Nelle sezioni precedenti, il fatto che Gesù (p.s.l.) nonsia morto, sia stato elevato alla presenza di Allah e siadestinato a tornare in terra, è spiegato alla luce deiversetti coranici. Dopo quanto si è detto sinora, si pone laseguente domanda: "Come sarà possibile riconoscere Gesù (p.s.l.) quando tornerà nel mondo e quali attributi lo renderanno riconoscibile?" A questo punto, le unichefonti alle quali ci possiamo appellare sono il Corano e la Sunna autentica
Il Corano, in versetti o storie particolari, ci fornisce varie delucidazioni riguardo ai profeti, menzionando molti attributi comuni ad essi ed ai veri credenti. Inquesto contesto, sono anche discernibili gli attributi superiori di Gesù (p.s.l.) riguardo alla fede. Diconseguenza, riferendosi al Corano, i credenti sinceri sono in grado di conoscere questi attributi superiori chelo contraddistinguono e che permettono di riconoscerlo.
È a questo punto necessario ricordare che non tutti potranno riconoscere Gesù (p.s.l.). Bediuzzaman Said Nursi, a tale proposito, afferma:
Quando Gesù (la pace sia con lui) giungerà, non è necessario che tutti lo riconoscano come il vero Gesù. I suoi eletti e coloro vicini a lui lo identificheranno grazie alla luce della fede. Non sarà così evidente, né tutti lo riconosceranno.7
Anche secondo l'opinione di Bediuzzaman, durante iprimi anni della sua seconda venuta, la gente checonoscerà Gesù (p.s.l.) sarà limitata ad una piccola cerchia di persone a lui vicine. Ciò sarà possibile soltanto grazie alla "luce della fede". Questa frase, ovviamente, richiede ulteriori delucidazioni: "La luce della fede" è la comprensione concessa da Allah a coloro che credono nella Sua esistenza e nella Sua Unità ed osservano icomandamenti del Corano. Mediante tale comprensione,i credenti possono comprendere le situazioni conprecisione e cogliere i dettagli degli eventi senza alcuna difficoltà. Come il Corano ci rende noto, i credenti sono coloro che riflettono su ogni cosa che li circonda, ai qualiquindi non sfuggono mai i dettagli, o aspetti sottili dellecose. Allah rende noto all'uomo che Egli concederà discernimento (nel giudicare fra il giusto e lo sbagliato) acoloro che riflettono su ogni cosa nel tentativo di comprendere la Sua grandezza e la Sua forza e a quanti Lo temono:
O voi che credete! Se temete Allah, vi concederàla capacità di distinguere [il bene dal male],cancellerà le vostre colpe e vi perdonerà. Allah èdotato di grazia immensa. (Surat al-Anfal, 29)
Quindi, coloro che riconosceranno Gesù (p.s.l.)durante la sua seconda venuta e aderiranno a lui, di fatto,saranno anche coloro che crederanno in Allah e nel Corano e che rifletteranno profondamente sulle cose. Anche Bediuzzaman Said Nursi, richiama l'attenzione su questo fatto:
In realtà, seppure Gesù (che la pace sia con lui), quandogiungerà, saprà di essere Gesù, non tutti ne sarannoconsapevoli.8
Come sopra menzionato, riferendosi al Corano pertrovare delle risposte adeguate a queste domande, èinnanzitutto necessario considerare gli attributi comuni atutti i profeti citati. Per riconoscere Gesù (p.s.l.) sidovrebbero quindi prendere in esame gli attributi dei profeti. Indubbiamente, ve ne sono a centinaia. In questasezione, nondimeno, metteremo in rilievo soltanto gliattributi più visibili ed evidenti.
