I TormentI Dell’Inferno

Essere Gettato All’inferno

Nel Corano l’inferno è descritto come un essere vivente. Una creatura piena di rabbia e di odio verso i miscredenti. Dal giorno in cui è stata creata, aspettava impazientemente di prendere la sua rivincita sui miscredenti. La sua sete di vendetta non può mai essere estinta. Il suo odio per i miscredenti la rende pazza. Quando l’inferno incontra quelli che negavano l’esistenza di Dio, la sua rabbia si intensifica. La creazione di questo fuoco serve un solo e unico scopo:infliggere un tormento insopportabile. Certoadempie le sue funzioni e infliggerà le sofferenze più atroci.

Una volta che il giudizio dei miscredenti avrà avuto luogo in presenza di Dio, riceveranno i loro libri nella mano sinistra. Questo è il momento in cui saranno mandati all’inferno per l’eternità. Per i miscredenti, non ci sarà nessuna opportunità di sfuggire alla loro sorte. Ci saranno miliardi di persone, e malgrado la presenza di una tale massa di persone, nessuna possibilità di scappare o di farsi dimenticare sarà offerta ai miscredenti. Nessuno potrà nascondersi nella folla. Ognuno di quelli che sarà mandato all’inferno sarà accompagnato da un testimone e da una guida che condurranno la sua anima:

E si soffierà nella Tromba: ecco il giorno della minaccia. Allora ogni anima verrà accompagnata da un conducente e da un testimone. “Restavi indifferente a ciò. Ebbene, togliamo il tuo velo;la tua vista è acuta oggi”. E il suo compagno dirà: “Il mio testimone è pronto”. “Voi due, gettate nell’inferno ogni miscredente incallito, accanito contro il bene, trasgressore, scettico, che ha posto accanto a Dio altre divinità.Gettatelo nel duro castigo”.(SuratQaf:20-26)

I miscredenti saranno guidati verso quel luogo terribile, come dice il Corano, “in gruppi”. Sulla strada che conduce all'inferno, il timore scenderà nei cuori dei miscredenti. Il terribile rumore e rombo del fuoco saranno uditi a distanza:

Quando saranno gettati, lo sentiranno gemere mentre ribolle. Ribolle di rabbia. Ogni volta che un gruppo è gettatoi suoi custodi chiedono loro: “Che cosa! Non è venuto qualcuno ad avvisarvi?” (Surat al-Mulk: 7 -8)

Da questi versetti si capisce chiaramente che quando saranno fatti risorgere tutti i miscredenti comprenderanno ciò che sta per succedergli. Resteranno soli, senza amici, senza compagni, né sostegno per aiutarli. I miscredenti non avranno la forza di essere arroganti e avranno lo sguardo sfuggente. Un versetto descrive questo momento:

E tu li vedrai esposti davanti all’inferno, confusi nell’avvilimento e che si guardano intorno furtivi. I credenti diranno: “I perdenti sono certo quelli che,nel Giorno della Risurrezione,perdono loro stessi e le loro famiglie.Gli ingiusti subiranno certo un castigo eterno”. (Surat ash-Shuara:45)

La Discesa All’inferno E Le Porte Dell’inferno

Infine i miscredenti arrivano alle porte dell’inferno. Il Corano descrive gli avvenimenti come segue:

Quelli che avranno rigettato la fede saranno diretti a gruppi verso l’inferno le cui porte, al loro arrivo, si spalancheranno. I loro custodi diranno allora: “Non sono venuti dei Profeti apredicarvi l’insegnamento del vostro Signore e ad avvisarvi che questo giorno doveva arrivare?” “Sì” confesseranno. “Mala condanna alla dannazione va giustamente eseguita per i miscredenti”. Gli diranno: Passate attraverso le porte dell’Inferno, dove rimarrete per sempre! Orribile soggiorno per gli arroganti!” (Surat az-Zumar:71 -72)

Per ciascuno di questi gruppi, è creata una porta speciale dell’inferno. In proporzione alla loro ribellione contro Dio, le persone vengono classificate. I miscredenti sono posti nei posti individuali all’inferno secondo i loro peccati. Così nel Corano:

“Entrate nel fuoco”, dirà [Dio,] “tra i djinn e gli uomini delle comunità che vi hanno preceduti”. Ogni volta che una comunità entrerà, maledirà quella che l'avrà preceduta. Poi, quando tutti si ritroveranno, l’ultima entrata dirà della prima: “Oh Signore! Ecco quelli che ci hanno mal guidati dà loro doppio castigo nel fuoco dunque”. Dirà: “A ciascuno il doppio, ma non sapete”. (Surat al-Araf: 38)

Un altro versetto ci dà più di dettagli:

L’inferno è il luogo di incontro promesso per tutti loro; ha sette porte e ogni porta ha un numero assegnato di uscite. (Surat al-Hijr: 43 -44)

Quelli che saranno sottomessi ai tormenti più atroci saranno gli ipocriti. Sono le persone che fingono di essere credenti, ma che non hanno alcuna fede nei loro cuori.

