Conclusione

Non vede l'uomo che lo abbiamo creato da una goccia di sperma? Ed eccolo in spudorata polemica. Ci propone un luogo comune e, dimentico della sua creazione, [dice] : « Chi ridarà la vita ad ossa polverizzate?» Di': « Colui che le ha create la prima volta ridarà loro la vita. Egli conosce perfettamente ogni creazione. (Surah Ya Sin: 77-79)

Il professore di filosofia e di storia della scienza Thomas Kuhn, nel suo libro The Structure of Scientific Revolutions [La Struttura delle Rivoluzioni Scientifiche], tratta il concetto di paradigma – un’opinione scientifica accettata universalmente per un certo periodo di tempo. Qualche volta gli scienziati caccettano in maniera totale un qualsiasi paradigma, ma con il tempo e a seguito di nuove scoperte, si comprende che tale paradigma era in effetti sbagliato. Un tempo, ad esempio, il modello geocentrico di Claudio Tolomeo, era una posizione degna di stima e accettata da tutti. Ma perse ogni valore dopo le scoperte di Copernico, e un nuovo paradigma prese il suo posto. Secondo Kuhn, il mondo scientifico è spesso costretto a rivedere o a modificare dei paradigmi fino a quel momento accettati. Questi eventi vengono chiamati “rivoluzioni scientifiche”.

Kuhn fa rilevare che un considerevole numero di scienziati fa il possibile per conservare un paradigma esistente; in altre parole sono conservatori. Per questa ragione, secondo Kuhn, coloro che danno inizio a una rivoluzione scientifica non sono coloro che già godono di una certa “autorità scientifica”, ma quelli che operano ancora all’esterno del mondo scientifico, oppure giovani menti che sono appena entrate in quel mondo. Kuhn cita il noto scienziato Max Plance: “Una nuova verità scientifica non trionfa cercando di convincere i suoi oppositori e facendogli vedere la luce, ma piuttosto perché alla fine tali oppositori muoiono, e così subentra una nuova generazione che ha familiarità con essa.”163

Al giorno d’oggi, il mondo scientifico sta passando attraverso una rivoluzione. Il darwinismo è stato scientificamente screditato, ma certi individui, considerati delle “autorità” nella comunità scientifica, non accettano questa realtà. Il loro rifiuto di rendersi conto dell’evidenza è un atteggiamento del tutto ideologico e dogmatico. Atteggiamento che però si sta indebolendo, e il pubblico se ne sta accorgendo. Il nome della luce che sta iniziando a brillare davanti agli occhi del mondo scientifico è la realtà della Creazione. Gli scienziati che hanno studiato questo materia asseriscono che la vita non è un prodotto di forze naturali occasionali, come sostenuto da Darwin, ma al contrario è l’opera di un Creatore con una conoscenza suprema. Questo Creatore è Iddio, Il Signore di tutti i mondi. Ogni giorno che passa, sempre più scienziati accettano questo fatto, d il crollo scientifico del darwinismo viene constatato sempre più chiaramente.

Uno dei nomi più importanti del movimento antievoluzionista, Phillip E. Johnson della University of California di Berkeley, è certo che molto presto il darwinismo verrà considerato spazzatura. Dopo aver parlato delle nuove disposizioni legali, adottate in diversi Stati Uniti d’America, che permettono che vengano incluse nei libri di testo le prove scientifiche contro il darwinismo, Johnson commenta:

La decisiva svolta degli eventi ha luogo non nei programmi scolastici, ma nelle menti e negli scritti di coloro che conoscono la verità provata, e godono dell’indipendenza del pensiero. I darwinisti sanno che stanno perdendo, e non acquisendo prove a sostegno della loro teoria, e si rendono anche conto di star perdendo il favore dell’opinione pubblica. Cercano disperatamente di posporre l’ammissione, per esempio, del fatto che le falene punteggiate non si riposano sui tronchi degli alberi, e che la selezione naturale non produce ampliamenti dell’informazione genetica. E si industriano anche a spiegare le loro sconfitte […]164

I darwinisti devono considerare come e perché la loro teoria è stata criticata. La maggior parte dei colleghi si sono resi conto della validità delle prove esaminate in questo libro. Alcuni ancora preferiscono ignorare queste prove e si sforzano di sostenere il darwinismo. Non essendo a conoscenza degli ultimi sviluppi scientifici, vogliono continuare a vivere nel mondo degli anni ’50, periodo che immaginano essere stato il migliore per il darwinismo. Se gli si domanda qualcosa sulle prove dell’evoluzione, essi ostinatamente ripropongono il già screditato esperimento di Miller, le cosiddette branchie nell’embrione umano, la storia delle falene punteggiate oppure la fantasiosa serie dei cavalli. Ignorano volutamente l’esplosione cambriana, l’irriducibile complessità e le origini dell’informazione genetica. Ma chi è stato finora fuorviato da testi obsoleti e dalla propaganda darwinista, non ha più bisogno di aggrapparsi a questa screditata teoria. Noi invitiamo i darwinisti a evitare tutto ciò, a rinunciare ai loro pregiudizi, ad accettare la prove scientifiche e a vederne la verità.

