... Egli (Dio) vi ha prescelti, e non vi ha imposto alcuna avversità nella religione - la fede del vostro padre Abramo. (Corano, 22:78)
Echi è migliore, nella religione, di colui che si sottomette interamente a Dio, e compie il bene (verso gli altri) e segue la fede di Abramo, il giusto? (Corano, 4:125)
Gli uomini continuano a discutere su quale religione il Profeta Abramo (pbsl) seguisse. Gli Ebrei lo considerano un Profeta ebreo e affermano di seguire la sua strada. Anche i Cristiani lo considerano un Profeta ebreo, ma dichiarano che egli seguisse il Profeta Gesù (pbsl), che venne dopo di lui.
Nel Corano, tuttavia, Dio rivela la verità a questo proposito, fornendo alcune informazioni:
“Oppure dite che Abramo ed Ismaele ed Isacco e Giacobbe e le tribù furono ebrei o cristiani?”. Dì: “Chi ne sa di più, voi oppure Dio?”. E chi è più ingiusto di colui che nasconde una testimonianza che ha ricevuto da Dio? E Dio non è incurante di ciò che fate (Corano, 2:140).
Inoltre, i versetti rivelano semplicemente quanto in realtà questo dibattito sia irrazionale:
O Gente del Libro, perché siete in disaccordo riguardo ad Abramo, quando la Torah e il Vangelo non furono rivelati se non dopo di lui? Non capite? Ecco! Siete coloro che mettono in discussione ciò di cui possedevate conoscenza; perché, allora, discutere di ciò di cui non avete conoscenza? E Dio sa, mentre voi non sapete. (Corano, 3:65-66)
Il Corano fornisce le informazioni più accurate sul Profeta Abramo (pbsl), perché esso è l’unico libro incorrotto di Dio. Se gli uomini prendono come guide altre fonti, incorrono in un grave errore ed interpretano le cose alla luce delle proprie idee e credenze. Come in tutte le cose, tuttavia, i credenti prendono il Corano e la Sunna del nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) come le uniche vere fonti di informazione relative ai Profeti e alle loro condotte, perché insegnare falsità e impegnarsi in speculazioni e congetture, in particolar modo a proposito dei Profeti, scontenta Dio.
Soltanto il Corano dice tutta la verità sul Profeta Abramo (pbsl):
Abramo non era un ebreo né un cristiano, ma egli era (un) (uomo) giusto, un musulmano; e non era uno dei politeisti (Corano, 3:67).
Il Corano chiama il Profeta Abramo (pbsl) un hanif, invece che un ebreo o un cristiano. Hanif significa una persona devota, retta e giusta che si sottomette ai comandamenti di Dio e non si allontana mai dalla Sua religione. Le caratteristiche più hanif del Profeta Abramo (pbsl) furono la sua fede nell’Unico e Solo Dio e la sua sottomissione a Lui.
In un altro versetto, il nostro Signore ordina al Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace) di attenersi alla religione del Profeta Abramo (pbsl):
Poi Noi ti rivelammo: “Segui la fede di Abramo, il giusto; ed egli non fu uno dei politeisti” (Corano, 16:123).
Dio desidera che gli uomini si volgano alla religione in modo hanif, come credenti puri. Dio sottolinea chiaramente che gli hanif non Gli attribuiscono associati:
Perciò, volgi retto il tuo volto alla religione, (che è) la natura plasmata da Dio nella quale Egli ha creato gli uomini. Non c’è nulla che alteri la creazione di Dio; quella è la vera religione – ma la maggior parte degli uomini non sa (Corano, 30:30)
Questo medaglione, dell'ottavo o nono secolo AC, simboleggia il cultoidolatra degli Assiri. La divinità principale dell'Assiria, la massima potenza
della Mesopotamia tra il 1900 e il 612 AC, si chiamava Asshur.
Come si può capire da svariati versetti, la religione del Profeta Abramo (pbsl) fu essenzialmente quella dell’Islam. In ogni caso, tutte le religioni rivelate da Dio sono costruite, nella loro forma originale e incorrotta, sull’ottenimento della soddisfazione di Dio, della Sua compassione e del Paradiso. I figli e i nipoti del Profeta Abramo (pbsl), così come altri devoti della sua discendenza, si attennero a questa religione dopo la sua morte. Ad esempio, il Corano evidenzia il discorso del Profeta Giuseppe (pbsl) ai suoi compagni di prigionia:
Seguo la religione dei miei padre, Abramo e Isacco e Giacobbe. Non è da noi associare alcunché a Dio. Questo avviene per grazia di Dio su di noi e sull’umanità, ma la maggior parte degli uomini non rende grazie. (Corano, 12:38)
Tutti gli hanif, a prescindere dal luogo dove vivono, sono contraddistinti dalla loro glorificazione di Dio senza attribuire a Lui alcun associate. Uno dei doveri fondamentali dei Profeti fu quello di salvare gli uomini dai loro sistemi religiosi sviati e dalle proprie prospettive sulla vita, così come da quelle pratiche e da quei valori che superarono i limiti stabiliti da Dio per l’umanità, e di chiamare il proprio popolo alla vera religione. Un hadith ci informa di quanto segue:
Abu Bakrah (ra) racconta che: “Il Messaggero di Dio, Dio lo benedica e gli doni la pace, domandò una volta: Devo informarvi di un grande peccato, uno dei peccati più grandi? ...[Esso è] attribuire un associato a Dio’.”2
In un versetto, Dio rivela che l’Islam è facile come la religione del Profeta Abramo (pbsl):
... Egli [Dio] vi ha prescelti, e non vi ha imposto alcuna avversità nella religione – la fede del vostro padre Abramo. Egli vi ha chiamati musulmani in precedenza e in questo, così che il Messaggero possa essere un testimone per voi, e voi possiate essere testimoni per gli uomini; perciò siate costanti nella preghiera, e pagate la zakat, e instaurate un saldo legame con Dio. Egli è il vostro Protettore, e quale eccellente Alleato. (Corano, 22:78)
Secondo il Corano, gli uomini che si volgono a Dio e vivono secondo la Sua religione nel suo senso autentico sono musulmani. La parola musulmano deriva dal vocabolo arabo salam e significa una persona che ha raggiunto il benessere o che si è sottomessa (a Dio). L’essenza dell’essere musulmani sta nel sottomettersi a Dio e vivere nelle conseguenti pace e sicurezza. I Profeti, che guidarono tutti i propri popoli alla vera via, si sottomisero totalmente al nostro Signore e Gli furono sinceramente devoti, sono per noi dei modelli di ruolo. Volgendosi al nostro Signore e poi sottomettendosi a Lui, cercando rifugio in Lui, prendendoLo come unico amico e chiedendo aiuto soltanto a Lui essi sono chiamati musulmani nel Corano.
Ad esempio, Dio ordinò al Profeta Noè (pbsl) di dire alla sua tribù: “La mia ricompensa è soltanto presso Dio, e mi è ordinato di essere uno di quelli che si sottomettono” (Corano, 10:72); il Profeta Mosè (pbsl) disse alla sua tribù: “O mio popolo, se credete in Dio, allora affidatevi a Lui, e siateGli sottomessi” (Corano, 10:84); e il Profeta Salomone (pbsl) si rivolse alla propria tribù negli stessi termini: “Non esaltatevi contro di me e venite a me sottomessi [come musulmani]” (Corano, 27:31). Nel Corano, Dio rivela ai Suoi seguaci quanto segue:
E quando parlai ai discepoli [di Gesù], dicendo: “Credete in Me e nel Mio messaggero”, essi dissero: “Crediamo, e sii testimone che ci sottomettiamo” (Corano, 5:111).
Come si può vedere dai precedenti versetti, i credenti sinceri sono quelle persone che si sottomettono a Dio, vivono unicamente per i valori morali religiosi e hanno una fede pura. Dio onora queste persone con il nome di musulmani.
La preghiera del Profeta Giuseppe (pbsl) è un nobile esempio per noi in svariati campi. Dio la rivela nel seguente versetto:
...Tu mi hai dato (parte) del regno, e mi hai insegnato l’interpretazione dei sogni. Originatore dei cieli e della Terra, Tu sei mio Amico in questo mondo e nell’Aldilà. Fammi morire in sottomissione, e uniscimi ai giusti (Corano, 12:101).
La gioiosa fede in Dio del Profeta Abramo (pbsl), il suo profondo amore per Lui, la sua sottomissione a tutti i Suoi comandamenti, così come la sua obbedienza e la sua moralità superiore sono evidenziate nel Corano. In alcuni versetti si legge:
Signore nostro, e rendici a Te sottomessi, e (suscita) dalla nostra discendenza un popolo a Te sottomesso, e mostraci i nostri riti di devozione, e rivolgiti a noi (pietosamente); di certo Tu sei Colui che spesso ricorre alla clemenza, il Misericordioso (Corano, 2:128).
Quando il suo Signore gli disse: “Sottomettiti”, egli [Abramo] disse: “Mi sottometto al Signore dei mondi” (Corano, 2:131).
Ogni musulmano deve assumere la moralità positiva, la fede sincera e la totale sottomissione ed obbedienza a Dio del Profeta Abramo (pbsl) come propri modelli di ruolo. Infatti, la sua comprensione e determinazione nel presentare il messaggio di Dio sono tra le caratteristiche importanti che tutti coloro che si definiscono musulmani devono adottare.
In origine, tutte le religioni furono basate sulla religione del Profeta Abramo (pbsl). Tuttavia, il Cristianesimo e l’Ebraismo si corruppero nel tempo, e così si discostarono dalla propria natura originale: non attribuire associati a Dio (il peccato più grande) e vivere unicamente per ottenere la Sua soddisfazione.
L’amore e il rispetto oggi provati dai Cristiani e dagli Ebrei dei nostri giorni per il Profeta Abramo (pbsl) li unisce, in una base comune, ai Musulmani. I membri di queste tre religioni divinamente rivelate, quindi, condividono una fede comune in Dio, che hanno ereditato dal Profeta Abramo (pbsl), e cercano di servirLo. Tuttavia, i Cristiani e gli Ebrei interpretano erroneamente alcuni aspetti della religione del Profeta Abramo (pbsl). Il Corano ci informa che i Musulmani li hanno invitati a questa parola comune:
D’: “O Gente del Libro [Cristiani ed Ebrei], giungiamo, tra noi e voi, ad una equa intesa, che noi non serviremo alcuno se non Dio, e che non Gli assoceremo nulla, e che alcuni di noi non prenderanno altri signori al di fuori di Dio. Ma se essi voltano le spalle, allora dite: “Testimoniate, noi siamo Musulmani” (Corano, 3:64).
La maggioranza delle società della Mesopotamia adorava il Sole e la Luna. Si crede che Naram Sin, re di Accadia, sia stato trasformato in Dio dal dio luna, e possieda poteri straordinari. (a fianco) Una iscrizione di vittoria del Re Naram Sin e del suo popolo pagano che si prostrava alla Luna.
Ogni Profeta fu incaricato di informare la sua tribù dei comandamenti e dei divieti di Dio. Il Profeta Noè (pbsl), il Profeta Salih (pbsl) (dei Thamud), il Profeta Lot (pbsl), il Profeta Shuayb (pbsl) (di Medina), il Profeta Mosè (pbsl) (dei Figli di Israele), il Profeta Gesù (pbsl), e tutti gli altri Profeti informarono le proprie tribù dell’esistenza di Dio, e le invitò a vivere secondo i veri valori morali della religione. Tuttavia, questi Profeti spesso scoprirono che la maggioranza dei membri delle proprie tribù negò Dio e li rifiutò e addirittura iniziò lotte multiformi contro di essi, con vili calunnie, minacce ed aggressioni. In alcuni casi, essi ricorsero all’espulsione forzata, all’arresto o all’omicidio per impedire ai Profeti di svolgere i compiti ad essi affidati da Dio. Dio rivela come le trappole predisposte per il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace) si sarebbero rivelate dei fallimenti:
E i miscredenti escogitarono dei piani contro di te, così da poterti imprigionare, o ucciderti, o scacciarti. Essi disposero dei piani, e anche Dio dispose un piano, e Dio è il migliore degli strateghi (Corano, 8:30).
Come si è detto, la tribù del Profeta Abramo (pbsl) adorava le statue che i progenitori avevano fabbricato con pietra e legno. Il Profeta Abramo (pbsl), che ebbe la determinazione e la forte fede necessarie per parlare loro, da solo, dell’esistenza e dell’unicità di Dio, fu inviato per guidarli dalla devozione cieca al paganesimo dei loro antenati nella luce della Sua religione.
Nella storia, la maggioranza ha spesso deciso quali idee e credenze devono essere accettate come vere. Premesso che è difficile opporsi alla maggioranza in società che sono lontane dalla religione, molte persone, alla fine, concordano, volontariamente o meno, nel sottomettersi ad idee o credenze che sanno essere sbagliate. I Profeti e i credenti che li seguirono, tuttavia, si opposero sempre alla maggioranza di miscredenti, e mostrarono un grandissimo coraggio di fronte alla conseguente oppressione, alle minacce o alle aggressioni. Essi rimasero fedeli alla religione di Dio adempiendo in modo scrupoloso ai propri doveri religiosi ed attenendosi ai comandamenti del nostro Signore per timore di Lui, e per la loro totale fiducia in Lui.
Il Profeta Abramo (pbsl), che Dio lodò definendolo “un modello (di virtù)” (Corano, 16:120), si oppose da solo al proprio padre e a tutta la sua tribù pagana. Egli spiegò con pazienza perché i loro idoli non avrebbero mai potuto raggiungere alcuna qualità divina e perché l’unica, vera divinità era Dio. La sua opposizione al paganesimo della sua tribù, però, così come il suo metodo di sfidare le loro superstizioni e di agire per guidarli alla vera via, nonostante la loro ostilità, rivelò chiaramente la sua forte fede, la sottomissione, la sincerità e il carattere superiore. Tutte queste caratteristiche fecero di lui un individuo coraggioso e determinato. Il Corano riporta così alcune delle sue parole:
E il suo popolo disputò con lui. Egli disse: “Disputate con me riguardo a Dio, quando è Lui che di certo mi ha guidato? Ed io non temo in alcun modo coloro che voi Gli associate, a meno che il mio Signore non voglia. Il mio Signore abbraccia tutte le cose nella sua conoscenza. Non ricorderete, dunque? E come potrei temere quello che voi avete associato (a Lui), mentre voi non temete di associare a Dio coloro per cui Egli non ha fatto scendere su di voi alcuna autorità? Sapete allora quale delle due parti ha la maggiore sicurezza?” (Corano, 6:80-81).
