Allah ha rivelato nel Corano che il Profeta (saas) possedeva la migliore condotta morale:
Nûn. Per il calamo e ciò che scrivono! Per Grazia di Allah tu non sei un folle, e in verità ci sarà per te infinita ricompensa, e in verità di un'immensa grandezza è il tuo carattere. Vedrai, e pure loro vedranno chi di voi ha perso la ragione. Il tuo Signore ben conosce chi si allontana dalla Sua via e ben conosce coloro che seguono la retta via. (Surat al-Qalam, 1-7)
Nello stesso versetto Allah ha inoltre affermato che il Profeta (saas) era instancabile nell’adempimento del suo ufficio, il che comprova la sua irreprensibilità morale, sempre conforme al cammino del suo Creatore.
Quale peggior ingiusto di colui che si allontana dai segni di Allah, dopo che essi gli sono stati ricordati, e che dimentica quello che ha commesso ? Anche se li richiami alla retta via, essi non la seguiranno mai. (Surat al - Kahf Suresi, 57)
Come le parole del Profeta (saas) dimostrano: "Il più perfetto dei credenti è colui che è migliore per carattere"4, la moralità è uno delle componenti essenziali della vera fede. È dunque un importante dovere religioso prendere a modello e mettere in pratica i migliori esempi di essa.
Il presente capitolo è dedicato alla discussione di alcuni esempi di moralità raccomandati dal Profeta (saas).
Una delle più importanti caratteristiche del Profeta (saas), frequentemente menzionata nel Corano, fu il praticare solo quanto Allah gli aveva rivelato e richiesto, indipendentemente dall’opinione altrui. A quel tempo, figure importanti e membri di altre religioni tentarono di indurlo a imporre regole che tornassero a loro beneficio. Ma, nonostante il loro numero e la loro potenza, il Profeta (saas) fu irremovibile nell’attenersi ai comandamenti di Allah espressi nel Corano. A tale proposito, Allah afferma:
Quando vengono recitati i Nostri segni, prove evidenti, coloro che non sperano di incontrarCi dicono: «Portaci un Corano diverso da questo»; oppure: «Modificalo». Di': «Non posso permettermi di modificarlo di mia volontà. Non faccio che seguire quello che mi è stato rivelato. Se disobbedissi al mio Signore, temerei il castigo di un giorno terribile». Di': «Se Allah avesse voluto, non ve lo avrei recitato ed Egli non ve lo avrebbe fatto conoscere. Sono rimasto tutta una vita tra voi prima di questo: non riflettete dunque?». (Surah Yunus, 15-16)
Questi sono i Segni di Allah che ti recitiamo secondo verità. Invero tu sei uno degli inviati. (Surat al - Baqara, 252)
In diversi altri versetti coranici Allah ammonisce il Profeta (saas) circa la condotta del suo popolo. Per esempio:
E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione. Giudica tra loro secondo quello che Allah ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioni allontanandoti dalla verità che ti è giunta. Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso. Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una sola comunità. Vi ha voluto però provare con quel che vi ha dato. Gareggiate in opere buone: tutti ritornerete ad Allah ed Egli vi informerà a proposito delle cose sulle quali siete discordi.Giudica dunque tra di loro secondo quello che Allah ha rivelato e non indulgere alle loro passioni. Bada che non cerchino di allontanarti da una parte di quello che Allah ha fatto scendere su di te. Se poi ti volgon le spalle, sappi che Allah vuole colpirli per alcuni dei loro peccati. Invero molti uomini sono perversi. (Surat al-Ma'ida, 48-49)
Il Profeta (saas) esortò ripetutamente la sua gente ad agire sempre in accordo con quanto Allah gli aveva rivelato. Un versetto relativo alla superiore moralità del Profeta (saas) afferma:
Hamid Aytac. Un’iscrizione calligrafica nello stile celi thuluth. In un hadith, il Profeta (saas) afferma che i migliori tra gli uomini sono quanti si rendono utili agli altri.
Di': «Non vi dico che possiedo i tesori di Allah e neppure che conosco l'invisibile, né vi dico di essere un angelo: seguo solo quello che mi è stato rivelato». Di': «Sono forse uguali il cieco e colui che vede? Non riflettete dunque?». (Surat al-An‘am, 50)
Oltre a tale determinazione e costanza nella via di Allah, il Profeta (saas) insegnò la vera religione nel miglior modo possibile. Un confronto tra il Profeta (saas) e la grande maggioranza della popolazione sarà assai utile al fine di comprendere la superiorità delle sue qualità. I più, oggi come nel passato, sono consumati da desideri, brame e passioni. Per quanto in generale si creda nella religione, è difficile superare tali ossessioni. In luogo di liberarsi di esse, ci si abbandona ai propri desideri dimentichi dei propri obblighi religiosi. Tale negligenza è dovuta, per esempio, alle preoccupazioni relative al proprio coniuge, ai parenti o agli amici, oppure, al dichiararsi incapaci di rinunciare ad alcune abitudini incompatibili con la religione. Si interpreta quindi la religione secondo i propri interessi, accettando unicamente quelle regole che convengono e rifiutando le altre.
Il Profeta (saas) non accondiscese mai ai desideri della gente. Trasmise il Corano al genere umano senza alterare nulla di quanto Allah aveva rivelato, senza prendere in considerazione alcun interesse personale, e ciò unicamente per timore di Allah. Allah parla della devozione (taqwa) del Profeta (saas) nei seguenti versetti:
Per la stella quando tramonta. Il vostro compagno non è traviato, non è in errore; e neppure parla d'impulso non è che una Rivelazione ispirata. Gliel'ha insegnata un fortissimo, di saggezza dotato, che compostamente comparve: [i.e., Gabriele]... (Surat an-Najm, 1-6)
E sappiate che il Messaggero di Allah è tra voi. Se in molte questioni accondiscendesse ai vostri [desideri], voi sareste in gravi difficoltà; ma Allah vi ha fatto amare la fede e l'ha resa bella ai vostri cuori, così come vi ha fatto detestare la miscredenza, la malvagità e la disubbidienza. Essi sono i ben diretti. (Surat al-Hujurat, 7)
Chi è più ingiusto di colui che inventa una menzogna contro Allah? Essi saranno condotti al loro Signore e i testimoni diranno: «Ecco quelli che hanno mentito contro il loro Signore». Cada sugli ingiusti la maledizione di Allah (Surah Hud:18)
Alcune situazioni in cui, secondo la narrazione del Corano, il Profeta (saas) si trovò coinvolto, dimostrano la sua rassegnazione e sottomissione ad Allah, come nel caso delle parole pronunciate mentre si trovava nascosto nella caverna dopo avere abbandonato Mecca, le quali costituiscono uno dei migliori esempi. Allah dice nel Suo Libro:
Se voi non lo aiutate Allah lo ha già soccorso il giorno in cui i miscredenti l'avevano bandito, lui, il secondo di due, quando erano nella caverna e diceva al suo compagno: « Non ti affliggere, Allah è con noi». Poi, Allah fece scendere su di lui la presenza di pace, lo sostenne con truppe che voi non vedeste, e rese infima la parola dei miscredenti, mentre la Parola di Allah è la più alta. Allah è Eccelso, Saggio. (Surat at-Tawba: 40)
Di fronte ad ogni evento il Profeta (saas) fu sempre sottomesso ad Allah, conscio del fatto che in tutta la creazione vi era bellezza e bontà. Le seguenti parole del Profeta (saas), secondo la narrazione del Corano, costituiscono un altro esempio rivelatore della sua sottomissione:
Se ti giunge un bene, ne soffrono; se ti colpisce sventura, dicono: «Meno male che abbiamo preso le nostre precauzioni». E si allontanano esultanti. Di': «Nulla ci può colpire altro che quello che Allah ha scritto per noi. Egli è il nostro patrono. Abbiano fiducia in Allah coloro che credono». (Surat at-Tawba: 50-51)
Per la sua sottomissione ad Allah, il Profeta (saas) fu un modello per tutti i musulmani, ai quali insegnò che è impossibile alterare quanto decretato da Allah:
"Ogni cosa avviene per decreto—anche l’incapacità e l’abilità"5
"… Quando chiedete qualcosa, chiedete ad Allah, e se cercate aiuto, cercatelo in Allah. Sappiate che se gli uomini si riunissero per beneficarvi, potrebbe beneficarvi solo nella misura di ciò che Allah ha decretato per voi, e se si riunissero per danneggiarvi, potrebbero ingiuriarvi solo nella misura di ciò che Allah ha decretato per voi. Il calamo è levato e l’inchiostro è asciutto."6
Quei credenti che si attengono alla Sunnah del Profeta (saas) devono affrontare ogni calamità con la stessa sottomissione, confidando nel fatto che in tutto vi è del buono e del bello. Non si deve dimenticare che il Profeta Muhammad (saas), il più timorato dei servi di Allah, fu messo alla prova con grandi difficoltà e dure esperienze.
Molti crearono difficoltà nelle comunità cui egli si rivolgeva. Comportandosi ipocritamente, ordirono complotti contro il Profeta (saas). I politeisti rifiutarono di abbandonare la religione dei loro antenati; altri chiesero al Profeta (saas) di recargli un segno che si addicesse ai loro interessi personali; altri tentarono di ucciderlo, arrestarlo o esiliarlo, ponendo ogni genere di ostacolo sul suo cammino.
Il Profeta (saas) fu sempre paziente con i miscredenti. Continuò a trasmettere la religione di Allah e a istruire i musulmani secondo i precetti del Corano, proteggendoli dal pericolo. L’origine di tale determinazione, successo e coraggio si fonda sulla sua profonda fede, devozione e sottomissione ad Allah. Il Profeta (saas) fu sempre consapevole del fatto che Allah era con lui, come nella caverna, e che ogni situazione era preordinata dal Creatore. Confidava nel fatto che ogni cosa proviene da Allah e che tutto si risolve nel modo migliore. Il seguente hadith del Profeta (saas) ci dimostra tale sottomissione:
"Strane sono le vie di un credente, poichè vi è del buono in ogni situazione, e ciò solo nel caso di un credente e di nessun altro, in quanto qualora si presenti un’occasione per gioire egli rende grazie [ad Allah], quindi vi è del buono in essa per lui, e qualora si trovi in difficoltà e mostri rassegnazione (sopportando con pazienza), vi è del buono in essa per lui."7
In ogni situazione il Profeta (saas) fece sempre del suo meglio, pur sapendo che l’esito dipendeva da Allah, quindi confidò ed ebbe fiducia in Lui. In compenso di tale sottomissione, Allah gli concesse forza e successo.
