I Segni Nei Cieli E Sulla Terra

Supponiamo che tu costruisca una grande città, mettendo insieme milioni e milioni di LEGO. Supponiamo che ci siano grattacieli, incroci, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali, metropolitane, fiumi, laghi, foreste e spiagge. Mettiamo che in quella città ci abitino migliaia di persone, che circolino nelle sue strade e stradine, che stiano nelle loro case, che lavorino nei loro uffici. Considera ogni minimo dettaglio, senza trascurare niente, perfino le luci del traffico, le caselle postali e le insegne nelle fermate degli autobus.

Se qualcuno venisse a dirti che tutti i pezzi di LEGO della città che hai fondato, curandoti anche dei dettagli più minuti e che ogni pezzo che hai raccolto, sollevato e messo a posto con grande precisione e cura fossero stati messi insieme per una pura casualità per dare vita alla tua città, cosa penseresti allora delle condizioni mentali di una simile persona?

Torniamo di nuovo alla città che hai costruito e mettiamo caso che tutta la città crolli miseramente se tu dimenticassi di piazzare un LEGO o solo se ne cambiassi il posto. Ti rendi conto del grande ordine ed equilibrio che hai dovuto pianificare per costruire la città? Anche la vita nel mondo dove ci troviamo è diventata possibile con l'accumulazione di un gran numero di dettagli, incomprensibili per la mente umana.

La mancanza di uno solo di quei dettagli potrebbe significare la fine della vita sulla terra.

Ogni cosa, ogni singolo dettaglio, dall'atomo che rappresenta l'unità più piccola nella materia alle galassie con i loro miliardi di stelle, dalla Luna, l'inseparabile satellite della Terra, al Sistema Solare da cui dipende la Terra, tutto funziona in perfetta e perenne armonia. Questo sistema ben organizzato funziona infallibilmente come un orologio. La gente è così fiduciosa che questo sistema, vecchio ormai miliardi di anni, andrà avanti così senza nessun difetto tanto da potere pianificare comodamente una cosa da realizzare dopo dieci anni. Nessuno è preoccupato se il sole sorgerà il giorno dopo. La maggior parte della gente non pensa proprio alla probabilità che il mondo possa uscire dalla gravitazione e inizi a muoversi verso l'ignoto nello spazio buio. Qualcuno si è mai domandato cosa impedisce che accada una cosa del genere?

Alla stessa maniera, quando le persone dormono, sono sicure che il loro cuore e il loro sistema respiratorio non si metteranno a riposo come fa il cervello. Ciononostante, se uno di questi organi così vitali per l'uomo smettesse di funzionare anche per pochi secondi, potrebbe essere compromessa la vita stessa.

Una volta tolto il presupposto che "tutto sta accadendo naturalmente", uno vede chiaramente che ogni cosa è organizzata in modo così dettagliata e interdipendente che è come se la vita fosse aggrappata al filo del rasoio. Su ogni cosa a cui volgi lo sguardo puoi osservare un perfetto ordine. Certamente, vi è un grande potere che crea tale ordine ed armonia. Il Padrone di quella potenza è Dio che ha creato ogni cosa dal nulla come attesta il Corano:

Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una qualche fenditura? Osserva ancora ed ancora: il tuo sguardo ricadrà, stanco e sfinito." (67 : 3-4)

Quando guardiamo i fenomeni che accadono nei cieli, sulla terra e in tutto ciò che sta tra di loro, scopriamo che tutti mostrano giustamente l'esistenza di un loro Creatore. In questo capitolo ci soffermeremo su certi fenomeni naturali, guarderemo da vicino alcuni esseri viventi che vediamo tutti nella nostra vita, ma su cui nessuno ha mai cercato di riflettere, di pensare sul come sono venuti alla vita e sul come continuino ad esistere. Se dovessimo elencare tutti i segni di Dio nell'universo, avremmo bisogno di migliaia di volumi di enciclopedie e perciò ci limiteremo nel capitolo che segue a trattare brevemente alcuni argomenti su cui ponderare profondamente.

Tuttavia, anche queste disquisizioni, seppur brevi, aiuteranno gli "uomini d'intelletto" a scoprire o quantomeno a rendersi conto del fatto più importante nelle loro vite, cioè che ESISTE UN DIO.

Egli è il Creatore dei Cieli e della Terra e lo si riconosce attraverso la Ragione.

I Miracoli Nel Nostro Corpo

"Un Occhio Sviluppato Solo a Metà Non Può Vedere"

eye structure

1. vitreo
2. cornea
3. iride
4. pupilla
5. lente

6. acquoso
7. sclera
8. coroide
9. retina
10. nervo ottico

L'occhio, che possiede una struttura estremamente complessa, non può vedere nell'assenza persino di solamente uno di questi componenti, come per esempio le ghiandole lacrimali.

L'occhio è una delle più importanti prove che le creature viventi sono state create. Tutti gli organi della vista, compresi gli occhi degli animali e degli uomini, hanno delle caratteristiche straordinarie. Quest'eccezionale organo è talmente complesso da superare di gran lunga anche il più sofisticato dispositivo costruito dall'uomo.

Affinché un occhio funzioni, tutte le sue parti devono coesistere e lavorare in perfetta armonia. Per esempio, se l'occhio dovesse perdere le sue palpebre, ma continuasse ad avere intatti gli altri componenti come la cornea, la congiuntiva, l'iride, la pupilla, le lenti, la retina, la coroide, i muscoli oculari, le ghiandole lacrimali, rimarrebbe gravemente danneggiato, pur conservando tutte le altre parti e perderebbe subito la sua funzione di organo visivo.

Allo stesso modo anche se tutti gli organelli fossero presenti, ma la produzione di liquido lacrimale si fermasse, presto diventerebbe cieco.

