Allah ha proposto ai credenti l'esempio della moglie di Faraone , quando invocò: « Signore, costruiscimi vicino a Te una casa nel Giardino. Salvami da Faraone e dalle sue opere sue. Salvami dagli ingiusti».(Surat At-Tahrîm,11)
Svariati versetti descrivono le caratteristiche morali positive dei Profeti inviati dal nostro Signore per ammonire e comunicare buone novelle al proprio popolo. Tutti i Profeti, per la propria sottomissione a Dio e sincerità, così come grazie al proprio comportamento giusto, umile ed onorevole, possiedono valori morali straordinariamente superiori. La profonda fede in Dio del Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace), per non parlare della sua sottomissione a Lui, della sua sincerità e del suo rispetto per Lui; il costante ringraziamento del nostro Signore ad opera del Profeta Salomone (pbsl) e la sua elevazione del Suo nome, così come il suo mostrare determinazione, forza e potere nella propagazione della religione; la pazienza del Profeta Giobbe (pbsl) e del Profeta Noè (pbsl); la sincerità del Profeta Mosè (pbsl); la profondità spirituale del Profeta Gesù (pbsl) e la sua sottomissione a Dio; il modo in cui il Profeta Davide (pbsl) si volse a Dio, e il suo atteggiamento e comportamento – tutte queste caratteristiche, e molte altre, sono state additate come esempi per l’umanità.
Tutti dobbiamo adottare le caratteristiche di questi eletti, che Dio elevò al Magistero Profetico, sostenne con la conoscenza e la forza, e lodò per i loro valori morali, e metterle in pratica nelle nostre vite. Tutti i credenti devono seguire la via di questi degni individui, che Dio rese superiori ai mondi, e adottare i loro impareggiabili valori morali nella propria vita.
E chi è migliore, nella religione, di colui che si sottomette interamente a Dio, e compie il bene (verso gli altri) e segue la fede di Abramo, il giusto? E Dio prese Abramo per amico (Corano, 4:125).
Il nostro Signore ha rivelato di aver preso il Profeta Abramo (pbsl) per amico. Per tale motivo, egli è conosciuto come Khalilullah (l’amico di Dio), e ricordato con quel nome. Senz’altro il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace) disse: “O mio Dio, il Profeta Abramo è Tuo amico [Khalil] e Tuo Profeta”.6
Nella Bibbia troviamo la seguente affermazione a proposito del Profeta Abramo (pbsl):
E si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio (Giacomo 2:23).
Il solo obiettivo di coloro che sono amici di Dio e che Lo amano e Lo temono (e lo rispettano) è ottenere la Sua soddisfazione, la Sua misericordia e il Paradiso. Dio è sempre nel loro cuore e nella loro mente. Quando vedono cose che danno loro piacere, essi dicono: In quale modo splendido Dio le ha create. Egli è degno di lode. Essi invocano Dio con i Suoi nomi più belli.
Quelle persone sanno che tutte le benedizioni provengono da Dio, e Lo ringraziano costantemente per qualsiasi cosa Egli mandi loro. Quando incontrano un problema o una difficoltà, sanno che Dio li sta mettendo alla prova e che ogni bene che essa contiene, un giorno, sarà rivelato. Essi dimostrano una pazienza positiva, dimostrano sottomissione e si impegnano in opere di devozione nella speranza di ottenere la dimora nell’Aldilà. Ed essi prendono le parole del Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace), “Sia lodato Dio, Che ha creato ogni cosa come era necessario, Che non affretta alcunché Egli rimandi e determini. Dio mi basta ed è sufficiente per me”7 come guida, e Lo ringraziano per ogni cosa.
Dio incoraggia i credenti a raggiungere questa onorevole condizione ricercando modi per avvicinarsi a Lui:
O voi che credete, fate il vostro dovere nei confronti di Dio, e cercate i mezzi per avvicinarvi a Lui... (Corano, 5:35).
In altri versetti Dio dice: “Accorrete quindi a Dio” (Corano, 51:50),
... Siate costanti nella preghiera, e pagate la zakat, e instaurate un saldo legame con Dio. Egli è il vostro Protettore. Quale eccellente Protettore, e quale eccellente Alleato! (Corano, 22:78).