Gli ipocriti saranno, certo, al livello più basso del Fuoco, e non troverai mai unaiuto per loro. (Surat an-Nisa: 145)

L’inferno è pieno di odio, la sua fame di miscredenti non può essere mai saziata. Sebbene vengano gettati all’inferno parecchi miscredenti, ne chiederà di più:

In quel giorno, chiederà all’inferno: “Sei pieno?” L'inferno dirà: “Ce n’è ancora?” (SuratQaf: 30)

Una volta che li prende, li custodisce per sempre. Il Corano lo conferma:

Vado a bruciarlo nel fuoco intenso (Saqar). E chi ti dirà che cosa è Saqar? Non lascia niente e non risparmia niente; brucia la pelle e l’annerisce. (Surat al-Muddattir: 26-29)

La discesa all’inferno è certamente molto atroce. Le persone sono “gettate alla rinfusa”. (Suratash-Shuara: 94)

Una Vita Eterna Dietro Le Porte Chiuse

Appena i miscredentiarrivano all’inferno, le sue porte si chiudono dietro di loro. Qui vedranno le scene più spaventose. Comprendono immediatamente che “sono presentati” all'inferno, il luogo dove passeranno l’eternità. Le porte chiuse indicano che non hanno possibilità di salvezza. Dio ci descrive lo stato dei miscredenti che scoprono questa verità così:

In quanto a quelli che non credono nei Nostri segni, sono le persone della mano sinistra, su di essi il fuoco sarà chiuso. (Suratal-Balad: 19-20)

Il tormento dei miscredenti è descritto dal Corano in questi termini: “un castigo severo” (Surat al-Imran:176), "una pesante calamità” (Surat al-Imran: 4), “un tormento doloroso”(Surat al-Imran: 1).

Tuttavia, nessuna descrizione può dare un’immagine esatta della sua intensità. Essendo incapace di sopportare la sofferenza causata da una semplice bruciatura in questo mondo, l’uomo non può immaginare che cosa può voler dire essere esposto al fuoco dell’inferno per tutta l’eternità. Peraltro, il dolore provocato dal fuoco in questo mondo non può essere paragonato a quello del fuoco dell’inferno. Nessuna sofferenza è come quella dell’inferno:

Nessuno punisce come punirà quel giorno! Nessuno incatena come incatenerà. (Surat al-Fajr: 25-26)

C’è una vita nell’inferno. Una vita dove ogni momento è riempito di angoscia e di tortura. In questa vita, ci saranno tutti i tipi di tormenti fisici, mentali e psicologici, e ogni tipo di torture, maledizioni e furori mai sperimentati. È impossibile paragonarli allo sconforto di questo mondo. Le persone nell’inferno percepiscono la sofferenza con i loro cinque sensi. I loro occhi vedranno delle immagini disgustose e terribili. I loro orecchi sentiranno delle grida, dei ruggiti e dei singhiozzi. I loro nasi si riempiranno di odori nauseabondi,le loro lingue conosceranno sapori insopportabili e delle sensazioni terribili. Sentiranno l’inferno nelle profondità delle loro viscere. Una pena che rende pazzi e che non può essere immaginata in questo mondo. Lapelle, gli organi interni e i loro corpi si consumeranno per intero torcendosi per la sofferenza.

I residenti dell’inferno resistono bene alla sofferenza e non muoiono mai. Non possono sottrarsi di conseguenza mai alla tortura. La loro pellesi rigenera ogni volta che viene carbonizzata e la tortura continua per l’eternità. L’intensità della sofferenza non diminuisce mai. Dio dice nel Corano:“Bruciate tra le fiamme dell’inferno! Che lo sopportiate con pazienza o meno, sarà uguale per voi”.(Surat at-Tur:16)

Anche la sofferenza mentale è grande quanto il dolore fisico all’inferno. Le persone dell’inferno provano profondi rimorsi ecadono nella disperazione,si sentono privi di ogni speranza. Ogni angolo, ogni posto dell’inferno è pensato per ispirare la sofferenza psichica che dura eternamente. Se solamente sapesseroche la tortura finirà dopo migliaia, milioni o miliardi di anni, anche una possibilità così remota darebbe alle persone dell’inferno un barlume di speranza e una luce di gioia. Ahimè, il carattere eterno della tortura ispirerà agli ospiti dell’inferno un tipo di disperazione che non può essere paragonato a nessun sentimento provato nel mondo di quaggiù poiché non esiste disperazione equivalente.