Come ogni altro profeta scelto da Allah per proclamare il Suo messaggio all'umanità, Gesù (p.s.l.) è noto per i suoi eccellenti valori morali. L'attributo maggiormente distintivo di Gesù (p.s.l.) è la sua personalità esemplare, immediatamente riconoscibile nella società in cui vive. Egli, senza dubbio, ha un carattere esemplare ineguagliato in natura, capace, di primo acchito, di colpire chiunque. È una persona estremamente impegnata, coraggiosa e forte, una manifestazione della fiducia che ripone in Allah e della sua pura fede in Lui. Grazie a tali caratteristiche, egli ha una profonda influenza su chiunque. Di tale superiorità, un attributo comune a tutti i profeti, si parla nel versetto:
Questo è l'argomento che fornimmo ad Abramo contro la sua gente. Noi eleviamo il livello di chi vogliamo. Il tuo Signore è saggio, sapiente. Gli demmo Isacco e Giacobbe, e li guidammo entrambi. E in precedenza guidammo Noè; tra I suoi discendenti [guidammo]: Davide, Salomone, Giobbe, Giuseppe, Mosè e Aronne. Così Noi ricompensiamo quelli che fanno il bene. E [guidammo] Ismaele, Eliseo, Giona e Lot. Concedemmo a tutti loro eccellenza sugli uomini. Così abbiamo scelto e guidato sulla retta via una parte dei loro antenati, dei loro discendenti e dei loro fratelli. (Surat Al-An'âm, 83-87)
Che Allah abbia concesso attributi superiori ai profeti è rivelato chiaramente nel versetto sopra menzionato. Il Corano contiene inoltre molti altri esempi. Le seguenti affermazioni ci informano delle caratteristiche superiori concesse ai profeti:
In verità Abramo fu un modello. (Surat an-Nahl, 120)
E ricorda i Nostri servi Abramo, Isacco e Giacobbe, forti e lungimiranti. (Surat Sâd, 45)
In verità sono presso di Noi, tra i migliori degli eletti. (Surat Sâd, 47)
Già demmo scienza a Davide e Salomone. Dissero: "Lode ad Allah, Che ci ha concesso eccellenza su molti dei Suoi servi credenti! " (Surat an-Naml, 15)
Anche Gesù (p.s.l.) è uno dei profeti scelti di Allah, il Quale, parlando di lui, afferma:
Tra i messaggeri, a taluni abbiamo dato eccellenza sugli altri . A qualcuno Allah ha parlato, e altri li ha elevati a gradi superiori. A Gesù, figlio di Maryam, abbiamo dato prove chiare e lo abbiamo coadiuvato con lo Spirito di Santità . (Surat al-Baqara, 253)
Allah ci informa nel Corano che la superiorità di coloro che Egli ha scelto può consistere sia di conoscenza che di forza fisica:
... Disse: "In verità Allah lo ha scelto tra voi e lo ha dotato di scienza e di prestanza". Allah dà il regno a chi vuole, Egli è immenso, sapiente. (Surat al-Baqara, 247)
Dotato di saggezza, forza fisica, sapere e perfezione di carattere, Gesù (p.s.l.) avrà un'espressione nel volto visibile unicamente nei profeti. Il suo forte timore di Allah e la luce della sua ferma fede appariranno sul suo viso. Tale espressione lo distinguerà immediatamente dagli altri e chi lo vedrà comprenderà senza indugio di trovarsi di fronte ad un uomo superiore. Sicuramente, non tutti concorderanno a questo proposito. La rabbia e l'orgoglio impediranno probabilmente a molte persone di riconoscere tale superiorità. Incuranti di ciò che sentiranno nell'intimo, fingeranno ignoranza, percependo la sua presenza come una minaccia alla loro esistenza. Solo coloro che avranno una fede sincera comprenderanno tale superiorità e l'apprezzeranno.
Allah ci rende noto che Gesù (p.s.l.) è "eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini …" (Surat Âl-'Imrân, 45). Gesù (p.s.l.) sarà quindi noto a coloro che gli staranno intorno per l'onore e l'eccellenza riservati esclusivamente a quanti Allah ha scelto.