Queste conversazioni con la sua tribù rivelano molti esempi positivi della sua fede profonda e forte. Grazie alla saggezza superiore e alla comprensione donategli dal nostro Signore, il Profeta Abramo (pbsl) pronunciò dei discorsi enormemente efficaci e fornì il più saggio esempio. Considerandoli con gli occhi della saggezza, i musulmani di oggi possono usare i suoi mezzi e metodi per invitare il proprio popolo a credere in Dio. Detto questo, esamineremo ora alcune delle sagge spiegazioni date dal Profeta Abramo (pbsl).
Tutti i musulmani hanno la responsabilità di invitare gli uomini a credere in Dio. Il Corano fa riferimento a questo con l’espressione comandare ciò che è giusto e proibire ciò che è sbagliato. Questo dovere nasce dal fatto che gli uomini devono essere ammoniti, in altre parole informati, e devono loro essere ricordate talune verità importanti, come che Dio creò l’universo dal nulla, che ogni essere umano è responsabile nei confronti del nostro Signore e che noi dovremo rendere conto a Lui nell’Aldilà, e che essi saranno ricompensati nell’Aldilà di ciò che fecero in questo mondo.
Coloro che si sobbarcano questa responsabilità sono musulmani devoti che credono sinceramente in Dio e che Lo temono grazie ad un rispetto molto radicato. Dio ha donato ad essi il potere, la saggezza e l’intelligenza necessaria a distinguere tra giusto e sbagliato. In cambio, essi devono spiegare la Sua religione alla luce del carattere, della condizione mentale e del punto di vista sulla vita propri di coloro a cui si rivolgono, nel modo più piacevole ed appropriata possibile. Inoltre, essi devono valutare adeguatamente la reazione e la risposta di coloro a cui si rivolgono, e adattare i propri metodi per comunicare in modo efficace il messaggio divino. Poiché l’adempimento di questo obbligo richiede uno sforzo imponente, ammonire intere società e spiegare la religione a tribù i cui padri non erano stati ammoniti, ossia comunità che sono lontani dai valori morali della religione con saggezza ed una buona esortazione, come rivela il seguente versetto:
Chiama alla via del tuo Signore con saggezza e con una buona esortazione, e discuti con loro nel modo migliore. Di certo il tuo Signore conosce al meglio chi si allontana dal Suo sentiero, ed Egli conosce al meglio coloro che seguono la retta via (Corano, 16:125).
Ad ogni musulmano è affidato il compito di spiegare agli altri l’esistenza di Dio e le bellezze del Corano, e di consigliarli. Per permettere ad essi di adempiere a questa responsabilità, Dio ha rivelato nel Corano i metodi più adatti ed appropriati. Ad esempio, i credenti devono per prima cosa invitare i propri amici e famigliari a credere in Dio e nel Giorno del Giudizio:
Perciò non invocate un altro dio insieme a Dio, affinché non siate tra coloro che saranno castigati. E ammonisci i tuoi parenti stretti (Corano, 26:213-14).
Le parole dette dal Profeta Abramo (pbsl) a suo padre sono esemplari a questo riguardo. Egli spiegò a suo padre, in modo molto saggio, che adorare gli idoli equivaleva ad attribuire associati a Dio, e che una persona doveva seguire soltanto Dio. Il Corano riporta alcune di queste parole:
E quando Abramo disse a suo padre, Azar: “Tu prendi gli idoli come dei? Di certo, io vedo che tu e la tua gente siete in palese errore” (Corano, 6:74).
Quando egli [Abramo] disse a suo padre: “O padre mio, perché adori quello che non sente, né vede, né può esserti di alcuno ausilio? O mio signore, in verità mi è giunta la conoscenza che a te non è giunta; perciò seguimi, io ti guiderò su un retto sentiero” (Corano, 19:42-43).
Uno degli elementi più important di questa conversazione, che deve essere presa a modello, è che non importa quanto un miscredente possa essere arrogante e difficile, il credente deve restare paziente mentre comunica il messaggio e comportarsi nel modo più piacevole possibile.
L’approccio del Profeta Abramo (pbsl), qui, è esattamente quello che il Profeta Mosè (pbsl) adottò verso Faraone. Il Profeta Mosè (pbsl) impiegò anche uno stile sobrio e cortese quando comunicò il messaggio di Dio a Faraone, in obbedienza all’ordine dato da Dio di “parlargli in modo gentile. Forse ricorderà, oppure temerà (Dio)” (Corano, 20:44).
Dio rivela il messaggio che il Profeta Abramo (pbsl) diede a suo padre, così come la reazione del padre stesso:
[Abramo disse:] “O padre mio, non servire Satana. Di certo Satana è disobbediente al Benefico. O padre mio, di certo temo che ti possa colpire un castigo del Benefico, e che tu divenga un amico di Satana”. Egli [suo padre] disse: “Disprezzi i miei dei, o Abramo? Se non desisti, di certo ti scaccerò. E lasciami per qualche tempo”. Egli [Abramo] disse: “La pace sia con te! Pregherò il mio Signore di perdonarti. Di certo Egli è sempre Buono con me. E mi allontano da voi e da quello a cui fate appello all’infuori di Dio, e invoco il mio Signore. Forse non rimarrò infelice invocando il mio Signore” (Corano, 19:44-46).
Queste conversazioni contengono una importante saggezza. Innanzitutto, l’atteggiamento coraggioso e umile del Profeta Abramo (pbsl) colpisce moltissimo. Egli obbedì all’ordine impartito da Dio, anche a rischio della vita, e invitò il proprio padre alla vera via. Egli rischiò di perdere l’amore, l’aiuto e i beni di suo padre; rifiutò di farsi intimidire dalle minacce di suo padre ed esibì la massima umiltà e pazienza quando gli fu detto di andarsene.
Sapendo che Dio lo avrebbe aiutato e gli avrebbe indicato la retta via, egli si comportò in modo conforme alla comodità e alla sicurezza fornite da questa conoscenza. Il modo in cui egli pregò immediatamente Dio dopo essere stato ingiustamente obbligato ad abbandonare la casa in cui aveva vissuto, e la fiducia nel fatto che la sua preghiera sarebbe stata ascoltata dimostrano la modestia e la purezza esemplari richieste ad un musulmano. Inoltre, egli esibì un atteggiamento morale estremamente positivo verso suo padre, che era decisamente ostile. Egli mantenne il proprio stile moderato e continuò a chiamarlo padre mio. Tutti i musulmani devono seguire questo esempio di moralità decisamente superiore quando invitano le persone alla verità.
(Sinistra) Un idolo del 2500-1100 AC. (Destra) Gli Assiri credevano che gli idoli di pietra e legno potessero proteggerli dalle sciagure. Questo idolo, conosciuto come Hadad, era ritenuto un idolo protettivo dal Re Esarhaddon (settimo secolo AC). |
---|
Egli avvicinò suo padre con grande affetto e modestia, e lo invitò umilmente alla vera via. Quando suo padre persistette nella sua negazione, il Profeta Abramo (pbsl) cercò immediatamente rifugio in Dio e si allontanò. Questo atteggiamento indica che i musulmani devono agire soltanto per ottenere la soddisfazione di Dio, e amare quello che Egli ama, e odiare quello che Egli odia. Dio rivela questa qualità, che ogni musulmano deve possedere, in questo modo:
Non è giusto che il Profeta e i credenti chiedano perdono per i politeisti, anche se fossero dei parenti stretti, dopo che è divenuto chiaro per loro che essi sono i compagni della fiamma ardente. E la richiesta di perdono di Abramo per suo padre fu dovuta unicamente ad una promessa che lui gli aveva fatto; ma quando gli fu chiaro che egli [suo padre] era un nemico di Dio, si dissociò da lui. Di certo Abramo aveva il cuore tenero, era comprensivo (Corano, 9:113-114).
Un’altra caratteristica notevole di questa conversazione tra il Profeta Abramo (pbsl) e suo padre è la devozione di quest’ultimo al paganesimo. La sua devozione fu così forte da spingerlo a minacciare suo figlio di morte per lapidazione, un figlio che era sangue del suo sangue, che egli aveva allevato e tenuto al suo fianco, e che aveva trattato il proprio padre con grande rispetto. Il solo motivo dell’ira di suo padre fu che il Profeta Abramo (pbsl) adorava soltanto Dio e rifiutava il paganesimo della propria tribù. Questo è un esempio della natura crudele, intransigente ed oppressiva dei miscredenti.
Il Corano cita un sovrano miscredente che il Profeta Abramo (pbsl) incontrò quando invitò gli uomini a credere in Dio. Egli è noto come Nimrod in varie fonti storiche, ed egli ed il Profeta Abramo (pbsl) ebbero una importante conversazione:
Non hai pensato a colui che discusse con Abramo a proposito del suo Signore, perché Dio gli aveva dato il regno? Quando Abramo disse: “Il mio Signore è Colui che dà la vita e causa la morte”, egli [Nimrod] disse: “Io do la vita e provoco la morte” Corano, 2:258).
Come spiega questo versetto, Nimrod era divenuto molto arrogante a causa dei suoi beni, delle proprietà e del regno. Parlando con il Profeta Abramo (pbsl), egli fece la smisurata ed irrazionale dichiarazione di possedere anch’egli il potere della creazione. Proclamando la propria divinità, poiché era davvero orgoglioso della sua ricchezza e delle cose che possedeva, di fatto negava Dio. Per il proprio orgoglio, rifiutò di vedere la potenza e il potere di Dio sull’universo.
Dopo aver informato Nimrod dell’esistenza e dell’unicità di Dio, il Profeta Abramo (pbsl) rispose a questo sovrano, che era divenuto arrogante nei confronti di Dio, con un’affermazione davvero saggia e razionale:
“Di certo Dio fa sorgere il sole da Oriente, perciò tu fallo sorgere dall’Occidente”. Così colui che non credeva [Nimrod] fu confuso. E Dio non guida la gente ingiusta (Corano, 2:258).
Tutti i Profeti hanno sempre utilizzato delle argomentazioni sagge e razionali, come l’esempio fornito in precedenza. Dio ha messo i credenti che diffondono il Suo messaggio in grado di farlo in modo efficace, confutando, in tal modo, l’errata visione del mondo propria dei miscredenti. Queste argomentazioni lasciano sempre i miscredenti, che ritengono di essere sulla retta via e hanno fiducia nella propria ricchezza, nel potere e negli idoli, incapaci di opporre una difesa seria del proprio sistema di fede. Quindi essi sono sempre condannati ad essere sconfitti nel dibattito.
Un altro importante aspetto della risposta del Profeta Abramo (pbsl) è la sua onestà e naturalezza. Una spiegazione onesta e sincera influenza i cuori e le coscienze degli uomini. L’esistenza di Dio è evidente, e la spiegazione del credente di questa palese verità che viene dal cuore tocca sempre gli altri uomini. Ma anche se essi sono influenzati in questo modo, alcuni miscredenti persistono nella propria miscredenza. Queste persone, che generalmente sono molto lontane dalla religione, divengono fiere della convinzione che la loro ricchezza, bellezza o condizione sociale siano i risultati dei propri sforzi. Essi si considerano ingiustamente superiori e dimenticano Dio. Satana incoraggia il loro orgoglio, e usa il potere e la posizione che essi, erroneamente, ritengono essere loro, per impedire ad essi di servire Dio.
I credenti incontrano molte persone quando diffondono il messaggio di Dio. Molte di esse, per orgoglio, non possono vedere la forza ed il potere di Dio. In queste situazioni i credenti devono costituire esempi che indicano agli uomini quanto, in realtà, essi siano inermi, per eliminare il loro orgoglio. Di conseguenza, i miscredenti comprenderanno che la loro arroganza e il loro orgoglio per i propri possedimenti non hanno alcun significato. Gradualmente, essi capiranno che la loro forza e il loro potere sono limitati, che ogni cosa avrà fine con la morte e che Dio è il solo essere assoluto.
Il metodo di spiegazione usato dal Profeta Abramo (pbsl) per raccontare la verità a Nimrod dimostra quanto sia importante l’uso di un discorso razionale, saggio e proporzionato all’uditorio nella diffusione del Suo messaggio. I credenti non devono mai utilizzare argomentazioni senza senso; invece devono sempre utilizzare spiegazioni efficaci e razionali per sconfiggere le credenze superstiziose di chi ascolta, e dimostrare l’esistenza di Dio analizzando le condizioni psicologiche e le strutture logiche degli uditori. Chiaramente, solo le persone che hanno una fede profonda, che rispettano scrupolosamente i comandamenti di Dio e che Lo temono saranno in grado di trovare questo metodo di spiegazione efficace e saggio. Dio ci insegna questo segreto nel seguente modo:
Egli dona la saggezza a chi vuole. E a chiunque sia donata la saggezza, di certo egli ha ricevuto un gran bene... (Corano, 2:269)
Bir Müslüman, inkar ya da gaflet içindeki bir insana nasıl tebliğ yapmalıdır? Onu dine nasıl davet etmelidir? Allah Kuran'da tebliğ ibadetinin, iyi düşünülmüş yöntemler ve üsluplarla yürütülmesi gerektiğine işaret etmektedir. Tebliğin tek bir yöntemi yoktur. Yöntem, karşıdaki kişinin durumuna, içinde bulunduğu şartlara, düşüncelerine ve inançlarına göre değişir. Örneğin Allah ayetlerinde, Hz. Nuh (as)'ın insanlara Kendi varlığını hem "açıkça ilan" ettiğinden, hem de "gizli gizli yollarla" anlattığından, onları dine yöneltecek dolaylı yöntemler kullandığından bahsetmektedir. (Nuh Suresi, 9)
In quale modo devono comportarsi i credenti nei confronti di chi nega oppure rifiuta la verità? Il Corano dice ai credenti di diffondere il messaggio di Dio con uno stile ed un metodo ben ponderati. Esiste più di un modo di chiamare gli uomini alla verità. Naturalmente, il metodo cambia secondo le posizioni, le condizioni, le idee e le credenze dei membri dell’uditorio. Ad esempio, Dio si riferisce al Profeta Noè (pbsl), che spiegò la Sua esistenza sia pubblicamente che privatamente, utilizzando metodi indiretti per farli volgere verso la Sua religione (Corano, 71:9).