Secondo il Corano, l’inferno è il luogo della sofferenza estrema. È stretto, rumoroso, fumante e scuro, ispira all’anima umana un sentimento di insicurezza. È un luogo segnato daodori nefasti, dove le fiamme divorano i cuori, i cibi sono orribili, le vesti di fuoco e scorre pece liquida:questele caratteristiche principali della vita all’inferno. Questa vita si svolge in un ambiente naturale terribile, mentre gli ospiti dell’inferno hanno i sensi molto sviluppati. Sentono, parlano e discutono, e cercano di sfuggire alla sofferenza. Bruciano nel fuoco, provano la sete e la fame, e provano dispiacere. Sono tormentati dal senso di colpa. E, più importante ancora, vogliono che la sofferenza smetta.

Le persone dell’inferno conducono una vita infinitamente più degradante di quella degli animali in questoambiente sporco e disgustoso. I soli cibi che possiedono sono dei frutti che hanno delle spine acerbe e l’oleandro. La loro bevanda è fatta di sangue e di pus. E durante questo tempo il fuoco li cinge dappertutto. L’angoscia nell'inferno è descritta così:

Quelli che non credono ai Nostri versetti (il Corano), li bruceremo presto nel fuoco. Ogni volta che la loro pellesarà consumata, daremo loro un’altra pelleperchésentano il castigo. Dio è certo Potente e Saggio! (Suratan-Nisa: 56)

La pelle a brandelli, la carne carbonizzata e sangue dappertutto, gli ospiti dell’inferno sono incatenati e sono frustati. Le loro mani legate ai loro colli, sono spintinel cuore dell’inferno. Gli angeli del castigo, durante questo tempo, pongono i colpevoli in letti di fuoco, coprendoli di fiamme. Anche le bare in cui sono posti sono coperte di fuoco. I miscredenti gridano senza posa per essere salvati da questa fornace e da questi tormenti. Come risposta, ricevono ancora umiliazione e supplizi. Sono abbandonati, soli. Queste scene si realizzeranno certamente: sono reali, ancora più realidella nostra vita quotidiana.

Quelli che “adorano marginalmente Dio”(Surat al-Hajj: 11) e quelli che dicono: “Il fuoco ci toccherà solamente per alcuni giorni”(Surat al-Imran:24); quelli che fanno del denaro, delle loro carriere e di altre cose materiali lo scopo principale della loro vita e di conseguenza non cercano di guadagnare il consenso di Dio; quelli che modificanoi precetti di Dio per soddisfare i loro desideri; quelli che interpretano il Corano per servire i propri interessi; quelli che perdonola retta via; in breve, tutti i miscredenti e gli ipocriti avranno come casa l’inferno, salvo quelli che verranno graziati e scusati da Dio il Misericordioso. Questa è la parola finale di Dio e certamente trionferà:

Se avessimo voluto, avremmo portatoogni anima sulla retta via. Ma la Mia parola deve essere realizzata: “Riempirò l’inferno di djinn e di uomini riuniti”. (Surat as-Sajda: 13)

Quelle persone sono già destinate all’inferno:

Abbiamo destinato molti djinn e uomini per l’inferno. Hanno cuori, ma non comprendono,hanno occhi, ma non vedono, hanno orecchi, ma non sentono. Sono come le bestie, più smarriti ancora.Tali sono gli spensierati. (Suratal-Araf: 179)

Il Tormento Del Fuoco

In questa vita di inferno, il tormento maggiore è sicuramente l’esposizione al fuoco. A differenza di altre forme di tortura, il fuoco, tratto caratteristico dell’inferno, lascia tracce irreparabili sul corpo umano. È un castigo che penetra il corpo fino alle cellule. Gli ospiti dell’inferno sono gettati nel “ fuoco ardente” (Surat al-Maarij: 15). Bruciano in “un fuoco folgorante” (Surat al-Furqane: 11),che è “un fuoco che ruggisce di collera” (Surat al-Layl: 14).

Dio dice in un versetto:

In quanto a quello la cui bilancia è leggera,la sua patria è l’abisso di fuoco. Come saprà che cosa è? È un fuoco che ruggisce di collera. (Surat al-Qariah: 8-11)

Secondo questi versetti, comprendiamo che il fuoco bruciaovunqueall’inferno. In questa fornace, il miscredente non ha un solo luogo al riparo dalle fiamme. Il fuoco raggiunge tutti gli angoli e i recessi dell’inferno. Mentre subisce altre forme di tortura fisica e morale, il miscredente resta costantemente in contatto con il fuoco. Il fuoco dell’inferno è immensamente grande. Il Corano ci dà elementi per capire paragonando le scintille di questo fuoco con le cose di questo mondo: delle scintille tanto “grandi come castelli” o “scintille come un branco di cammelli”; tutto questo per dare un’idea del potere del fuoco.