Essi sono coloro a cui demmo la Scrittura e la Saggezza e la Profezia. … (Surat Al-An'âm, 89)
Nel corso della storia, Allah ha comunicato i Suoi messaggi e le Sue rivelazioni tramite i Suoi messaggeri, ai quali ha concesso saggezza, uno stile altamente convincente e pertinente nel parlare, maniere esemplari nell'esortare alle giuste azioni e nel proibire il male; questi sono gli attributi comuni a tutti profeti. Nel Corano, Allah richiama l'attenzione anche sulla saggezza concessa ad ogni profeta. Ad esempio, parlando del profeta Dawud (p.s.l.), Allah afferma: "Consolidammo la sua sovranità e gli demmo saggezza e capacità di giudizio." (Surat Sâd, 20) Analogamente, del profeta Yahya (p.s.l.), ha detto: "Yahya, … E gli demmo la saggezza fin da fanciullo." (Surat Maryam, 12) Di Musa, Allah ci rende noto che: "Quando raggiunse l'età adulta e il pieno del suo sviluppo, gli demmo discernimento e scienza." (Surat al-Qasas, 14) Segue un altro versetto rilevante: "Certamente fummo Noi a dare la saggezza a Luqmân: "Sii riconoscente ad Allah"". (Surat Luqmân, 12). Similmente, Allah afferma: "Abbiamo dato alla famiglia di Abramo il Libro e la Saggezza…" (Surat an-Nisâ', 54)
Secondo il versetto: "Egli dà la saggezza a chi vuole. E chi riceve la saggezza, ha ricevuto un bene enorme" (Surat al-Baqara, 269), Allah ha ricompensato tutti i profeti. Ciò vale anche per Gesù (p.s.l.), come si evince dal Corano:
E quando Allah dirà: "O Gesù figlio di Maryam, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito di Santità! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura . E quando ti insegnai il Libro e la saggezza e la Torâh e il Vangelo. (Surat al-Mâ'idah, 110)
Quando Gesù portò le prove evidenti disse: " Sono venuto a voi con la saggezza e per rendervi esplicita una parte delle cose su cui divergete. Temete Allah e obbeditemi." (Surat az-Zukhruf, 63)
Alla luce di questi versetti, possiamo concludere che un attributo particolare di Gesù (p.s.l.), che consentirà di riconoscerlo, sarà il suo discorso convincente, molto pertinente e sorprendente. Come per ogni altro assunto, un modo di parlare convincente è un attributo comune ai profeti. I credenti che assumono il Corano come guida alla verità, comprendono che la parola di Gesù (p.s.l.) ha "il potere concesso" (Surat al-Kahf, 91) esclusivamente ai messaggeri scelti da Allah. La saggezza dimostrata, le analisi impeccabili, le soluzioni intelligenti addotte, saranno i chiari segni di un dono speciale concesso da Allah. Così la sua superiorità sarà ancora più palese.
Ogni messaggero si è presentato alla comunità cui è stato inviato dicendo: "sono per voi un messaggero degno di fede" (Surat ash-Shu'arâ, 107) Tale affidabilità dei messaggeri è un risultato della loro stretta aderenza al Libro, alla religione di Allah e agli obblighi da Lui imposti. Essi osservano meticolosamente i limiti stabiliti da Allah e non deviano mai dalla Sua via retta. Solo al fine di ottenere il compiacimento di Allah, non si sottomettono mai a nessuno. Nel Corano, Allah richiama la nostra attenzione su questo attributo dei profeti. Ad esempio, Musa (p.s.l.) si è presentato alla comunità nella quale viveva nel modo seguente:
Prima di loro mettemmo alla prova il popolo di Faraone, quando giunse loro un nobilissimo messaggero [che disse]: " Datemi i servi di Allah! Io sono per voi un messaggero affidabile!". (Surat ad-Dukhân, 17-18)
Senza dubbio, le comunità sono state per lo più incapaci di apprezzare questo importante attributo dei messaggeri. Inoltre, rifiutando di abbandonare il modo di vita fondato sull'ignoranza al quale indulgevano e rifiutando di vivere in base alla vera religione a cui i messaggeri li invitavano, essi si sono generalmente dimostrati intolleranti nei loro confronti. Solo dopo un certo periodo hanno compreso che i messaggeri erano degni di fiducia. Il profeta Yûsuf (p.s.l.) ne è un chiaro esempio. Egli fu provato con difficoltà per un periodo assai esteso; dapprima fu venduto come schiavo, quindi fu imprigionato per lungo tempo. Per volere di Allah, quando giunse il momento, fu tuttavia riconosciuto dalla gente come persona degna di fede, e il re gli diede l'incarico della tesoreria dello stato.