Allah insegnò al Profeta (saas) ad essere paziente con quanti causavano problemi, e a tale prescrizione si attenne nel corso della sua intera esistenza. Un versetto recita:
Dicono: "Siamo obbedienti!"; poi, quando ti lasciano, una parte di loro medita, di notte, tutt'altre cose da quelle che tu hai detto. Ma Allah scrive quello che tramano nella notte. Non ti curar di loro e riponi la tua fiducia in Allah. Allah è garante sufficiente. (Surat an-Nisa', 81)
Haci Nazif Bey. Un versetto del Corano: " E non credere che Allah sia disattento a quello che fanno gli iniqui. ..." (Surah Ibrahim, 42)
Le parole che al Profeta (saas) fu comandato di pronunciare in un’altra difficile situazione sono altresì rivelatrici della sua devozione e sottomissione:
Se polemizzano contro di te, di': " Sottometto ad Allah il mio volto, io e coloro che mi hanno seguito". E di' a coloro che hanno ricevuto il Libro e agli illetterati: "Vi siete sottomessi? " Se si sottomettono, saranno ben guidati; se ti volgono le spalle, il tuo compito è solo il trasmettere. Allah osserva i Suoi schiavi. (Surah Al ‘Imran, 20)
Il Profeta (saas), parlando della ricompensa che attende quanti si sottomettono, disse :
"Se confidate completamente in Allah, Egli provvederà al vostro sostentamento nello stesso modo in cui provvede per gli uccelli, i quali escono con lo stomaco vuoto al mattino e ritornano sazi alla sera."8
Le parole e le azioni del Profeta (saas) costituiscono il migliore modello per i credenti. Per questa ragione, ogniqualvolta il credente si trovi a dover affrontare una difficoltà, o una situazione che non gli aggradi, deve pensare ai versetti del Corano e al fatto che Allah è il creatore di ogni cosa, quindi far propria la sottomissione del Profeta (saas) e accettare il destino scelto per lui da Allah.
Uno dei principi fondamentali dell’Islam è il fondare la propria intera esistenza sull’amore e il timore di Allah, adempiendo a tutti i propri obblighi all’unico fine di ottenere la benevolenza e la misericordia di Allah e il Suo Paradiso. In un versetto, Allah dice ai credenti: Di': «In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah Signore dei mondi». (Surat al-An‘am, 162)
Nel seguente versetto, si ingiunge ai credenti di vivere la religione unicamente per Allah e non per qualsiasi altro motivo: "Coloro che invece si pentono, si correggono, si aggrappano ad Allah e purificano il loro culto nei Suoi confronti, questi saranno insieme coi credenti e Allah darà loro ricompensa immensa. " (Surat an-Nisa', 146) Chiunque si tenga stretto ad Allah, sapendo che non vi è dio se non Lui e vivendo la propria esistenza all’unico scopo di ottenere il Suo compiacimento, senza mai abbandonare la fiducia in Lui, dimostra la vera fede.
Nessun credente sincero tenta di ottenere amore, benevolenza o lode da altri che Allah, nelle sue azioni e nell’adempimento dei suoi doveri religiosi. Il modello migliore di tale fede sincera è costituito dal Profeta Muhammad (saas) e dagli altri Profeti (la pace su di loro).
Il Profeta (saas) cercò unicamente il compiacimento di Allah e spese l’esistenza sforzandosi di ottenere la Sua misericordia, compassione e il Paradiso, senza mai prestare attenzione ai suoi interessi personali o a guadagni terreni.
Di' : «Non vi chiedo ricompensa alcuna, né sono fra coloro che vogliono imporsi». (Surah Sad, 86)
Di': «Non vi chiedo nessuna ricompensa. Essa vi appartiene. La mia ricompensa spetta ad Allah. Egli è il Testimone di tutte le cose». (Surah Saba', 47)
Inviammo i nostri messaggeri, in successione. Ogni volta che un messaggero giunse a una comunità, lo trattarono da impostore. Facemmo sì che succedessero le une alle altre e ne facemmo [argomento di] leggende. Periscano per sempre le genti che non credono! (Surat al-Muminun:44)
Nel corso della sua missione, il Profeta Muhammad (saas) incontrò ogni genere di difficoltà. Negatori e politeisti tra la sua gente lo insultarono nella maniera più atroce, definendolo addirittura mago o folle. Altri decisero di ucciderlo e a tal scopo ordirono complotti. Ciò nonostante, il Profeta (saas) perseverò nell’insegnamento del Corano, e quindi della giusta moralità e del buon comportamento, ad ogni genere di persone, indipendentemente dalla loro origine e cultura.
Come rivelato nei versetti del Corano, alcuni non avevano la minima idea di cosa fossero le buone maniere, per tale ragione non sfiorò mai la loro mente il pensiero di poter atterrire quanti avessero una superiore moralità. Il Profeta (saas) dimostrò la più grande pazienza in tali circostanze, volgendosi ad Allah e implorando il Suo aiuto in ogni situazione e incoraggiando i credenti alla pazienza e alla sottomissione.
In numerosi versetti, Allah raccomanda al Profeta (saas) di essere paziente, nonostante le parole dei miscredenti:
Sopporta dunque con pazienza quel che ti dicono e glorifica il tuo Signore prima che si levi il sole e prima che tramonti. (Surah Qaf, 39)
Non ti addolorino le loro parole. Tutta la potenza appartiene ad Allah. Egli è audiente, sapiente.. (Surah Yunus, 65)
Ben sappiamo che il tuo petto si affligge per quello che dicono.. (Surat al-Hijr, 97)
Forse vorresti tralasciare una parte di ciò che ti è stato rivelato e forse il tuo petto è angustiato da quello che dicono: «Perché non è stato fatto scendere un tesoro su di lui, o perché non è accompagnato da un angelo?». In verità tu sei solo un ammonitore. Allah è il garante di tutto. (Surah Hud, 12)
I credenti, nell’affrontare le proprie difficoltà, devono ricordare le situazioni in cui il Messaggero di Allah (saas) dimostrò la sua pazienza per prenderlo a modello. Quanti disperano di fronte agli inconvenienti più insignificanti, che sono incapaci di sostenere la minima obiezione, che smettono la predicazione della religione di Allah o che perdono la speranza qualora i loro affari vadano male devono essere consapevoli del fatto che tale comportamento è incompatibile con il sacro Libro di Allah e i detti e le azioni del Profeta (saas). I credenti devono sempre essere pazienti, rivolgersi ad Allah per un aiuto e renderGli grazie, adottare la superiore condotta morale del Profeta (saas), e sperare nella misericordia, nella compassione e nel Paradiso nel nostro Signore.
Cosa mai impedisce agli uomini di credere, dopo che è giunta loro la Guida, e di chiedere perdono al loro Signore? [Vogliono] subire il destino dei loro avi e [che] li colpisca in pieno il castigo? (Surat al-Kahf:55)
Charles Robertson, Mathaf Gallery, Londra
Come si è visto, le persone che circondavano il Profeta (saas) variavano molto in quanto a carattere e idee. Durante la sua vita, tuttavia, egli mostrò interesse nei confronti di ciascuna di esse, ammonendole circa i loro errori e manchevolezze, tentando di educarle in ogni situazione, dall’igiene personale alle questioni di fede. Tale attitudine compassionevole, tollerante e comprensiva consentì di conquistare i cuori di molte persone all’Islam e suscitare un amore genuino per il Profeta (saas). Allah descrive nel Corano il contegno adottato dal Profeta (saas) nei confronti di chi gli stava accanto:
Dalla collezione G. Mesara. Un versetto coranico in stile Esma-i Nebi: "Non ti mandammo se non come misericordia per il creato." (Surat al-Anbiya': 107)
E' per misericordia di Allah che sei dolce nei loro confronti! Se fossi stato duro di cuore, si sarebbero allontanati da te. Perdona loro e supplica che siano assolti. Consultati con loro sugli ordini da impartire; poi, quando hai deciso abbi fiducia in Allah. Allah ama coloro che confidano in Lui. (Surah Al ‘Imran, 159)
In un altro versetto, Allah si rivolge al Profeta (saas) per dirgli come comportarsi con quanti gli stavano intorno:
Ben conosciamo quello che dicono: tu non sei tiranno nei loro confronti! Ammonisci dunque con il Corano chi non teme la Mia minaccia. (Surah Qaf, 45)
Il Profeta (saas) non esercitò mai alcuna pressione affinché costoro accettassero la religione, né impose loro condizioni. Al contrario, egli si rivolse a loro sempre nei modi più gentili.
Il Profeta (saas) sostenne sempre, con forte coscienza, la comunità dei fedeli e in ogni situazione si rivelò un benefattore. Per queste sue caratteristiche, il Profeta (saas) è definito in molti versetti come "vostro compagno." (Surah Saba', 46: Surat an-Najm, 2, Surat at-Takwir, 22).
Quanti, tra i credenti, furono capaci di comprenderne la coscienziosità considerarono il Profeta (saas) più vicino a loro di qualsiasi altra persona e si umiliarono di fronte a lui. In un versetto, Allah afferma:
Il Profeta è più vicino ai credenti di loro stessi e le sue spose sono le loro madri... (Surat al-Ahzab: 6)
Imam Ghazali, il grande erudito islamico, riassunse, alla luce degli hadith, la condotta del Profeta (saas) nei confronti di quanti gli stavano intorno :
"... Ognuno pensava che il Profeta gli rendesse maggiore onore. Chiunque si fosse recato da lui poteva vedere il suo volto.
... Era solito chiamare i suoi compagni per cognome, onorandoli, e soleva dare un cognome a chi non ne avesse uno.
... Era molto affettuoso e gentile nel trattare con le persone.
... Nessuno poteva parlare a voce alta in sua presenza."9
L’amore umano, la gentilezza e la compassione dimostrate dal Profeta (saas), le quali indussero quanti gli stavano intorno ad accettare la vera religione, accendendone i cuori alla fede, rappresenta quella superiore moralità cui tutti i musulmani dovrebbero aspirare.
… Allah sceglie chi vuole tra i Suoi messaggeri. Credete in Allah e nei Suoi messaggeri. Se crederete e vi comporterete da timorati, avrete una ricompensa immensa.(Surah Al'Imran:179)
Se poi volgono le spalle, di': « Mi basta Allah. Non c'è altro dio all'infuori di Lui. A Lui mi affido. Egli è il Signore del Trono immenso». (Surat at-Tawba: 129)
Nel Corano, Allah si rivolge ai credenti dicendo: "attenetevi alla giustizia e rendete testimonianza innanzi ad Allah, foss'anche contro voi stessi, i vostri genitori o i vostri parenti, si tratti di ricchi o di poveri! Allah è più vicino [di voi] agli uni e agli altri. Non abbandonatevi alle passioni, sì che possiate essere giusti. Se vi destreggerete o vi disinteresserete, ebbene Allah è ben informato di quello che fate...." (Surat an-Nisa', 135). Per le sue regole imposte ai musulmani, la sua attitudine giusta e tollerante nei confronti di altre religioni, lingue, razze e tribù, e la sua equanimità di fronte a tra ricchi e poveri, il Messaggero di Allah (saas) è un grande modello per tutto il genere umano.