Dio, inoltre, ordina agli uomini di volgersi unicamente a Lui:
E ricorda il nome del tuo Signore, e dedicati a Lui con devozione (totale). Il Signore dell’Oriente e dell’Occidente – non c’è altro Dio all’infuori di Lui – perciò prendi Lui come protettore (Corano, 73:8-9).
Il Corano afferma che il Profeta Abramo (pbsl) possedeva “potenza e discernimento” (Corano, 38:45). Discernimento significa essere in grado di osservare gli eventi con saggezza, e indica profonda comprensione. Come tutti i Profeti, che Dio rese modelli di ruolo per l’umanità grazie alla loro profonda fede, sincerità e sottomissione, il Profeta Abramo (pbsl) prese decisioni corrette, guardò avanti ed ebbe intuito.
Un altro versetto rivela che il nostro Signore donò al Profeta Abramo (pbsl) rushdahu (rettitudine), in altre parole, maturità:
E in verità fummo Noi a dare ad Abramo la sua rettitudine [rushdahu], e Noi lo conoscevamo bene (Corano, 21:51).
La parola rushdahu significa andare avanti, volgersi a, dirigersi verso, con una divina verità, con un’accuratezza totale e superiore, e con passo sicuro. Reso forte da Dio con queste buone qualità, con la percezione e la comprensione, il Profeta Abramo (pbsl) intraprese una energica lotta contro i pagani. In questa lotta, la sua capacità di guardare avanti, di distinguere tra giusto e sbagliato e di prendere decisioni corrette furono grandi risorse. Tutte queste caratteristiche mostrano che egli fu un servo che tremava di fronte a Dio, e obbediva scrupolosamente ai versetti del nostro Signore. Di certo, Dio rivela che questo grande dono sarà fatto a coloro che Lo temono (e Lo rispettano):
O voi che credete, se fate il vostro dovere verso Dio, Egli vi concederà un privilegio, e cancellerà i vostri mali, e vi proteggerà. E Dio è il Signore della grazia potente (Corano, 8:29).
Le qualità superiori che il nostro Signore donò al Profeta Abramo (pbsl) gli consentirono di portare avanti una lotta assai efficace e razionale contro la sua società pagana. Di conseguenza, egli e i suoi seguaci prevalsero.
La verità e scegliere ciò che è giusto sono caratteristiche molto importanti dei credenti. Il nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) le ricordò costantemente ai suoi seguaci, come dimostrano alcuni esempi citati di seguito:
Adorate soltanto Dio e non associateGli nulla… dite la verità.8
Chi vuole che Dio e il nostro Profeta lo amino dica sempre la verità.9
Dio concede a colui del quale vuole il bene autentica comprensione (della religione).10
La verità porta alla pietà, e la pietà porta al Paradiso. Un uomo continua a dire la verità finché Dio non lo annovera come uomo sincero. La falsità porta al vizio, e il vizio porta al Fuoco (l’Inferno). Un uomo continua a mentire finché Dio non lo annovera come bugiardo.11
Dio descrive il Profeta Abramo (pbsl) e i suoi discendenti come puri e sempre memori dell’Aldilà:
E ricorda i Nostri servi Abramo, Isacco e Giacobbe, uomini potenti e dotati di discernimento. Noi di certo li purificammo con una semplice qualità: il ricordo della dimora (ultima) (Corano, 38:45-46).
Una delle caratteristiche fondamentali che distingue i Profeti e i credenti dalle altre persone è la loro totale concentrazione sull’ottenimento della soddisfazione di Dio e del Suo Paradiso, ad esclusione di ogni preoccupazione terrena. Una delle prove più chiare di questo è che essi continuano ad ammonire le proprie tribù, con grande pazienza e purezza, fino alla fine della vita.
Quando compiono le proprie buone azioni e rispettano i loro doveri religiosi, i credenti ricercano solo il Suo amore, soddisfazione, approvazione ed amicizia. Il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace) costituisce il più nobile esempio a questo proposito, perché egli non smise mai di ricercare la soddisfazione e la misericordia di Dio e il Paradiso. Dio rivela che i Profeti inviati agli uomini come misericordia e benedizione invitarono gli uomini a vivere secondo i valori morali della religione, senza attendersi nulla in cambio:
Dì: “Io non vi chiedo per esso alcuna ricompensa; né sono un impostore” (Corano, 38:86).
