disattento al Nostro Richiamo, che insegue la passione ed il cui comportamento è eccessivo. (Sura XVIII Al-Kahf, La Caverna: v. 28)
Allorché un uomo coscienzioso provi una grande aspirazione per l’al di là, proverà in questo basso mondo, ad assomigliare il più possibile a quelli del paradiso. Parla con i credenti come se parlasse con quelli del paradiso. Li guarda come se guardasse le benedizioni del paradiso. Non dice nulla che non si faccia in paradiso. Non ha cattivi pensieri. Si sforza di mantenere la più grande pulizia in questo basso mondo. Cerca di eliminare tutto ciò che non esiste in paradiso, quelle che sono le particolari caratteristiche dell’inferno.
Seguendo la propria coscienza morale, l’uomo si avvia a vivere in paradiso e si prepara per esserne degno. In un versetto del Corano, Dio dichiara che quelli che compiono buone azioni preparano il proprio posto in paradiso.
Chi sarà stato miscredente, questa gli si rivolterà contro. Mentre chi ha compiuto il bene si sarà preparato per il paradiso. (Sura XXX Ar-Rhûm, I Romani: v. 44)
Dio da a queste persone coscienziose che ha provvisto in questo mondo di bellezza fisica e spirituale, le buone notizie dal paradiso, la loro reale dimora dopo la morte. Il paradiso è il luogo nel quale si riuniscono queste persone di più alto livello di coscienza morale, che hanno sempre seguito la voce che li ha diretti sul retto cammino durante tutta la storia. In paradiso non ci sarà posto per tutto ciò che è contrario alla coscienza morale. Il paradiso sarà dominato dalla gioia e dal piacere fra quelli che sono stati ricompensati per ciò che di migliore hanno fatto e questa dimora durerà in eterno.
Quel giorno, nessun’anima sarà lesa in nulla. E non sarete retribuiti che secondo ciò che avete fatto. Le persone del Paradiso saranno, quel giorno, impiegate in occupazioni piene di piacere; loro e loro spose saranno sotto l’ombra, seduti su divani. Lì avranno frutti e tutto ciò che chiederanno. “Pace” Parola del Signore Misericordioso. (Sura XXXVI Yâ Sîn: vv. 54-58)