In un versetto, Allah si rivolge al Suo Profeta (saas) dicendo:
Ascoltano solo per diffamare, avidi di illeciti guadagni. Se vengono da te, sii arbitro tra loro o allontanati. E se ti allontanerai, non potranno mai nuocerti in nulla. Se giudichi, fallo con giustizia, ché Allah ama i giusti . (Surat al-Ma'ida: 42)
Il Profeta (saas) si attenne sempre agli ordini di Allah, anche nei confronti di persone tanto difficili, né mai fece alcuna concessione nel suo adempimento della giustizia. Divenne quindi un modello per tutti i tempi, come testimoniano le parole: "Il mio Signore ha ordinato l'equità …" (Surat al-A‘raf, 29).
Diversi incidenti dimostrano il senso di giustizia del Profeta (saas). Egli viveva in un luogo in cui coesistevano persone di diversa religione, lingua, razza e tribù. In tali società era assai difficile vivere in pace e sicurezza, mantenendo sotto controllo quanti tentavano di creare dissensi. Aggressioni e attacchi potevano scoppiare anche per la parola o azione più futile. La giustizia del Profeta (saas) si dimostrò tuttavia una fonte di pace e sicurezza per tali comunità, così come per i musulmani. Al tempo del Profeta (saas), cristiani, ebrei e pagani era trattati equanimamente. Il Profeta (saas) si atteneva al versetto "Non c'è costrizione nella religione …" (Surat al-Baqara, 256), esponendo la vera religione a tutti, pur lasciando libertà di scelta.
In un altro versetto, Allah rivela al Profeta (saas) il genere di giustizia e conciliazione da adottare nei confronti delle altre religioni:
Invitali dunque [alla fede], procedi con rettitudine come ti è stato ordinato e non seguire le loro passioni. Di': «Credo in tutta la Scrittura che Allah ha rivelato. Mi è stato ordinato di giudicare con equità tra voi. Allah è il nostro Signore e il vostro Signore. A noi le nostre azioni, a voi le vostre. Nessuna polemica tra noi e voi. Ci riunirà Allah e verso Lui è la meta [ultima]». (Surat ash-Shura, 15)
Tale nobile atteggiamento del Profeta (saas), in totale armonia con la moralità del Corano, dovrebbe oggi essere asunto a modello nelle relazioni con i membri di altre religioni .
La giustizia del Profeta (saas) instaurò comprensione tra persone di razze differenti. In molti discorsi, come nel suo sermone finale, il Profeta (saas) affermò che la vera superiorità non si fonda sulla razza, ma sulla devozione in Allah, come al versetto:
O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità Allah è sapiente, ben informato. (Surat al-Hujurat: 13)
Prima di te non inviammo alcun Messaggero che non mangiasse cibo e non camminasse nei mercati. E designammo alcuni come tentazioni per gli altri. Persevererete ? Il tuo Signore tutto osserva. (Surat al-Furqan: 20)
Due hadith riferiscono che il Profetas (saas) disse:
"Voi siete figli di Adamo, e Adamo venne dalla polvere. Che la gente smetta di vantarsi dei propri antenati."10
"Queste vostre genealogie non sono una ragione per insultare nessuno. Siete tutti figli di Adamo. Nessuno gode di superiorità su un altro se non nella religione e in taqwa (timore di Allah)."11
Nel suo ultimo sermone, il Profeta (saas) si rivolse ai musulmani in questi termini:
"Non vi è superiorità tra un arabo e un non arabo né tra un non arabo e un arabo; né tra un bianco e un nero né tra un nero e un bianco, tranne che in timore di Allah. In verità, il più nobile tra voi è chi più teme il Suo Signore.."12
L’accordo con i cristiani di Najran, nel Sud della Penisola Arabica, fu un altro esempio eccelso della giustizia del Profeta (saas). Uno degli articoli dell’accordo statuisce:
"La vita degli abitanti di Najran e dell’area circostante, la loro religione, terra, proprietà, bestiame e quanti di loro sono presenti o assenti, i loro messaggeri e i loro luoghi di culto sono sotto la protezione di Allah e la tutela dl Suo Profeta."13
Il Patto di Medina, firmato dai musulmani emigrati da Mecca, i musulmani indigeni e gli ebrei di Medina costituisce un altro importante esempio di giustizia. A seguito di tale costituzione, che stabilì giustizia tra comunità di fede diversa, assicurando la protezione dei loro vari interessi, lunghi anni di inimicizia giunsero a termine. Uno delle caratteristiche più notevoli del trattato è la libertà di credo ivi stabilita. Un articolo attinente prescrive:
"Gli ebrei di Banu 'Auf sono un’unica nazione con i Musulmani; gli ebrei hanno la loro religione, i musulmani la loro…"14
L’articolo 16 del trattato afferma: "quell’ebreo che a noi si conforma gode del diritto alla nostra protezione... Non dovrà essere maltrattato né il suo nemico assistito."15 I compagni del Profeta (saas) rimasero fedeli a tale articolo anche dopo la sua morte, e ad esso si attennero nei confronti di berberi, buddisti, induisti e genti di altri credi.
Una delle ragioni principali per cui l’età dell’oro dell’Islam fu un’era di pace e sicurezza fu la giusta condotta del Profeta (saas), essa stessa un riflesso della moralità coranica.
Haci Nazif Bey. Un versetto del Corano: "... [Allah vi ordina di] giudicare con equità quando giudicate tra gli uomini. (Surat an-Nisa', 58)
La giustizia del Profeta (saas) ispirò inoltre fiducia nei non-musulmani, molti dei quali, inclusi i politeisti, chiesero di essere presi sotto la sua protezione. Allah rivelò tale richiesta da parte dei politeisti nel Corano, informando inoltre il Profeta (saas) sull’attitudine da assumere nei loro confronti:
E se qualche associatore ti chiede asilo, concediglielo affinché possa ascoltare la Parola di Allah, e poi rimandalo in sicurezza. Ciò in quanto è gente che non conosce! (Surat at-Tawba, 6)
Come potrebbe esserci un patto tra Allah e il Suo Messaggero e i politeisti, ad eccezione di coloro con i quali stipulaste un accordo presso la Santa Moschea? Finché si comportano rettamente con voi, comportatevi rettamente verso di loro. Allah ama i timorati. (Surat at-Tawba, 7)
Oggigiorno, l’unica soluzione alle lotte e ai conflitti che imperversano nel mondo è l’adozione della moralità coranica, e nell’adesione al cammino di giustizia, senza distinzioni tra diverse religioni, lingue o razze.
Allah ha ordinato a tutti di obbedire ai Profeti da Lui inviati. Questi messaggeri erano uomini santi che si attenevano ai comandi di Allah, comunicavano le Sue rivelazioni e rappresentavano, mediante le loro parole ed azioni, in breve, la loro integrale condotta di vita, il modello umano conforme al volere di Allah. Allah rivela nel Corano che quanti terranno fede ai Suoi messaggeri saranno salvati. Per questa ragione, l’ubbidienza al Profeta (saas) è un obbligo di primaria importanza. Allah menziona l’importanza dell’ubbidienza nel Corano:
Non abbiamo inviato un Messaggero se non affinché sia obbedito, per volontà di Allah. Se, dopo aver mancato nei loro stessi confronti, venissero da te e chiedessero il perdono di Allah e se il Messaggero chiedesse perdono per loro, troverebbero Allah pronto ad accogliere il pentimento, misericordioso. (Surat an-Nisa', 64)
Coloro che obbediscono ad Allah e al Suo messaggero saranno tra coloro che Allah ha colmato della Sua grazia: Profeti, uomini di verità, martiri, gente del bene; che ottima compagnia! (Surat an-Nisa', 69)
In numerosi versetti del Corano si afferma che quanti ubbidiscono ai Suoi messaggeri in verità ubbidiscono ad Allah. Così che, quanti si ribellano a tali messaggeri, si ribellano ad Allah. Tra i succitati versetti ricordiamo:
Chi obbedisce al Messaggero obbedisce ad Allah. E quanto a coloro che volgono le spalle, non ti abbiamo inviato come loro guardiano! (Surat an-Nisa': 80)
In verità coloro che prestano giuramento [di fedeltà], è ad Allah che lo prestano: la mano di Allah è sopra le loro mani . Chi mancherà al giuramento lo farà solo a suo danno; a chi invece si atterrà al patto con Allah, Egli concederà una ricompensa immensa. (Surat al-Fath, 10)
Invero io confido in Allah, mio Signore e vostro Signore. Non c'è creatura che Egli non tenga per il ciuffo . Il mio Signore è sul retto sentiero ». (Surah Hud: 56)
l tuo Signore è il Perdonatore, Colui che detiene la misericordia. Se considerasse quello che hanno fatto, certamente affretterebbe il castigo; ma ognuno di loro ha un termine e nessuno potrà sfuggirvi. (Surat al-Kahf, 58)
Il Profeta (saas) ha inoltre messo in rilievato l’importanza dell’ubbidienza nel seguente hadith:
"Chiunque ubbedisce a me, ubbedisce ad Allah, chiunque disubbidisce a me, disubbidisce ad Allah, e chiunque ubbidisce al governante da me nominato, ubbedisce a me, e chiunque a lui disubbidisce, disubbedisce a me."16
Nel Corano, Allah descrive il Profeta (saas) come un protettore e una guida per i fedeli, per questa ragione i musulmani fecero riferimento a lui in ogni situazione, chiedendo il suo permesso e la sua opinione prima di intraprendere qualsiasi azione. Nei casi in cui fosse stato difficile giungere ad un accordo, pur potendo risolvere la situazione in maniera indipendente, oppure avessero ricevuto notizie concernenti la sicurezza, la salute o l’economia della comunità dei fedeli, essi erano soliti rivolgersi al Profeta (saas) per attenersi poi alla soluzione da lui prospettata o al suo consiglio, sempre sicuro e degno di fede.
Questo è un aspetto fondamentale della moralità ordinata da Allah nel Corano. In un versetto, per esempio, Egli ordina che tutte le notizie siano riportate al Profeta (saas) o ai suoi rappresentanti. Il versetto recita:
Se giunge loro una notizia, motivo di sicurezza o di allarme, la divulgano. Se la riferissero al Messaggero o a coloro che hanno l'autorità, certamente la comprenderebbero coloro che hanno la capacità di farlo. Se non fosse stato per la grazia di Allah che è su di voi e per la Sua misericordia, certamente avreste seguito Satana, eccetto una piccola parte di voi. (Surat an-Nisa', 83)
Questa ingiunzione contiene chiaramente grandi benefici e saggezza, dal momento che ogni ordine e norma proveniente dal Profeta (saas) è garantita da Allah. Il Profeta (saas) era il membro più savio e intelligente della comunità dei fedeli. Di norma, in ogni situazione, si cerca di chiedere consiglio alla persona più sagace e coscienziosa, vale a dire, alla persona più degna di fede, per giungere ad una decisione.