In quel giorno, disgrazia ai negatori della fede! Avanzate verso ciò che avete negato! Andate verso ciò che pensavate fosse una menzogna! Andate verso un’ombra [fumo dell'inferno] a tre rami, che non è né ombrosa né capace di proteggere contro le fiamme perché [il fuoco] getta delle scintille grandi come castelli e che si possono scambiare per cammelli gialli. (Surat al-Mursalat: 28-30)

I miscredenti useranno tutti i loro sforzi e le loro energie per sfuggire alle fiamme, ma non è permesso loro di farlo. Perché è un fuoco che “chiamerà chi girava la schiena e se ne andava”. (Surat al-Maarij:17)

In un altro versetto, Dio ci parla ancora della sorte dei negatori della fede:

E in quanto a quelli che saranno stati perversi, la loro casa sarà il fuoco: tutte le volte che ne vorranno uscire, saranno riportati e si dirà loro: “Assaggiate il castigo del fuoco al quale negavate di credere”. (Surat as-Sajda: 20)

Le grida e i gemiti di quelli che saranno sottoposti a questo tormento potranno essere sentiti molto lontano e dappertutto. Queste grida e questi gemiti sarannocausa di tortura per i miscredenti.

Colàgemeranno, manessunoliascolterà. (Surat al-Anbiya: 100)

E gli infelici saranno nel Fuoco, tra sospiri e singhiozzi. (SuratHud: 106)

Il fuoco causa sofferenze insopportabili. Gli uomini sono incapaci di sopportare il dolore causato da un fiammifero, ma devono ricordarsi che la bruciatura provata in questo mondo è insignificante rispetto a quella dell’inferno. Nessuna persona può essere esposta al fuoco per molto tempo in questo mondo. O muore in pochi secondi o prova doloresolo per un certo tempo! Il fuoco dell’inferno è orribile perché non uccide, è concepito solamente per infliggere dolore. Le persone dell’inferno saranno sottoposte per tutta l’eternità al fuoco laggiù. Sapendo che questo tormento non avrà mai fine, gli ospiti dell’inferno cadono in uno stato di disperazione completo. Vivono un sentimento di distruzione totale che li annichilisce.

La faccia bruciata è uno degli aspetti più orribili del tormento. Infatti il viso è molto importante perché dàall’essere umano il suo senso di fierezza e di dignità. Dà anche l’identità e l’espressione più profonda del nostro essere che si chiama: “io”. Spessogli aggettivi bello o brutto sono legati al viso. Guardando la foto di una persona che ha una bruciatura sul volto, la nostra prima reazione è di arretrare con orrore e di chiedere a Dio di risparmiarci un tale disastro.Nessuno vuole essere colpito da una tale disgrazia. I miscredenti, invece, sono troppo spensierati e ciechi perché avanzano ogni giorno verso questa fine disastrosa e incredibilmente tragica. La sofferenza del fuoco dell’inferno penetra tutto il corpo, ma quando tocca il viso, la tortura raggiunge un livello inammissibile: gli occhi, gli orecchi, la bocca e il naso, in pratica tutti gli organi dei senso, sono localizzati nel volto. Ogni minaccia al viso, anche piccola, scatena un riflesso molto forte da parte della persona. All’inferno il viso è bruciato. Così, la parte più vulnerabile del corpo è più seriamente ferita. Questo tormento è descritto così in questo versetto:

Il giorno in cui i loro visi verranno rivoltati nel fuoco, diranno: “Ahimè per noi! Se solamente avessimo ubbidito a Dio e al messaggero!” (Surat al-Ahzab: 66)

Portando delle camicie di catrame, i loro visi sono avvolti dal fuoco. (SuratIbrahim: 50)

Il fuoco indurirà i loro visi, facendoglifare smorfie orribili, le loro labbra scollate dai loro denti. (Surat al-Muminun: 104)

La Legna Per L’inferno E L’acqua Bollente

Nelle descrizioni coraniche che raccontano il modo di cui i miscredenti bruciano all’inferno, incontriamo spesso un’espressione molto forte: i miscredenti sono descritti come “la legnaper l'inferno”.Bruciano in modo differente da quellodi ogni altro corpo. Sono loro stessi il combustibile del fuoco.