Dì: “Qualsiasi ricompensa io vi chieda è soltanto vostra. La mia ricompensa è soltanto presso Dio, ed Egli è un Testimone su tutte le cose” (Corano, 34:47).
In un hadith, il nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) dice: “Dio accetta le azioni che sono state compiute unicamente per Suo amore ed avevano lo scopo di ottenere la Sua soddisfazione”.12 Egli chiede agli uomini di comportarsi con pura sincerità. Quando osserviamo le preghiere e gli ammonimenti dei Profeti vediamo che essi chiesero alle proprie tribù di credere in Dio e di compiere opere buone, di non farsi ingannare dai doni transitori di questo mondo e di agire unicamente per ottenere la dimora nell’Aldilà.
Una caratteristica importante che i credenti devono possedere è la capacità di focalizzare ogni proprio pensiero sul raggiungimento di questa dimora. Ogni cosa che essi fanno o dicono deve avere quale proprio obiettivo unicamente la soddisfazione di Dio. I credenti devono sempre avere uno struggente desiderio dell’Aldilà (la vera vita), e non devono mai essere legati alla vita di questo mondo. Ovvio, essi useranno i doni di Dio in questo mondo per ringraziarLo e pensare agli originali di questi doni dell’Aldilà. Tuttavia, queste benedizioni non devono mai diventare un fine in sé. Al contrario, ognuna di esse deve essere considerata un mezzo per ottenere la soddisfazione di Dio, spiegare i valori morali della religione e ricordare la vita dell’Aldilà.
Pensare alle infinite bellezze del Paradiso, gioire alla promessa del Paradiso da parte di Dio, evitare gli eterni tormenti dell’Inferno e tenere a mente questo sono modi importanti con i quali i credenti possono aumentare la propria vicinanza a Dio e il proprio entusiasmo per i valori del Corano. Altrimenti, Satana cercherà di sfruttare la loro noncuranza ed incoraggiarli a vivere senza preoccuparsi del Giorno del Giudizio. I credenti non devono mai cadere in questa trappola, e, come fece il Profeta Abramo (pbsl), devono sempre riflettere profondamente sull’Aldilà e spiegarlo agli altri. In verità, Dio dice del Profeta Abramo (pbsl):
E chi abbandona la religione di Abramo, se non chi si prende gioco di se stesso? E certamente Noi lo abbiamo reso puro in questo mondo, e nell’Aldilà sarà certo tra i giusti (Corano, 2:130).
E in verità, essi erano presso di Noi, tra gli eletti, i migliori (Corano, 38:47).
Il Profeta Abramo (pbsl) fu uno dei servi di Dio ai quali Egli concesse la retta via, onorato con il Magistero Profetico, e reso distinto alla Sua vista. Il fatto che egli e la sua famiglia siano stati separati dalla loro tribù è rivelato nel seguente versetto:
In verità, Dio scelse Adamo e Noè, e i discendenti di Abramo, e i discendenti di Amran, al di sopra di tutti i popoli (Corano, 3:33).
Il Profeta Abramo (pbsl) e i suoi figli si distinsero dai membri della loro tribù chiamando il proprio popolo a credere in Dio e raccontando ad esso della Sua potenza e potere superiori. Dio rivela che “…Noi inviammo Noè e Abramo, e demmo alla loro progenie il magistero profetico e il Libro …” (Corano, 57:26), e ci informa di aver onorato la famiglia del Profeta Abramo (pbsl) con il Magistero Profetico.
Essere guidati è un importante segno dei credenti. I miscredenti portano il male nel mondo e in coloro che li circondano, invece del bene, perché coloro che negano Dio ritengono che i loro interessi siano più importanti di ogni altra cosa. In questo modo, essi non esitano a nuocere agli altri quando sono in ballo i loro interessi. D’altro canto, i credenti portano soltanto la guida, la prosperità e l’abbondanza sia in termini spirituali che materiali. Infatti, è a loro chiesto di farlo perché queste sono indicazioni del loro timore (e rispetto) di Dio, e della loro profonda fede in Lui. Per questo essi portano la giustizia anche quando essa è contraria ai loro interessi o a quelli delle persone loro vicine, compiono buone azioni, si oppongono ai crudeli e agli ingiusti.