La "catena di coincidenze" postulata dagli Evoluzionisti perde ogni significato quando viene messa a confronto con la complessa struttura dell'occhio. L'occhio possiede un complesso sistema multi-sezione e tutte le diverse parti o sezioni di quel sistema sono venute ad esistere contemporaneamente; sarebbe impossibile per un occhio sviluppato solo a metà funzionare solamente con la metà delle sue normali capacità. In simili circostanze, vedere non sarebbe possibile. Questo fatto viene ammesso da uno scienziato evoluzionista :

"Una caratteristica comune fra gli occhi e le ali è che possono funzionare solo quando sono completamente sviluppati. In altre parole, un occhio sviluppato solo a metà non è in grado di vedere e un uccello dalle ali incomplete non sarebbe in grado di volare." 13

In questo caso ci troviamo nuovamente di fronte all'interrogativo più importante nella nostra esistenza: "Chi ha creato contemporaneamente tutti i componenti dell'occhio?"

Ovviamente il proprietario degli occhi non ha deciso la loro formazione perché è impossibile per un essere che non sa come è fatta la vista, desiderare degli organi visivi da attaccare al suo corpo. Dobbiamo quindi ammettere l'esistenza di un Possessore di una Saggezza Suprema che creò gli esseri viventi e li fornì di sensi come la vista, l'udito e così via.

Un Sistema Organizzato In Ogni Dettaglio

Respirare, mangiare, camminare ecc. sono tutte funzioni normali per un essere umano. Molte persone però non pensano al come queste azioni abbiano luogo. Per esempio, quando mangi un frutto non pensi a come potrà tornare utile al corpo. L'unica cosa a cui pensi è di mangiare un sano spuntino; allo stesso tempo però il corpo viene interessato da processi estremamente dettagliati ed inimmaginabili per far in modo che questo spuntino sia salutare. Il sistema digestivo, dove avvengono questi processi dettagliati, inizia a funzionare non appena un pezzo di cibo viene introdotto in bocca. Come parte più esterna di questo sistema, la saliva bagna il cibo e lo aiuta ad essere macinato meglio dai denti e ad essere deglutito con più facilità verso l'esofago.

L'esofago aiuta il cibo ad essere trasportato verso lo stomaco dove un sistema perfettamente equilibrato è all'opera. Qui, il cibo cibo viene digerito dall'acido cloridrico. Questo acido è talmente forte che non solo dissolve il cibo, ma anche le pareti dello stomaco. Certamente, un tale difetto non è tollerabile in questo sistema perfetto. Durante la digestione, viene secreta una sostanza chiamata muco che copre tutte le pareti dello stomaco e fornisce perciò una protezione perfetta contro gli effetti distruttivi dell'acido cloridrico. In questo modo lo stomaco è protetto contro se stesso. Anche il resto del sistema digestivo è altrettanto ben progettato. I pezzi utili di cibo decomposto dal sistema digestivo vengono assorbiti dalle pareti dell'intestino breve ed immessi nel circolo sanguigno. La superficie interna dell'intestino breve è coperta da piccolissimi viticci chiamati "villi". Al di sopra delle celle che stanno sopra il "villi", ci sono microscopiche estensioni chiamate microvilli. Queste estensioni funzionano come delle pompe con il compito di assorbire i nutrienti. In questo modo i nutrienti assorbiti da queste pompe vengono distribuiti in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio.

"Egli è Allah, il Creatore, Colui Che dà inizio a tutte le cose, Colui Che dà forma a tutte le cose. A Lui [appartengono] i nomi più belli. Tutto ciò che è nei cieli e sulla terra rende gloria a Lui. Egli è l'Eccelso, il Saggio." (Sura al-Hashr, 24)

L'aspetto che merita particolare enfasi è il fatto che l'evoluzione non può in nessun modo spiegare il sistema citato precedentemente. L'evoluzione afferma che tutti gli organismi complessi al giorno d'oggi si sono evoluti da esseri primitivi attraverso un graduale accumulo di piccoli cambiamenti strutturali. Comunque, come detto chiaramente, il sistema presente nello stomaco non può in nessun modo essersi formato passo dopo passo. L'assenza persino di un singolo fattore porterebbe l'organismo alla morte. Quando il cibo entra nello stomaco, i succhi gastrici hanno l'abilità di scinderlo attraverso una serie di reazioni chimiche. Adesso immaginate un essere vivente nel cosiddetto "processo evolutivo", nel corpo del quale una tale reazione chimica non è possibile. Questo essere vivente, non essendo capace di acquisire tale capacità, non sarebbe in grado di digerire il cibo e quindi morirebbe di fame con questa massa indigesta nello stomaco.

Inoltre, durante la secrezione di questo acido dissolvente, le pareti dello stomaco devono produrre simultaneamente anche il muco altrimenti l'acido distruggerebbe lo stomaco. Quindi, affinché la vita continui, lo stomaco deve secernere entrambi i liquidi (acido e muco) allo stesso tempo. Questo mostra che affinché tutto funzioni, c'è bisogno che questo sistema sia stato creato perfettamente e non sia il frutto di un'evoluzione casuale a passi successivi. Tutte queste prove evidenziano il fatto che il corpo umano assomiglia ad un'enorme fabbrica composta da tanti piccoli macchinari che lavorano insieme in perfetta armonia. Come tutte le fabbriche che hanno un progettista ed un ingegnere, anche il corpo umano ha un Eccelso Creatore. Questo Creatore è Allah, il Saggio.

L'esercito Dentro L'uomo

Ogni giorno scoppia una guerra nelle innumerevoli parti del tuo corpo senza che te ne accorga. Quella guerra vede da una parte i virus e i batteri che cercano di entrare nel tuo corpo e dominarlo, mentre dall'altra parte ci sono le cellule immunitarie che proteggono il corpo contro quei nemici insidiosi.

Quei nemici si tengono sempre in stato offensivo, prendono di mira una certa parte del corpo. Comunque i forti e disciplinati soldati della difesa immunitaria non cedono facilmente le armi ai nemici. I primi a scendere nel campo di battaglia sono i soldati che ingoiano e neutralizzano i nemici (fagociti). A volte il combattimento è molto più duro di quanto queste prime truppe riescano a sostenere. In tal caso vengono chiamate ad intervenire altre cellule dette "macrofagi". L'intervento di quest'ultimi in battaglia crea uno stato d'allarme nella zona presa di mira che spinge altre cellule, le cellule T aiutanti, ad intervenire.