Oltre alle suddette caratteristiche del Profeta (saas), un altro vantaggio derivante dal fatto di riunire tutte le notizie in una sola persona è la considerazione che questa potrà fornire il responso migliore e più avveduto dal momento che tutti gli aspetti dell’evento saranno a lei noti. In un altro versetto, Allah comanda ai fedeli di scegliere il Profeta (saas) quale giudice qualora insorga un divergenza tra loro. È un ordine da parte di Allah che tali divergenze vengano riportate immediatamente al Profeta (saas), e ciò è dunque il corso degli eventi più appropriato in termini di ragione, moralità e coscienza. È inoltre molto importante ubbidire alle regole enunciate dal Profeta (saas), con tutto il cuore e senza riserve. Anche nel caso in cui tale decisione possa entrare in conflitto con gli interessi personali, i veri credenti non avranno dubbi e si conformeranno immediatamente alle ingiunzioni del Profeta (saas). Allah descrive questo importante aspetto dell’ubbidienza nel Corano:
No, per il tuo Signore, non saranno credenti finché non ti avranno eletto giudice delle loro discordie e finché non avranno accettato senza recriminare quello che avrai deciso, sottomettendosi completamente. (Surat an-Nisa', 65)
Gli ipocriti, o coloro la cui fede è labile, furono incapaci di comprendere come le decisioni del Profeta (saas) fossero confermate da Allah e, mancando di informarlo in ogni situazione, provocarono dissensi. Allah descrive tale condizione con queste parole:
Tra loro ci sono quelli che dileggiano il Profeta e dicono: «E' tutto orecchi» Di': «E' tutto orecchi per il vostro bene, crede in Allah e ha fiducia nei credenti, ed è una [testimonianza di] misericordia per coloro fra voi che credono. Quelli che tormentano il Messaggero di Allah avranno doloroso castigo». (Surat at-Tawba: 61)
Incapaci di cogliere l’essenza della fede e di apprezzare il merito del Profeta (saas), costoro, evitando di informarlo in ogni situazione, adottarono un approccio errato. Gli ignoranti non sono in grado di mettere a frutto quanto conoscono a scopi benefici, per il bene e la sicurezza del genere umano. Se ne avvalgono per spendere vane parole e fomentare dissensi, per volgere gli uni contro gli altri e complottare. Il Profeta (saas), tuttavia, usufruì delle informazioni raccolte per la pace, la sicurezza e la prosperità dei musulmani e di quanti erano sotto la sua protezione, per stornare ogni eventuale pericolo e intrigo ai danni dei credenti. Avendo identificato i deboli nella fede, egli prese misure per fortificarli e prevenire quanto avrebbe potuto debilitare i fedeli o lederne il morale. Introdusse quindi misure volte ad arrecare benefici ed esiti desiderabili. Per questa regione Allah si riferisce a lui come "tutto orecchi per il vostro bene". Tutte le parole, decisioni e misure prese dal Profeta (saas) sono state fonte di beneficio tanto per i credenti che per il genere umano.
In Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. "Non facciamo differenza alcuna tra i Suoi Messaggeri". E dicono:"Abbiamo ascoltato e obbediamo. Perdono, Signore! E' a Te che tutto ritorna". (Surat al-Baqara: 285)
Il Profeta (saas) spese tutta la sua vita, a partire dalla rivelazione del Corano, invitando la gente alla religione e guidandola al vero cammino. In un versetto, Allah istruisce il Profeta (saas) su come rivolgersi alle persone:
Di': «Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti»." (Surah Yusuf, 108)
Come risulta evidente da una lettura del Corano, il Profeta (saas) incontrò numerose difficoltà nell’invitare la gente alla religione e istruirla sul Corano e la vera moralità. Dal momento che non tutti erano sul vero cammino, alcuni resero la vita difficile al Profeta (saas), per gelosia, odio e invidia. Alcuni furono lenti a comprendere le sue parole, oppure, una volta intese, furono riluttanti a metterle in pratica. Altri assunsero un comportamento ipocrita, affermando falsamente di credere alle sue parole. Il Profeta (saas) continuò a diffondere la religione con grande determinazione, senza prestare attenzione a tutti questi ostacoli. L’atteggiamento di queste persone è rivelato nel seguente versetto:
Voi li amate mentre loro non vi amano affatto. Mentre voi credete a tutta la Scrittura loro, quando vi incontrano, dicono: "Crediamo"; ma quando son soli, si mordono le dita rabbiosi contro di voi. Di': "Morite nella vostra rabbia!". In verità Allah conosce bene quello che è celato nei cuori. (Surah Al ‘Imran, 119)
Di': «Non ho ricevuto altro ordine che quello di adorare Allah senza associarGli alcunché. Vi chiamo a Lui e verso di Lui tornerò». (Surat ar- Ra‘d, 36)
Un altro versetto menziona la determinazione del Profeta (saas) di fronte a quanti lo opponevano:
Coloro ai quali abbiamo dato la Scritture si rallegrano di ciò che abbiamo fatto scendere su di te, mentre fra le fazioni vi è chi ne rinnega una parte. Di': «Non ho ricevuto altro ordine che quello di adorare Allah senza associarGli alcunché. Vi chiamo a Lui e verso di Lui tornerò». (Surat ar-Ra‘d, 36)
Il Profeta (saas) perseverò nell’ammonire quanti non credevano, presentando loro la religione nella maniera più efficace, nella speranza che trovassero la fede e abbandonassero l’odio nei suoi confronti e della fede. La loro reazione è descritta in Surat an-Nisa':
Non hai visto coloro che dicono di credere in quello che abbiamo fatto scendere su di te e in quello che abbiamo fatto scendere prima di te, e poi ricorrono all'arbitrato degli idoli, mentre è stato loro ordinato di rinnegarli? Ebbene, Satana vuole precipitarli nella perdizione. E quando si dice loro: "Venite verso ciò che Allah ha rivelato e verso il Messaggero!", vedrai gli ipocriti allontanarsi e scostarsi da te. (Surat an-Nisa', 60-61)
Di': « Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti». (Surah Yusuf: 108)
Nonostante l’ipocrisia di quanti lo opponevano, il Profeta (saas) si rivolse loro in termini tali da istillare la verità e influenzare la coscienza. Un versetto recita:
Essi sono coloro di cui Allah bene conosce il cuore. Non badare a loro, solo esortali e di' loro qualcosa che tocchi le loro anime. (Surat an-Nisa', 63)
Fu ovviamente una gravosa responsabilità esortare i suoi nemici, mostrare loro gli errori del cammino intrapreso e invitarli alla via della verità. Tuttavia, a chi, come il Profeta (saas), ha riposto la sua fede in Allah e sa che la fede è un Suo dono e di Lui solo ha timore, Allah offre assistenza e aiuto.
In vari versetti del Corano, Allah rivela di avere inviato messaggeri al fine di convertire quanti si erano sviati, per purificarli ed insegnargli i sacri versetti. Come si è visto sopra, nel corso della sua vita, il Profeta (saas) perseverò con grande pazienza, fermezza e determinazione nell’adempimento delle responsibilità affidategli da Allah. Anche nell’ultimo sermone, pronunciato poco prima di morire, egli continuò a istruire i musulmani.
Allah ha definito queste stupende responsabilità in alcuni versetti:
Infatti vi abbiamo inviato un Messaggero della vostra gente, che vi reciti i Nostri versetti, vi purifichi e vi insegni il Libro e la saggezza e vi insegni quello che non sapevate. (Surat al-Baqara, 151)
Sami Efendi (1838-1912). Un’iscrizione calligrafica in stile celi ta'liq. Qalam-i Kibar (apoftegma), "Il requisito principale per la sapienza è il timore di Allah."
Allah ha colmato [di grazia] i credenti, quando ha suscitato tra loro un Messaggero che recita i Suoi versetti, li purifica e insegna loro il Libro e la saggezza, mentre in precedenza erano in preda all'errore evidente. (Surah Al ‘Imran, 164)
Egli è Colui che ha inviato tra gli illetterati un Messaggero della loro gente, che recita i Suoi versetti, li purifica e insegna loro il Libro e la Saggezza, anche se in precedenza erano in errore evidente. (Surat al-Jumu‘a, 2)
In un altro versetto, Allah descrive i consigli e gli ammonimenti del Profeta (saas) come "ciò che vi fa rivivere":
O voi che credete, rispondete ad Allah e al Suo Messaggero quando vi chiama a ciò che vi fa rivivere e sappiate che Allah si insinua tra l'uomo e il suo cuore e che sarete tutti radunati davanti a Lui. (Surat al-Anfal, 24)
Questa è la ragione per cui gli ammonimenti e le esortazioni del Profeta (saas) differiscono da quelle di ogni altro. Adeguarsi a tali ammonimenti è un mezzo di salvezza in questo mondo e nell’altro. Le esortazioni di ogni Profeta (saas) si fondano su una sapienza il cui fine è la salvezza dal male, dalla crudeltà, dal pessimismo e dalla sofferenza. Dal momento che tutti i suoi consigli sono ispirati e garantiti da Allah, un musulmano sincero si sottometterà ad essi e troverà la fede.
Le parole del Profeta (saas) che ci sono pervenute contengono gli eccellenti consigli che rivolti ai fedeli, come nell’esortazione rivolta al suo compagno Muadh. Si riporta che egli disse:
"O Muadh, ti do un consiglio: temi Allah, sii sincero, mantieni le promesse, adempi ai tuoi obblighi di fiducia e non violarli, proteggi i tuoi vicini, sii gentile verso gli orfani, modesto nel parlare, diffondi la pace, compi buone azioni, mantieniti nella fede, acquisisci conoscenza del Corano, ama l’altro mondo, temi la resa dei conti....
O Muadh, ti proibisco: di chiamare mendace un uomo veritiero, di accondiscendere ad alcun peccato, di disubbidire ad un giudice giusto e di creare disordini sulla terra.
O Muadh, ti ordino: Temi Allah ogniqualvolta passi accanto a una pietra, a un albero e a un ammasso di terra. Rinnova il tuo pentimento ogniqualvolta commetti un peccato. Pentiti in segreto per i peccati nascosti e apertamente per quelli manifesti."17
In tal modo il Profeta (saas) soleva educare quanti gli erano prossimi e i musulmani, invitandoli a perfezionare il carattere.