Nell’hadith “I migliori tra voi sono coloro che hanno la morale più eccellente”13, il nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) dice che i credenti con morale esemplare sono individui di buon augurio per le loro comunità. Dio rivela la differenza tra quei credenti che si comportano in conformità alle prescrizioni di Dio e portano sempre la bellezza dei valori morali della religione e coloro che non possiedono questa qualità:
E Dio presenta la parabola di due uomini: uno di loro è muto, non ha alcuna capacità, ed è un peso per il suo padrone; ovunque egli lo manda, non fa niente di buono. È questi uguale a colui che ordina la giustizia, e si trova sulla retta via? (Corano, 16:76)
Quando si avvicinò al suo Signore con il cuore saldo (Corano, 37:84).
Dio separò il Profeta Abramo (pbsl), che aveva reso Suo amico, dal suo popolo, e fece di lui la persona che avrebbe guidato alla retta via tutti i credenti.
I credenti che prendono i Suoi Profeti, con le loro caratteristiche morali superiori, come modelli di ruolo per se stessi devono volgersi a Dio per cancellare tutte le loro credenze superstiziose e sviate dai propri cuori. Soltanto così facendo essi divengono le persone che Egli ama e che ottengono la Sua soddisfazione. In altre parole, essi devono volgersi a Dio con il cuore puro. Questa purificazione, inoltre, significa allontanarsi dalla malvagità dei desideri terreni e dagli sgraditi suggerimenti di Satana.
Dio rivela che separerà “i cattivi dai buoni” (Corano, 3:179). La purezza alla quale ci si riferisce qui è morale e spirituale. Molte persone che vivono lontane dai valori morali della religione possono benissimo dire: Il mio cuore è puro. In realtà, essi stanno semplicemente cercando di liberarsi la coscienza, perché chi vuole un cuore puro deve possedere una vera fede in Dio, attenersi scrupolosamente ai Suoi ordini ed essere umile e sottomesso a Lui. Dio descrive la bontà e i valori morali che Lo soddisfano nei seguenti termini:
Non è segno di rettitudine che voi volgiate i vostri volti verso l’Oriente e l’Occidente, ma giusto è colui che crede in Dio, e nell’Ultimo Giorno, e negli angeli, e nel Libro e nei Profeti, e spende i propri averi per amore di Lui, per i parenti stretti e gli orfani, e i bisognosi, e i viandanti, e per coloro che chiedono, e per liberare gli schiavi, e persevera nella preghiera, e paga la zakat; e coloro che mantengono la loro promessa, quando fanno una promessa, e chi è paziente nell’afflizione e nei momenti di conflitto. Questi sono i veridici, e questi sono coloro che fanno il proprio dovere (Corano, 2:177).
In un altro versetto, Dio rivela che “[Egli] ama quelli che si purificano” (Corano, 9:108). Gli uomini possono aver indugiato nel compimento di azioni proibite, e quindi avere pensieri malvagi ed infimi valori morali. Tuttavia, la cosa importante è pentirsi a Dio, abbandonare quei valori morali inferiori e volgersi a Dio con il cuore purificato.
Il nostro Signore comunica la seguente buona novella ai credenti:
Ma Dio si rivolgerà (misericordiosamente) a chi si pente dopo aver agito male, e si riabilita. Di certo Dio è Perdonatore, Misericordioso (Corano, 5:39).
Abramo di certo fu un modello (di virtù), obbediente a Dio, giusto, ed egli non fu uno dei politeisti (Corano, 16:120).
Il Profeta Abramo (pbsl) considerò Dio al di sopra di tutte le cose, Gli fu genuinamente devote, temette (e rispettò) soltanto Lui e rispose la propria fiducia solo in Lui. Anche se molte persone gli si opposero, e cercarono addirittura di ucciderlo o bruciarlo, egli non vacillò mai nella sua lotta intesa a far prevalere la religione di Dio, grazie al suo coraggio e alla sua sottomissione, basati sulla sua profonda fede.