Un altro dei pregevoli metodi del Profeta Abramo (pbsl) consistette nell’incitare la coscienza della sua tribù e di impiegare metodi che avrebbero incoraggiato i suoi membri a pensare. Egli pose loro delle domande, smascherando, in tal modo, la natura irrazionale e confusa delle loro credenze. Egli mostrò loro che i loro idoli non erano altro che pezzi di legno e pietra privi di una coscienza, e usò un piano intelligente per convincere di questo i loro cuori e le loro menti. Facendo crollare la loro tradizionale visione pagana del mondo diffondendo la verità di Dio, egli spiegò anche l’esistenza e l’unicità di Dio.
Nel Corano, Dio descrive il metodo del Profeta Abramo (pbsl) con le seguenti parole:
Così, quando la notte fece scendere le tenebre su di lui [Abramo], egli vide una stella. Disse: “È questo il mio Signore?”. Così, quando essa tramontò, disse: “Non amo le cose che tramontano”.
Poi, quando vide sorgere la luna, disse: “È questo il mio Signore?”. Così, quando essa tramontò, disse: “Se il mio Signore non mi avesse guidato, sarei di certo tra coloro che sbagliano”.
Poi, quando vide sorgere il sole, disse: “È questo il mio Signore? È questo il più grande?”. Così, quando esso tramontò, disse: “O mio popolo, io sono lontano da ciò che voi associate (a Dio). Di certo io, essendo un giusto, mi volgo totalmente verso Colui che ha dato origine ai cieli e alla terra, e non sono un politeista” (Corano, 6:76-79).
I commenti del Profeta Abramo (pbsl) sulla Luna, sul Sole e sulle stelle, in questi versetti appena citati, probabilmente non sono pensieri suoi, ma piuttosto dei mezzi per comunicare il messaggio di Dio alla sua tribù (Dio ne sa di più). Il Profeta Abramo (pbsl) sapeva che la Luna e le stelle sarebbero scomparse quando il Sole fosse sorto, e che il Sole sarebbe nuovamente tramontato dopo essere sorto. Siccome la sua tribù pagana non ragionava né giudicava alla luce della vera fede, egli può aver scelto di utilizzare la spiegazione graduale sopra delineata.
Come abbiamo detto in precedenza, le società pagane nel Medio Oriente di quell’epoca adoravano i corpi celesti, come il Sole e la Luna, oltre agli idoli fabbricati da loro stessi e dai loro antenati. Quindi, il Profeta Abramo (pbsl) può aver voluto usare il metodo a domanda e risposta per spiegare perché questi oggetti che si ritenevano essere divini non erano, in realtà, divini. E così, inizialmente fece apparire divine le stelle per attirare su di esse l’attenzione della sua tribù, e poi dimostrò, come Dio gli ispirò di fare, perché queste non potevano davvero essere divinità. Anche l’espressione del Profeta Abramo (pbsl) “Non amo le cose che tramontano” (Corano, 6:76) è un importante messaggio per la sua tribù, perché egli spiegò indirettamente che un’entità divina era immortale ed indistruttibile (Dio ne sa di più). Infatti, questi sono alcuni tra i nomi del nostro Signore: al-Baqi (Colui che continua, l’Immortale) e al-Qa’im (Colui che persiste).
Dopo di questo, il Profeta Abramo (pbsl) può avere impiegato lo stesso metodo in riferimento alla Luna, un’altra cosiddetta divinità, per dimostrare alla sua tribù che essa non era divina. Egli può aver usato la stessa logica per il Sole, in particolare sottolineando che esso era il più grande. La sua spiegazione che esso non era divino inferse un colpo notevole alla loro visione del mondo pagana, perché non esisteva un essere materiale più grande del Sole visibile alla tribù.
Con le parole “Non sono un politeista” (Corano, 6:79), il Profeta Abramo (pbsl) spiegò che Dio creò tutte queste cose, che Egli era il vero Dio, e che egli non attribuiva a Lui alcun associate. Detto questo, possiamo vedere che il Profeta Abramo (pbsl) conosceva bene il sistema di credenze pagane della sua tribù. Egli presentò tutti questi esempi per diffondere il messaggio di Dio, per rivelare la loro logica difettosa e le loro credenze sviate. Infatti, sembra che la sua tribù abbia cercato di discutere con lui:
E il suo popolo disputò con lui. Egli disse: “Disputate con me riguardo a Dio, quando è Lui che di certo mi ha guidato? Ed io non temo in alcun modo coloro che voi Gli associate, a meno che il mio Signore non voglia. Il mio Signore abbraccia tutte le cose nella Sua conoscenza. Non ricorderete, dunque?” (Corano, 6:80).
Chiamando la sua tribù alla verità, il Profeta Abramo (pbsl) agì in base a quello che Egli gli ispirò. Questo è del tutto evidente dai metodi che egli usò e dagli esempi che diede. Nel versetto “E questa fu la nostra argomentazione, che fornimmo ad Abramo contro il suo popolo. Noi eleviamo il rango di chi vogliamo. Di certo il tuo Signore è Saggio, Sapiente” (Corano, 6:83), Dio rivela di aver dato al Profeta Abramo (pbsl) varie prove da usare contro la sua tribù.
Questa modalità di comunicazione costituisce un esempio per tutti i musulmani. In altre parole, i credenti devono demolire le credenze false e infondate della controparte, e presentare poi delle prove indiscutibili dell’esistenza e dell’unicità di Dio. Seguendo questo, essi devono fare appello alla controparte affinché creda in Dio e serva soltanto Lui. Se la controparte non può lasciare il suo sistema di credenze sviate, per i suoi membri sarà difficile credere in Dio e diventare veri musulmani. La vera fede può giungere unicamente quando gli uomini abbandonano tutti i propri idoli e le proprie ideologie e filosofie superstiziose.
L’amore del Profeta Abramo (pbsl) per Dio, la sua fede gioiosa e lo scrupoloso rispetto per i Suoi ordini può essere chiaramente visto nel modo in cui egli si comportò con gli altri. Il modo in cui comunicò con suo padre e la sua tribù mostra, nel più fine modo possibile, che egli fu scelto da Dio, Che lo rese superiore a tutti gli altri. Nel Corano, Dio rivela:
E recita loro la storia di Abramo. Quando disse a suo padre e al suo popolo: “Cosa adorate?”. Dissero: “Adoriamo gli idoli, quindi rimarremo devoti ad essi”. Egli disse: “Essi vi sentono, quando (li) invocate, o vi fanno del bene, oppure vi danneggiano?”. Dissero: “No, facciamo quello che facevano i nostri padri”. Egli disse: “Vedete, allora, ciò che adorate – Voi, e i vostri antenati?” (Corano, 26:69-76).
Come si può notare nei suddetti versetti, il Profeta Abramo (pbsl) usò vari metodi e analogie per spiegare alla sua tribù quanto fosse futile ed irrazionale adorare gli idoli. La loro unica risposta fu che essi avrebbero continuato a seguire la via dei loro antenati. La risposta si incontra spesso nelle società lontane dalla religione, ed è spesso usata per giustificare la superstizione, anche se non ha alcun fondamento in confronto alla religione divina. Nella continuazione di questi versetti, il Profeta Abramo (pbsl) chiama la sua tribù alla fede, e presenta ad essa il nostro Signore:
“Di certo essi sono i miei nemici, ma non (così) il Signore dei mondi, Che mi ha creato, e Che mi indica la via, e Che mi nutre e mi dà da bere, e quando sono malato, mi guarisce, e Che mi farà morire, poi mi darà la vita, e Che, spero, perdonerà i miei errori, nel giorno del Giudizio” (Corano, 26:77-82).
Questa statua raffigura Hammurabi (app. 1955- 13 AC) che rende omaggio a Shamash, il dio sumero del sole.
Come dice il Corano, la tribù del Profeta Abramo (pbsl) affermò spesso la propria determinazione nel persistere nel proprio paganesimo. Egli rispose lodando il nostro Signore con i Suoi nomi più belli. Soltanto Dio crea o distrugge ogni cosa nell’universo, animata o inanimata. Egli fa scendere ogni benedizione sulla Terra per il servizio dell’umanità, e fornisce un numero infinito di bellezze. Il modo in cui l’essere umano nasce, cresce, mangia, beve, cammina, si muove, parla e ride – in breve, ogni cosa della vita – avviene per volontà di Dio. Come rivela il Profeta Abramo (pbsl), il nostro Signore Dio guarisce i malati, resistendo ad essi la salute. Se Dio non vuole, nessuna medicina o medico può restituire ad alcuno la salute.
Dio crea l’umanità, e allo stesso modo può prendere l’anima di ogni persona al momento della sua morte. Ancora prima che una persona nasca, Dio ha già determinato la durata della sua vita, quello che le accadrà e tutto quello che essa dirà e farà. In altre parole, gli uomini non controllano il proprio destino, perché Dio lo ha scritto ancora prima che la persona fosse nata.
Dio ha creato questo mondo come un’arena in cui avvengono delle prove, e ha poi inviato dei messaggeri per guidare gli altri uomini alla vera via per mezzo della rivelazione. Nel Giorno del Giudizio, ogni essere umano dovrà rendere conto di ciò che avrà fatto in questo mondo. I credenti, che trascorrono la vita facendo del bene, nella speranza di ottenere la Sua soddisfazione e misericordia, troveranno innumerevoli benedizioni. Dio, che è il più misericordioso, per donatore e amorevole verso i Suoi servi, ha promesso di trascurare le cattive azioni dei Suoi servi nel Giorno del Giudizio, di perdonare i loro errori e di ricompensarli con le innumerevoli benedizioni del Paradiso.
Ricordiamo che gli esseri umani non hanno il potere di condurre gli altri alla vera via, perché la loro unica responsabilità è quella di comunicare il Suo messaggio. Di fatto, questo è un obbligo religioso per tutti i credenti. Il fatto che un miscredente si volga o meno alla fede dipende totalmente dalla guida di Dio, perché nessuno può credere se Dio non lo vuole. Infatti, nonostante la forza che il Profeta Abramo (pbsl) ottenne dalla propria fede in Dio, la sua tribù pagana, che non temeva Dio e ignorava la propria coscienza, persevere nella propria negazione. Di fatto, i suoi membri, addirittura, minacciarono il Profeta Abramo (pbsl) di farlo morire bruciato. Così, tutti i credenti devono chiamare, con devozione e determinazione, le persone che li circondano alla vera via, e non disperare se sono ignorati e perseguitati.
In un versetto, il nostro Signore dice che “La Verità proviene dal vostro Signore; perciò chi vuole creda, e chi non vuole non creda” (Corano, 18:29). In un altro versetto, Dio rivela al nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) che “Forse ti uccideresti dal dolore perché essi non credono” (Corano, 26:3). Nella Sura Yusuf, Dio rivela che “E la maggior parte degli uomini non crede, anche se tu lo desideri ardentemente. E non domandi per esso alcuna ricompensa. Esso non è che un monito per tutta l’umanità” (Corano, 12:103-104).
Un motivo per cui la tribù del Profeta Abramo (pbsl) continuò a negare fu la preoccupazione per i propri interessi. Il loro sistema di credenze pagane dava loro vari vantaggi terreni, e ogni mutamento all’ordine costituito avrebbe colpito tali interessi, proprio come la missione del nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) irritò i capi meccani, che godevano di enormi profitti commerciali grazie al paganesimo dell’Arabia.
Questa, in realtà, è una legge che Dio ha decretato per i Suoi Profeti. Come afferma il Corano, i Profeti hanno sempre ricevuto l’opposizione della propria tribù. Essi sono stati minacciati di morte e hanno subito calunnie, e a volte sono stati addirittura accusati di stregoneria, follia e di aver attributo a Dio le proprie parole. In breve, coloro che accusarono i Profeti non esitarono a ricorrere a falsità quali affermare che i Profeti erano sulla via dell’errore mentre essi erano sulla retta via.
Tuttavia, queste persone agiscono sotto una nube di irrazionalità, perché mentre cercano di proteggere i propri interessi, in realtà si condannano alla sofferenza eterna. Dio ha rivelato il fato di coloro che si ribellano ai Suoi Profeti, i modelli di ruolo dei valori morali positivi, della religiosità e della profonda fede:
... Incorreranno nell’ira di Dio, e la vergogna si attaccherà ad essi. Questo perché non cedettero nei messaggi di Dio ed uccisero ingiustamente i Profeti. Questo perché disobbedirono e oltrepassarono i limiti [che Dio ha stabilito per l’umanità] (Corano, 3:112).
Secondo il Corano, Dio dà a coloro che Lo temono la capacità di distinguere tra giusto e sbagliato. Questa grande gentilezza, e benedizione superiore, è limitata ai credenti. I metodi che il Profeta Abramo (pbsl) impiegò per chiamare la sua tribù alla fede, così come le sue decisioni e lo stile della sua presentazioni sono tutti esempi importanti di questa grande benedizione.
Un esempio è la trappola che egli tese agli idoli della sua tribù. Poiché era solo ed agiva in un ambiente pericoloso, egli prese talune precauzioni per evitare di subire danni fisici ed assicurarsi che il messaggio di Dio sarebbe stato udito. Ad esempio, disse ai miscredenti che lo circondavano di essere malato, così che essi se ne andassero:
Quando [Abramo] disse a suo padre e al suo popolo: “Cosa adorate? Una menzogna – desiderate degli dei all’infuori di Dio? Cosa pensate allora del Signore dei mondi?”. Poi egli rivolse uno sguardo alle stelle, e disse: “In verità sono stanco (delle vostre divinità)”. Così essi gli voltarono le spalle e se ne andarono (Corano, 37:85-90) .