Disse il re: "Conducetemelo: voglio tenerlo presso di me". Quando poi gli ebbe parlato, disse: "D'ora in poi rimarrai al nostro fianco, con autorità e fiducia". (Surat Yûsuf, 54)
Questi attributi dei profeti menzionati nel Corano saranno visibili anche in Gesù (p.s.l.). Durante la sua seconda venuta sulla terra, come per una legge immutabile di Allah, egli sarà noto per la sua affidabilità. Allah gli concederà il Suo aiuto, come ha fatto con tutti gli altri profeti e la sua affidabilità si manifesterà al momento opportuno.
Già la Nostra Parola pervenne agli inviati Nostri servi. Saranno loro ad essere soccorsi, e le Nostre schiere avranno il sopravvento. (Surat as-Sâffât, 171-173)
Allah ha concesso superiorità ai Suoi messaggeri sul resto della gente. Egli ha dato loro la forza di sconfiggere i nemici e li ha protetti dai loro complotti. Sia nel momento di prendere una decisione, che nel momento di attuare un piano, Allah li ha sempre appoggiati.
Un altro segno per i credenti in attesa di Gesù (p.s.l.), il Messaggero di Allah, è il suo dono di ottenere il successo in tutto ciò che intraprende. I suoi giudizi, ad esempio, o i metodi che impiega, recano tutti risultati notevoli tanto per lui come per chi gli sta intorno. In verità, alcuni eventi che paiono contrari al bene pubblico presto si riveleranno esattamente all'opposto. Tali eventi mostreranno la pertinenza dei suoi giudizi. Ciò in quanto Allah ha assicurato ai Suoi Messaggeri che in ogni circostanza essi prevarranno. La seconda venuta di Gesù (p.s.l.) sarà quindi molto diversa rispetto alla prima, in quanto sarà sotto la bandiera vittoriosa dell'Islam. Questa promessa assicura il successo completo di Gesù (p.s.l.) nell'adempimento della sua missione.
Ciò sarà talmente palese che attrarrà inevitabilmente l'attenzione dei credenti che lo seguono. Nel frattempo, anche i suoi nemici noteranno la natura straordinaria di questa situazione. Nondimeno, essi non riconosceranno la chiara guida di Allah. Che il suo progresso porti sempre del bene rimarrà per loro un mistero, in quanto il loro obbiettivo principale nella vita sarà di prevalere su questa persona distinta che vedranno come "un ordinario essere umano simile a loro". Ad ogni modo, come affermato nel versetto, "Infine salveremo i Nostri messaggeri e coloro che credono. Salvare i credenti è incombenza Nostra." (Surat Yûnus, 103) Allah renderà vani tutti i loro sforzi e aiuterà il Suo messaggero. I piani architettati e le lotte intraprese contro di lui non otterranno mai successo.