Gli uomini credono che li si lascerà dire:« Noi crediamo» senza metterli alla prova ? Già mettemmo alla prova coloro che li precedettero. Allah conosce perfettamente coloro che dicono la verità e conosce perfettamente i bugiardi. O forse coloro che commettono cattive azioni credono di poterci sfuggire? Quanto giudicano male! (Surat al-Ankabut:2-4)
Non è giunta loro la storia di quelli che vissero precedentemente, del popolo di Noè, degli 'Âd e dei Thamûd, del popolo di Abramo, degli abitanti di Madian e delle città devastate ? Messaggeri della loro gente recarono prove evidenti. Non fu Allah ad essere ingiusto con loro, sono loro che lo furono nei loro stessi confronti.(Surat at - Tawba, 70)
In conformità al comandamento di Allah rivelato nel versetto del Corano che recita: "… Magnifica la sua grandezza!" (Surat al-Isra', 111), ogni volta che il Profeta (saas) esponeva una questione, offriva consigli, predicava o pregava, ricordava costantemente Allah menzionando i Suoi Nomi più grandi e belli. Era solito lodare il Suo potere, la Sua maestà e la Sua grandezza. Allah indicò al Profeta (saas) il modo in cui rivolgersi alla gente in alcuni versetti:
Di': "O Allah, Sovrano del regno, Tu dài il regno a chi vuoi e lo strappi a chi vuoi, esalti chi vuoi e umilî chi vuoi. Il bene è nelle Tue mani, Tu sei l'Onnipotente. Tu fai che la notte si insinui nel giorno e il giorno nella notte, dal morto trai il vivo e dal vivo il morto. E concedi a chi vuoi senza contare".(Surah Al ‘Imran, 26-27)
Di': "Sia che nascondiate quello che avete nei cuori sia che lo manifestiate, Allah lo conosce. Egli conosce tutto quello che è nei cieli e sulla terra. Allah è onnipotente". (Surah Al ‘Imran, 29)
Chi spera di incontrare Allah (sappia che) in verità il termine di Allah si avvicina. Egli è Colui che tutto ascolta e conosce. )(Surat al - Ankabut, 5
E chi lotta, è per se stesso che lotta. Chè in verità Allah basta a Se stesso, non ha bisogno del creato. (Surat al - Ankabut, 6)
Di': «Mi baso su una prova chiara da parte del mio Signore - e voi la tacciate di menzogna - non ho in mio potere quello che volete affrettare: il giudizio appartiene solo ad Allah. Egli espone la verità ed è il migliore dei giudici. (Surat al-An‘am, 57)
Di': «Uomini, io sono un Messaggero di Allah a voi tutti inviato da Colui al Quale appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Non c'è altro dio all'infuori di Lui. Dà la vita e dà la morte. Credete in Allah e nel Suo Messaggero, il Profeta illetterato che crede in Allah e nelle Sue parole. Seguitelo, affinché possiate essere sulla retta via». (Surat al-A‘raf, 158)
Di': «Se il mare fosse inchiostro per scrivere le Parole del mio Signore, di certo si esaurirebbe prima che fossero esaurite le Parole del mio Signore, anche se ne Noi ne aggiungessimo altrettanto a rinforzo». (Surat al-Kahf, 109)
Di': "Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto. Non ha generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui". (Surat al-Ikhlas, 1-4)
Hüseyin Kutlu. Calligrafia: ‘Mashallah.'
Nel dare consigli ai musulmani, il Profeta (saas) era solito esordire ricordando la grandezza di Allah:
"Non vi è dio che Allah, Egli è Uno e non ha associati, a Lui spetta ogni lode e autorità e ha potere su tutte le cose, gloria ad Allah, non vi è dio che Allah, Allah è il più grande, non vi è potere né forza se non in Allah."18
Ogni musulmano che prenda a modello la condotta, moralità e devozione del Profeta (saas) e viva secondo i parametri del Corano e della Sunnah, deve esprimersi in maniera tale da ricordare alla gente la grandezza e il potere di Allah, invitando a intraprendere il Suo cammino e ispirando amore e timore di Lui. Ogni sua parola deve rendere testimonianza del fatto che egli ricorda Allah e che a Lui sempre si volge.
Il Profeta (saas) ha incessantemente invitato la gente all’amore di Allah, e per esso ad amare lui. Un hadith afferma:
"Amate Allah per il sostentamento che vi ha concesso. Amate me come Allah mi ama."19
Nel versetto "O Profeta, ti abbiamo mandato come testimone, nunzio e ammonitore " (Surat al-Ahzab, 45), Allah descrive il Profeta (saas) come un messo di buone notizie ed un ammonitore. Il Profeta (saas) mise sempre in guardia la gente contro le sofferenze dell’inferno; nel contempo, descrisse l’attraente futuro promesso a quanti compiono il bene in questo mondo e la vita eterna del Paradiso. Questa caratteristica del Profeta (saas) è rivelata nel Corano con queste parole:
In verità ti abbiamo inviato come nunzio e ammonitore, e non ti sarà chiesto conto di quelli della Fornace. (Surat al-Baqara, 119)
Con la verità abbiamo fatto scendere [il Corano] e con la verità è sceso: non ti inviammo se non come annunciatore di buona novella e come ammonitore. (Surat al-Isra', 105)
In verità esso è davvero ciò che il Signore dei mondi ha rivelato, è sceso con esso lo Spirito fedele sul cuore tuo, affinché tu fossi un ammonitore. (Surat ash-Shu‘ara', 192-194)
Non ti abbiamo mandato se non come nunzio ed ammonitore per tutta l'umanità , ma la maggior parte degli uomini non sanno. (Surah Saba', 28)
Quanti prendono il Profeta (saas) a modello e si attengono alla Sunnah devono, come lui, diffondere la buona novella e ammonire. Il Profeta (saas) stesso descrisse la condotta da assumere:
"Rendete le cose facili per le persone, non difficili, quietatele (con buone notizie) e non rifiutatele."20
Le buone notizie accrescono l’entusiasmo ed elevano il morale dei credenti, ispirano maggior determinazione e perseveranza nello sforzo nella via di Allah. Chiunque speri di essere ricompensato con il Paradiso ha ovviamente un atteggiamento e uno stato d’animo ben differente rispetto a chi considera monotoni questi sforzi o li compie per abitudine o senso del dovere. Per questa ragione, Allah ha comandato al Suo Messaggero (saas): " incoraggia i credenti." (Surat an-Nisa', 84)
In un altro versetto, Allah dice: "E da' ai credenti la lieta novella che per loro c'è una grande grazia di Allah." (Surat al-Ahzab, 47). È responsabilità di ogni credente rispettoso dei comandamenti di Allah e della moralità del Profeta (saas) recare buone notizie e ispirare incoraggiamento ai musulmani. Non è appropriato per un musulmano parlare in maniera negativa, far sì che compiti facili appaiano ardui, così da scoraggiare i fedeli, dimenticando le meraviglie e le buone notizie che Allah ha rivelato nel Corano e istillando pessimismo. Ciò che è conforme al Corano e alla condotta del Profeta (saas) è il ricordo costante delle cose meravigliose promesse ai fedeli da Allah.
A tale proposito, al Profeta (saas) fu detto di parlare del perdono dei peccati da parte di Allah:
Di': «O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso. (Surat az-Zumar, 53)
Quando vengono a te quelli che credono nei Nostri segni, di': «Pace su di voi! Il vostro Signore Si è imposto la misericordia. Quanto a chi di voi commette il male per ignoranza e poi si pente e si corregge, in verità Allah è perdonatore, misericordioso». (Surat al-An‘am, 54)
Un’altra buona notizia è quella del Paradiso:
Di': "Posso insegnarvi qualcosa meglio di ciò? Per quelli che sono timorati ci sono, presso il Signore, giardini nei quali scorrono ruscelli ed essi vi resteranno in eterno, e spose purissime e il compiacimento di Allah". Allah osserva i Suoi servi. (Surah Al ‘Imran, 15)
E annuncia a coloro che credono e compiono il bene, che avranno i Giardini in cui scorrono i ruscelli . Ogni volta che sarà loro dato un frutto diranno:"Già ci era stato concesso! " . Ma è qualcosa di simile che verrà loro dato; avranno spose purissime e colà rimarranno in eterno. (Surat al-Baqara: 25)
Una delle caratteristiche fondamentali dei miscredenti è l’arroganza. È ad essa che si deve imputare il rifiuto di ubbidire ai messaggeri di Allah, ricorrendo a delle scuse per giustificarsi. Alcuni, per esempio, avanzarono il pretesto che avrebbero ubbidito ai messaggeri solo se essi fossero stati più che umani. Il Profeta (saas), tuttavia, ricordò alla gente la sua umanità e di essere semplice servo di Allah. Ogni altra aspettativa era infondata e che l’unico a cui volgersi era Allah. Allah ordinò al Profeta (saas) nel Corano:
Di': «Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell'adorazione non associ alcuno al suo Signore». (Surat al-Kahf, 110)
Di': "Qualora sulla terra ci fossere gli angeli e vi camminassero in pace, avremmo certamente fatto scendere su di loro un angelo come messaggero". Di': "Allah è testimone sufficiente tra me e voi". In verità Egli è ben informato e osserva i Suoi servi. (Surat al-Isra': 95-96)
Sii paziente! La tua pazienza [non viene da altri] se non da Allah. Non ti affliggere per loro e non farti angosciare dalle loro trame. In verità Allah è con coloro che Lo temono e con coloro che fanno il bene. (Surah-Nahl 127-128)
Il Profeta (saas) disse che gli era stato comandato di essere uno dei musulmani e di ubbidire ad Allah; affermò inoltre di essere stato incaricato di ammonire i miscredenti, pur non essendo responsabile delle loro scelte. Il versetto in questione recita:
«In verità non mi è stato solo ordinato di adorare il Signore di questa città che Egli ha resa inviolabile. A Lui tutto [appartiene] e mi ha comandato di essere uno dei musulmani e di recitare il Corano». Chi segue la retta via lo fa a suo vantaggio. E di' a chi si svia:« lo non son altro che uno degli ammonitori». Di': «La lode appartiene ad Allah! Presto vi farà vedere i Suoi segni e li riconoscerete». Il tuo Signore non è incurante di quello che fate. (Surat an-Naml, 91-93)
Voi li amate mentre loro non vi amano affatto. Mentre voi credete a tutta la Scrittura loro, quando vi incontrano, dicono: "Crediamo"; ma quando son soli, si mordono le dita rabbiosi contro di voi . Di': "Morite nella vostra rabbia!". In verità Allah conosce bene quello che è celato nei cuori.(Surah Âl ’Imrân, 119-120)
E quando giunge loro un segno dicono. «Non crederemo finche non ci giunga un segno simile a quello che è stato dato ai messaggeri di Allah». Ma Allah sa meglio di loro dove porre il Suo Messaggio. L'umilliazione di fronte ad Allah e un castigo crudele colpiranno quelli che peccarono a causa delle loro trame! (Surat al - An'am, 124)
Oltre alle caratteristiche che già abbiamo descritto, il Profeta (saas) si addossò i fardelli dei fedeli, e fu per loro una guida nell’affrontare quei compiti che non intendevano adeguatamente e che altrimenti sarebbero stati troppo ardui. Gli uomini sono spesso inclini a complicarsi vita, imponendosi regole per cui credono erroneamente di risolvere i propri problemi. Per via di questa particolare caratteristica umana, la religione è stata spesso distorta nel corso degli anni. Molte società si sono letteralmente sognate regole che non hanno alcun fondamento nella religione, per poi autoconvincersi che l’unica via per provare un vero timor di Dio consiste nell’adesione ad esse. Una delle più importanti qualità del Profeta (saas) fu il fatto di aver liberato la gente da tali carichi volontariamente assunti. Allah menziona tale caratteristica del Profeta (saas) nel seguente versetto:
Coloro che seguono il Messaggero, il Profeta illetterato che trovano chiaramente menzionato nella Torâh e nell'Ingil, colui che ordina le buone consuetudini e proibisce ciò che è riprovevole, che dichiara lecite le cose buone e vieta quelle cattive, che li libera del loro fardello e dei legami che li opprimono. Coloro che crederanno in lui, lo onoreranno, lo assisteranno e seguiranno la luce che è scesa con lui, invero prospereranno». (Surat al-A‘raf, 157)
I "fardelli e legami" menzionati nel versetto sono le difficoltà di cui gli uomini si fanno volontariamente carico. Il Profeta (saas), nel corso della sua esistenza, fu non solo un modello per gli uomini, ma anche un affrancatore da tali gravami, come indicato nel versetto, invitando alla rettitudine e ammonendo contro la depravazione.