Dopo aver mandato via i miscredenti, egli andò dagli idoli e li ruppe:
Allora egli si rivolse ai loro dei e disse: “Non mangiate? Qual è il vostro problema, perché non parlate?”. Quindi si adirò e li colpì con la mano destra (Corano, 37:91-93).
Così li fece a pezzi, tranne quello principale, affinché potessero rivolgersi ad esso (Corano, 21:58).
L’atto di lasciare intero l’idolo più grande indica una notevole saggezza. Quando la sua tribù vide quello che era accaduto, e che era rimasto soltanto l’idolo più grande, i suoi membri iniziarono immediatamente a cercare la persona che aveva fatto questo. Poiché erano a conoscenza dell’opposizione del Profeta Abramo (pbsl) ai loro idoli e al paganesimo, capirono in fretta che egli era il responsabile, e quindi lo cercarono per vendicarsi:
Essi dissero: “Chi ha fatto questo ai nostri dei? Di certo costui ‘ uno degli ingiusti”. Dissero: “Abbiamo sentito un giovane, di nome Abramo, che parlava di essi”. Dissero: “Allora conducetelo davanti al popolo, forse esso potrà recare testimonianza”. Dissero: “O Abramo, sei stato tu a fare questo ai nostri dei?” (Corano, 21:59-62).
Quella domanda rivelò perché il Profeta Abramo (pbsl) non aveva distrutto l’idolo più grande:
Disse lui: “Di certo (qualcuno) l’ha fatto. Il loro capo è questo; perciò interrogateli, se sono in grado di parlare” (Corano, 21:63).
Udendo questa risposta, i miscredenti inevitabilmente iniziarono a pensare e a capire che i loro idoli non avrebbero mai avuto la capacità di parlare. E così il suo piano riuscì, perché fece sì che essi mettessero in discussione il loro sistema di fede pagano. Il Corano afferma:
Allora, cominciarono a parlare fra looro e dissero: “Di certo, siamo ingiusti” (Corano, 21:64).
Tuttavia, il rimorso non durò a lungo. Nonostante avessero compreso la verità, decisero di opporsi nuovamente al Profeta Abramo (pbsl) per mantenere il proprio sistema di credenze pagane, che era compatibile con i loro transitori interessi terreni:
Poi chinarono la testa umiliati, (e dissero): “Tu sai bene che essi non possono parlare”. Egli disse: “Servite quindi, oltre a Dio, quello che non vi procura alcun bene né vi arreca danno?. Vergognatevi, voi e quello che servite oltre a Dio! Non capite dunque?”. Essi dissero: “Bruciatelo, e aiutate I vostri dei, se volete fare qualcosa” (Corano, 21:65-68).
L’approccio adottato dal Profeta Abramo (pbsl) rivela un piano e un giudizio sottilmente calcolati. Dopo aver mandato via la gente dicendo ad essa di essere malato, egli distrusse tutti gli idoli tranne quello più grande, nella speranza che essi reagissero come egli si aspettava. Questa trappola dimostra che egli agì secondo l’ispirazione di Dio, e che possedeva un’intelligenza ed una lungimiranza superiori. Per ispirazione divina egli studiò una trappola intelligente e, per volontà di Dio, raggiunse un successo molto positivo. Dopo aver distrutto gli idoli, mise alla prova il sistema di credenze della sua tribù dicendo che l’idolo più grande aveva distrutto gli altri.
Un obiettivo di questo piano fu quello di far capire alla sua tribù quanto in realtà fosse irrazionale fosse il loro sistema di credenze. Egli sapeva che se essi non fossero riusciti a capire la natura irrazionale e illogica delle proprie azioni, avrebbero semplicemente fabbricato nuovi idoli e avrebbero continuato con il proprio paganesimo. La cosa importante, perciò, era fare comprendere ad essi che quel culto superstizioso era contrario alla fede in Dio e nella Sua rivelazione.
È del tutto irrazionale pensare che quelle statue possano mangiare, bere, muoversi o fare del bene o del male a una persona. Quando coloro che credono in tali cose fallaci incontrano un problema o una difficoltà ricercano l’aiuto dei loro idoli ed evitano di scontentarli. Lo fanno per timore dei propri idoli e per la loro fede che idoli privi di vita abbiano creato l’universo e tutti i viventi, diretto tutte le cose entro l’universo e donato salute ed abbondanza, così come il pane quotidiano, il potere e la comprensione all’umanità. Dio descrive il loro grave errore nei seguenti termini:
Ed essi non possono dare loro aiuto, né sanno aiutarsi da sé. E se li invitate [i miscredenti] alla guida, essi non vi seguiranno. È lo stesso per voi, che li invitiate o restiate in silenzio (Corano, 7:192-93).
Hanno essi dei piedi per camminare, o mani per afferrare, o occhi per vedere, o orecchie per sentire? Dì: “Invocate gli dei che voi associate, poi complottate contro di me, e non datemi tregua” (Corano, 7:195).
Sfortunatamente questa scarsa comprensione non è limitata unicamente al tempo del Profeta Abramo (pbsl). Il paganesimo, oggi, prospera in una ampia varietà di denominazioni differenti. Le credenze pagane del tempo del Profeta Abramo (pbsl), ad esempio, somigliano molto alle affermazioni darwiniane.
Le tribù pagane del tempo del Profeta Abramo (pbsl) adoravano degli idoli che loro stesse, e i loro progenitori, avevano costruito, e credevano che i loro idoli potessero influenzare gli eventi dell’universo. Secondo questa credenza superstiziosa, gli idoli potevano prendere decisioni e metterle in pratica, ed erano in grado di punire o ricompensare gli esseri umani. In altre parole, questi pagani credevano che la materia inanimata potesse creare e controllare gli esseri umani. Dio rivela questo terribile errore e grande peccato nel Corano. Ad esempio:
Di certo Dio non perdona che Gli si associ un compagno, e perdona tutto, a parte quello, a chi Egli vuole. E chi associa un compagno a Dio compie sicuramente un grande peccato (Corano, 4:48).
I difensori della teoria darwiniana dell’evoluzione seguono un concetto superstizioso molto simile, perché credono che determinati elementi (come carbonio, ossigeno, calcio, magnesio e ferro), così come l’acqua fangosa, contenente vari minerali, abbiano in qualche modo acquisito un potere superiore e una spontanea volontà nel corso del tempo, e per caso. Si ritiene che questo trio di acqua fangosa, tempo e caso abbia deciso di formare tutte le splendide cose presenti nella natura, gli animali e, cosa ancor più importante, esseri umani coscienti.
Le origini di questa superstizione stanno nella credenza fallace che le sostanze inanimate siano in realtà entità che possiedono intelligenza e forza di volontà, e che possano prendere decisioni e metterle in pratica. In altre parole, considerano la materia stessa qualcosa di divino. Basandosi si questo falso concetto, i darwinisti sostengono che ogni cosa nell’universo si sia sviluppata da sé, per caso, e che ogni entità sia considerata, insieme al caso, divina. Tuttavia, coloro che osservano tutte le cose animate e inanimate che li circondano, iniziando con i propri corpi, vedranno che l’universo è l’opera di un Creatore infinitamente potente Che possiede intelligenza e conoscenza infinite. Ogni dettaglio, dal nostro pianeta alla perfetta armonia nei nostri corpi, dall’equilibrio tra le galassie, alle stelle e a tutti gli altri corpi celesti, dal nostro mondo, con tutte le sue infinite benedizioni, dimostra l’esistenza di un Creatore infinitamente compassionevole e amoroso: Dio, il Signore dei mondi.
Il nostro Signore ha rivelato questa palese verità, che ognuno può scoprire da sé, all’umanità, attraverso messaggeri come il Profeta Abramo (pbsl). Tuttavia, per qualche ragione, molte persone nella storia hanno rifiutato questa verità e hanno continuato a negare la Sua esistenza. Nella Sua definitiva rivelazione, il Corano, Dio descrive la posizione di quegli uomini:
Ed essi giurano nel modo più solenne su Dio, che se giungesse loro un segno, certamente crederebbero in esso. Dì: “I segni sono presso Dio”. E cosa ti fa credere che, se dovessero giungere, essi crederebbero?”. E Noi allontaniamo i loro cuori e i loro sguardi, come quando non cedettero la prima volta; e li lasciamo nel loro disordine, mentre vagano alla cieca. E anche se Noi facessimo scendere su di loro gli angeli, e i morti parlassero loro, e Noi riunissimo tutte le cose di fronte a loro, non crederebbero, a meno che Dio non lo voglia, ma la maggior parte di loro sono ignoranti (Corano, 6:109-11).
Come abbiamo visto, affermare che gli atomi privi di coscienza, i minerali e il caso cieco abbiamo prodotto progetti impeccabili e perfetti non è altro che inchinarsi a totem di legno e implorare da essi la salute e l’abbondanza. L’unica differenza tra le due cose consiste nei nomi dati ad essi e nei concetti usati per descriverli.
Secondo i pagani tra i quali visse il Profeta Abramo (pbsl), certi idoli regolavano l’universo, modellavano gli esseri viventi e dirigevano il loro comportamento. Analogamente, i darwinisti credono che tutti gli esseri viventi e il perfetto progetto dell’universo siano emersi per effetto della materia inanimata (ad esempio, gli atomi, le molecole, le forze della natura e le proprietà chimiche e fisiche degli oggetti). Proprio come i pagani attribuiscono questi poteri agli dei, i darwinisti usano concetti quali l’auto-organizzazione della materia e la creazione delle specie ad opera della natura per attribuire un potere creatore immaginario alla materia senza vita e poi deificarla.
Questo è chiaramente visibile nelle pubblicazioni popolari che supportano la teoria dell’evoluzione. Queste pubblicazioni fanno frequenti riferimenti a vari idoli darwinisti, il più grande dei quali è Madre Natura. Coloro che difendono questa credenza sviata pensano che ogni sviluppo e cambiamento nell’universo (ad esempio, le innumerevoli bellezze negli esseri viventi, la vita e la morte di tutti gli esseri viventi e i disastri naturali) abbia luogo per la direzione e il volere di Madre Natura. Essi rivelano le loro credenze sviate in espressioni quali un dono della natura all’umanità quando parlano di una delle bellezze della natura, o l’ira di Madre Natura quando si riferiscono a un disastro. Tuttavia, essi non sono mai in grado di spiegare da dove Madre Natura riceva il proprio potere, né cosa essa realmente sia. Ovviamente, questa è una affermazione orribile ed irrazionale. Queste persone attribuiscono dei compagni a Dio, e tentano di basare le loro credenze perverse su un presunto fondamento scientifico. Il professor Philip Johnson, un critico contemporaneo del Darwinismo, descrive la teoria dell’evoluzione e la moderna filosofia materialista in generale come un tipo di idolatria:
I darwinisti credono che tutti gli esseri viventi e le cose non viventi si siano create da sole grazie a varie proprietà chimiche e fisiche degli atomi, delle molecole, delle forze della natura e degli oggetti, e cin l'aiuto del caso. Tuttavia, anche nell'ambiente ideale ispirato a Darwin sarebbe sempre impossibile la comparsa di una qualsiasi cosa. Se gli evoluzionisti mettessero tutti gli atomi, gli enzimi, gli ormoni, le proteine e qualsiasi elemento desiderassero nel la tinozza raffigurata nell'illustrazione, li mischiassero con il metodo di loro scelta e li nutrissero fintanto che desiderassero, nessunessere vivente, nemmeno la cella di un vivente, potrebbe mai prodursi.
…la negazione è sempre una tentazione, e l’ateismo oltranzista è soltanto la forma più superficiale di negazione… Un’altra strategia [di negazione] consiste nel… [sostituire] qualcosa che siamo in grado di controllare. Questa è chiamata idolatria. Le tribù primitive fabbricano idoli di legno o argilla. I sofisticati intellettuali moderni trasformano in idoli le proprie teorie, continuando ad utilizzare la parola Dio… ma in un modo che non aggiunge nulla al caso e alle leggi della natura. Tutti coloro che seguono questa strategia sostituiscono le cose create al Creatore, e questa è l’essenza dell’idolatria.3
Senza dubbio, sostituire le entità create ed inermi al nostro Signore, Che ha creato l’universo intero dal nulla (in verità, Dio è al di là di tutto ciò che essi, falsamente, Gli attribuiscono) è sempre stato uno dei temi principali del paganesimo. Il Profeta Abramo (pbsl) lottò contro questa stessa prospettiva, come rivela il Corano:
Quando egli [Abramo] disse a suo padre: “O padre mio, perché adori quello che non sente, né vede, né può esserti d’alcun ausilio?” (Corano, 19:42).
Quando egli disse a suo padre e al suo popolo: “Cosa sono queste immagini che continuate ad adorare?”, essi dissero: “Trovammo i nostri padri che le adoravano”. Disse: “In verità, voi e i vostri padri siete stati palesemente in errore” (Corano, 21:52-54).
Chiaramente è un grave errore suggerire che la material sia cosciente e, di conseguenza, attribuire consapevolezza alle cose materiali. Gli atomi, le molecole, l’acqua torbida e il caso non hanno consapevolezza, o il potere di prendere decisioni o di pensare. Gli atomi sono oggetti incoscienti ed inanimati.
Ogni cosa nell’universo può prendere vita soltanto grazie all’esistenza di una consapevolezza e di una volontà superiori. Questi attributi sono specifici di Dio, Signore dei mondi, perché Egli creò l’universo intero, e in tal modo mostra la Sua infinita conoscenza. La perfezione della Sua creazione, la Sua intelligenza superiore e la Sua straordinaria saggezza possono essere riscontrate ovunque nell’universo. Dio ha creato ogni cosa, vivente e non vivente, e ha donato a ciascuna tratti caratteristici che ci stupiscono.