Tutti i credenti devono cercare di acquisire queste virtù morali superiori. Anche se sono soli devono sottomettersi a Dio, essere coraggiosi e determinati, sinceri e avere una forte volontà. Innanzitutto, devono sottomettersi con tutto il cuore al nostro unico e solo Signore, temere (e rispettare) soltanto Lui e prenderLo come amico. Questo perché tutti i credenti, in qualsiasi società miscredente si trovino, e anche se sono soli, devono fare del proprio meglio per ottenere la soddisfazione di Dio, comportarsi nel modo corretto, adempiere ai propri obblighi religiosi, vivere secondo i valori morali della religione e diffonderli agli altri, come richiesto dai valori morali del Corano. Essi devono sempre agire sapendo che Dio li protegge e sostiene costantemente. Chi dimostra di possedere gli stessi valori morali propri del Profeta Abramo (pbsl), chi si dedica a Dio con la stessa fedeltà e sottomissione, può anche sperare che gli sia data la forza di un modello di virtù per i fedeli.
Dio ha dato agli uomini innumerevoli benedizioni. Tutte le cose meravigliose che circondano l’umanità, dai loro stessi corpi perfetti agli incomparabili esseri viventi dell’universo, sono tutte mezzi per rendere un sincero ringraziamento a Dio. Infatti Dio rivela che:
Per questo abbiamo inviato tra di voi un Messaggero del vostro popolo, che vi recita i Nostri messaggi e vi purifica, e vi insegna il Libro e la Saggezza,, e vi insegna ciò che non conoscevate. Perciò glorificateMi, Io vi renderò eminenti, e rendeteMi grazie, e non siate ingrati nei Miei confronti. O voi che credete, cercate soccorso per mezzo della pazienza e della preghiera; di certo Dio è con i pazienti (Corano, 2:151-153).
Come servo che ringraziò costantemente Dio per tutte le benedizioni che gli erano state date, il Profeta Abramo (pbsl) fu un credente sincero che Dio rese un modello per tutti i musulmani. Come dice il Corano:
(Fu) riconoscente (a Dio) per i Suoi favori. Ed Egli lo scelse e lo guidò sulla retta via (Corano, 16:121).
Quando osserviamo i valori morali dei Profeti, così come sono raccontati nel Corano, vediamo che essi furono credenti che si volgevano a Dio in ogni momento, Gli resero grazie per i Suoi doni, invocarono il Suo nome ed esaltarono la Sua gloria. In una delle sue preghiere, il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace) disse: “Sia lode a Dio”14, attirando così l’attenzione sull’importanza della riconoscenza.
Dio rivela che tutti i credenti devono adottare questo comportamento riconoscente quale proprio modello e ringraziarLo costantemente. Tutti i credenti devono immediatamente ringraziare Dio nei momenti di difficoltà, quando sono posti di fronte a problemi o malattie, o quando affrontano ogni forma di crudeltà e ingiustizia. Essi devono vedere che questi eventi sono creati dal nostro Signore, per Sua saggezza, perché Dio usa queste prove per rivelare i loro veri valori morali. Egli promette che coloro che mostrano i valori morali adeguati riceveranno una grande ricompensa in questa vita e in quella che verrà. Il nostro Signore rivela che:
E Noi vi metteremo di certo alla prova con la paura e la fame e la perdita delle proprietà, e delle vite, e dei frutti. E comunica la buona novella ai pazienti (Corano, 2:155).
Ogni anima deve gustare la morte. E Noi vi mettiamo alla prova, con il male e con il bene. E a Noi siete ricondotti (Corano, 21:35).
Quando il Suo Signore gli disse: “Sottomettiti”, egli disse: “Mi sottometto al Signore dei mondi” (Corano, 2:131).
La parola Islam deriva dal verbo salama, che significa sottomettersi. Quindi, essere musulmano significa essere una persona che si è sottomessa. Durante tutta la lotta contro la propria tribù, il Profeta Abramo (pbsl) dimostrò profonda devozione e totale sottomissione a dio. Non importa quanto fosse difficile la sua tribù, o quanto essi abbiano cercato di fiaccarlo, il Profeta Abramo (pbsl) continuò a diffondere la religione di Dio con il grande entusiasmo che originava dalla sua gioiosa fede. Questo accadde al punto che, di fatto, egli infine si lasciò alle spalle la sua tribù e tutti i propri averi e si recò in un’altra terra.
