I credenti sono coloro che seguono il Messaggero, il Profeta illetterato che trovano chiaramente menzionato nella Torâh e nell'Ingil, colui che ordina le buone consuetudini e proibisce ciò che è riprovevole, che dichiara lecite le cose buone e vieta quelle cattive, che li libera del loro fardello e dei legami che li opprimono. Coloro che crederanno in lui, lo onoreranno, lo assisteranno e seguiranno la luce che è scesa con lui, invero prospereranno. (Surat al-A‘raf, 157)
La Ahl al-Sunnah sono quei musulmani che credono e vivono in conformità al Corano e alla Sunnah. Solo la fede della Ahl al-Sunnah consente di giungere a quella comprensione che conduce alla salvezza eterna e alla conoscenza di Allah (swt). Al fine di attenersi alla Sunnah, è necessario riconoscere e seguire l’attuazione del Corano da parte del nostro Profeta (saas) e dei suoi Compagni, i quali agirono come un ponte tra noi e la Sunnah. Il Profeta (saas) ha definito la condizione necessaria per i suoi Compagni:
“La mia ummah si dividerà in settantatré gruppi. Essi apparterranno tutti all’Inferno eccetto uno (il quale apparterrà al Paradiso).” I Compagni gli chiesero di identificare tale gruppo ed egli disse: “Quello che seguirà il cammino sul quale io e i miei compagni camminiamo.” (al-Tirmidhi)
Questo gruppo cui spetta la salvezza è noto come “al-Firqah al-Najiyyah” (il gruppo salvato). Un altro nome con cui si suole definirlo è: “Ahl al-Sunnah wal Jama‘ah” (la gente che segue la linea di condotta del Profeta [saas] e dei suoi Compagni).
Tutte le scuole concordano, in termini teologici e giuridici, sulla linea definita dagli insegnamenti del Corano e della Sunnah. Queste scuole si sforzano di comprendere, spiegare e vivere in conformità al volere di Allah (swt) e del Suo Profeta (saas).
Nel descrivere la Ahl al-Sunnah, è anche necessario definire che cosa sia il Salafismo, un termine derivato dalla parola “salaf.” “Salaf” è un termine generalmente attribuito a quei Compagni del Profeta (saas) che lo seguirono nella maniera migliore e a coloro che gli succedettero. Al-‘aqidah al-Salaf era il credo di tutti i musulani prima della formazione delle diverse scuole di teologia (i`tiqad). In altre parole, è la aqidah delle generazioni degli Ashab al-Kiram e dei Tabi'un. La sua dottrina fondamentale si fonda sulla credenza che i versetti del Corano e gli hadith debbano essere accettati in maniera letterale. Nel corso del tempo apparvero due scuole di teologia: la Maturidiyyah e la Ash`ariyyah.
Imam Abu Mansur al-Maturidi, il fondatore della scuola Maturidiyyah, nacque nel villaggio di Maturid, nei pressi di Samarcanda, nel 238 AH (852 dell’era volgare) e morì a Samarcanda nel 333 AH (944 e. v.). Il suo approccio generale era quello di avvalersi della ragione, oltre che della rivelazione, per interpretare i versetti e gli hadith qualora ciò fosse apparso necessario. La maggioranza degli Hanafiti e dei Turchi seguono questa scuola.
Abu al-Hasan al-Ash`ari, l’imam della scuola Ash`ariyyah, nacque a Basra nel 260 AH (873 e.v.) e morì a Baghdad nel 324 AH (936 e.v.). Essendo un discendente del Compagno Abu al-Musa al-Ash`ari, ci si riferisce a lui come al-Ash`ari. Essendo nella pratica un aderente alla scuola Shafi`i, la sua dottrina si diffuse per lo più tra gli Shafi`iti, ma anche tra i Malikiti. Le differenze tra i membri delle scuole Maturidiyyah e Ash`ariyyah si limitano a pochi aspetti.
Le scuole Maturidiyyah e Ash`ariyyah rappresentano il credo della Ahl al-Sunnah. Emersero quindi molte altre scuole, tra cui i Kharijiti, i Mu’tazilah, i Murjiah, i Jabriyyah, i Mushabbihah, dalle quali, a loro volta, si produssero ulteriori suddivisioni. Questi gruppi non si considerano parte della Ahl al-Sunnah.
Tutte le scuole all’interno della Ahl al-Sunnah appartengono al circolo della verità (haqq) e del vero cammino. Le differenze tra loro non ingenerano corruzione (fitnah), ma piuttosto misericordia. Chi appartenga a una di queste scuole deve quindi apprezzare le altre.
Le scuole di verità che sono emerse nella sfera della giurisprudenza islamica (fiqh) e della teologia (i`tiqad) non deviano dal Corano e dalla Sunnah. Non rappresentano, quindi, una nuova religione, ma sono piuttosto ramificazioni al servizio dell’Islam nei diversi campi della fede, dell’osservanza religiosa, dell’etica e dell’istruzione. Sono le espressioni dell’Islam per ciò che è effettivamente. La loro costituzione fu dovuta a una seria necessità e la loro base è il Corano e la Sunnah.
I credenti devono riflettere sulla giurisprudenza islamica (fiqh) e sull’etica così come nel caso della fede, poiché ognuno di questi elementi è complementare all’altro. Il fiqh consente di conoscere ciò che può arrecare beneficio o danno in ogni aspetto della vita. La religione è costituita dalla fede, dall’osservanza religiosa e dalle buone maniere.