Il Profeta Abramo (pbsl) mostrò alla sua tribù che la Luna, il Sole e le stelle non hanno potere creatore, e poi invitò i suoi membri ad abbandonare il loro paganesimo e a credere in Dio. La via che egli seguì contiene svariati indicatori per noi. Innanzitutto, egli dimostrò, con l’ispirazione di Dio e nel modo più saggio ed efficace, perché le credenze pagane erano superstiziose e infondate.
Questo approccio è una guida importante per tutti i credenti. Alcune cerchie dei nostri giorni dicono che non è necessario svelare la natura fallace delle filosofie atee come il darwinismo e il materialismo, o gli errori di coloro che le espongono. Secondo loro, è sufficiente descrivere la creazione superiore di Dio. Ma questo punto di vista è errato. Uno dei metodi più importanti per modificare i punti di vista delle persone consiste nel rispondere a tutte le loro domande, una a una. Per quel motivo, mentre spiegano le prove dell’esistenza di Dio e i fatti relativi alla Sua creazione, i credenti devono spiegare anche perché la teoria dell’evoluzione è scorretta. Questo aiuterà gli uomini a capire che le loro idee non hanno una base autentica, e, se Dio vuole, essi abbandoneranno questi inganni in cui credono da molto tempo e vedranno che l’esistenza di Dio è una palese verità.
Spiegare perché il darwinismo non è valido elimina tutti i sostegni usati in sua difesa. In questo modo, tutti gli errori e le impossibilità sono rivelati. Grazie alla sua comprensione e alla sua lungimiranza superiori, che avevano origine dalla sua fede gioiosa, il Profeta Abramo (pbsl) poté rivelare, con prove e nel modo più saggio possibile, perché gli idoli fabbricati dagli uomini e i corpi celesti non sono divini. Le persone che diffondono il messaggio dell’esistenza di Dio e la verità della Sua creazione possono usare lo stesso metodo, perché Dio fece del Profeta Abramo (pbsl) un modello di ruolo per gli altri, che insegnasse come vivere con valori morali appropriati e una forte fede.
Un’altra analogia tra la tribù del Profeta Abramo (pbsl) e i darwinisti è la loro risposta al messaggio. I pagani compresero che le loro statue non avevano potere di fare nulla, e lo ammisero, come rivela il Corano: “Allora, cominciarono a parlare fra loro e dissero: «Di certo, siamo ingiusti»” (Corano, 21:64). Nonostante avessero visto la verità e l’avessero accettata nei loro cuori, continuarono a negare e rimasero fedeli ai loro idoli.
Anche i darwinisti sanno che la scienza moderna ha smascherato la teoria dell’evoluzione come un errore (per i dettagli si veda Harun Yahya, Darwinism Refuted, New Delhi, Goodword Books 2002). Ogni nuovo studio che rivela le prove della creazione superiore di Dio li spinge più profondamente nella disperazione e nella sconfitta. Gli esempi del progetto perfetto dei viventi e della Sua straordinaria creazione sono resi noti dagli scienziati, mentre le affermazioni del darwinismo sono abbandonate dalla scienza. Tuttavia, mentre i darwinisti non lo ammettono pubblicamente, lo fanno tra le righe e con la massima riluttanza, e anche in quei casi non apertamente. In ogni dibattito essi continuano a difendere le proprie teorie e ad ignorare le prove contrarie ad esse.
I credenti non devono dimenticare un fatto molto importante: la cosa importante non è attestare una verità superficialmente, con le parole; quel che davvero importa è afferrare questa verità dentro il proprio cuore. I darwinisti hanno accettato nei propri cuori la verità della creazione, e il loro desiderio di nascondere i propri veri pensieri non cambia questo fatto. Inoltre, questo rivela un’importante verità menzionata nel Corano: “La maggior parte degli uomini non crede”(Corano, 40:59)
I credenti hanno la responsabilità di spiegare la verità tutte le volte che serve, per sviluppare nuovi metodi e stili allo scopo di raggiungere coloro che non capiscono, e di dichiarare una lotta intellettuale di ampio raggio per informare gli uomini della Sua religione nel miglior modo possibile. I credenti che attuano questa lotta devono essere umili e totalmente sottomessi a Dio, perché soltanto Dio può guidare coloro che li ascoltano alla retta via.
Comunicando il proprio messaggio, il Profeta Abramo (pbsl) fu estremamente paziente, e costituisce un esempio per gli altri con la sua umiltà e sottomissione a Dio. In tutte le situazioni, egli sapeva che Dio era con lui, credeva che anche i momenti e le situazioni più difficili fossero state create da Lui, e che il nostro Signore avrebbe sempre portato ogni cosa alla conclusione adeguata. Quindi, egli perseverò nonostante le minacce della sua tribù e si affidò a Dio, poiché sapeva che il risultato finale era nelle Sue mani. In cambio di questa soddisfacente umiltà, Dio gli diede sempre la forza e il successo.
Hz. İbrahim (as)'ın kavmi inkarda direnen zorba bir topluluktu ve ayetlerde de bildirildiği üzere bu kıymetli insanla kendilerince tartışmaya girmeye çalışmışlardır. Hz. İbrahim (as) ise, başına gelen her olayda büyük bir sabır göstermiş, Allah'ı vekil tutup O'na hamd ederek üstün bir ahlak göstermiştir. Hz. İbrahim (as) kavmine tebliğ yaparken daima tüm somut delilleri ortaya koymuş, Allah'ın ona bahşettiği üstün hikmet sayesinde en etkili örnekleri vermiş ve son derece ikna edici bir yöntem kullanmıştı. O, Allah'ın hoşnut olacağı gibi bir ahlak göstermiş, insanlara her zaman şefkatle ve merhametle yaklaşmıştı.
Come si è detto, la tribù del Profeta Abramo (pbsl) continuò a negare e cercò di coinvolgerlo in una discussione. D’altro canto, il Profeta Abramo (pbsl) fu paziente in ogni situazione e mostrò una moralità superior, prendendo Dio come proprio Protettore e ringraziandoLo. Quando parlò con la sua tribù, egli diede sempre prove concrete e, grazie alla saggezza superiore ispirata in lui da Dio, diede gli esempi più efficaci ed impiegò un metodo estremamente convincente. I suoi valori morali furono soddisfacenti per Dio, ed egli avvicinò sempre gli uomini con affetto e compassione.
Grazie al suo piano, il Profeta Abramo (pbsl) eliminò le basi fondamentali delle superstizioni pagane della sua tribù, dimostrando che esse erano irrazionali, illogiche e contrarie alla rivelazione di Dio.
Mentre la sua tribù e suo padre Azar cercarono di utilizzare contro di lui i metodi più ingiusti, il Profeta Abramo (pbsl) si limitò ad agire a livello di idee, e dimostrò quanto fosse importante la lotta intellettuale. I suoi oppositori cercarono di lapidarlo, esiliarlo e addirittura ucciderlo, ma egli rispose alle loro minacce in modo equilibrato ed adeguato. Quel comportamento fa parte della moralità che soddisfa Dio e che Egli desidera che i Suoi credenti adottino:
E il bene e il male non sono uguali. Respingete (il male) con ciò che è migliore, e ed ecco che colui dal quale ti divide l’odio sarà come un amico intimo (Corano, 41:34).
Una veduta della Moschea Kubbat as-Sahra (Il Palazzo della Roccia) (Carl Werner, 1863, Mathaf Gallery, Londra) |
---|
La completa sottomissione del Profeta Abramo (pbsl) a Dio, così come la sua forte fede, sincerità, sottomissione e purezza lo resero più forte di fronte all’ostilità della sua tribù, e lo aiutarono a sviluppare metodi efficaci per spiegare l’esistenza di Dio. Egli trascorse tutta la vita dichiarando una guerra intellettuale contro tutti i miscredenti, con immensa determinazione ed entusiasmo,senza attendersi, nel contempo, alcuna ricompensa se non la soddisfazione di Dio, la Sua misericordia e il Paradiso.
È molto più facile credere in una società nella quale ognuno ha fede e vive nel modo che soddisfa Dio, perché gli uomini possono facilmente trovare la vera via in quella società. Tuttavia, vivere da credenti in una società miscredente richiede una determinazione molto maggiore di quella necessaria a vivere tale vita. Quindi, tale esistenza può essere tenuta in maggiore considerazione (Dio ne sa di più). Anche in questo termini Dio rese il Profeta Abramo (pbsl) superiore a tutta la sua tribù.
Alcune persone contemporanee disperano perché vedere i propri compagni negare l’esistenza di Dio e condurre vite molto lontane dai valori del Corano fa loro perdere l’entusiasmo necessario ad ottenere la Sua soddisfazione. Tuttavia, se anche il mondo intero dovesse negare Dio, i musulmani avrebbero tuttavia il dovere di sottomettersi sinceramente a Lui e vivere in un modo che procura la Sua soddisfazione. Nel versetto: “Di certo Abramo fu un modello (di virtù), obbediente a Dio, giusto, ed egli non fu uno dei politeisti” (Corano, 16:120), Dio rivela che questo servo si volse unicamente a Lui, e visse secondo la vera fede, solo. Quindi tutti i credenti devono mostrare la stessa determinazione e rifiutare, a prescindere dalle circostanze, di fare concessioni quando sono posti a confronto con gli inganni e le trappole dei miscredenti.
Adirati perché i loro idoli erano stati distrutti, i pagani decisero di vendicarsi sul Profeta Abramo (pbsl) bruciandolo vivo. Come racconta il Corano:
Essi dissero: “Erigete per lui una costruzione e gettatelo nel fuoco ardente”. Ed essi ordirono un piano contro di lui, ma Noi li umiliammo. (Corano, 37:97, 98)
In un altro versetto Dio rivela così la loro ostilità:
Quindi, la risposta della sua tribù [di Abramo] non fu altro che: “Uccidetelo o bruciatelo!”. Ma Dio lo liberò dal fuoco. In verità, in questo ci sono dei segni per un popolo che crede. (Corano, 29:24)
Anche se riuscirono a vedere chiaramente le prove dell’esistenza di Dio, la loro grande rabbia li spines a gettare il Profeta Abramo (pbsl) nel fuoco. Questo è un esempio importante del loro odio e dell’intolleranza nei confronti dei Profeti di Dio e dei credenti. Infatti, il Corano rivela che un gruppo di altri credenti fu sottoposto a crudeltà simili:
La distruzione colpisca i compagni del fossato – il fuoco alimentato – quando sedettero accanto ad esso, e furono testimoni di ciò che facevano ai credenti, che punirono soltanto perché essi credevano in Dio, il Potente, il Lodato (Corano, 85:4-8).
Come tutte le altre trappole tese dai miscredenti, anche questa fu neutralizzata da Dio. I credenti che subiscono le torture ottengono grandi meriti alla Sua vista, e i miscredenti che le infliggono ad essi sono ricompensati con la sofferenza eterna nell’Inferno.
A prima vista sembrava che il Profeta Abramo (pbsl) sarebbe stato bruciato vivo. Tuttavia, nello stesso modo in cui la morte giunge soltanto quando Dio lo desidera, il fuoco può bruciare solo se Egli lo vuole. Dio, il Creatore di tutte le cose, ordinò al fuoco di essere fresco in quel momento, e così rivoltò la trappola dei miscredenti contro di essi:
Dicemmo: “O fuoco, sii frescura e pace per Abramo”. Ed essi escogitarono un piano contro di lui, ma Noi facemmo di loro i più grandi perdenti. E Noi liberammo lui e Lot (guidandoli) verso la terra che avevamo benedetto per i popoli (Corano, 21:69-71).
Proprio come aiuta sempre i Suoi Profeti, Dio salvò il Profeta Abramo (pbsl) nel suo momento del bisogno e nel modo più appropriato. La trappola dei miscredenti fu miracolosamente sventata, esattamente come Egli divise il mare e poi annegò l’esercito di Faraone per salvare il Profeta Mosè (pbsl) e i Figli di Israele. Mantenendo la propria forza morale, il coraggio e l’umiltà in tale situazione, il Profeta Abramo (pbsl) costituisce un esempio per tutti i credenti. Grazie alla sua fede straordinariamente forte, egli fu consapevole che ogni cosa che gli accadeva era dovuta alla volontà di Dio. Egli, perciò, sapeva che l’aiuto ed il sostegno di Dio erano sempre con i credenti, anche nei momenti che sembravano più difficili, perché Dio non permette mai ai miscredenti di fare progressi a danno dei credenti: “E Dio non fornirà in alcun modo ai miscredenti una via contro i credenti” (Corano, 4:141).
Prendendo il Profeta Abramo (pbsl) – che è lodato per la sua fede in Dio e sottomissione a Dio e per la sua positiva moralità – come modello di ruolo, i credenti devono sottomettersi totalmente a Dio quando vanno incontro a difficili circostanze, e non devono mai dimenticare che Dio crea ogni cosa. Infatti, tutti gli eventi, perfino quelli che sembrano dannosi, sono in realtà delle prove e propizi per i credenti. Poiché è così, l’atteggiamento più appropriato che i musulmani devono adottare per ottenere la soddisfazione di Dio è essere entusiasti e determinati e riporre la propria fiducia nel nostro Signore.
Per tale motivo, i credenti non devono sentirsi tristi o turbati dalle trappole, dai piani e dalle aggressioni dei miscredenti, perché tutti questi sono mezzi per aumentare il loro entusiasmo e per avvicinarli a Dio. Certamente Dio dice al nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) quanto segue:
E tu sii paziente. E la tua pazienza non esiste se non grazie a (l’aiuto di) Dio, e non rattristarti per loro, e non angosciarti per ciò che tramano. Di certo Dio è con coloro che fanno il loro dovere, e con coloro che fanno il bene (agli altri). (Corano, 16:127-28)
Nel versetto:, “O fuoco, sii Abramo” (Corano, 21:69), Dio rivela che il fuoco non arrecò danno al Profeta Abramo (pbsl). Di conseguenza, le trappole dei pagani furono neutralizzate ed essi non poterono fargli del male. Questo versetto contiene inoltre un’importante indicazione per il giorno d’oggi (Dio ne sa di più).