I devianti saranno legna per l’inferno.(Surat al-Jinn: 15)

La legna da ardere brucia per più molto tempo di ogni altro combustibile e con maggiore intensità. Allo stesso modo, i miscredenti diventano la legna da ardere per questo stesso fuoco di cui avevano negato prima l’esistenza. È ciò che ci dicono i seguenti versetti:

Voi che credete! Salvate le vostre anime e quelle di chi vi è vicinoda un fuoco che ha per combustibile gli uomini e le pietre. (Surat at-Tahrim: 6)

In quanto a quelli che non credono, le loro ricchezze e i loro bambini non serviranno loro comeprotezione contro Dio, sono il combustibile del fuoco. (Surat al-Imran: 10)

Sarete, voi e ciò che adoravate all’infuori di Dio, il combustibile dell’inferno, dentro il quale brucerete. (Suratal-Anbiya: 98)

Oltre alle persone che servono da legna per il fuoco, c’è anche vera legna da ardere per alimentare il fuoco.Questo è causa ulteriore di tormento per i miscredenti. Coloro che erano così vicini nella vita, marito e moglie ad esempio,sono costretti aportarela legna per alimentare il fuoco che brucerài propri cari, come ad esempio Abu Lahab e sua moglie:

Rovina sulle mani di Abu Lahab e rovina su di lui, a nulla gli servirà la sua fortuna e tutto ciò che ha guadagnato! Brucerà in un fuoco ardente così come la sua donna, che porta la legna da arderecon il collo cinto da una corda intrecciata. (Suratal-Masad: 1-5)

Ogni legame di questo mondo sarà spezzato. I miscredenti che dicevano essere molto innamorati uno dell’altra e che si ribellavano insieme contro Dio, alimenteranno reciprocamente il fuoco che li brucerà. La sposa molto amata, i genitori e gli amici intimi diventeranno dei nemici. Il tradimento non conoscerà alcun limite.

Il fuoco serve anche a fare bollire l’acqua che strappa la pelle dei miscredenti. La pelle, uno degli organi vitali del corpo umano, spessa solopochi millimetri, copre tutte le parti del corpo;viso, naso, mani, gambe, organi genitali, parti sensibili, tutto ciò che conta per l’essere umano. Procura sensazioni piacevoli ed è vitale per il piacere. Questa pelle diventerà la principale fonte di sofferenza perché è particolarmente sensibile al fuoco e ai liquidi bollenti. Il fuoco arrostisce la pelle e l’acqua bollente la lacera; l’acqua bollente distrugge completamente la pelle, nessun punto resta indenne. La pelle si gonfia all’inizio, poi si infiamma, provocando delle sofferenze atroci. Né il fascino fisico, né la ricchezza materiale, né la forza, né la celebrità, in breve niente può rendere la persona resistente alle ferite provocate dall’acqua bollente.

Come è scritto nel Corano:“avranno per bevanda dell’acqua bollente e un tormento doloroso per essere statimiscredenti”. (Surat al-Anam: 70)

In un altro versetto è detto:

E se era uno dei degenerati smarriti, ci sarà per lui l’ospitalità dell’acqua bollente e arrostirà nel fuoco ardente. Questo è la Verità della Certezza. (Suratal-Waqi’a: 92-95)

In uno dei versetti, questa forma di tormento è descritta come segue:

Che lo si afferri e che lo si portinella fornace; che si versi poi sulla sua testa dell’acqua bollente come castigo. Prova! Tu [che pretendevi essere]il potente, il nobile. Ecco quello di cui dubitavate. (Suratad-Dukhan: 47-50)

Oltre a questo, ci sono altre forme di tormento inflitte dal fuoco. La marchiatura è una di queste. Le persone dell’inferno sono marchiatecon metalli roventi. Questi metalli sono i tesori dei miscredenti e dei politeisti in questo mondo:

... A chiaccumulava l’oro e il denaro e non li spendeva nel sentiero di Dio, annuncia un castigo doloroso, il giorno in cui questi tesoridiventeranno incandescenti nel fuoco dell’inferno e saranno marchiati con essi, fronte, fianchi e schiene: “Provate ciò che accumulavate per voi stessi”.(Suratat-Tawbah: 34-35)

Altre Forme Di Tormento

Contrariamente a quanto si pensi, l’inferno non è semplicemente un “forno gigantesco”. Gli ospiti dell’inferno saranno esposti alle fiamme, è vero. Ma il tormento nell’inferno non saràsolo questo. Le persone dell’inferno saranno provate dasupplizi fisici e psicologici.

In questo mondo sono utilizzati mezzi diversi per torturare gli uomini. Spesso il supplizio lascia dei segni sulle persone e talvolta provoca il loro decesso. Tuttavia, alcuni sopravvivono alla tortura e si ritrovano spesso mentalmente deficienti.Tuttavia, bisogna riconoscere che le tecniche di supplizio impiegate in questo basso-mondo non sono comparabili con le tecniche dell’inferno. Prendiamo il caso di una persona torturata con l’elettricità: l’elettricità e la vulnerabilità dell’uomo all’elettricità sono tutte e due createda Dio. Altre cause di sofferenza sconosciuta e altre debolezze umane fanno parte della conoscenza di Dio. Di conseguenza, Dio infligge le torture più atroci che si possano immaginare. È la legge di Dio, al-Qahhar, il Costrittivo. Il Corano ci informa che nell’inferno i supplizi sono dovunque, non c’è modo di evitarli. Il tormento circonda le persone e sotto tutte le forme. Gli ospiti dell’inferno non possono difendersi contro la tortura né evitarla.