Questi soldati hanno un'estrema familiarità con la popolazione locale, cioè le altre cellule dell'organismo, e riescono prontamente a distinguere gli amici dai nemici. Appena si attiva il segnale d'allarme, accorrono immediatamente i soldati addetti alla produzione delle armi, "le cellule B". Questi soldati hanno straordinarie abilità. Nonostante non vedano mai i nemici, riescono a produrre le armi che li rendono inefficaci; inoltre portano le armi che producono fin quando sia necessario. Durante questo lungo tragitto, riescono a compiere la loro missione senza fare alcun danno né a se stessi né ai i loro alleati. Più tardi intervengono le squadre dei linfociti (le cellule T killer).

immunity system B cell with bacteria

Una cellula B coperta di batteri.

B cell disjoined

Si vede come una cellula B si separa.

Le cellule immunitarie hanno una catena di comando estremamente disciplinata. Nessuna di loro disobbedisce mai ad un ordine.

Queste cellule trasportano materiali velenosi che poi scaricano sulle parti più vitali dei nemici. In caso di vittoria, un altro battaglione viene chiamato per intervenire sul terreno di battaglia (cellule T regolatrici), cellule con funzione regolatrice incaricate sopratutto di far rientrare tutti i guerrieri nelle caserme. Le cellule che vengono inviate per ultime sul terreno di battaglia sono le "cellule della memoria" che registrano tutte le informazioni rilevanti riguardo il nemico battuto per usarle nel caso in cui un simile attacco patogeno si manifesti nuovamente nel futuro.

Quell'esercito eccezionale di cui si è parlato sopra, è il sistema immunitario dentro il corpo umano. Tutti i processi a cui si è accennato precedentemente, vengono svolti da cellule microscopiche invisibili all'occhio. (Vedi il libro "The Miracle of the Immune System" scritto da Harun Yahya).

Quante persone si rendono conto di portare dentro il proprio corpo un'armata così perfetta e disciplinata? E quanti sono quelli che si rendono conto di essere circondati ovunque vadano dai microbi che causerebbero, se non venissero bloccati in tempo, delle malattie gravissime o magari la morte? Infatti ci sono pericolosissimi microbi nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo, sulle superfici che tocchiamo. Mentre l'uomo è inconsapevole di tutto questo, le cellule del suo corpo svolgono un enorme sforzo per salvare il corpo da certe malattie che potrebbero portare anche alla morte.

La capacità delle cellule immunitarie di distinguere fra le cellule amiche e nemiche, l'abilità con cui le cellule "B" preparano un'arma per neutralizzare un nemico che non hanno mai visto prima, la loro abilità di portare le armi fin quando è necessario senza influenzare le funzioni delle altre cellule sane del corpo, l'obbedienza con cui le cellule addette a ricevere i segnali d'allarme assolvono i loro doveri, senza tardare o protestare e sapendo ciò che devono fare, il loro ritorno alle posizioni di riposo appena finito il loro lavoro e per finire le abilità delle cellule di memoria sono solo alcune delle straordinarie caratteristiche di questo sistema.

Per queste ragioni, la storia della formazione del sistema immunitario non è stata mai esposta da nessun scrittore evoluzionista.

È estremamente difficile per una persona sopravvivere senza un sistema immunitario funzionante perché verrebbe assalito dai microbi e virus presenti nel mondo esterno. Oggi le persone in tale situazione possono vivere solo rinchiusi in ambienti speciali senza aver nessun contatto diretto con l'esterno. Quindi è impossibile per una persona senza un sistema immunitario vivere anche per pochi minuti in un ambiente primitivo. Tutto questo ci porta alla conclusione che un sistema così complesso come il nostro sistema immunitario può essere stato creato solo con tutti i suoi elementi perfettamente funzionanti.

Piante E Animali

Milioni di piante e animali presenti nel mondo rappresentano evidentissime prove sull'esistenza e onnipotenza del nostro Creatore.

Nelle righe che seguono descriveremo alcuni aspetti portentosi di quei esseri viventi presenti nella natura e che meriterebbero di essere descritti e studiati uno per uno. Infatti gli esseri viventi differiscono l'un dall'altro nei loro organismi, tattiche difensive, sistemi alimentari, metodi riproduttivi. Purtroppo sarebbe impossibile descriverli tutti in un solo libro, anche se volessimo pure limitarci alle sole caratteristiche principali. Non basterebbero interi volumi di enciclopedie.

Tuttavia, i brevi esempi che discuteremo in questo capitolo saranno sufficienti per dimostrare che la vita sulla terra non può essere per niente considerata come coincidenza o evento casuale.

caterpillar 1 caterpillar caterpillar

L'avvolgimente del bruco con un bozzolo e successivamente la sua dischiusa facendo fuoriuscire una farfalla con dei colori e dei motivi favolosi.

"Colui che crea è forse uguale a chi non crea affatto? Non riflettete dunque?"

(Sura an-Nahl, 17)

Dal Bruco Alla Farfalla

Se avessi 450-500 uova e dovessi conservarli all'aperto, come faresti? Diresti che la prima cosa da fare è prendere le adeguate precauzioni affinché non vengano disperse dal vento o attaccate dagli agenti ambientali. Essendo uno degli esseri viventi che depongono un gran numero di uova alla volta, i bachi da seta ricorrono ad un modo molto intelligente per proteggerle: le legano tutte con un filo fatto di una materia viscosa che secernono per prevenire la loro dispersione.

butterfly wings symmetry

I motivi eleganti e nitidi sulle farfalle indicano che questi esseri viventi non sono il prodotto di coincidenze fortuite, ma bensi sono il frutto di una creazione eccellente e senza eguali.

butterfly wings

I bruchi che saltano fuori dalle uova dopo la dischiusa cercano un ramo sicuro dove poter stare, poi, una volta trovato, si legano al ramo con lo stesso filo. Più tardi, per svilupparsi, il bruco inizia a tessere il suo bozzolo con il filo che continua a secernere senza sosta. Un bruco appena nato impiega da tre a quattro giorni per completare tale processo, durante il quale completa migliaia di giri creando un filo continuo di seta di lunghezza variabile fra 900 – 1500 metri.14

Alla fine di questo processo inizia una nuova fase in cui si svolge una metamorfosi per creare una bella farfalla.