Come sappiamo, tutti i tipi di tessuti e materiali sono ora prodotti da una sviluppata tecnologia. Tra di essi ci sono abiti e veicoli a prova di vuoco. Ad esempio, abiti resistenti al fuoco proteggono dal fuoco , dalle fiamme e da altri effetti della combustione coloro che li indossano, perché essi prendono fuoco meno facilmente, bruciano più lentamente e si spengono quando la fiamma, o la fonte del fuoco, è rimossa. Questi abiti concedono alle persone più tempo per togliersi gli abiti incendiati o estinguere le fiamme.
I tessuti fatti di fibre di vetro, aramide, novoloide, zolfo e saran non prendono fuoco e resistono ad altissime temperature. Questi tessuti sono prodotti con diverse fibre unite, grazie ad una serie di prove, per proteggere chi le indossa dal fuoco. Camicie, pantaloni, giacche, maglioni, scarpe, guanti, calze e copricapi prodotti con queste stoffe resistenti al fuoco sono usate nelle raffinerie petrolifere, negli impianti di produzione dei prodotti chimici, nelle trutture di produzione di elettricità e gas, nelle fabbriche di acciaio ed alluminio, negli impianti di saldatura, nell’industria aeronautica e spaziale, nell’edilizia, dal personale addetto alle emergenze e dai vigili del fuoco (American Firewear Product Specifications; http://www.firewear.com/spcgide.htm).
Il versetto precedente può indicare questo importante sviluppo scientifico che sarebbe emerso alla Fine dei Tempi, e indicare la produzione di questi tessuti e materiali resistenti al fuoco (Dio ne sa di più).
Il Profeta Abramo (pbsl) portò la sua gente ad accettare il fatto che i loro idoli non avevano potere facendo delle domande:
Servite quindi, oltre a Dio, quello che non vi procura alcun bene né vi arreca danno? (Corano, 21:66).
Fare domande permette alle persone di capire la propria situazione utilizzando la loro stessa logica. Questo è un mezzo di comunicazione estremamente efficace. Coloro che negano Dio subiscono una grande sconfitta di fronte a domande sagge e sincere, perché l’esistenza di Dio e le sue prove sono chiare. Quindi è un grave errore chiudere gli occhi alla Sua religione e costruire una vita nella quale Egli è dimenticato.
Le persone rette, che possono capire l’infinita energia e potere di Dio sanno che Egli ha potere su ogni cosa, e che Egli possiede infinita conoscenza e saggezza, e così costruiscono tutta la propria vita in base alla Sua soddisfazione. Un modo efficace per risvegliare gli incuranti e coloro che, per l’influenza di Satana, non pensano a queste cose è fare loro delle domande che portino la loro mente a pensare. Di certo molti versetti invitano gli uomini a pensare ponendo varie domande:
Vedete l’acqua che bevete? Siete voi a farla scendere dalle nubi, o siamo Noi Colui che la fa scendere? Se volessimo, la renderemmo salata. Perché non siete riconoscenti? Vedete il fuoco che accendete? Siete voi a far crescere gli alberi che lo alimentano, o siamo Noi a farlo? Noi abbiamo fatto di esso un monito e un vantaggio per i viandanti del deserto. Perciò glorifica il nome del tuo Signore, l’Incomparabilmente Grande (Corano, 56:68-74).
Spiegando i valori morali, i credenti possono sperimentare diversi metodi che dipendono dalle persone alle quali ci si rivolge, il loro grado di apertura e il modo in cui essi si comportano. Se essi sono aperti alla verità, allora sarà facile per loro, se Dio lo vuole, comprendere i valori morali della religione. Tuttavia, se i credenti hanno di fronte una società arrogante e crudele, come quella che il Profeta Abramo (pbsl) dovette affrontare, è necessario risvegliarla in qualche modo, sconfiggere la loro noncuranza e scuoterla intellettualmente.
Per la loro arroganza, quelle persone non riescono a vedere la verità, e se in qualche modo riescono a vederla, tuttavia non possono accettarla. Essi sosterranno ostinatamente la verità delle proprie credenze, e rifiuteranno di prestare ascolto ad ogni punto di vista opposto. In questa situazione, fare delle domande ideate per minare le idee dei miscredenti è uno dei metodi più saggi ed efficaci, perché i miscredenti saranno travolti dalle contraddizioni e saranno personalmente testimoni della propria irrazionalità e ci come avranno adottato un sistema di credenze superstizioso e sviato.
Questo metodo, inoltre, obbliga la controparte a pensare a quali sono le argomentazioni dei credenti, perché, come dice il Corano, “l’uomo, nella maggior parte delle cose, è polemico” (Corano, 18:54). Per questo motivo, la maggior parte delle persone cercherà di difendere le proprie idee quando sarà posta di fronte ad una idea diversa. Il modo per prevenire queste argomentazioni improduttive consiste nel fare domande e portare le persone a mettere in discussione le proprie credenze. Poiché Satana non vuole che gli uomini pensino all’esistenza di Dio, all’Aldilà, al Paradiso e all’Inferno e alle altre cose importanti, cerca sempre di allontanarli dalla verità. Questo metodo a domanda e risposta può essere usato con tali persone per guidarle a riflettere su domande quali l’esistenza di Dio, lo scopo della vita, ciò che accade dopo la morte e il Giorno del Giudizio.
Dio donò al Profeta Abramo (pbsl), come a tutti i messaggeri, la saggezza, ed egli fu incaricato di invitare gli uomini alla religione, in modo da poter ottenere la Sua soddisfazione, ed avere valori morali adeguati. Il metodo usato dai messaggeri per invitare e spiegare, così come il loro stile di dialogo, deve costituire un esempio per tutti i musulmani.
Le società alle quali i Profeti furono inviati furono generalmente costituite da persone testarde che rifiutavano di prestare ascolto agli altri. Tuttavia, i Profeti presentarono il messaggio di Dio in modi ideati per ottenere la soddisfazione di Dio e dimostrarono virtù morali superiori, come Dio ordinò nel seguente versetto: “Continua allora ad invitare a questo, e sii determinato, come ti viene comandato...” (Corano, 42:15). Il Profeta Abramo (pbsl) dovette affrontare la sua tribù, che amava discutere ed era devote al paganesimo ereditato dai suoi antenati. Quando egli mostrò loro quanto fosse illogico ed irrazionale il loro sistema di credenze pagane, essi iniziarono a discutere con lui:
E il suo popolo disputò con lui. Egli [Abramo] disse: “Disputate con me riguardo a Dio, quando è Lui che di certo mi ha guidato? Ed io non temo in alcun modo coloro che voi Gli associate, a meno che il mio Signore non voglia. Il mio Signore abbraccia tutte le cose nella Sua conoscenza. Non ricorderete, dunque? E come potrei temere quello che voi avete associato (a Lui), mentre voi non temete di associare a Dio coloro per cui Egli non ha fatto scendere su di voi alcuna autorità? Sapete allora quale delle due parti ha la maggiore sicurezza?”. Coloro che credono e non mischiano la loro fede con l’iniquità avranno la sicurezza, e percorrono la retta via. E questa fu la nostra argomentazione, che fornimmo ad Abramo contro il suo popolo. Noi eleviamo il rango di chi vogliamo. Di certo il tuo Signore è Saggio, Sapiente (Corano, 6:80-83).
Uno degli elementi più notevoli nel metodo di comunicazione del Profeta Abramo (pbsl) è la sua sincerità e franchezza. Mentre spiega l’esistenza di Dio, egli dirige le coscienze degli uomini e parla in modo efficace. Inoltre, egli li ammonisce apertamente e li invita a temere e rispettare unicamente Dio. Questo mostra quanto egli fu coraggioso, perspicace e determinato quando fu posto di fronte alla sua società pagana. Il Profeta Abramo (pbsl) rivelò la natura irrazionale del sistema sviato di credenze della sua tribù con una spiegazione sincera ed uno stile di presentazione efficace. Dio dice a tutti i credenti di impiegare questo metodo:
Questi sono coloro dei quali Dio conosce i segreti dei cuori; perciò allontanati da loro, e ammoniscili, e dì loro parole efficaci che li riguardano (Corano, 4:63).
Anche se tutta la sua tribù si oppose a lui, l’entusiasmo e la determinazione del Profeta Abramo (pbsl), così come il suo stile di presentazione, incisivo, sincero e intelligente, rappresentano un atteggiamento superiore capace di influenzare tutte le persone rette. Tuttavia, poiché la sua tribù era lontana dalla vera religione e non desiderava abbandonare il proprio paganesimo nemmeno dopo aver capito la verità delle parole del Profeta Abramo (pbsl), egli provò altri metodi. Come rivela il Corano, egli rispose nel modo più piacevole con il suo popolo polemico. In un versetto, Dio dà ai credenti il seguente ordine:
Ma se essi disputano con te, dì: “Io mi sottometto completamente a Dio, e (così) fa colui che mi segue”. E dì a coloro ai quali è stato dato il Libro e agli Illetterati: “Vi sottomettete?”. Se si sottomettono, di certo seguono la retta via; e se volgono le spalle, il tuo dovere è soltanto quello di trasmettere il messaggio. E Dio è Colui che vede i servi. (Corano, 3:20)
Come abbiamo evidenziato in precedenza, il Profeta Abramo (pbsl) usò diversi piani e metodi quando invitò la sua tribù a credere in Dio. Un metodo fu quello di prendere in considerazione i probabili pericoli e reazioni per preparare precauzioni efficaci. Il Corano rivela che Dio sostenne tutti i Profeti, diede ad essi una saggezza ed una comprensione superiore e, con l’ispirazione divina, permise ad essi di fungere da servi che presero le precauzioni più razionali ed efficaci, e che possederono grande lungimiranza. Il Profeta Abramo (pbsl) possedette tutte queste superiori caratteristiche nella forma più perfetta. In questo modo, egli adempì alla responsabilità datagli da Dio nel miglior modo possibile, e fece del suo meglio per invitare la sua tribù alla verità.
La tribù del Profeta Abramo (pbsl), che era abbastanza numerosa, lo minacciò di morte, lapidazione ed esilio. Tuttavia, egli cercò di mantenersi lontano da essi dicendo loro di essere malato:
Quando [Abramo] disse a suo padre e al suo popolo: “Cosa adorate? Una menzogna – desiderate degli dei all’infuori di Dio? Cosa pensate allora del Signore dei mondi?”. Poi egli rivolse uno sguardo alle stelle, e disse: “In verità sono stanco (delle vostre divinità)”. Così essi gli voltarono le spalle e se ne andarono (Corano, 37:85-90) .
Questo metodo riflette un atteggiamento estremamente saggio e razionale, perché la sua tribù lo lasciò solo per paura di potersi ammalare anch’essi. Lasciato solo, egli guadagnò abbastanza tempo per distruggere gli idoli. Questo piano intelligente, ideato per liberare la sua tribù dal peccato di attribuire partner a Dio, è uno dei più intelligenti esempi di azione basata sul suo amore e timore (rispetto) di Dio e fede personale. Egli fece grandi sforzi per adempiere alle responsabilità che Dio gli aveva dato e, con grande coraggio e determinazione, rifiutò di arrendersi nonostante tutte le difficoltà. Egli non cercò alcuna ricompensa dagli uomini, rispose al male con il bene e, facendo questo, ricercò unicamente la soddisfazione di Dio.
Il Corano fornisce altri esempi in cui si è rappresentata una cosa come imperfetta, e in questo modo si è sfuggiti alle grinfie dei malvagi, come quello di Khidr (pbsl), che viaggiò per breve tempo con il Profeta Mosè (pbsl). Nei versetti si legge:
Così si misero in viaggio finché, quando salirono su una barca, egli [Khidr] vi praticò un buco. (Mosè) disse: “Hai causato questa falla per farci annegare tutti? Hai fatto di sicuro una cosa orribile” (Corano, 18:71).
[Khidr disse a Mosè:] “Quanto alla barca, essa apparteneva a dei poveri che lavoravano sul fiume, e io l’ho voluta danneggiare perché dietro di essi c’era un re che si impadroniva di ogni barca con la forza” (Corano, 18:79).
Khidr (pbsl) fu scelto da Dio, e gli fu donata una particolare conoscenza, e la sua grande intelligenza e lungimiranza, in questo episodio, sono notevoli. Il Corano loda la sua profonda fede, umiltà e sottomissione a Dio, così come molti suoi altri pregi, e rivela che egli fu un servo di Dio le cui azioni, tutte, furono basate sulla guida e sulla saggezza. Affondando questa barca, Khidr (pbsl) impedì al re di impadronirsene, e mostrò anche grande compassione per i suoi proprietari, che erano poveri. Allo stesso tempo, la danneggiò in modo che potesse essere facilmente riparata.
Questi versetti, inoltre, descrivono Khidr (pbsl) come un saggio servo di Dio che obbedì ai suoi ordini senza esitazione, e notevole per il suo amore e compassione, per il suo desiderio di aiutare i credenti e per la sua pazienza e determinazione (Per i dettagli si veda Harun Yahya, Signs of the End Times in Surat Al- Kahf [New Delhi: Goodword Books, 2004]).
Come abbiamo già visto, il Profeta Abramo (pbsl) distrusse tutti gli idoli della sua tribù tranne quello più grande. Dopo aver visto quello che aveva fatto, essi cercarono di punirlo. A questo punto, il suo piano ideato per mostrare loro la fallacia del loro sistema di credenze pagane venne alla luce:
Disse lui: “Di certo (qualcuno) l’ha fatto. Il loro capo è questo, perciò interrogateli, se sono in grado di parlare” (Corano, 21:63).
Questa risposta mise i pagani, che credevano che gli idoli dirigessero l’universo e controllassero le azioni degli esseri umani, di fronte ad un terribile dilemma. Di conseguenza, essi furono umiliati e incapaci di rispondere. Vedendo che i loro idoli inanimati non avevano potere, non ebbero alternativa se non accettare le parole del Profeta Abramo (pbsl). Tuttavia, essi non riuscirono ad ammettere pubblicamente queste verità, alle quali credevano nei loro cuori e nelle loro menti. Un motivo di questo, come rivela Dio, fu la loro “ingiustizia ed arroganza” (Corano, 27:14).