Questi Profeti, che furono inviati per portare il proprio popolo fuori dalle tenebre dell’idolatria e nella luce della verità, sapevano perfettamente che Dio ha creato tutti gli uomini e l’universo con un destino, e che il nostro Signore ha deciso ogni evento che vivremo in entrambi i mondi. Per tale motivo, essi furono individui stimati completamente sottomessi a Dio, si volgevano costantemente a Lui e obbedivano volentieri ai Suoi ordini. I credenti devono considerare la verità del destino rivelato da Dio e vivere in volontaria sottomissione ad esso.
Essere compassionevoli, buoni di cuore, affezionati e colmi d’amore e di perdono è un’altra caratteristica dei credenti lodata da Dio. Il nostro Signore rivela che il Profeta Abramo (pbsl) possedeva questa natura dal cuore tenero:
... Abramo aveva il cuore tenero, era comprensivo (Corano, 9:114).
Abramo era tollerante, buono di cuore, e spesso si rivolgeva (a Dio) (Corano, 11:75).
Urfa appare nelle fonti storiche come la regione in cui vissero il Profeta Adamo (pbsl), il Profeta Abramo (pbsl), il Profeta Giobbe (pbsl), il Profeta Shu`ayb (pbsl) e il Profeta Eliseo (pbsl). Secondo varie versioni, una parte importante della vita del Profeta Abramo (pbsl) fu trascorsa ad Urfa. Il Libro degli Atti del Nuovo Testamento indica che il Profeta Abramo (pbsl) visse a Carran. |
Come manifestazione del loro amore gioioso per il nostro Signore, i credenti compiono grandi sforzi per essere servi che soddisfano Dio e possiedono i valori morali rivelati nel Corano. Avere il cuore tenero, essere compassionevoli e affezionati sono valori morali spesso sottolineati negli hadith. Alcuni di essi sono i seguenti:
Quando la tenerezza entra in una cosa, la rende sempre più splendida. Quando è rimossa da qualcosa, la rende imperfetta.15
Volete che il vostro cuore diventi tenero? Siate compassionevoli verso l’orfano, carezzategli la testa e dategli da mangiare di ciò che voi mangiate. Il vostro cuore diverrà tenero.16
Siate compassionevoli, affinché vi sia mostrata compassione. Perdonate, così da poter essere perdonati.17
Dio è compassionevole e amoroso, e ama i compassionevoli. Egli dà ai compassionevoli una ricompensa che Egli non da a nessun altro.18
Dio rivela che anche gli altri Profeti possedevano queste qualità superiori. Ad esempio, Egli dosse del Profeta Shu`ayb (pbsl), inviato come messaggero alla tribù di Madyan: “... Tu sei davvero tollerante, ben guidato!” (Corano, 11:87).
Dio manifesta il Suo nome al-Hadi (Colui Che conduce alla vera via) nel modo più eccellente attraverso le vite dei Profeti. Il Profeta Abramo (pbsl) fu inviato per guidare la propria tribù alla vera via, invitandola a credere in Dio. Nello stesso modo, anche gli altri Profeti della discendenza del Profeta Abramo (pbsl) diressero le proprie tribù verso la vera via:
E gli demmo Isacco; e Giacobbe, figlio di un figlio. E li rendemmo (tutti) buoni. E facemmo di loro dei capi che guidarono (gli uomini) per Nostro ordine, e rivelammo loro di fare il bene, essere costanti nella preghiera, e fare l’elemosina. Ed essi servirono soltanto Noi (Corano, 21:72-73).
Dio rivela anche che le preghiere dei credenti sono un buon esempio per coloro che si difendono dal male:
[I credenti sono] coloro che dicono: “Nostro Signore, donaci nelle nostre mogli e nei nostri figli la gioia degli occhi, e fai di noi la guida di chi si difende dal male” (Corano, 25:74).