L'evoluzionismo non può assolutamente spiegare né l'azione dei bachi da seta per proteggere le proprie uova, né la condotta dei minuscoli bruchi, perché non sono il risultato di una coscienza o educazione accumulate con lo sviluppo dell'insetto. Innanzitutto il modo seguito dal baco madre per proteggere le uova che depone è veramente miracoloso.

La facilità con cui il bruco appena nato riesce a riconoscere l'ambiente ideale per la sua crescita e il suo sviluppo, la sua capacità di tessere un bozzolo perfettamente adatto al suo ambiente, lo sviluppo che viene portato avanti tramite diverse mute e metamorfosi, senza intoppi o imprevisti, sono tutti fatti che si trovano al di là dell'umana comprensione. Ciò che possiamo dire è che ogni baco da seta viene al mondo perfettamente conscio di ciò che è predestinato a svolgere, il che significa che tutte le azioni che fa nella sua breve vita gli sono state "insegnate" prima che nascesse.

Cerchiamo di spiegare questo concetto un altro esempio. Cosa penseresti se ti capitasse di vedere un neonato alzarsi in piedi poche ore dopo la sua nascita, andarsi a procurare quanto gli serve per preparare la sua culla (come trapunta , cuscino e materasso), mettere tutto ciò ordinatamente con calma, per poi addormentarsi lì tranquillamente?

Una volta ripreso dallo shock, probabilmente penseresti che il neonato abbia imparato a fare tutto questo lavoro da adulti quando era ancora un feto nell'utero della madre. Infatti, il caso del bruco che tesse miracolosamente il suo bozzolo pochissimo tempo dopo la sua nascita non è diverso dall'esempio che abbiamo appena citato. Questo ci conduce nuovamente alle stesse conclusioni: questi esseri viventi vengono alla vita e si comportano secondo la maniera determinata da Dio che li ha creati. Il verso Coranico che parla del come Allah ha ispirato all'ape operaia la via da seguire per fare il miele (Corano 16 : 68 – 69) ci dà un esempio sul grande segreto del mondo degli esseri viventi. Questo segreto consiste nel fatto che tutti gli esseri viventi sono sottomessi alla Sua volontà e seguono il destino da Lui predeterminato. Per questo motivo l'ape produce il miele ed il bruco la seta.

La Simmetria Nelle Ali

Quando guardate le ali di una farfalla, vi sorprendete dalla loro simmetria. Se lo fate, troverete che la caratteristica prevalente in esse è la sua perfetta simmetria. Queste ali, con forme tipo merletti, sono adornate con diversi disegni, macchie e colori tanto da rendere ognuna di esse un'ammirabile opera d'arte.

Quando si guarda con più attenzione le ali della farfalla, si nota che i disegni e i colori sulle parti di destra e di sinistra si rispecchiano perfettamente gli uni negli altri, indipendentemente da quanto complicati questi siano. La macchia più piccola sull'ala sinistra ha la sua perfetta controparte sull'ala destra, formando in questo modo un'impeccabile modello di simmetria. Ma non solo. Su quelle minuscole ali, i colori non si possono mai miscelare l'un con l'altro ed ogni colore si distingue nettamente dagli altri. In realtà, tali sfumature cromatiche si ottengono con la sovrapposizione di sottilissime scaglie di diversi colori. Non c'è forse da chiedersi come fanno quelle piccole scaglie che possono sbriciolarsi facilmente al minimo tocco delle dita, ad ordinarsi facilmente senza il benché minimo errore tanto da riprodurre lo stesso motivo su entrambe le ali? La messa fuori posto di una sola di quelle scaglie colorate danneggerebbe la simmetria delle ali oltre a comprometterne l'aspetto estetico. Tuttavia, non si vede mai alcun disordine nelle ali di tutte le farfalle nel mondo. Esse sono nitidamente disegnate e piacevolmente colorate, come se fossero dipinte da un artista. Sono invece l'opera di un Altissimo Creatore.

L'animale Dal Collo Più Lungo: La Giraffa

giraffe

Come tutti gli esseri viventi, anche le giraffe sono create con delle caratteristiche perfette.

Le giraffe sono animali che possiedono diverse caratteristiche che le rendono creature molto interessanti. Una di queste caratteristiche è che il loro collo, pur essendo composto di sette vertebre come qualunque altro mammifero, è così lungo da diventare la peculiarità anatomica per antonomasia della giraffa. Un altro aspetto meraviglioso nella struttura della giraffa è che nonostante il lunghissimo collo, il sangue arriva lo stesso facilmente al cervello. Riflettendoci un po' ci si rende conto del come dovrebbe essere assai difficile pompare continuamente il sangue per farlo arrivare così in alto. Ma le giraffe non accusano nessun problema a riguardo perché hanno i cuori strutturati in modo da poter pompare il sangue con le quantità necessarie per farlo arrivare anche fino al cervello e questo fa in modo che continuino le loro vite senza problemi.

Ma c'è ancora un altro problema: quello del procurarsi l'acqua per dissetarsi. Normalmente la giraffa dovrebbe morire all'istante ogni volta che si china per bere per via dell'altissima pressione del sangue, ma il perfettissimo sistema presente nel suo collo impedisce assolutamente che accada questa mortale probabilità. Quando si chinano per bere, le valvole che regolano il flusso del sangue nelle loro vene si chiudono automaticamente per prevenire un brusco e mortale eccesso di sangue al cervello. La giraffa non ha acquisito simili caratteristiche pianificando essa stessa la propria struttura a seconda delle sue esigenze e necessità. Anzi è perfino inconcepibile pretendere che aspetti anatomici del genere si siano evoluti gradualmente col passare del tempo e grazie a una serie di processi del tutto casuali. Come si è visto sopra, le giraffe per sopravvivere necessitano di un potente sistema di pompaggio per far arrivare il sangue fino al cervello e di un sofisticato sistema di valvole per regolarne il passaggio al momento di chinarsi; senza queste due caratteristiche essenziali la giraffa non sarebbe in grado di vivere nemmeno per pochissimo tempo. La conclusione che si può trarre da tutto questo è che la giraffa è stata dotata di queste caratteristiche al momento della sua creazione perché è impossibile per un essere inesistente preparare il suo corpo in modo da ottenere intenzionalmente certe caratteristiche, quindi l'esistenza di un animale come la giraffa fornisce un'indiscutibile prova di una sua voluta creazione da parte di Dio l'Onnipotente.