Un altro elemento del metodo del Profeta Abramo (pbsl) consistette nel minare le credenze sviate della sua tribù prima di spiegare ad essa la verità. Dio gli diede grande saggezza, comprensione superiore e la capacità di una comunicazione efficace, tutte cose che egli impiegò con lo stile più saggio, efficace e razionale per invitare la sua tribù alla fede. Per ispirazione di Dio, egli smascherò la falsità del loro sistema di credenze pagane e poi lo sostituì, per Sua volontà, con una prospettiva divina basata sull’esistenza di Dio e sulla fede nel Suo potere e forza superiori.
Questo metodo saggio è un modello importante che tutti i musulmani devono usare quando spiegano i valori morali della religione. Rivelando che il sistema di credenze pagane della sua tribù come niente più che una serie di contraddizioni ed incoerenze, egli seguì il modo più saggio ed efficace di guidare la sua tribù alla verità. Questo approccio, se Dio vuole, aiuterà i miscredenti a vedere che le loro credenze hanno basi illogiche ed irrazionali, dopo di che essi potranno comprendere la natura superiore della religione e comprendere che Dio creò l’universo dal nulla, possiede forza e potenza infinite e pervade tutte le cose.
Uno dei più grandi doni che Dio fece al Profeta Abramo (pbsl) fu quello di dargli appoggio per mezzo degli angeli. Secondo il Corano, due angeli giunsero presso il Profeta Abramo (pbsl) in forma di uomini, e soggiornarono nella sua casa:
Ti è giunta la storia degli onorati ospiti di Abramo? Quando essi giunsero a lui e dissero: “Pace!”. Disse egli: “Pace, sconosciuti!” (Corano, 51:24-25).
E di certo i Nostri messaggeri giunsero ad Abramo con la buona novella. Dissero: “Pace!” “Pace!” disse lui. E non tardò a servire loro un vitello arrostito (Corano, 11:69).
Come possiamo vedere, il Profeta Abramo (pbsl) comprese immediatamente che questi non erano normali ospiti. Egli dimostrò nei loro confronti un’ospitalità superiore, anche se non li aveva mai visti prima, e offrì ad essi immediatamente del cibo gustoso. Questo atto è il simbolo dei suoi valori morali superiori. E offrire tali cibi prima che i suoi sconosciuti ospiti ne avessero fatto richiesta è un esempio del fine pensiero che i musulmani devono adottare. Un altro modello meritevole di essere adottato è il modo in cui egli preparò il rinfresco senza fornire indicazione alcuna di ciò che stava facendo:
Poi si accostò in disparte alla sua famiglia e portò un vitello grasso. E lo pose davanti a loro. Disse: “Non volete mangiare?” (Corano, 51:26-27).
Il Profeta Abramo (pbsl) non chiese ai propri ospiti se avessero fame, né disse loro di aver preparato. Questo è l’apice delle buone maniere, perché un ospite può nutrire imbarazzo all’idea di chiedere cibo, e la propria autostima può impedire che una simile richiesta venga fatta. Il modo in cui il Profeta Abramo (pbsl) gestì questa situazione indica il suo rispetto per i suoi ospiti ed il suo interesse per loro.
Egli offrì ad essi un vitello grasso arrostito, che gli uomini dell’epoca consideravano un pasto piacevolissimo e delizioso. La sua richiesta che essi mangiassero è uno degli esempi più nobili della sua moralità e del suo pensiero superiore.
Tuttavia, i suoi ospiti non consumarono il cibo posto di fronte a loro, perché:
Ma quando egli vide che non lo toccavano con le mani, diffidò di loro e ne ebbe paura. Essi dissero: “Non temere; siamo stati inviati al popolo di Lot” (Corano, 11:70).
Il modo in cui essi declinarono l’invito a mangiare, sebbene egli avesse offerto loro un’accoglienza molto calorosa e del cibo, indicò al Profeta Abramo (pbsl) che stava accadendo qualcosa di straordinario. Questi angeli, che erano giunti a lui in forma umana, mostrarono una moralità nobilissima e impeccabile.
Certo, egli li trattò con un’ospitalità così straordinaria perché capì che erano ospiti estremamente illustri. Gli angeli rivelarono poi la propria vera identità e gli comunicarono la buona novella di un figlio giusto:
Quando entrarono da lui, dissero: “Pace!”. Egli rispose: “Abbiamo paura di voi”. Dissero: “Non abbiate paura, ti annunciamo la buona novella di un figlio che possiederà la conoscenza” (Corano, 15:52-53).
Il Profeta Abramo (pbsl) e sua moglie furono allibiti, perché entrambi erano molto anziani. Inoltre, sua moglie era sterile. Il Profeta Abramo (pbsl) rispose con le seguenti parole:
Disse: “Mi annunciate buone notizie quando la vecchiaia mi ha già raggiunto? Di cosa, allora, mi annunciate la buona novella?”. Dissero: “Ti portiamo buone notizie con la verità, e perciò non essere tra coloro che disperano” (Corano, 15:54-55).
E sua moglie, che era lì vicino, si meravigliò. Poi Noi le demmo la buona novella di Isacco e, dopo Isacco, di Giacobbe. Ella disse: “O meraviglia! Avrò un figlio, quando io sono molto anziana e mio marito è un vegliardo? Questa è di certo una cosa straordinaria!” (Corano, 11:71-72).
Questa era la notizia di un grande miracolo. In risposta alla domanda di sua moglie, “Essi dissero: «Così dice il tuo Signore. In verità, Egli è il Saggio, il Sapiente»” (Corano, 51:30). Come rivela un altro versetto, al Profeta Abramo (pbsl) e a sua moglie fu detto di non essere sorpresi:
Dissero: “Ti meravigli del decreto di Dio? La misericordia di Dio e le Sue benedizioni siano su di voi, o gente della casa! Di certo Egli è Lodato, Glorioso” (Corano, 11:73).
Gli angeli, inoltre, rammentarono al Profeta Abramo (pbsl) qualcos’altro:
Dissero [ad Abramo]: “Ti portiamo buone notizie con la verità, perciò non essere tra coloro che disperano” (Corano, 15:55).
La perdita della fede in Dio è una condizione spirituale molto diffusa tra le persone che vivono lontane da Dio. Quando le loro aspettative non si concretizzano, essi disperano e credono che tutti i loro desideri non si avvereranno. Così, essi non possono esibire l’apprezzamento di Dio, che è richiesto. D’altro canto, il Profeta Abramo (pbsl) mostrò sempre valori morali adeguati riponendo le proprie speranze in Dio.
I credenti, che sono consapevoli del potere di Dio, chiedono a Lui ogni cosa e ripongono la propria speranza in Lui. Lo fanno perché sanno che Dio crea le cause e gli effetti che da esse derivano, e Lui solo controlla il mondo per mezzo delle Sue leggi. Se Egli desidera che una cosa sia, Egli semplicemente dice Sii!, ed essa immediatamente diviene. Poiché tutto è possibile agli occhi di Dio, i credenti fanno le proprie richieste pieni di speranza. Il Corano rivela la Sua infinita potenza nei seguenti termini:
Meraviglioso Originatore dei cieli e della terra! E quando Egli decreta una cosa, dice ad essa, soltanto: “Sii”, ed essa è (Corano, 2:117).
Le persone che comprendono questa grande verità sanno che anche gli ostacoli apparentemente insormontabili esistono a causa della Sua saggezza. Dio crea la sterilità, e così può trasformarla in fertilità, in un momento. Questo è ciò che accadde al Profeta Abramo (pbsl) e a sua moglie, sterile, nonostante l’età molto avanzata. Soltanto Dio, Che diede ad essi un figlio giusto, può dare la vita e prenderla, e poi riportare ogni cosa alla vita.
Nel Corano, Dio racconta un evento miracoloso, e rivela che farà in modo che il Profeta Abramo (pbsl) e sua moglie abbiano un figlio giusto. Può esserci anche un’indicazione, in questo versetto, dei moderni trattamenti contro la sterilità e dei progressi della scienza medica (Dio ne sa di più).
Gli angeli, poi, informarono il Profeta Abramo (pbsl) che la tribù del Profeta Lot (pbsl) sarebbe presto stata sterminata a causa del suo stile di vita omosessuale (questo sarà discusso più avanti, in modo molto più dettagliato). Il Corano afferma:
Egli [Abramo] disse: “Qual è il vostro compito, o messaggeri?”. Dissero: “Siamo stati inviati ad un popolo di empi per gettare su di esso pietre d’argilla, segnate dal tuo Signore per i prodighi” (Corano, 51:31-33).
Il Corano fornisce, inoltre, maggiori dettagli su questa conversazione in altri passi. Ad esempio:
E quando i Nostri messaggeri portarono ad Abramo la buona novella, dissero: “Distruggeremo la popolazione di questa città, perché essa è iniqua”. Egli disse: “Di certo in essa c’è Lot”. Dissero: “Sappiamo bene chi c’è; sicuramente salveremo lui e i suoi seguaci, tranne sua moglie; ella è tra coloro che resteranno indietro” (Corano, 29:31-32).
Così, quando il timore abbandonò Abramo ed egli conobbe la buona novella, iniziò ad implorarCi intercedendo per il popolo di Lot. Di certo Abramo era tollerante, buono di cuore, e spesso si rivolgeva (a Dio). “O Abramo, smettila. Di certo il decreto del tuo Signore è già stato pronunciato, e deve giungere su di loro un castigo che non può essere evitato” (Corano, 11:74-76).
Dissero: “Siamo stati inviati ad un popolo colpevole, tranne che per i seguaci di Lot”. Noi li salveremo tutti, eccetto sua moglie: abbiamo decretato che di certo sia tra coloro che rimangono indietro” (Corano, 15:58-60).
Il Corano rivela che Dio non distrugge mai una società che contiene credenti. Per tale motivo, gli angeli dissero al Profeta Abramo (pbsl) e al Profeta Lot (pbsl) di lasciare la regione.
Gli angeli dissero al Profeta Abramo (pbsl) che Dio aveva accettato la sua preghiera per avere un figlio giusto:
“Mio Signore, donami (un figlio) che compia opera buone” (Corano, 37:100).
Il Profeta Abramo (pbsl) non chiese a Dio in particolare un figlio della propria discendenza, ma piuttosto un figlio giusto. La sua preghiera chiedeva un musulmano devoto che avrebbe mantenuto viva la religione dopo la sua morte. Il fatto che egli non si attendesse un figlio è riscontrabile dalla sua risposta: “Mi annunciate buone notizie quando la vecchiaia mi ha già raggiunto? Di cosa, allora, mi annunciate la buona novella?” (Corano, 15:54). Tuttavia, Dio volle creare una retta linea di discendenza per il Profeta Abramo (pbsl), e così rese fertile sua moglie anziana e sterile. Come abbiamo detto in precedenza, Egli inviò degli angeli per informare il Profeta Abramo (pbsl) e sua moglie di questo miracolo:
Gli demmo allora la buona novella di un figlio indulgente (Corano, 37:101).
Questo esempio vale anche per il Profeta Zaccaria (pbsl), uno dei discendenti del Profeta Abramo (pbsl). Nel Corano, Dio menziona la preghiera del Profeta Zaccaria (pbsl) e il fatto che gli fu data la buona novella che sua moglie avrebbe avuto un figlio giusto:
Il racconto della misericordia del nostro Signore al Suo servo Zaccaria – quando egli invocò il suo Signore, implorandoLo in segreto. Egli disse: “Mio Signore, le mie ossa sono deboli, e la canizie imbianca il mio capo, e la mia preghiera a Te non è mai stata vana, mio Signore. E io temo i miei parenti dopo di me, e mia moglie è sterile, perciò concedimi, da parte Tua, un erede che erediti da me e erediti dai Figli di Giacobbe, e rendilo, mio Signore, (a Te) accettabile”. O Zaccaria, ti annunciamo la buona novella di un figlio il cui nome è Giovanni: Noi non abbiamo creato, prima, nessuno uguale a lui. Egli disse: “Mio Signore, come potrò avere un figlio, se mia moglie è sterile, e io ho raggiunto un’età molto avanzata?”. Egli disse: “Così (sarà). È facile per Me, e di certo ho creato te in precedenza, quando non eri nulla” (Corano, 19:2-9).
Come il Profeta Abramo (pbsl), il Profeta Zaccaria (pbsl) chiese un figlio devoto. Come si è detto, solo Dio può guidare una persona alla vera via. Certamente Dio rivela: “... Dio guida chi Egli vuole; ed Egli conosce assai bene quelli che percorrono la retta via” (Corano, 28:56). Inoltre, il nostro Signore fornisce l’esempio del figlio del Profeta Noè (pbsl). Questa persona aveva un padre estremamente degno, un modello di sincerità, pazienza, sottomissione e valori morali positivi. Tuttavia, poiché non obbedì alla chiamata alla vera via attuata dal proprio padre, e seguì invece i miscredenti, Dio lo annegò nel diluvio insieme agli altri miscredenti (Corano, 11:43).
Il nostro Signore diede al Profeta Abramo (pbsl) la buona notizia che egli avrebbe avuto dei figli giusti. Nel Corano, Dio rivela che questi stimati figli furono il Profeta Ismaele (pbsl) e il Profeta Isacco (pbsl), che Egli elevò al rango della Profezia per la loro devozione e sottomissione a Lui, così come per i valori morali positivi. Dopo aver ricevuto questa notizia di benvenuto, il Profeta Abramo (pbsl) pregò e ringraziò Dio:
Sia lodato Dio, che mi ha dato, nella vecchiaia, Ismaele e Isacco! Di certo il mio Signore è Colui che ascolta la preghiera (Corano, 14:39) .
Il Corano descrive il Profeta Ismaele (pbsl) come “tra i migliori” (Corano, 38:48) e“eccelso sugli uomini” (Corano, 6:86). Inoltre, si dice che egli fu un uomo “sincero nelle sue promesse, e fu un messaggero, e un profeta” (Corano, 19:54). Il nostro Signore rivela anche a tutti gli uomini la Sua soddisfazione nei confronti del Profeta Ismaele (pbsl).