Ti chiedono di affrettare [la venuta]del castigo, mentre l’inferno circondagià i miscredenti. (Surat al-Ankabut: 54-55)

Inoltre, ci sono altre cause di sofferenza nell’inferno. Sono enumerate nel Corano come segue:

L’inferno, là dove bruceranno. Che luogo malvagio! Questo! Fategli provare l’acqua bollente e il pus cocente e altri tormenti simili. (SuratSad: 56-58)

A partire da questi versetti e da altri, si comprende che ci sono parecchi tipi di tormento nell’inferno. Alcuni come il fuoco e l’umiliazione sono menzionati nel Corano. Ma le persone dell’inferno non sono al riparo da altri supplizi. Esiste la possibilità di essere attaccati dagli animali selvaggi, di essere gettati in un buco pieno di insetti, scorpioni e serpenti, di essere morsi dai topi, di soffrire di piaghe infettate di vermi e di altre sofferenze al di là di ogni immaginazione.

Caldo, Oscurità, Fumo E Piccoli Spazi

I luoghi stretti e sporchi sono quelli che sono più insopportabili per gli uomini in questo mondo. L’umidità e il caldo provocano l’asfissia; la respirazione,fondamentale per l’organismo umano, diventa difficile in un luogo dove l’umidità è alta. Non poter respirare genera uno stato di stanchezza: il petto si restringe; anche l’ombra non fornisce alcun aiuto in un clima caldo e umido. Una corrente di aria invisibile e pesante in un luogo chiuso diventa soffocante. Anche nella sauna l’umidità aggiunta al caldo diventa soffocante. Incapace di sopportare il vapore intenso più di alcuni minuti, una persona chiusa in una sauna sviene molto rapidamente. Se resta troppo tempo, muore.

Questa atmosfera soffocante domina l’inferno. L’essere umano, che prende delle precauzioni molto sofisticate contro il caldo in questo mondo, si sente disperato all’inferno. L’inferno è più caldo, più sporco e più opprimente di qualunque posto si possa immaginare. Il caldo penetra il corpo umano e si sente fin nelle cellule. Per i miscredenti, non c’è possibilità di sollievo o di diminuzione della temperatura laggiù. Nel Corano, la situazione delle persone dell’inferno è descritta così:

E i compagni della sinistra: chi sono i compagni della sinistra? (saranno esposti a) un vento bruciante, all’acqua bollente, all’ombra di un fumo nero non fresca, non piacevole. (Surat al-Waqi’a: 41-44)

Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!(sarà detto ai miscredenti) “andate verso quel che tacciavate di menzogna!” Andate verso un’ombra di tre colonne che non ombreggia e non ripara dalla vampa (infernale). (Surat al-Mursalat: 28-31)

Inun’atmosfera così pesante, essere confinato in un luogo stretto è una vera tortura. Questo supplizio è descritto così:

E quando, legati insieme , saranno gettati in uno spazio angusto, invocheranno l'annientamento totale .[Sarà detto loro]: « Oggi non invocate l'annientamento una sola volta, ma invocatelo molte volte». (Surat al-Furqan: 13-14)

In questo mondo, essere chiuso in un luogo stretto provoca un’angoscia che può rendere pazzi. L’isolamento è una delle punizioni più atroci per i prigionieri. Essere bloccatiin un’automobile, per ore, in seguito a un incidente, o trovarsi intrappolati fra le macerie dopo un sisma sono considerati traumi fra i più gravi. Maquesti esempi sono insignificanti paragonati ai tormentidell’inferno. Dopo tutto, una persona intrappolata fra le macerie muore o perde conoscenza, o viene salvata dopo un certo tempo. La sofferenza non dura dunque che un tempo limitato.

Questo non avviene all’inferno; laggiù, non c’è fine alla sofferenza e dunque non c’è speranza. In un’atmosfera sporca, soffocante, oscura e pieno di fumo, il miscredente che ha le mani legate al collo è intrappolato in un luogo stretto, torturato dall’angoscia. Lotta e si sforza di scappare, invano. Non si può neanche muovere. Alla fine, supplica per sparire, come ci dice il versetto, e si augura solamente la morte. Questa richiesta non si potrà mai esaudire. In questo buco stretto in cui si trova resterà per mesi, anni e forseper i secoli dei secoli. Una paura crescente riempie il suo cuore quando sarà “salvato”, perché incontrerà altri aspetti dell’inferno.