Le Tartarughe Marine

Le tartarughe marine che vivono negli oceani vanno spesso in gruppi numerosi verso la spiaggia nella stagione della riproduzione. Questo evento però non si svolge in una spiaggia qualunque. La spiaggia scelta per l'accoppiamento deve essere la stessa che le aveva viste nascere.15 Per ritornare al luogo di nascita, a volte le tartarughe compiono un viaggio di oltre 800 km, ma la lunghezza e le difficoltà del viaggio non influenzano questo evento ed esse ritornano ugualmente alla spiaggia dove sono nate per mettere al mondo la prole ad ogni costo.

water turtle

(sopra) La giovane tartaruga di mare giungerà al mare prima che il Sole sorga.

È alquanto inspiegabile in termini di processo evolutivo o di casualità come faccia un essere vivente a trovare la strada del ritorno alla stessa spiaggia dopo averla lasciata per un periodo di 20-25 anni.16 La cosa ancora più straordinaria è che riescono a orientarsi verso i loro luoghi di nascita dai fondali dell'oceano, dove penetra ben poca luce, e riconoscono la spiaggia natia tra tante altre numerose e quasi identiche.

Alla fine, migliaia di viaggiatori senza bussola si incontrano alla stessa spiaggia e nello stesso momento. Una volta rivelate, le ragioni che stanno dietro questo regolare incontro ci colgono di gran sorpresa. Dato che le tartarughe sanno che la loro prole appena nata non potrà sopravvivere alle condizioni di vita in mare aperto, allora depongono le loro uova sotto la sabbia della spiaggia. Perché mai tutte quante si danno incontro alla medesima spiaggia e nello stesso periodo? Sopravviverebbe la loro progenie se lo facessero su spiagge diverse e in tempi diversi?

È stata proprio questa domanda a rendere molto interessanti le ricerche sull'argomento. Migliaia di piccoli sotto la sabbia devono affrontare e superare ostacoli straordinari una volta dischiuse le uova con l'aiuto delle dure protuberanze presenti sulle loro testoline. I neonati, il cui peso si aggira mediamente attorno ai 31 grammi ciascuno, non sono in grado di scavare lo strato di terra sopra di loro e così tutti si aiutano a vicenda e lavorando insieme quelle migliaia di animaletti raggiungono la superficie in pochi giorni. Prima di raggiungere la superficie aspettano che scenda la notte per non rischiare di cadere in preda ad altri animali durante il giorno; inoltre sarebbe molto difficile per loro strisciare sulla sabbia resa particolarmente scottante (almeno per i loro corpicini) dai raggi del sole.

Di notte, salgono tutti insieme in superficie dopo aver completato i scavi e, nonostante le tenebre, si precipitano verso il mare lasciando la spiaggia per tornarci dopo un espatrio che dura dai 20 ai 25 anni.

È assolutamente impossibile per quei piccoli sapere che devono scavare per salire in superficie, sgusciare via dalle uova e aspettare nel frattempo a una certa distanza dal mare. È altrettanto impossibile per loro, ancora sepolti nella sabbia, distinguere il giorno dalla notte, sapere che fuori ci sono animali predatori che possono mangiarli, sapere che se escono di giorno rischiano di ustionarsi sulla sabbia resa scottante dai raggi del sole e sapere esattamente il tempo in cui dovranno precipitarsi in mare. Da dove viene allora questo loro conscio comportamento?

L'unica possibile risposta è che questi animali sono stati "programmati" in qualche modo per compiere dei passi già determinati, in altre parole il loro Creatore ha ispirato in essi l'istinto che li aiuta a sopravvivere.

water turtle

"nella vostra creazione e negli animali che dissemina [sulla terra], ci sono segni per coloro che credono con fermezza."(Sura al-Jathiyya, 4)

Il Coleottero Bombardiere

Il coleottero bombardiere è un insetto oggetto di una grande quantità di ricerche. La caratteristica che lo rende particolarmente interessante è l'uso di sostanze chimiche per proteggersi dai nemici.

Nei momenti di pericolo l'insetto fa schizzare una miscela di perossido d'idrogeno (H2O2) e idrochinone (C6H4(OH)2) presenti nel suo corpo per proteggersi dai nemici. Questi due agenti chimici appena citati vengono mescolati in dosi concentrate prima dello scontro da certe strutture specializzate dette "lobi secretori". Questa miscela viene immagazzinata in un altro compartimento detto "camera di stoccaggio". I due compartimenti sono tenuti separati l'uno dall'altro tramite uno sfintere.

bomb insect

1. Perossido d'Idrogeno
2. Idrochinone

3. Camera di scoppio
4. La scarica dell'agente chimico a 100°C

Quando l'insetto avverte il pericolo stringe i muscoli che circondano la camera di stoccaggio e simultaneamente rilassa lo sfintere trasferendo in questo modo l'agente chimico nella camera d'esplosione. In questo modo viene rilasciata una grande quantità di calore che porta alla vaporizzazione. Il vapore rilasciato insieme all'ossigeno esercitano pressione sulle pareti della camera d'esplosione e l'agente chimico viene spruzzato contro il nemico tramite un canale che lo porta fuori del corpo del coleottero.17

È ancora un grande mistero come questo insetto racchiuda in sé un potente sistema che gli permette di sparare un agente chimico tossico che potrebbe facilmente nuocerlo e proteggersi allo stesso tempo dagli effetti nocivi di queste sostanze.

È chiaro che è difficile attribuire l'esistenza e il funzionamento di questo sistema all'insetto stesso. È ancora oggetto di discussione come questo coleottero bombardiere riesca a mettere in moto un simile sistema difensivo all'interno del suo corpo minuto che misura quasi due centimetri di lunghezza, mentre i chimici esperti possono produrlo solo nei laboratori.