Mentre il Profeta Abramo (pbsl) era ancora in vita, il nostro Signore donò al Profeta Isacco (pbsl) un figlio, Giacobbe (pbsl), il quale fu anch’egli un sincero credente e al quale fu donata la Profezia. Dio rivela che egli concesse in modo perfetto i Suoi doni a questo servo eletto (Corano: 12:6). Il Profeta Giacobbe (pbsl) è una persona benedetta, lodata per la sua sincera fede in Dio e per essere stato un servo sincero, con il ricordo puro della sua vera dimora nell’Aldilà (Corano, 38:46). Dio rivela le qualità morali superiori del Profeta Isacco (pbsl) e del Profeta Giacobbe (pbsl) nei seguenti versetti:
Noi di certo li purificammo con una semplice qualità: il ricordo della dimora (ultima). E in verità, essi erano presso di Noi, tra gli eletti, i migliori (Corano, 38:46-47).
E gli demmo [ad Abramo] Isacco; e Giacobbe, figlio di un figlio. E li rendemmo (tutti) buoni. E facemmo di loro dei capi che guidarono (gli uomini) per Nostro ordine, e rivelammo loro di fare il bene, essere costanti nella preghiera, e fare l’elemosina. Ed essi servirono soltanto Noi (Corano, 21:72-73).
E Noi gli demmo [ad Abramo] la buona novella di Isacco, un profeta, un giusto (Corano, 37:112).
Il Corano loda il Profeta Abramo (pbsl) per essersi rivolto a Dio in ogni cosa che fece, le sue preghiere sincere e autentiche e la sua fede determinata. L’atteggiamento sottomesso del Profeta Abramo (pbsl) di fronte a tutti i problemi e alle difficoltà è un esempio per tutti i credenti. La sua sincera preghiera per i suoi figli è una chiara indicazione di questo:
“Nostro Signore, io ho insediato una parte della mia progenie in una valle che non produce frutto, vicino alla Tua Sacra Casa, nostro Signore, così che essi possano essere costanti nella preghiera; perciò, fa che i cuori di alcuni di uomini tendano ad essi, e dona a loro dei frutti, così che possano essere riconoscenti” (Corano, 14:37).
Dio descrive il grande dono da Lui fatto ai discendenti del Profeta Abramo (pbsl) nei seguenti termini:
“E così il tuo Signore ti sceglierà, e ti insegnerà l’interpretazione dei sogni, e completerà il Suo favore su di te e sui Figli di Giacobbe, come Egli lo ha completato, in precedenza, sui tuoi padre, Abramo ed Isacco. Di certo il tuo Signore è Sapiente, Saggio” (Corano, 12:6).
In altri versetti, Dio rivela le seguenti informazioni relative a questa discendenza benedetta:
E Noi gli donammo [ad Abramo] Isacco e Giacobbe, e decretammo il magistero profetico e il Libro tra la sua discendenza. E gli demmo la sua ricompensa in questo mondo, e nell’Aldilà egli sarà certamente tra i giusti (Corano, 29:27).
E ricorda i Nostri servi, Abramo, Isacco e Giacobbe, uomini potenti e dotati di discernimento. Noi di certo li purificammo con una semplice qualità, il ricordo della dimora (ultima). E in verità, essi erano presso di Noi, tra gli eletti, i migliori (Corano, 38:45-47).
Così, quando [Abramo] si allontanò da loro e da quello che essi adoravano all’infuori di Dio, Noi gli demmo Isacco e Giacobbe. E rendemmo profeta ciascuno (di loro). E demmo ad essi la Nostra misericordia, e concedemmo loro un sincero riconoscimento di grandezza (Corano, 19:49-50).
Il nostro Signore ci informa poi che Egli ha reso la famiglia del Profeta Abramo (pbsl) superiore ai mondi, l’ha sostenuta con la saggezza e il Libro e ha fornito ad essa notevoli risorse:
In verità, Dio scelse Abramo e Noè, e i discendenti di Abramo, e i discendenti di Amran, al di sopra di tutti i popoli (Corano, 3:33).
Oppure invidiano la gente per ciò che Dio ha dato loro per Sua grazia? Ma di certo Noi abbiamo dato ai figli di Abramo il Libro e la Saggezza, e abbiamo dato loro un grandioso regno (Corano, 4:54).
Coloro che credono e non mischiano la loro fede con l’iniquità avranno la sicurezza, e percorrono la retta via. E questa fu la nostra argomentazione, che fornimmo ad Abramo contro il suo popolo. Noi eleviamo il rango di chi vogliamo. Di certo il tuo Signore è Saggio, Sapiente (Corano, 6:82-83).
E gli donammo (il saluto) delle generazioni successive: Sia pace ad Abramo! Così ricompensiamo chi fa del bene. In verità, egli fu uno dei Nostri servi credenti (Corano, 37:108-111).
Dio ricompensò il Profeta Abramo (pbsl) con una discendenza piacevole, guidata ed immacolata. Anche se la sua tribù fu disobbediente, orgogliosa e insistente nella negazione di Dio, i suoi figli, che Dio scelse come Profeti, furono la sua vera eredità:
E Noi gli demmo Isacco e Giacobbe. Guidammo ognuno di essi; e in precedenza guidammo Noè, e, tra i suoi discendenti, Davide e Salomone e Giobbe e Giuseppe e Mosè ed Aronne. E così ricompensiamo quelli che fanno del bene (agli altri) (Corano, 6:84).
Il Profeta Abramo (pbsl), il Profeta Ismaele (pbsl), e il Profeta Isacco (pbsl) invitarono gli uomini a credere in Dio. Il Profeta Ismaele (pbsl) ed il Profeta Abramo (pbsl) costruirono la Ka`bah.
Il Corano rivela che il Profeta Abramo (pbsl) e il Profeta Ismaele (pbsl) costruirono la Ka`bah. Situata a Makkah, la Ka`bah fu la prima struttura costruita unicamente per adorare Dio, perché:
Certamente, la prima Casa stabilita per gli uomini è quella di Bakka*, benedetta, ed una guida per i popoli. In essa ci sono chiari segni: il Luogo di Abramo; e chiunque vi entri è al sicuro; e il pellegrinaggio alla Casa è un atto di rispetto che gli uomini devono a Dio – chiunque può trovare la via verso di essa. E chiunque non creda, di certo Dio è al di sopra del bisogno dei mondi (Corano, 3:96-97)
Questi due profeti costruirono la Ka`bah, un compito che Dio aveva affidato al Profeta Abramo (pbsl), come rivelano i seguenti versetti:
Ed indicammo ad Abramo il luogo in cui si trovava la Casa, dicendo: “Non associarMi nulla, e purifica la Mia Casa per coloro che gireranno intorno, ad essa, e pregheranno in piedi, e si inginocchieranno, e si prostreranno”. E proclama agli uomini il Pellegrinaggio: essi verranno a te a piedi e su ogni cammello magro, giungendo da ogni sentiero remoto, per poter essere testimoni dei benefici loro conferiti, e pronunciare il nome di Dio, nei giorni dedicati, sul bestiame quadrupede che Egli ha dato loro; poi mangiatene e date cibo al derelitto, al bisognoso (Corano, 22:26-28).
Dio disse al Profeta Abramo (pbsl) di purificare la Ka`bah. Questo ordine può indicare una pulizia nateriale, oppure può avere un significato spirituale. Così, Dio ordinò che la Ka`bah fosse purificata, sia materialmente che spiritualmente (dalle pratiche pagane). In un altro versetto, Dio rivela i compiti che Egli ha assegnato a questi due Profeti:
Il Maqam Ibrahim (il Luogo di Abramo) ospita la pietra che il Profeta Abramo (pbsl)usò come passaggio mentre costruiva la Ka`bah.
E quando Abramo ed Ismaele posero le fondamenta della Casa: “Nostro Signore, accettala da parte nostra; di certo Tu sei Colui che ascolta, il Sapiente” (Corano, 2:127).
Impegnandosi nella costruzione della Ka`bah, ed adempiendo, in tal modo, ai propri doveri religiosi, questi due Profeti pregarono costantemente il nostro Signore. Seguendo questa piacevole pratica, possiamo pregare e chiedere l’aiuto di Dio in ogni questione, e lodare e invocare il Suo nome. Questo perché Dio sa quello che è celato nei cuori degli uomini, li ascolta in ogni momento, e vede e conosce quello che fanno. I credenti sanno che Egli risponderà alle loro preghiere, e considereranno quindi la preghiera un mezzo per avvicinarsi a Lui. La gente, a volte, pensa che la preghiera possa essere eseguita in determinati momenti o luoghi, e quindi cerca di conferire ad essa una specifica forma. Tuttavia, le preghiere dei Profeti indicano che i credenti possono volgersi a Dio in ogni momento (ad esempio, mentre lavorano, vanno a letto o siedono). Poiché a questo proposito non esistono regole, i credenti possono rivolgersi a Dio in ogni momento, ricordarLo nei propri cuori in ogni istante e lodare il nostro Signore con i Suoi nomi più splendidi.
Alla fine delle loro preghiere, il Profeta Abramo (pbsl) e il Profeta Ismaele (pbsl) lodarono Dio. Dopo aver detto ciò che Gli chiedevano, i due Profeti Lo lodarono, esprimendo il fatto che Egli conosce ed ascolta ogni cosa. Questo dimostra che è accettabile ricordare i Suoi nomi durante la preghiera ed usarli mentre Lo si prega. Indubbiamente, in un versetto Dio rivela che:
E di Dio sono i nomi migliori, perciò invocateLo con essi, e lasciate soli quelli che violano la santità dei Suoi nomi. Essi saranno ricompensati per ciò che fanno (Corano, 7:180).
I credenti devono esprimere – come fecero i Profeti – il fatto della grandezza di Dio, che Egli vede e sente ogni cosa, controlla ogni cosa ed è il Signore della potenza e della saggezza. Molti versetti che riguardano le preghiere dei Profeti fanno luce sul modo in cui i credenti devono pregare.
Una pietra sacra nella Moschea di Umar, che i musulmani credono sia stata usata dal Profeta Abramo (pbsl) mentre la Ka'bahera in costruzione.
Una tra le molte prove che il Profeta Abramo (pbsl) dovette affrontare fu quella di sacrificare il Profeta Ismaele (pbsl). Come racconta il Corano:
Gli demo allora [ad Abramo] la buona novella di un figlio indulgente. Ma quando egli [Ismaele] ebbe l’età per lavorare con lui, [Abramo] disse: “O figlio mio, ho visto in sogno che devo sacrificarti: quindi rifletti e dammi la tua opinione”. Egli disse: “O padre, fai ciò che ti viene ordinato: se Dio vuole, accetterò devotamente”. Così, quando entrambi si sottomisero ed egli lo aveva sdraiato con la fronte a terra, Noi lo chiamammo dicendo: “O Abramo, in verità hai realizzato la visione”. Così ricompensiamo chi fa il bene. Di certo questa è una prova manifesta. E Noi lo riscattammo con un grande sacrificio (Corano, 37:101-107).
Nei versetti sopra cictati, Dio racconta in quale modo mise alla prova il Profeta Abramo (pbsl). Gli studiosi islamici, generalmente, interpretano questi versetti nello stesso modo. Ad esempio, nel suo commentario del Corano, Hamdi Yazir di Elmali dice che il Profeta Abramo (pbsl) ebbe in sogno una rivelazione, e gli fu detto di metterla in atto. Egli spiega i versetti più importanti nei seguenti termini:
“…Egli non cercò di fare questo con la forza. Al contrario, dimostrò questo domandando l’opinione di suo figlio su come far accadere questo, chiedendo così la sua obbedienza e sottomissione, e permettendogli di acquisire merito agli occhi di Dio. Si può solo immaginare quale grande sentimento di amore deve battere nel cuore di un padre quando dice: “O mio caro figlio”, e come la sua grande passione per il dovere e l’amore di Dio abbia superato perfino l’amore per suo figlio… Quel figlio dal cuore buono, che capì che questo era un ordine di Dio, e che Dio era con i pazienti, rispose: “O mia caro padre, fai ciò che ti viene ordinato: se Dio vuole, accetterò devotamente” 4.
Nel suo commentario, Omer Nasuhi Bilmen offre il seguente resoconto:
“Il Profeta Abramo e suo figlio obbedirono all’ordine di Dio e si sottomisero ad esso, e il Profeta Abramo (poggiò la testa [di suo figlio] su un fianco) ed accettò il compito di tagliargli la gola… Comprendendo che il suo sogno era un ordine di Dio, egli fu ansioso di fare il proprio dovere, e mostrò grande forza morale ed obbedienza all’ordine di Dio. Poi, Dio lo benedì, ordinando gli di sacrificare un animale invece di suo figlio, e salvò così il Profeta Abramo dal sacrificio di sé”5.
Secondo l'Antico Testamento il Profeta Abramo (pbsl) e sua moglie furono sepolti nella caverna Machpelah ad al-Khalil (Hebron).
La sincera obbedienza, la sottomissione e la devozione a Dio del Profeta Abramo (pbsl) e del Profeta Ismaele (pbsl) possono essere chiaramente riscontrate in questi versetti e commentari. Il loro comportamento superiore costituisce un eccellente esempio e una guida impareggiabile per tutti i credenti. Quindi, tutti i credenti devono seguire questa via e divenire noti per la loro scrupolosa obbedienza agli ordini di Dio, e per aver dimostrato grande risolutezza di fronte ai problemi o alle difficoltà, e mantenendo la propria natura paziente e umile. Nei seguenti versetti, Dio rivela inoltre che:
E gli donammo (il saluto) delle generazioni successive: “Sia pace ad Abramo!”. Così ricompensiamo chi fa del bene. In verità, egli fu uno dei Nostri servi credenti (Corano, 37:108-11)
3- Phillip Johnson, The Wedge of Truth: Splitting the Foundations of Naturalism, InterVarsity Press, Downers Grove,(Illinois: 2000), 154.
4-Elmalili Muhammed Hamdi Yazir, Tafsir of Holy Qur’an, http://www.kuranikerim. com/telmalili/saffat.htm
5- Omer Nasuhi Bilmen, Kuran-i Kerim'in Turkce Meali Alisi ve Tefsiri (Tafsir of Holy Qur’an), vol. 9, 2994.