Tutti i profeti di cui parla il Corano hanno prestato i loro servizi in nome di Allah senza chiedere in cambio alcuna ricompensa. L'unico guadagno a cui hanno aspirato era il compiacimento di Allah. Nessun interesse mondano, nessun beneficio è stato mai richiesto. Uno dei versetti che esalta questa virtù dei Messaggeri è il seguente:
O popol mio, non vi domando nessuna ricompensa, essa spetta a Colui che mi ha creato. Non capirete dunque? (Surat Hud, 51)
Questa virtù comune a tutti i messaggeri sarà manifesta anche in Gesù (p.s.l.). Nella sua seconda venuta, egli chiamerà la gente di tutto il mondo alla vera religione di Allah. Tuttavia, non esigerà in cambio alcun beneficio mondano. Come tutti i messaggeri a cui fa riferimento il Corano, egli perseguirà il compiacimento di Allah desiderando di essere ricompensato da Lui. Per questa sua caratteristica, godrà di grande reputazione nella società. Si deve anche ricordare che, come in ogni altro assunto, solamente i credenti saranno in grado di riconoscere tale caratteristica e di farne tesoro. Inoltre, seppure i suoi nemici lo riconosceranno, è del tutto verosimile che diffonderanno calunnie contro di lui, come già è accaduto in passato agli altri profeti. Molto probabilmente, queste calunnie includeranno: "che egli sta cercando di perseguire i suoi interessi personali." Allah proverà tuttavia la natura infondata di tali accuse e verrà in suo aiuto, come già lo ha guidato in tutte le sue azioni.
Un altro attributo peculiare dei messaggeri è la loro natura "compassionevole e misericordiosa" nei confronti dei credenti. Gentili e misericordiosi con i credenti che li seguivano, tutti i messaggeri hanno lottato per migliorare il carattere dei credenti per il loro benessere in questo mondo e nel prossimo. L'attributo più distintivo di Gesù (p.s.l.) sarà la sua misericordia verso i credenti. Allah parla di questo attributo fondandosi sull'esempio dell'Ultimo dei Messaggeri (p.b.s.l.), quantunque sia comune a tutti gli inviati:
Ora vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è dolce e misericordioso verso i credenti. (Surat at-Tawba, 128)
Anche Gesù (p.s.l.) nutrirà una "profonda preoccupazione" per i credenti che lo seguiranno. Questa profonda sincerità inerente al suo essere fornirà una delle prove concrete della sua vera identità.
Gesù (p.s.l.) sarà riconoscibile per gli attributi menzionati nel Corano. Ci saranno nondimeno altri fattori che riveleranno la sua identità. Senza alcun dubbio, uno sarà il fatto di non avere alcun parente, famigliare o conoscente sulla terra. Nessuno conoscerà le sue caratteristiche fisiche, il suo volto o la sua voce. Nessuno lo conoscerà quando verrà in terra per la seconda volta. Non una singola persona si farà avanti dicendo: "Io lo conosco da lungo tempo, l'ho visto quando ..., questi sono i suoi parenti …", semplicemente perché quanti lo conoscevano sono vissuti e morti 2000 anni fa. Sua madre Maryam, il profeta Zaccaria, i discepoli che vissero al suo fianco, i notabili ebrei dell'epoca e quanti udirono delle sue rivelazioni sono morti. Nessuno, quindi, avrà assistito alla sua nascita, infanzia, adolescenza o età adulta. Nessuno conoscerà alcunché riguardo a lui.
Come spiegato nelle precedenti sezioni del libro, Gesù (p.s.l.) pervenne all'esistenza per il comando di Allah, il comando "Sii!". Dopo millenni, è naturale che egli non abbia alcun parente sulla terra. Allah menziona un'analogia fra la sua situazione e quella di Adamo allorquando afferma:
In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: "Sii" ed egli fu. (Surat Âl-'Imrân: 59)
Come menzionato nel versetto, Allah diede il commando "Sii!" ad Adamo ed egli fu creato di conseguenza. Il modo in cui anche Gesù (p.s.l.) pervenne per la prima volta all'esistenza è del tutto simile nonostante abbia avuto una madre. Adamo non ebbe genitori e neppure Gesù (p.s.l.) ne avrà durante la sua seconda venuta.
Non vi è dubbio che ciò risolve il pericolo del "falso Messia" che talvolta riaffiora. Quando Gesù ritornerà sulla terra, non vi saranno dubbi circa la sua identità. Nessuno avrà alcuna ragione di dire: "Questa persona non è Gesù", in quanto sarà immediatamente riconoscibile grazie a questa singola caratteristica, la quale lo distinguerà da qualsiasi altra persona sulla terra, anche se nessuno riconoscerà la sua fede.