Una delle qualità di cui il Profeta (saas) fu uno splendido esempio fu la devozione, vale a dire, quel comportamento volto unicamente a ottenere l’approvazione di Allah. Il suo unico timore era quello di Allah, e mai deviò dal vero cammino, senza accondiscendere alle brame e alle passioni degli uomini. Questo aspetto della moralità del Corano è fonte di grande serenità e meraviglia per gli uomini. Tentare di compiacere gli altri per ottenerne i favori, oppure cercare di soddisfare sia Allah che gli uomini ambendo alle loro lodi, costituisce un grave ostacolo, il quale rivela un’incapacità a pensare e a comportarsi onestamente come altrimenti si vorrebbe. Non potendo assecondare tutti, non si ricevono le lodi cui si aspira, il che ingenera panico ad ogni minimo errore e la paura di perdere la fiducia e il rispetto di chi si intende compiacere nel momento in cui non si riceve la sua piena approvazione.
Al contrario, i musulmani, il cui sforzo è volto unicamente ad ottenere l’approvazione di Allah, di Cui solo hanno timore, non recano il fardello di quanto è dannoso per essi in questa vita e nell’altra. Non si curano dell’approvazione degli altri. Sono quindi sempre in pace con se stessi, privi di preoccupazioni, dal momento che, in caso di errore, dovranno renderne conto solo ad Allah e a Lui solo dovranno chiedere perdono.
Con le sue parole e il suo comportamento, il Profeta (saas) insegnò ai fedeli a vivere nella purezza della fede. Liberò quindi l’umanità dal grave fardello del “compiacimento degli altri”. Ciò, naturalmente, non è che una delle difficoltà da cui egli alleviò i credenti. Il Profeta Muhammad (saas) fu un modello di bene e benedizione in questo mondo e nell’altro per tutti i musulmani.
Allah ha rivelato che chiunque abbia purezza di fede non è lo stesso di chi adori altri oltre ad Allah:
Allah vi propone la metafora di un uomo che dipende da soci in lite tra loro e di un altro che sottostà ad un [unico] padrone. Sono forse nella stessa condizione? Lode ad Allah, ma la maggior parte degli uomini non sanno. (Surat az-Zumar, 29)
...il Profeta illetterato che trovano chiaramente menzionato nella Torâh e nell'Ingil, colui che ordina le buone consuetudini e proibisce ciò che è riprovevole, che dichiara lecite le cose buone e vieta quelle cattive, che li libera del loro fardello e dei legami che li opprimono....(Surat al-A’raf, 157)
Credete di poter essere lasciati in pace prima che Allah non abbia riconosciuto coloro che lottano e che non cercano altri alleati oltre ad Allah, al Suo Messaggero e ai credenti ? Allah è ben informato di quello che fate. (Surat at-Tawba, 16)
L’idolatria non fu l’unico fardello che il Profeta (saas) rilevò dalle spalle dei fedeli. Egli li affrancò da tutti quei vincoli che complicano la vita, invitando al cammino di vita migliore e più semplice, che offre soluzioni a tutti i problemi. Per questa ragione, coloro che si attengono alla Sunnah del Messaggero di Allah (saas) vivono in pace e benessere. Alcuni degli hadith in proposito spiegano:
"Il Profeta inviò Mu'adh e Abu Musa in Yemen dicendogli: 'Siate concilianti ed evitate ogni asprezza con la gente; siate nunzi di buone notizie e non ispirate avversione; amatevi reciprocamente e non dissentite'."21
"Il Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, ogniqualvolta ebbe da scegliere tra due opzioni, scelse sempre la più facile purché non fosse una cattiva azione. Nel caso di una cattiva azione, egli era il più distante degli uomini da essa."22
Il Profeta (saas) era un uomo compassionevole, pieno d’amore e comprensione. Egli si interessò dei problemi fisici e spirituali dei suoi amici, dei suoi congiunti e di quanti gli stavano attorno, adottando tutte le misure necessarie ad assicurare la loro salute, sicurezza e felicità. Li prese sotto la sua ala e sempre si interressò del loro destino, incoraggiandoli a rimanere saldi nella fede. Queste caratteristiche del Profeta (saas), che sono un esempio per tutta l’umanità, sono rivelate nei versetti:
Ora vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è dolce e misericordioso verso i credenti. (Surat at-Tawba: 128)
"E sii benevolo con i credenti che ti seguono." (Surat ash-Shu'ara', 215)
Dal momento che i suoi compagni presero il Profeta (saas) a modello, si sacrificarono nel modo menzionato nel Corano, comportandosi con empatia e compassione. Un versetto parla dei sacrifici che i fedeli affrontarono gli uni per gli altri:
E [appartiene] a quanti prima di loro abitavano il paese e [vivevano] nella fede, che amano quelli che emigrarono presso di loro e non provano in cuore invidia alcuna per ciò che hanno ricevuto e che [li] preferiscono a loro stessi nonostante siano nel bisogno. Coloro che si preservano dalla loro stessa avidità, questi avranno successo. (Surat al-Hashr, 9)
Chi verrà con il bene avra qualcosa ancora migliore. In quel Giorno saranno al sicuro dal terrore. (Surat an-Naml, 89)
E coloro che verranno con il male, avranno i volti gettati nel Fuoco: «Siete compensati diversamente da quel che avete operato?» (Surat an - Naml, 90)
I fedeli che seguivano l’insegnamento del Profeta (saas) e si attenevano alla parola del Corano erano compassionevoli anche nei confronti dei prigionieri di guerra, come riferito nel seguente versetto:
[loro] che, nonostante il loro bisogno, nutrono il povero, l'orfano e il prigioniero; [e interiormente affermano:] «E' solo per il volto di Allah, che vi nutriamo; non ci aspettiamo da voi né ricompensa, né gratitudine. Invero noi temiamo un Giorno terribile e catastrofico da parte del nostro Signore». (Surat al-Insan, 8-10)
Il Profeta (saas), che a tale proposito era il miglior esempio, incitava i suoi compagni alla compassione:
"Quanti hanno misericordia riceveranno la misericordia del Più Misericordioso. Abbiate misericordia nei confronti di quanti sono sulla terra, Colui Che è nei cieli avrà misericordia di voi."23
"A quanti non mostrano misericordia non sarà mostrata alcuna misericordia"24
"Giuro per Colui nella Cui mano è la mia anima che non entrerete in Paradiso fino a che non crederete, e che non crederete fino a che non vi amerete gli uni gli altri. Volete che vi guidi a qualcosa che se la metterete in pratica vi amerete gli uni gli altri? Auguratevi saluti di pace."25
Per il suo affetto e riguardo nei confronti dei fedeli, il Profeta (saas) chiese ad Allah di perdonare i loro errori. Ciò che Allah a tale proposito ordinò al Profeta (saas) prese la forma seguente:
O Profeta, quando vengono a te le credenti a stringere il patto, [giurando] che non assoceranno ad Allah alcunché, che non ruberanno, che non fornicheranno, che non uccideranno i loro figli, che non commetteranno infamie con le loro mani o con i loro piedi e che non ti disobbediranno in quel che è reputato conveniente, stringi il patto con loro e implora Allah di perdonarle. Allah è perdonatore, misericordioso. (Surat al-Mumtahana, 12)
Sappi che in verità non c'è dio all'infuori di Allah e implora perdono per la tua colpa e per i credenti e le credenti. Allah ben conosce il vostro affanno e il vostro rifugio. (Surah Muhammad, 19)
I [veri] credenti sono coloro che credono in Allah e nel Suo Inviato e che, quando sono presso di lui per una questione che li accomuna, non se ne vanno senza chiedere il permesso [di congedarsi]. Coloro che chiedono il permesso sono coloro che credono in Allah e nel Suo Inviato. Se dunque ti chiedono il permesso per qualcosa che preme loro, concedilo a chi vuoi e chiedi ad Allah di perdonarli. In verità Allah è perdonatore, misericordioso. (Surat an-Nur, 62)
In un altro versetto, Allah dice al Profeta (saas) di pregare per i fedeli:
… e prega per loro. Le tue preghiere saranno un sollievo per loro. Allah tutto ascolta e conosce. (Surat at-Tawba: 103)
Bene a chi fa il bene, e ancor di più. Polvere e umiliazione non copriranno i loro volti. Essi sono i compagni del Giardino, e vi resteranno in perpetuo. (Surah Yunus, 26)
Come questo versetto rivela, le preghiere del Profeta (saas) erano fonte di pace e tranquillità per i fedeli. Non si deve dimenticare che solo Allah infonde pace e tranquillità al cuore. Fu Allah a creare le preghiere del Suo Messaggero (saas), designato come guardiano e protettore dei fedeli, affinché ne traessero conforto e serenità. L’amore e la compassione del Nostro Signore, e la Sua protezione e misericordia verso i fedeli, sono una parte importante della moralità del Profeta (saas).
Le seguenti parole del Profeta (saas) ricordano al fedele il valore della preghiera:
"Quando pregate non dite: 'O Allah, concedimi il perdono se Tu vuoi.' Siate fermi nelle vostre richieste, perchè non vi è coercizione per Lui."26
In Surat at-Tawba, versetto 103, Allah ordina: "Preleva sui loro beni una zakat tramite la quale li purifichi e li mondi e prega per loro." In altre parole, Egli rivela che per mezzo delle imposte che riceveva, il Profeta (saas), l’amato servo di Allah, purificava i fedeli. Il Profeta (saas) è il Messaggero di Allah, e in quanto tale si mantiene sul cammino di Allah in ogni parola ed azione. L’elevata moralità e il nobile carattere del Profeta (saas) si fondano sul suo continuo volgersi ad Allah, evitando di cadere nell’errore di adorare altri che Lui. Per la sua ubbidienza ad ogni ordine di Allah, egli conseguì una moralità e una condotta unica, un modello per tutto il mondo.
Questa verità dovrebbe guidare tutti i musulmani e i credenti, come la moralità e il comportamento di questi ultimi dovrebbe a sua volta costituire un esempio fondato sul Corano, che è la rivelazione di Allah, e sulla condotta del Profeta (saas).