L'unica evidente verità in tutto ciò è che quest'insetto è un esempio concreto della completa confutazione della teoria dell'evoluzione, perché è impossibile che un sistema chimico così complesso si sia formato in seguito a una sequenza di variazioni casuali per poi essere tramandato alle future generazioni. La minima deficienza o il più trascurabile difetto di un solo dettaglio di quel sistema lascerebbe completamente indifeso l'animale, rischiando di essere ucciso da un altro animale o scoppiare. Pertanto, l'unica spiegazione possibile è che quell'arma chimica di cui è dotato il corpo dell'insetto è venuta ad esistere nella sua completezza tutta allo stesso istante e senza nessun difetto.

Nidi Di Termiti

termites
Non più grandi di pochi centimetri, le termiti possono ergere grattacieli alti diversi metri senza usare nessun atterezzo. Questo ammirevole nido protegge la colonia, con più di un milione di abitanti, dai nemici e dalle sfavorevoli condizioni di vita all'esterno..

Nessuno sarebbe in grado di contenere la propria sorpresa alla vista di un nido di termiti eretto sul suolo. Tali nidi sono delle vere e proprie meraviglie architettoniche che possono arrivare fino a 5 o 6 metri d'altezza.

Quando si paragonano le dimensioni delle termiti ai loro nidi si scopre che esse riescono ad eseguire un progetto architettonico quasi 300 volte più grande di loro, ma si resta completamente senza parole sapendo che essi sono ciechi.

Coloro che non hanno mai visto le termiti cieche costruirsi i propri nidi potrebbero pensare che questi ultimi vengano fatti con mucchi di sabbia semplicemente accatastati gli uni sugli altri. Però il nido delle termiti dimostra di essere una struttura così eccezionale che si stenta a crederci: al suo interno ci sono tunnel incrociati, corridoi, sistemi di ventilazione, campi speciali per la produzione di funghi e uscite di sicurezza.

Immaginiamo di mettere insieme migliaia di persone cieche e dare loro ogni sorta di equipaggiamento tecnico: non saremmo in grado di far loro creare una struttura simile a quella creato dalla colonia di termiti. Quindi, pensate:

  1. come ha fatto una termite, lunga appena due centimetri ad apprendere le nozioni architettoniche ed ingegneristiche necessarie per fare una simile struttura?
  2. Come fanno migliaia di termiti cieche a gestirsi armoniosamente per realizzare una tale meraviglia artistica?
  3. Se doveste dividere in due parti un nido di termiti durante le prime fasi della sua costruzione per poi riunirle, trovereste che tutte le vie di passaggio, canali e stradine combacerebbero perfettamente gli uni con gli altri. Come può essere spiegato un evento così miracoloso?

La conclusione che si trae da questo esempio è che Dio ha creato tutte le specie viventi in modo unico e senza il bisogno di un esempio precedente. Perfino un nido di termiti è sufficiente affinché si comprenda l'esistenza di Dio e si creda che è Colui che tutto ha creato.

Il Picchio

woodpecker

I picchi, come tutti sanno, costruiscono il loro nido scavando un buco nei tronchi degli alberi, il che suonerebbe abbastanza familiare per la maggiore parte di noi. Però il punto sta nel fatto che non tutti si chiedono perché i picchi non soffrano di emorragie cerebrali mentre battono così vigorosamente la testa contro il legno degli alberi; sarebbe come chiedere ad un essere umano di conficcare un chiodo al muro con la propria testa.18

Se un uomo cercasse di avventurarsi in un'impresa del genere, nella migliore delle ipotesi, incorrerebbe in uno shock cerebrale seguito da una sicura emorragia. Invece, il picchio riesce a battere il becco contro il duro tronco di un albero per un numero di volte che va da 38 a 43 in soli due o tre secondi senza che gli accada niente.19

Nulla accade al picchio perché la sua testa è perfettamente strutturata per svolgere questa mansione. Il suo cranio possiede un notevole sistema di sospensioni che assorbono la forza dei colpi; la sua fronte, alcuni muscoli cranici attigui al suo becco e le mandibole sono così robusti da attenuare gli effetti dei colpi poderosi durante la perforazione del legno con il becco.

woodpecker

Però il disegno perfettamente preparato non finisce qui. Preferendo principalmente i pini, certe specie di picchio controllano l'età degli alberi prima di iniziare il loro lavoro di perforazione scegliendo solo quelli superiori a 100 anni di vita, perchè i pini secolari soffrono di una malattia che causa un ammorbidimento nella loro dura e fitta corteccia. Questo è stato scoperto solo recentemente dalla scienza e forse voi non l'avete mai letto prima I picchi invece lo hanno saputo da secoli.

Questo però non è l'unico motivo che spinge i picchi a preferire i pini. All'inizio non era chiaro il motivo per cui i picchi scavano attorno ai loro nidi; poi si è scoperto che quelle cavità servono per proteggerli da un grande pericolo. Col tempo la viscida resina che cola dai pini ostruisce le cavità, formando così una vaschetta davanti agli avamposti dei nidi proteggendo in questo modo i picchi dai serpenti, i loro nemici più pericolosi.

Un altro aspetto interessante dei picchi è che le loro lingue sono abbastanza viscide e sottili per penetrare perfino nei nidi delle formiche e in questo modo catturarle.

Un ulteriore fatto permette di comprendere maggiormente la perfetta creazione dei picchi: le loro lingue sono strutturate in modo tale che li rendono immuni agli effetti degli acidi presenti dentro i corpi delle formiche.20

Questi picchi, le cui caratteristiche sono state descritte nei precedenti paragrafi, provano con tutti i particolari dei loro aspetti fisici che sono stati "creati". Se i picchi fossero evoluti casualmente, come sostengono gli evoluzionisti, sarebbero morti prima di acquisire queste straordinarie caratteristiche e la loro specie si sarebbe estinta. Ciò significa che è stato creato da Dio secondo un disegno speciale e intelligente, il quale gli ha dato vita con tutte le caratteristiche vitali adatte alla loro esistenza.

La Mimetizzazione

La mimetizzazione è una delle tante strategie difensive degli animali. Alcuni animali sono dotati di corpi e colori perfettamente adatti al loro habitat. I corpi di quegli esseri viventi sono così in armonia con il loro ambiente, tanto che se si guardano in alcune foto, si è incerti se definirli piante o animali e non si riesce spesso a distinguerli dall'ambiente circostante.