Il Profeta Abramo (pbsl), inoltre, chiamò la propria tribù al più onorevole e delizioso sentiero, il sentiero di Dio, e agì per la salvezza della propria tribù in questo mondo e nell’Aldilà. Il Corano rivela il messaggio del nostro Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace) nei seguenti termini:
Dì: “Invocheremo, oltre a Dio, quello che non ci dà beneficio né ci danneggia, e gireremo sui nostri tacchi, dopo che Dio ci ha guidato?”. Come colui al quale i demoni fanno seguire i suoi vili desideri, smarrito sulla terra – egli ha dei compagni che lo chiamano alla retta via (dicendo): “Vieni da noi”. Dì: “Di certo la guida di Dio è la (vera) guida. E ci è comandato di sottometterci al Signore dei mondi” (Corano, 6:71).
Un hadith dice che la via migliore è quella di Dio e del Profeta (Dio lo benedica e gli doni la pace), così:
“La parola più nobile è il Libro di Dio. La via migliore è la via di Muhammad (Dio lo benedica e gli doni la pace).”19
Molti versetti parlano delle preghiere dei Profeti, ognuna delle quali è un esempio molto saggio per quei musulmani che si sforzano di avvicinarsi a Dio. Imparare queste preghiere sincere e pure, cercare di comprendere i valori morali e le profondità spirituali degli individui che le hanno pronunciate, e pregare Dio in tutta sincerità sono modi importanti per avvicinarsi maggiormente a Dio.
Le preghiere del Profeta Abramo (pbsl) contengono una grande saggezza per tutti i musulmani. Egli lodò Dio con le seguenti parole: “Il mio Signore è Colui che ascolta la preghiera” (Corano, 14:39), e attirò l’attenzione all’importanza della preghiera:
E mi allontano da voi e da quello a cui fate appello all’infuori di Dio, e invoco il mio Signore. Forse non rimarrò infelice invocando il mio Signore (Corano, 19:48).
Egli pregò Dio per ottenere il dominio e la saggezza, e affinché potesse unirsi ai pii:
Mio Signore, donami la saggezza, e uniscimi ai giusti (Corano, 26:83).
Egli chiese inoltre a Dio di essere ricordato in modo positivo:
[Mio Signore…] decreta che le prossime generazioni abbiano di me un buon ricordo (Corano, 26:84).
Così pregò per la vita nell’Aldilà:
E fai di me uno degli eredi del Giardino della beatitudine, e perdona mio padre. Di certo egli è tra coloro che sono nell’errore, e non disonorarmi nel giorno in cui essi saranno risvegliati – il giorno in cui né la ricchezza né i figli serviranno. Tranne che (per) colui che giungerà a Dio con il cuore sincero (Corano, 26:85-89).
Anche il Profeta Abramo (pbsl) chiese il perdono del nostro Signore:
Nostro Signore, non mettere alla prova, tramite noi, i miscredenti, e perdonaci, nostro Signore. Di certo Tu sei il Potente, il Saggio (Corano, 60:5).
Nostro Signore, dona protezione a me, e ai miei genitori, e ai credenti, nel giorno della resa dei conti (Corano, 14:41).
Egli chiese inoltre un erede pio che mantenesse viva la religione dopo la sua morte:
Mio Signore, donami (un figlio) che compia opera buone (Corano, 37:100).
E pregò per la propria discendenza:
Mio Signore, fa sì che io sia costante nella preghiera, e che lo sia anche la mia discendenza, mio Signore, e accetta la mia preghiera (Corano, 14:40).
E (ricorda) quando Abramo disse: “Mio Signore, rendi sicura questa città, e salva me e i miei figli dall’adorazione degli idoli” (Corano, 14:35).
Egli pregò Dio di rendere la città in cui viveva un luogo sicuro e di concedere frutti ai credenti:
E quando Abramo disse: “Mio Signore, rendi questa una città sicura, e fornisci alla sua gente dei frutti, per quelli tra essi che credono in Dio e nell’Ultimo Giorno”. Egli disse: “E chiunque non creda, Io gli concederò la gioia per un breve attimo, poi lo manderò al castigo del Fuoco. Ed è una destinazione infausta” (Corano, 2:126).
Quando compiva un’azione chiedeva a Dio di accettarla:
E quando Abramo e Ismaele posero le fondamenta della Casa: “Nostro Signore, accettala da parte nostra; di certo Tu sei Colui che ascolta, il Sapiente” (Corano, 2:127).