In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio.(Surat al-Kahf, 7)
In conformità con il comando di Allah, il Profeta (saas) soleva consultarsi con i credenti e chiedere la loro opinione. Tale ordine è contenuto nel seguente versetto:
… Perdona loro e supplica che siano assolti. Consultati con loro sugli ordini da impartire; poi, quando hai deciso abbi fiducia in Allah. Allah ama coloro che confidano in Lui. (Surah Al 'Imran, 159)
Dopo aver vagliato le opinioni dei fedeli, il Profeta (saas) giungeva ad una decisione il cui esito lasciava poi nelle mani di Allah. Non si deve dimenticare che ogni disposizione è già nota ad Allah, il Quale decreta il proposito e il risultato conseguente. Allah ha determinato ogni decisione e l’esito che ne deve derivare. È un atto di adorazione per i credenti il chiedere consiglio prima di giungere ad una decisione. Ciò sapendo, il Profeta (saas) era solito consultare i fedeli prima di giungere ad una risoluzione, quindi si affidava ad Allah, conscio del fatto che Egli avrebbe determinato la conclusione migliore.
Chi verrà con un bene, ne avrà dieci volte tanto e chi verrà con un male ne pagherà solo l'equivalente. Non verrà fatto loro alcun torto.(Surat al-An’am, 160)
Appartiene ad Allah tutto quello che c' è nei cieli e tutto quello che c'è sulla terra, sì che compensi coloro che agiscono male per ciò che avranno fatto e compensi coloro che agiscono bene con quanto ci sia di più bello.) (Surat an-Najm, 31)
Consultarsi con gli altri è un modo di procedere che può dare i risultati più insperati. In primo luogo, chiunque chieda consiglio agli altri, agendo con modestia, dimostra una più elevata moralità. Il Profeta (saas), per la sua modestia, soleva domandare un parere a quanti gli stavano attorno e considerare loro opinione in riferimento ad una determinata questione, pur essendo l’uomo più sapiente della comunità dei fedeli.
I fedeli devono mostrare umiltà in ogni situazione, evitando di credersi i più sapienti. Otterrano, quindi, grandi benefici dal consultarsi con gli altri. Adottare tale atteggiamento improntato al modello del Profeta (saas) ci avvicina a lui; inoltre, assumendo un comportamento umile e rispettoso nei confronti dei credenti, si compiace ad Allah e ai fedeli, sfuggendo l’orgoglio per la propria intelligenza. Nel Corano, Allah ha rivelato che: "… sovra ogni sapiente c'è l'Onnisciente ..."(Surah Yusuf, 76), intendendo che una persona può conseguire migliori risultati non confidando unicamente sulla sua intelligenza, ma avvalendosi, oltre a questa, delle idee e dell’esperienza degli altri. In luogo di una sola mente, si potrà trarre profitto dall’intelletto di quanti si consulta. Il Profeta ha ricordato ai fedeli di chiedere reciproco consiglio con queste parole:
"Quanti cercano il piacere di Allah e si consultano l’uno con l’altro sono guidati al miglior corso dei loro affari."27
Ogni cammino indicato da Allah nel Corano ed ogni comportamento adottato dal Profeta (saas) sono i migliori e più desiderabili. Chiedere consiglio agli altri ne è un esempio. È quindi estremamente importante avere un’approfondita conoscenza dei comandamenti di Allah e della condotta del Profeta (saas) al fine di adempiere nel modo migliore ai nostri doveri religiosi e ottenere un buon carattere.
In qualunque situazione ti trovi, qualunque brano del Corano reciti e qualunque cosa facciate, Noi siamo testimoni al momento stesso in cui la fate. Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di un atomo sulla terra o nel cielo... (Surah Yunus, 61)
Se domandassi loro: «Chi ha creato i cielli e la terra?», certamente risponderebbero: «Allah». Di': «Considerate allora coloro che invocate all'infuori di Allah. Se Allah volesse un male per me saprebbero dissiparlo? Se volesse per me una misericordia, saprebbero trattenere la Sua misericordia?» Di': «Allah mi basta: in Lui confidino coloro che confidano». (Surat az - Zumar, 38)
[Non abbiamo] innalzato la tua fama? (Surat al-Inshirah, 4)
Come affermato nel versetto di cui sopra, il Profeta (saas) fu riconosciuto sia nel corso della sua esistenza che in seguito. A 1400 anni dalla sua morte, egli è ancora molto noto in tutto il mondo. Per 1400 anni, miliardi di persone hanno amato e rispettato il Profeta (saas), sentendosi vicini a lui pur non avendolo mai visto, e hanno pregato di essere con lui nel Paradiso in eterno. Oggi come allora.
In un altro versetto, Allah definisce il Profeta (saas) un nobile Messaggero:
Questa è in verità la parola di un Messaggero nobilissimo (Surat al-Haqqa, 40)
Nel Corano, Allah afferma che altri Profeti, tra i quali Nuh (as), Ilyas (as), Musa (as) e Harun (as), furono onorati. Molte persone si affannano per ottenere fama e onori nel corso della vita. Per alcuni ciò si trasforma in un’ossessione volta a conseguire le lusinghe di questo mondo fugace. Altri si gonfiano d’orgoglio, pur sforzandosi per un onore destinato a perire.
In realtà, l’unica fama e onore da ricercare è agli occhi di Allah, il Quale rivela che ciò può conseguirsi soltanto conformandosi alla moralità del Corano. Un versetto recita:
Se la verità fosse consona alle loro passioni, certamente si sarebbero corrotti i cieli e la terra e quelli che vi si trovano! No, abbiamo dato loro il Monito, ma essi se ne allontanano. (Surah Muminun, 71)
L’unico modo per condurre un’esistenza onorevole in questo mondo è attenersi alla superiore moralità del Profeta (saas), come rivelato da Allah nel Corano. È chiaro che ogni altro cammino non conduce ad altro che alla perdita, in questo mondo e nell’altro.
Tra quanti seguivano il Profeta (saas) alcuni erano meno educati e colti di altri. Risulta evidente da alcuni versetti che costoro ignoravano come tale mancanza di riguardi potesse arrecare disagio agli altri. Certi versetti parlano di persone che, entrando dal retro della casa, solevano interrompere il Profeta (saas) nel corso della cena oppure sostavano a parlare per un tempo eccessivo. Il Profeta Muhammad (saas), tuttavia, per la sua sollecitudine, cortesia, pazienza e urbanità, trattava queste persone con la più grande tolleranza. Ammoniva, inoltre, con estrema gentilezza, quanti gli stavano attorno ad evitare comportamenti tali da arrecare disagio agli altri, accattivandosi così la loro simpatia ed insegnando loro con pazienza e perseveranza. Tale condotta lo rese un esempio eccellente per tutti i credenti.
Il Nostro Signore, Che possiede infinito amore e compassione, aiutò il Profeta (saas) rivelando alcuni versetti, uno dei quali recita:
O credenti, non entrate nelle case del Profeta, a meno che non siate invitati per un pasto e dopo aver atteso che il pasto sia pronto. Quando poi siete invitati, entrate; e dopo aver mangiato andatevene senza cercare di rimanere a chiaccherare familiarmente. Ciò è offensivo per il Profeta, ma ha vergogna di [dirlo a] voi, mentre Allah non ha vergogna della verità. Quando chiedete ad esse un qualche oggetto, chiedetelo da dietro una cortina: ciò è più puro per i vostri cuori e per i loro. Non dovete mai offendere il Profeta e neppure sposare una delle sue mogli dopo di lui: sarebbe un'ignominia nei confronti di Allah. (Surat al-Ahzab, 53)
Mahmud Celaleddin. Iscrizione calligrafica in stile celi thuluth contenente un distico arabo che recita: "Muhammad è un uomo, ma non come gli altri uomini. Egli è un rubino tra le pietre."
Resoconti da parte dei compagni offrono vari esempi della cortesia e considerazione dimostrate dal Profeta (saas). Per il fatto di essere sia un Messaggero di Allah che un capo di stato, il Profeta (saas) fu in costante contatto con gente di ogni condizione sociale, dai ricchi capi di stato e tribù ai poveri, alle donne indifese e agli orfani. Per la sua comprensione, pazienza e disponibilità, fu in grado di comunicare e accattivarsi i cuori di persone dei più diversi stati sociali, modi di vita e costumi.
Come rivelano alcuni incidenti riportati dai compagni, il Profeta (saas) era molto cordiale, irreprensibile, affabile e premuroso e mai smise di attenersi alle migliori regole della cortesia e della gentilezza nel corso della sua esistenza.
Aisha (r.a.) descrisse la squisita moralità che vide nel Profeta (saas) nei seguenti termini:
"La natura del Profeta (saas) era il Corano". 28
Anas bin Malik (ra), il quale fu allevato nella casa del Profeta (saas) e al cui servizio spese molti anni, descrisse la sua cordialità senza pari:
"Quando il Messaggero di Allah (saas) stringeva la mano a qualcuno non la ritraeva mai prima dell’altro. Similmente, egli non soleva mai volgere il volto da qualcuno prima che l’altro non si fosse girato dall’altra parte."29
"Ibn 'Umar riporta che il Messaggero di Allah (saas) cambiò il nome di Asiya (Disubbidiente) e disse: 'Tu sei Jamila (i.e. buona e bella)'."30
"Ogni qual volta qualcuno parlava con lui, rimaneva quieto e in ascolto fino a che l’altro non avesse terminato."31
"Anas bin Malik (ra) dice: 'Rimasi al servizio del Rasulullah (saas) per dieci anni. Non mi disse mai: 'Ùffa!' Quando facevo qualcosa non me ne chiedeva mai la ragione. Quando non portavo a termine qualcosa non me ne chiedeva mai conto."32
Il Profeta (saas) insegnò a migliaia di persone nel corso della sua vita, e grazie a lui quanti non conoscevano nulla della religione e della moralità divennero moralmente superiori, ben educati, premurosi e proni al sacrificio. Anche dopo la sua morte, l’insegnamento della più nobile delle guide e dei maestri (saas) prosegue grazie alle sue parole e al suo comportamento.
Di': " O Allah, Sovrano del regno, Tu dài il regno a chi vuoi e lo strappi a chi vuoi, esalti chi vuoi e umilî chi vuoi. Il bene è nelle Tue mani, Tu sei l'Onnipotente.(Surah Al'Imran 26)
E ci sono persone che dicono:"Signor nostro! Dacci le cose buone di questo mondo e le cose buone dell’altra vita e allontanaci dal Fuoco!". Questi avranno la parte che si saranno meritati. Allah è rapido al conto. (Surat al - Baqara, 201-202)
Allah è il Protettore e il Soccorso del Profeta (saas) e di tutti i credenti. Allah aiutò sempre il Profeta (saas), ne alleviò le difficoltà, aprì il cammino per lui, lo fortificò fisicamente e spiritualmente e lo sostenne con altri credenti devoti. Per quanto riguarda i suoi nemici, Allah ne offuscò l’intelletto, ne ridusse la forza e ne sventò i complotti, prevenendo in tal modo ogni danno per il Profeta (saas). Allah Si dichiara Soccorritore del Profeta (saas):
Se voi non lo aiutate Allah lo ha già soccorso … (Surat at-Tawba, 40)
Come il versetto rivela, Allah soccorse sempre il Profeta (saas). Per tale ragione, nessun servizio o assistenza poteva lasciare il Profeta (saas) con un debito di gratitudine. Allah era Colui che prestava aiuto al Profeta (saas), indipendentemente dall’agente, fosse un uomo, un angelo o un jinn.