Quelli ancora legati al darwinismo devono smettere di credere ciecamente in questa teoria, devono invece studiare le conclusioni a cui è arrivata la scienza, e valutarle senza pregiudizi. Se vi è una qualsiasi prova a sostegno del darwinismo, ne devono dare notizia. Ma quando si renderanno conto che le loro argomentazioni sono sbagliate, allora dovranno affrontare i fatti, e rinunciare al loro cieco attaccamento alla teoria dell’evoluzione.

Se sono sinceri nella loro ricerca, anche i più determinati sostenitori del darwinismo vedranno che questa teoria è solo un grande inganno, come è stato scientificamente provato.

Questo crollo scientifico del darwinismo ci viene in effetti annunciato nel Corano, dove Dio rivela:

Digli: “È giunta la verità e la falsità è svanita. La falsità è sempre destinata a svanire.” (Surat al-Isra': 81)

Il darwinismo è una falsa e ingannevole dottrina. Un tempo ha potuto influenzare le persone grazie alla loro mancanza di conoscenze adeguate, e a un ambiente scientifico poco sofisticato. è così riuscito a ingannare molte persone. Ma la rivelazione della verità, assieme alla valutazione delle vere scoperte scientifiche da parte di individui senza pregiudizi, ha portato al crollo di questo inganno.

I darwinisti di oggi stanno provando a respingere, nascondere o ignorare la verità, pur di sostenere tale falsità. Ma essi sbagliano; e in questo modo hanno ingannato e umiliato sé stessi. Nel Corano, Dio ha rivelato un verso dal quale i darwinisti devono imparare una lezione:

Non mischiare la verità con la falsità e non nascondere intenzionalmente la verità. (Surat al-Baqara: 42)

Dopo aver visto la verità, è giusto smettere di resisterle, e abbracciarla. Finora alcuni hanno potuto credere nella menzogna dell’evoluzione poiché era stata inculcata nelle loro menti da altri. Ma se sono sinceri, invece di correr dietro a un inganno ed essere umiliati in questo mondo e nel prossimo, essi cercheranno di trovare la verità e di vivere secondo essa. La sincerità e l’onestà, non lo si deve dimenticare, sarà ricompensata sia in questa vita che nella prossima.

Haeckel, sahte embriyo şemaları

Tutti nei cieli e sulla Terra appartengono a Lui. Tutti sono a Lui sottomessi. é Lui che ha originato la creazione e che la rigenera é questo Gli é molto facile Sua é la piu accelsa designazione nei cieli e sulla terra. Egli é l'Onnipotente, il più Saggio. (Surat ar-Rum: 26-27)

“Essi dissero: "Gloria a Te.Non conosciamo se non quello che Tu ci hai insegnato:in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente”.(Corano, 2: 32)

NOTES

163 http://en.wikiquote.org/wiki/Max_Planck

164 Phillip Johnson, "A Step Forward in Ohio" [Un passo avanti nell’Ohio], Touchstone, vol. 16, Numero 1, gennaio-febbraio 2003, p. 11;http://www.touchstonemag.com/docs/issues/16.1docs/16-1pg11.html.

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  • Introduzione
  • Il disgregamento dei miti del Darwinismo
  • Una volta, si pensava che la vita fosse semplice
  • Una volta, si pensava che i reperti fossili
  • Una volta, c’era la ricerca dell’anello mancante
  • Una volta, l’informazione biologica era sconosciuta
  • Una volta, si credeva che vi fosse
  • Una volta, c’era il mito delle caratteristiche imperfette
  • Una volta, c’era il mito del dna “spazzatura”
  • Una volta, si pensava che le origini delle specie si trovassero nella “speciazione”
  • Una volta, c’era lo scenario della “serie dei cavalli”
  • Una volta, c’era la storia delle falene punteggiate
  • Fino a poco tempo fa, c’erano le storie dell’uccello-dinosauro
  • Conclusione