Egli, inoltre, pregò Dio di rendere lui stesso e la sua discendenza sottomessi alla sua volontà, di rivelargli i metodi dell’osservanza religiosa e di accettare il loro pentimento:
Signore nostro, e rendici a Te sottomessi, e (suscita) dalla nostra discendenza un popolo a Te sottomesso, e mostraci i nostri riti di devozione, e rivolgiti a Noi (pietosamente); di certo Tu sei Colui che spesso ricorre alla clemenza, il Misericordioso (Corano, 2:128).
Signore nostro, e suscita tra di essi un Messaggero che proviene da loro, che reciterà loro i Tuoi messaggi, e insegnerà loro il Libro e la Saggezza, e li purificherà. Di certo Tu sei il Potente, il Saggio (Corano, 2:129).
La sincera devozione del Profeta Abramo (pbsl) e la sua assoluta certezza nel Giorno del Giudizio sono gli elementi in base ai quali i credenti possono avvertire la totale religiosità, la sincerità e la sottomissione nelle sue preghiere. Quando pregano, tutti i credenti devono prendere il Profeta Abramo (pbsl) come modello, e rivolgersi al nostro Signore come loro unico amico e aiutante.
Il Corano descrive il Profeta Abramo (pbsl) come un credente puro, naturale, che non associò nulla a Dio:
E quando Abramo disse a suo padre e al suo popolo: “Io rinnego ciò che adorate, tranne Colui che mi ha creato, perché di certo Egli mi guiderà”. Ed egli tramandò questa parola alla sua posterità, affinché potessero ritornare (Corano, 43:26-28)
L’eredità che il Profeta Abramo (pbsl) lasciò a tutti i credenti è il monoteismo. Questa eredità mostra che egli visse unicamente per ottenere la soddisfazione di Dio, Lo prese quale unico amico, e temette (e rispettò) soltanto Lui. Per tutta la sua vita, il Profeta Abramo (pbsl) comunicò il messaggio dell’unicità di Dio, e che non è possibile attribuirGli alcun associato. Come dice il Corano:
Quando il suo Signore gli disse: “Sottomettiti”, egli disse: “Mi sottometto al Signore dei mondi”. E lo stesso comandò Abramo ai suoi figli, e (così fece) Giacobbe: “O figli miei, di certo Dio ha scelto per voi (questa) religione, perciò non morite, se non sottomessi” (Corano, 2:131-32)
Il comando del Profeta Abramo (pbsl) proseguì con la sua discendenza: i suoi figli , il Profeta Ismaele (pbsl) e il Profeta Isacco (pbsl), suo nipote, il Profeta Giacobbe (pbsl) e suo figlio, il Profeta Giuseppe (pbsl), e gli altri santi Profeti della stessa discendenza, i quali, in seguito, continuarono a chiedere al proprio popolo di vivere secondo i valori morali della religione. Il Corano menziona l’eredità del Profeta Giacobbe (pbsl) nei seguenti termini:
O foste testimoni di quando la morte fece visita a Giacobbe, quando egli disse ai suoi figli: “Chi servirete, dopo di me?” Essi dissero: “Serviremo il tuo Dio e il Dio dei tuoi padri, Abramo e Ismaele e Isacco, un solo Dio, e a Lui ci sottomettiamo”. (Corano, 2:133)
Tutti i Profeti che vennero dopo il Profeta Abramo (pbsl) lasciarono la stessa eredità ai propri discendeti: Sottomettetevi con tutto il cuore a Dio, e morite musulmani. Chiunque si attiene all’eredità del Profeta Abramo (pbsl), serve solo Dio e trascorre la propria vita unicamente in modo da ottenere la soddisfazione di Dio può sperare nel Suo perdono e nel Paradiso, la dimora della felicità eterna.
8- Narrated by Abu Sufyan; Sahih Bukhari and Sahih Muslim.
9- Ahmad Diya’ al-Din al-Kamushkhanawi al-Naqshbandi, Ramuz al-Ahadith, vol. 2, 397.
10- Sahih Bukhari and Sahih Muslim.
11- Narrated by Abdullah bin Mas`ud; Sahih Bukhari and Sahih Muslim.