Il Cibo, Le Bevande E i Vestiti

Il mondo trabocca di un’infinita varietà di cibi deliziosi e saporiti. Ogni cibo è una benedizionedi Dio. Diversi tipi di carne, di frutta, di verdure con colori, gusti e odori differenti, prodotti caseari, miele e altri alimenti che provengono dagli animali, spezie: tutti sono stati creati da Dio e generosamente messi a disposizione dell’uomo dalla creazione del mondo. Inoltre, Dio ha dotato gli esseri umani di cinque sensi per poter apprezzare tutti questi gusti deliziosi. Per ispirazione di Dio, l’uomo ha appetito per i cibi delicati mentre prova disgusto per quelli cattivi o avariati.

Favori e benefici più numerosi e incomparabili di quelli di questo mondo sono riservati alle persone del paradiso, i credenti che ne godranno per tutta l’eternità. Questi sono i doni che provengono da Dio, sorgente di grazia e di prosperità. Le persone dell’inferno, al contrario, riceveranno laricompensaper le loro cattive azioni in questo mondo; saranno privati così dei benefici di Dio, ar-Razzaq (Coluicheprovvede ai bisogni di tutti), e riceveranno il loro premio di tormenti:

E il giorno in cui i miscredenti saranno presentati al fuoco, sarà detto loro: “Avete dissipato i vostri [beni] preziosi e vi siete divertiti a farlo durante la vita sullaTerra: vi si ricompensa dunque oggi con un castigo avvilente, per l’orgoglio che provavate ingiustamente sulla Terra e per la vostra perversione”. (Surat al-Ahqaf: 20)

Non ci saranno più favori per essi. Soddisfare i loro bisogni più elementari saràun calvario. Il loro cibo è creato in special modo da Dio come fonte di supplizio. Le sole cose che sono offerte loro saranno i frutti spinosi e amari dell’albero di zaqqum, che non saziano la fame e non fanno passare neanche la sete. Infliggono solamente sofferenza lacerando la bocca, l’esofago e lo stomaco e lasciando un gusto amaro. Nel Corano, troviamo da un lato la descrizione del cibo delizioso del paradiso e dall’altro quella del cibo insopportabile delle persone dell’inferno:

Questa è miglior accoglienza oppure i frutti dell’albero di Zaqqum? In verità ne abbiamo fatto una prova per gli ingiusti. È’ un albero che spunta dal fondo della Fornace. I suoi frutti sono come teste di diavoli. Essi ne mangerannoe se ne riempiranno i ventri.(Surat as-Saffat: 62-66)

Non hanno altro cibo salvo gli arbusti spinosi e amari che non sono né nutrienti né soddisfacenti. (Suratal-Gasiyah: 6-7)

Gli ospiti dell’inferno, essendo dei ribelli e degli ingrati verso Dio, meritano una tale ricompensa. Come punizione, sono ricevuti con l’“ospitalità” che è dovuta loro.

Già furono genti agiate, e persistevano nel grande peccato e dicevano: dopo che saremo morti e ridotti in polvere ed ossa, saremo forse resuscitati? E così pure i nostri avi? Dì; in verità sia i primi che gli ultimi saranno riuniti nel convegno il giorno stabilito. Quindi in verità voi traviati, voi negatori, mangerete dall’albero dello Zaqqum, ve ne riempirete il ventre, e ci berrete sopra acqua bollente, berrete come cammelli morenti di sete. Ecco cosa sarà offerto nel Giorno del Giudizio.(Surat al-Waqi’a: 45-56)

In questo mondo, capita occasionalmente di soffrire di un grave mal di gola o di crampi allo stomaco. Ma all’inferno, non passa un minuto senza tali sofferenze:il cibo dei miscredenti li soffoca e se arrivano a inghiottirlo pesa nel loro stomaco come se fosse piombo fuso(Surat ad-Dukhan: 44). È un cibo che non sazia mai e sono eternamente affamati, attanagliati da una fame terribile.