Come si è visto precedentemente, camuffandosi da foglia, l'insetto può in questo modo sfuggire alla vista dei predatori. È ovvio che l'insetto non ha fatto questo al suo corpo di sua spontanea volontà. Magari non è neanche consapevole di essere protetto per il fatto della sua somiglianza con una foglia. Comunque, la mimetizzazione è così ben implementata come tecnica difensiva creata in modo straordinario da lasciare l'osservatore a bocca aperta.

camouflage insect camouflage snake

Se osservi attentamente, vedrai che quello che immagini sia un ramo è in realtà un insetto.

Nella foto a sinistra c'è un serpente che si nasconde tra I cespugli.

camouflage ant eater camouflage caterpillar

C'è un mangiatore di formiche tra le foglie! Lo vedete?

Il bruco evita di attire l'attenzione dei suoi nemici, piazzandosi in mezzo alla foglia.

camouflage caterpillar snake eye mimicking

Questo bruco che vive nelle foreste pluviali Panamensi, ha macchie simili agli occhi di un serpente con le quali può intimidire i predatori.

camouflage chameleon camouflage gecko

I camaleonti corazzati non cambiano colore a seconda dell'ambiente perchè il loro colore è già creato in armonia con il loro habitat.

camouflage gecko

camouflage panama moth

Alcuni insetti si mimetizzano come delle foglie morte. E' abbastanza difficile distinguere la falena del Panama dallle foglie appassite.

camouflage leaf beetle camouflage mantis

Insetti che assomigliano a foglie sono molto comuni. E' possibile trovare i motivi delle foglie nei loro corpi.

La mantide religiosa sull'orchidea è riuscita ad ingannare la cavalletta con le sue ali che assomigliano ai petali di un fiore.

camouflage insect camouflage plant louse

Questa specie di insetti è protetta da tutti i nemici con il suo aspetto tipo foglia.

Il pidocchio dell'albero sulla sinistra convince i nemici di essere le spine dell'albero stesso con il suo aspetto.

camouflage snake camouflage western sandpi per eggs

Il serpente si sta mimetizzando restando fermo all'aria come tutte le altre foglie.

Le uova di un uccello chiamato "Piro-Piro Occidentale", sono dello stesso colore dell'ambiente circostante per essere protette dai nemici.

L'INGANNO DEI FALSI OCCHI!

false eyes

Quando alcune farfalle aprono le loro ali, ci appaiono un paio di occhi. Questi occhi convincono i loro nemici che non sono farfalle. In particolare, la false facce su alcune specie di farfalle come la farfalla Shonling che possiamo vedere qui sopra, sono talmente perfette con i loro occhi scintillanti, caratteristiche facciali, sopracciglia aggrottate, bocca e naso tanto che la figura intera è molto scoraggiante per molti nemici.

Una persona insistente nel negare Allah può sostenere le sue affermazioni con la spiegazione evoluzionista di "un interessante coincidenza". Oppure può dire che "la farfalla ha realizzato questo motivo sul suo corpo pensando che gli sarebbe stato utile."

Se qualcuno sostiene una tale affermazione ed è convinto che questi motivi, che sorpassano in bellezza persino i dipinti degli artisti, siano venuti ad esistere per caso allora non rimane altro che dire sulla parte "dell'uomo d'intelletto". Una tale affermazione è completamente incompatibile con la ragione e del senso comune.

Occhi Falsi

Il mondo degli animali è pieno di esemplari metodi difensivi, incredibili e quasi inimmaginabili. Uno di questi è rappresentato dagli occhi falsi che consentono a diversi tipi di farfalle, bruchi e pesci di ingannare i loro nemici facendo loro credere di essere "pericolosi".

Le farfalle nelle immagini a sinistra aprono le ali non appena avvertono un pericolo e mettono in bella mostra un paio di occhi su ognuna delle loro ali apparendo così molto minacciose per i loro nemici.

Cerchiamo di riflettere un po' su questo: tali tattiche estremamente convincenti possono mai essere il risultato di coincidenze? E come fa la farfalla a saper di avere un paio di occhi paurosi che appaiono quando apre le ali e che la loro vista impaurisce i nemici? È mai capitato alla farfalla di vedere il motivo delle proprie ali, quindi di decidere che tale motivo sia abbastanza minaccioso e che le potrebbe servire in caso di pericolo?

Un simile motivo così convincente non può che essere il risultato di una sublime Creazione, e non frutto di coincidenze. E' assolutamente inconcepibile che la farfalla sia consapevole del motivo che ha sulle ali e che abbia scoperto da sola il suo potere difensivo. È chiaro che Dio, che ha creato la farfalla con quei due occhi, le ha ispirato l'istinto di usarli nei momenti di pericolo.

Le Ninfee

I fiori piccoli vengono spesso considerati come delle cose irrilevanti dalla gente, che non considera la loro perfezione globale. Ciò che impedisce di cogliere i miracoli della creazione in quei fiori è la familiarità dovuta al vederli ogni giorno e dappertutto. Però il fatto che quei fiori crescono in diversi luoghi, sotto condizioni differenti e di diverse dimensioni, potrebbe essere analizzato senza la clausola della "familiarità" e questo potrebbe aiutarci ad afferrare in essi l'esistenza di Dio.

Le ninfee amazzoniche, che crescono nel viscido fango che copre il fondo del Rio delle Amazzoni, possono servire a togliere quella sensazione di familiarità perché conducono la loro vita non come la gente è abituata a vedere ogni giorno ma in una continua lotta per la sopravvivenza.