In un altro versetto, Allah ordina al Profeta (saas) di comunicare la Sua religione senza alcun timore della gente, promettendo la Sua protezione. Il versetto in questione recita:
O Messaggero, comunica quello che è sceso su di te da parte del tuo Signore. Ché se non lo facessi non assolveresti alla tua missione. Allah ti proteggerà dalla gente. Invero Allah non guida un popolo di miscredenti. (Surat al-Ma'ida, 67)
Tali miserabili negatori, incapaci di comprendere il potere di Allah e il vero stato delle cose, credettero di poter sopraffare, intimorire o fermare il Profeta (saas), e a tal fine ordirono innumerevoli complotti contro di lui. Costoro ignoravano che il Profeta (saas) era sotto la protezione di Allah. Si credevano superiori e più forti di lui (saas). Allah, tuttavia, sventò tutte le loro macchinazioni, volgendo miracolosamente gli uni contro gli altri. Nessun complotto ebbe successo. Incapaci, nel corso delle loro congiure, di comprendere che ad Allah erano noti i segreti del loro cuore non capirono che per quanto si celassero al Profeta (saas) non potevano nascondersi da Allah. Nel Corano, Allah si riferisce a costoro con le seguenti parole:
E [ricorda] quando i miscredenti tramavano contro di te per tenerti prigioniero o ucciderti o esiliarti! Essi tramavano intrighi e Allah tesseva strategie. Allah è il migliore degli strateghi. (Surat al-Anfal, 30)
La Moschea Muayyad di David Roberts.
In un altro versetto, Allah rivela al Profeta (saas) che nessuno sarà in grado di arrecargli alcun danno, essendo sotto la Sua protezione, e che Gabriele e i devoti erano amici del Profeta (saas), pronti a soccorrerlo e a sostenerlo:
Se entrambe ritornerete ad Allah, è segno che i vostri cuori si sono pentiti; se invece vi sosterrete a vicenda contro il Profeta, [sappiate] allora che il suo Padrone è Allah e che Gabriele e i devoti tra i credenti e gli angeli saranno il suo sostegno. (Surat at-Tahrim, 4)
Allah descrive la benedizione e l’assistenza da Lui prestate al Profeta (saas):
Il tuo Signore non ti ha abbandonato e non ti disprezza e per te l'altra vita sarà migliore della precedente. Il tuo Signore ti darà [in abbondanza] e ne sarai soddisfatto. Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio? Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida? Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito? (Surat ad-Duha, 3-8)
Consapevole del fatto che Allah lo avrebbe aiutato in ogni situazione, anche nei frangenti più difficili, il Profeta (saas) ripose la sua fiducia in Lui senza mai perdere la speranza. Egli seppe motivare i suoi compagni dicendo che Allah era con loro e vedeva e sentiva ogni cosa.
Quanti seguono la via del Profeta (saas) e lo prendono a modello non devono mai disperare della misericordia e del soccorso di Allah. Devono sapere che Allah è al loro fianco ogniqualvolta sperano nella Sua misericordia, compassione e nel Paradiso. In un versetto Allah promette ai fedeli:
… Allah verrà in aiuto di coloro che sostengono [la Sua religione]. In verità Allah è forte e possente.
Oltre che per la purezza del cuore e la moralità, i musulmani sono anche noti per la pulizia dei corpi, degli abiti e degli alimenti. I capelli, le mani, il volto e le membra devono mantenersi sempre puliti, così come i vestiti devono sempre essere ben curati. I luoghi di lavoro e le abitazioni o vive devono sempre essere puliti, profumati e rilassanti. Ancora una volta, il Profeta (saas) è il miglior modello di queste caratteristiche dei musulmani. In un versetto, Allah si rivolge al Profeta (saas):
O tu che sei avvolto nel mantello, alzati e ammonisci, e il tuo Signore magnifica, e le tue vesti purifica, allontanati dall'abiezione. (Surat al-Muddaththir, 1-5)
Allah ordina ai fedeli nel Corano di cibarsi di alimenti puri. Istruì inoltre il Profeta (saas) di dire ai fedeli che quanto è puro è anche lecito:
O Messaggeri, mangiate quello che è puro e operate il bene. … (Surat al-Muminun, 51)
Ti chiederanno quello che è loro permesso. Di': «Vi sono permesse tutte le cose buone e quello che cacceranno gli animali che avete addestrato per la caccia nel modo che Allah vi ha insegnato. Mangiate dunque quello che cacciano per voi e menzionatevi il nome di Allah». (Surat al-Ma'ida, 4)
Invero, la religione presso Allah è l'Islàm. Quelli che ricevettero la Scrittura caddero nella discordia, nemici gli uni degli altri, solo dopo aver avuto la scienza Ma chi rifiuta i segni di Allah, [sappia che] Allah è rapido al conto.(Surah Al'Imran:19)
La Moschea Kaid Bey del Cairo di Louis- Claude Mouchot
Il Profeta ammonisce inoltre i fedeli a mantenersi puliti in un hadith:
"Senza dubbio, l’Islam è puro, siate puri quindi, poiché non potrà mai entrare in Paradiso chi non è puro."33
Il Corano ci dice che il Profeta (saas) era solito levarsi durante la notte per pregare:
Hafiz Halil Efendi. L'arti della tezhip (manoscritto decorazione). Versetti di Surat al-Fatiha:1-7: "In nome di Allah , il Compassionevole, il Misericordioso. La lode [appartiene] ad Allah, Signore dei mondi,il Compassionevole, il Misericordioso, Re del Giorno del Giudizio.Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto. Guidaci sulla retta via,la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira , né degli sviati.'
Quando il servo di Allah si levò per invocarLo, poco mancò che lo stringessero [fino a soffocarlo]! ». Di': «Non invoco altri che il mio Signore e non Gli associo alcunché». (Surat al-Jinn, 19-20)
Molti versetti parlano delle preghiere del Profeta (saas). Egli soleva pregare Allah ricordando i Suoi Attributi. Questa è una delle preghiere del Profeta (saas) rivelate nel Corano:
Di': "O Allah, Sovrano del regno, Tu dài il regno a chi vuoi e lo strappi a chi vuoi, esalti chi vuoi e umilî chi vuoi. Il bene è nelle Tue mani, Tu sei l'Onnipotente." (Surah Al 'Imran, 26)
Come ogni altro Profeta, Muhammad (saas) affrontò minacce e pressioni da parte di uomini e jinn ostili. Rispose a costoro con pazienza e forza d’animo, in conformità all’ingiunzione di rivolgersi ad Allah contro le maligne suggestioni di Satana e simili attacchi spirituali:
E di': «Signore, mi rifugio in Te contro le seduzioni dei diavoli, e mi rifugio in Te, Signore, contro la loro presenza vicino a me». (Surat al-Muminun, 97-98)
Gli fu inoltre ordinato di chiedere il perdono e la misericordia del nostro Signore, Allah, nelle sue preghiere:
E di': «Signore, perdona e usaci misericordia, Tu sei il Migliore dei misericordiosi». (Surat al-Muminun, 118)
Gli hadith recano testimonianza del fatto che il Profeta (saas) soleva chiedere ad Allah una migliore moralità e un buon carattere implorandoLo in questi termini:
"O Allah, rendi buoni il mio carattere e la mia condotta. Oh Allah, salvami da un carattere malvagio e da una condotta cattiva."34
Come Allah ha rivelato nel versetto: "Di': «Il mio Signore non si curerà affatto di voi se non Lo invocherete...»" (Surat al-Furqan, 77), l’orazione è uno degli obblighi fondamentali del fedele. Si deve sapere che nessun potere può avere il minimo effetto a meno che Allah lo voglia. In ogni questione bisogna volgersi ad Allah, con timore e speranza, e chiedere il Suo aiuto. Le preghiere del Profeta (saas), come quelle di ogni altro Profeta rivelate nel Corano, costituiscono il miglior esempio per i fedeli. In esse si può notare il loro affidamento ad Allah, considerato come l’unico amico e soccorritore, e la lode a Lui mediante i Suoi nomi più belli. Da tali preghiere si può anche intendere come essi non prestassero alcuna attenzione alla durata della preghiera, rivolgendosi al loro Signore ogniqualvolta ve ne fosse la necessità.
4. Sunan Abu Dawud, Libro 40, Numero 4665
5. Malik's Muwatta, Libro 46, Numero 4
7. Sahih Muslim, Libro 41, Numero 7138
9. Imam Ghazzali, Ihya Ulum-Id-Din (Ravvivamento delle scienze religiose), Islamic Book Service, New Delhi, 2001, Volume II, p.240
10. Sunan Abu Dawud, Libro 41, Numero 5097
12. L’ultimo sermone del Profeta Muhammad (http://www.stanford.edu/~jamila/Sermon.html)
13. Il Patto di Najran, articolo 6,, http://www.islamicresources.com/Pact-of-Najran.htm
14. Costituzione di Medina, http://www.islamic-study.org/jews-prophet-p.-2.htm
15. Costituzione di Medina, http://www.islamic-study.org/jews-prophet-p.-2.htm
16. Sahih Bukhari, libro 9, Numero 251
17. Imam Ghazzali's Ihya Ulum-Id-Din (Ravvivamento delle scienze religiose), Islamic Book Service, New Delhi, 2001, Volume II, p.236
18. Fiqh-us-Sunna, Volume 4, p. 114
19. Imam Ghazzali's Ihya Ulum-Id-Din (Ravvivamento delle scienze religiose), Islamic Book Service, New Delhi, 2001, Volume IV, p.288
20. Sahih Bukhari, Volume 8, Numero 146
21. Sahih Bukhari, Volume 4, Libro 52, Numero 275
22. Sahih Bukhari, Libro 47, Numero 1.2
25. Sahih Bukhari, Book 8, Numero 40
26. Malik's Muwatta, Book 15, Numero 28
27. http://www.geocities.com/arabicpaper911/fiqh/s10.html
29. Maulana Muhammad Manzoor No'mani, Ma'ariful Hadith, (Significato e messaggio degli hadith), Darul - Ishaat Publications, Karachi, Volume 4, p.334
30. Sahih Muslim, Islamic Book Service, New Delhi, 2000, Volume 3, p.442
31. Shamaa-il Tirmidhi Contents, (334) Hadith Numero 9
32. Shamaa-il Tirmidhi, Islamic Book Service Publications, New Delhi, 2000, Islamic Book Service, New Delhi, 2000, p. 362
33. Ahmad Diya'al-Din al-Kamushkhanawi, Ramuz al-Ahadith, vol.1, 96/2
34. Imam Ghazzali's Ihya Ulum-Id-Din (Ravvivamento delle scienze religiose), Islamic Book Service, New Delhi, 2001, VolumeII, p.234