Questo tormento si ripete all’infinito; ancora e ancora per tutta l’eternità. Le persone dell’inferno provano una grande fame e malgrado i loro sforzi per resistere, non possono trattenersi dal mangiare i frutti spinosi che fanno loro un male terribile. Poi, si precipitano verso l’acqua bollente anche se è indigesta. Come detto nel versetto citato sopra, bevono come cammelli assetati. Per accentuare le loro sofferenze, i miscredenti provano una sete infinita. (Surat Maryam: 86)

Ma più dell’acqua bollente, c’è un’altra bevanda disgustosa per gli ospiti dell’inferno: il pus. Questo liquido,prodotto da un'infiammazione, è una secrezione del corpo umano che ha un odore terribile, ed è la seconda scelta come bevanda per i miscredenti. È servito loro col sangue. Un altro versetto menziona il pus servito con l’acqua bollente. La descrizione fatta nel Corano ha lo scopo di fare percepire al miscredente il gusto osceno di questa bevanda ripugnante associata all’acqua bollente. Malgrado il gusto disgustoso einsopportabile, i miscredenti lo bevono ugualmente perché “muoiono” di sete. Dopo avere assaggiato questo supplizio, corrono verso un altro che dura per l’eternità; la loro sete persiste e li porta a bere tutti questi liquidi putridi e a contorcersi dal dolore:

Non assaggiano laggiù nessuna freschezza né nessuna bevanda, eccetto l’acqua bollente e il pus cocente, una ricompensa ben meritata. (Suratan-Naba: 24-26)

Non ci sono per lui qui, oggi, nessun amico [per proteggerlo], né altro cibo che il pus, che solo i colpevoli mangeranno. (Suratal-Haqqah: 35-37)

I miscredenti lottano per inghiottire questo intruglio, invano. Il sangue e il pus li soffocano, ma non muoiono:

L’inferno è la sua destinazione e berrà un’acqua purulenta che tenterà di inghiottire a piccoli sorsi, ma potrà a malapenafarlo. La morte gli verrà da tutte le parti, ma non morrà; ed egli avrà un castigo terribile. (SuratIbrahim: 16-17)

In questa situazione disperata, gli ospiti dell'inferno vedono le persone del paradiso e i favori a loro concessida Dio. Questo aggiunge tormento al loro supplizio. Nel frattempo, le persone dell’inferno chiedono loroqualcuna delle loro provviste, ma con vana supplica:

E le persone del fuoco grideranno alle persone del paradiso: “Dateci dell’acqua, o un po’di quello che Dio vi ha concesso”. Risponderanno: “Dio ha vietato questo ai miscredenti”. (Surat al-Araf: 50)

Oltre al cibo, i vestiti delle persone dell’inferno sono concepiti in special modo per essi. La pelle umana è sensibile;toccare un fornello o un ferro da stiro caldo per alcuni secondi provoca una sofferenza insopportabile. È probabile che si soffra di questa bruciatura per i giorni, la ferita può gonfiare e anche infettarsi. L’inferno è pieno di vestiti più caldi di un ferro da stiro che si infiammano appena toccano la pelle umana per carbonizzarla in modo orribile:

Quelli che sono miscredenti avranno dei vestiti di fuoco, concepiti per essi. (Suratal-Hajj: 19)

Vestiti di camicie di catrame, i loro visi sono avvolti dal fuoco. (SuratIbrahim: 50)

Avranno l’inferno come casa e il fuoco come coperta. Questo è il modo in cui ricompensiamogli ingiusti. (Suratal-Araf: 41)

Gli Angeli Del Castigo

Malgrado i supplizi che patiscono, non ci sarà una sola anima che porterà aiuto ai miscredenti all’inferno. Nessuna anima è in grado di salvarli. Sentirsi abbandonaticosì accentuerà il loro senso di profonda solitudine. Del peccatore Dio dice nel Corano: “Di conseguenza, qui in questo luogo, non ha amici” (Surat al-Haqqah: 35), con gli ospiti dell’inferno ci saranno solamente “gli angeli del castigo” che infliggeranno loro torture continue e sofferenza. Sono custodi estremamente severi, senza pietà, terribili, che hanno la sola responsabilità di fare subire agli ospiti dell’inferno i supplizi più infernali. L’unica ragione della loro esistenza è di vendicarsi di quelli che si sono ribellati contro Dio e portano avanti questa responsabilità come devono.

O voi che avete creduto! Preservate le vostre persone e le vostre famiglie da un fuoco il cui combustibile saranno le persone e le pietre.Attenzione,angeli terribili lo controllano, che nondisobbediscono mai a Dio e fanno ciò che si ordina loro. (Suratat-Tahrim: 6)

Stia in guardia se non smette, Noi lo afferreremo per il ciuffo, il ciuffo mendace e peccaminoso. Chiami pure il suo Clan. Noi chiameremo i Guardiani. No, non gli obbedire, ma prosternati e avvicinati.(Suratal-Alaq: 15-18)

Questi angeli del castigo fanno provare ai miscredenti la collera di Dio che arriva su di loro; fanno subire loro le torture più dure, più terribili e degradanti. Non bisogna dimenticare,a questo proposito, che gli angeli del castigo evitano la crudeltà gratuita. Danno semplicemente la punizione nel modo di cui i miscredenti la meritano. Questi angeli, manifestazione massima della giustizia divina, sono esseri che fannoil loro dovere in totale sottomissione a Dio.

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