Queste piante iniziano a crescere nel fango dei fondi del Rio delle Amazzoni e si fanno strada verso la superficie del fiume. Il loro obiettivo è di raggiungere la luce del sole, vitale per la loro esistenza. Quando, infine, raggiungono la superficie dell'acqua, la loro crescita si ferma e sviluppano dei boccioli spinosi e circolari. I boccioli si sviluppano poi in foglie gigantesche che arrivano fino a due metri di diametro in breve tempo, spesso non oltre un paio d'ore. "Consapevoli" del fatto che più coprono la superficie del fiume con le loro foglie abbondanti e più saranno in grado di assorbire la luce del sole, usano quest'ultima per il processo di fotosintesi. Loro "sanno" che altrimenti non sarebbero in grado di sopravvivere sul fondo del fiume per via della scarsità di luce. E' suggestivo notare come una pianta utilizzi una tecnica così intelligente.

nilufer copy lotus

I gigli d'acqua possono solo usare la luce diurna una volta che si sono fatte strada dalle profondità delle paludi alla superficie dell'acqua ed estendendosi fino a 2 metri di altezza. Comunque, le radici di queste piante hanno anche bisogno di ossigeno. Nella figura a sinistra ci sono i steli che si estendono dalle radici fino alla superficie e portano l'ossigeno necessario alle radici.

Tuttavia, la luce solare da sola non sarebbe sufficiente per le ninfee amazzoniche, perché hanno anche bisogno d'ossigeno; però è ovvio che tale gas vitale non è reperibile nei fondi melmosi dove la pianta affonda le proprie radici. Questo è il motivo per cui le ninfee allungano i gambi sviluppatosi dalle radici verso la superficie dell'acqua dove galleggiano le loro foglie. Quei gambi possono arrivare a 11 m di lunghezza e svolgono per le piante la funzione di trasporto d'ossigeno dalle foglie alle radici.21

Come fa allora un bocciolo nelle fasi iniziali della sua vita sul fondo del fiume a sapere che ha bisogno di ossigeno e luce solare per sopravvivere, che senza di essi perirebbe e che tutto quello di cui necessita si trova in superficie? Un essere venuto al mondo solo di recente non è consapevole né del fatto che l'acqua ha fine, né dell'esistenza del sole e dell'ossigeno.

Prendendo quindi tutta la questione dal punto di vista evoluzionistico quelle piante sarebbero state sopraffatte molto prima dalle condizioni ambientali, tutt'altro che favorevoli, e si sarebbero estinte. Ciononostante, le ninfee sono ancora presenti con tutta la loro perfezione.

L'incredibile lotta per la sopravvivenza continua anche dopo che le ninfee raggiungono la luce e l'ossigeno in superficie, dove devono incurvare continuamente le punte delle loro enormi foglie verso l'alto affinché non affoghino nell'acqua.

white pink lotus

Nonostante tutte le precauzioni, le ninfee sanno che tutto questo non sarebbe sufficiente per la loro riproduzione. Necessitano infatti di un essere vivente che possa portare i pollini da una pianta all'altra. Quell'essere vivente è un coleottero creato con una certa preferenza per il colore bianco. Infatti quei tipi di coleottero preferiscono il colore bianco delle ninfee a qualsiasi altro fiore più attraente lungo tutto il Rio delle Amazzoni.

Quando le ninfee vengono "visitate" da qualche creatura che possa tramandare i geni della loro specie, i loro petali si chiudono imprigionandola per consentirle di prendere il polline. L'impollinatore trascorre una notte nella corolla, poi viene rilasciato e a questo punto la ninfea cambia il proprio colore affinché l'insetto non ritorni più sullo stesso fiore. Così la ninfea, prima bianca candida, continua ad adornare l'acqua del fiume assumendo una nuova tinta rosea.

Un simile impeccabile e finemente calcolato piano può mai essere il lavoro solo di un bocciolo che non sa niente e non pensa a niente? Certo che no. È solo opera della Saggezza Divina di Colui che tutto ha perfettamente creato. Tutti i particolari sopramenzionati dimostrano che le piante, come pure tutti gli esseri viventi nell'universo, sono venute al mondo già fornite di tutti i sistemi adatti per la loro sopravvivenza, solo grazie al loro Creatore, l'Onnisciente, l'Onnipotente.

Conclusione

Può il vento creare un aereo per coincidenza?

Il famoso astrofisico Sir Fred Hoyle fa un'osservazione molto interessante sull'origine della vita. Nel suo libro "The Intelligent Universe" scrive:

"La possibilità che forme di vita superiore siano apparse in questo modo (cioè per coincidenza) è paragonabile alla possibilità che un tornado che soffia impetuoso su una discarica possa mettere insieme un Boeing 747 dai materiali lì presenti".22

Questo paragone di Hoyle è veramente stimolante. Gli esempi che abbiamo finora trattato hanno dimostrato che l'esistenza della vita e la perfezione dei suoi attuali sistemi ci obbligano a cercare quel grande potere che ha creato tutto questo. Un semplice uragano non può creare un aereo solo per una serie di coincidenze; allo stesso modo l'universo non può essere stato creato in seguito ad avvenimenti imprevisti dotato di tutte quelle strutture estremamente complicate che lo caratterizzano; oltretutto l'universo è fornito di una miriade di sistemi infinitamente più complessi di quelli di un aereo.

Ogni cosa di cui abbiamo parlato in questo capitolo ci mette di fronte all'evidente e impeccabile preparazione presente non solo negli immediati dintorni ma anche nella profondità dello spazio. Chiunque prenda in considerazione quei segni che sono evidentemente innegabili sia per la Ragione che per la Coscienza giungerà a una sola conclusione: non c'è posto per la coincidenza nell'Universo; esso è stato intenzionalmente Creato in ogni suo minimo particolare.

E Allah, il Creatore di questo impeccabile sistema, è Colui che ha infinita potenza e sapienza.

NOTES

13. Bilim ve Teknik, vol. 203, p. 25

14. Larousse Dictionary and Encyclopaedia, vol. II, p. 5734

15. Maurice Burton, C.B.P.C. Publishing Limited, Encyclopaedia of Animals, Reptiles, p. 120

16. Ibid, p. 120

17. Michael J. Behe, Darwin's Black Box, New York: Free Press - 1996, pp. 232-233

18. Grzimeks Tierleben Vögel 3, Deutscher Taschen Buch Verlag - octobre 1993, p. 92

19. Ibid, p. 89

20. Ibid, pp. 87-88

21. David Attenborough, The Private Life of Plants, Princeton University Press - 1995, p. 291

22. Nature - 12 novembre 1981

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  • Introduzione
  • Dal non essere all'essere
  • I segni nei cieli e sulla terra
  • Gli scienziati confermano i segni di Allah
  • Conclusione