Fungo Età: 100 milioni di anni Il fungo fossile qui raffigurato mostra come cento anni fa queste forme di vita esistessero con tutte le loro funzioni e caratteristiche pienamente presenti, senza avere subito alcun mutamento da allora. Esattamente allo stesso modo, milioni di fossili dissotterrati a partire dalla metà del XVIII secolo rivelano il fatto che l'evoluzione non ha mai avuto luogo. Ne consegue che quei paleontologi che hanno abbandonato i loro preconcetti devono comportarsi di conseguenza anche nei confronti della teoria dell'evoluzione e del darwinismo, come è spiegato nel libro A Closer Look at the Evidence: “Nonostante la chiara promessa avanzata dalla paleontologia di poter osservare l'evoluzione, ciò ha presentato gravi difficoltà per gli evoluzionisti, la più nota delle quali è la presenza di “lacune” nella documentazione fossile". (Richard L. & Christina E. Kleiss, A Closer Look at the Evidence, Search for the Truth Publications, marzo 2004, pag.gennaio) |
Cantaride (Mosca di Spagna) Età: 100 milioni di anni Il coleottero qui raffigurato, un membro della famiglia Cantharidae, costituisce una prova evidente del fatto che questi insetti utilizzavano gli stessi meccanismi chimici di difesa 100 milioni di anni fa. In uno studio scientifico pubblicato dall'Università dell'Oregon, George Poinar, un'autorità nell'ambito dell'ambra, afferma che esemplari fossili di insetti che si avvalevano di difese chimiche erano già stati scoperti nel passato. Per esempio, le ghiandole velenifere di vari calamari del periodo giurassico o le secrezioni difensive di termiti soldato rinvenute in ambre dominicane. Sono state inoltre rinvenute altre ambre dominicane contenenti diversi generi di vermi che si servivano di simili meccanismi. Ma non era mai stato rinvenuto prima alcun reperto fossile di un insetto dotato di un simile meccanismo di difesa risalente a tale epoca. Il fatto che ogni essere vivente disponesse integralmente di meccanismi difesa eccezionalmente complessi 100 milioni di anni orsono - in un'epoca in cui, secondo gli evoluzionisti, la vita sarebbe stata ipoteticamente molto primitiva - inficia i postulati della teoria dell'evoluzione. Questo insetto fu fossilizzato mentre si difendeva da un nemico emanando le sua secrezione chimica difensiva. |
Formica Leone Età: 100 milioni di anni Secondo le infondate pretese scientifiche degli evoluzionisti, le farfalle e gli elefanti, le balene e le formiche, le orchidee e le ortiche, gli esseri umani e i pesci discenderebbero presumibilmente da uno stesso comune progenitore. I reperti fossili costituiscono la prova principale a confutazione di tali affermazioni. Le forme di vita sono state preservate esattamente come erano diecimila, centomila o addirittura milioni di anni fa. I fossili di forme di vita esistenti nel passato dovrebbero mostrare quelle immaginarie fasi di transizione che avrebbero condotto alle forme attuali. Si dovrebbero trovare tracce dei loro cosiddetti progenitori comuni. Tuttavia, nessuna di quelle forme intermedie o di quegli ipotetici antenati comuni asseriti dagli evoluzionisti appare nella documentazione fossile. Milioni di esemplari, come la formica leone risalente a 100 milioni di anni fa qui raffigurata, dimostrano che gli esseri viventi non hanno mai subito alcun mutamento. In altre parole, la teoria dell'evoluzione rimane indimostrata. |
Mosca Scorpione Età: 100 milioni di anni La pubblicistica evoluzionista presenta ogni nuova scoperta fossile come una ulteriore ipotetica conferma della teoria dell'evoluzione. Articoli intitolati “Scoperte le tracce dei nostri progenitori”, “Finalmente decifrata l'evoluzione degli insetti” o “Scoperto il progenitore della mosca”, a un'attenta lettura rivelano chiaramente che nessun elemento in tali reperti è tale da confermare la tesi dell'evoluzione. Al contrario, tutti i dati confutano tale teoria. I fatti vengono tuttavia rigettati sulla base di informazioni distorte e le verità scientifiche ignorate in favore dei fittizi miti darwinisti. Non è più possible, tuttavia, prestare fede a tali fantasie. Innumerevoli fossili, come gli esemplari qui raffigurati, sono stati esibiti ed è stato provato in maniera inconfutabile che l'origine della vita non si fonda sull'evoluzione. |
Coleottero Di Palude Età: 100 milioni di anni I darwinisti sostengono che quando il fango, per opera del caso, venne trasformato da fenomeni naturali di lungo periodo quali i fulmini, diede luogo alle rose, ai garofani, agli uccelli, agli insetti e agli esseri umani, capaci di costruire città, investigare le subparticelle dell'atomo, comporre sinfonie e viaggiare nello spazio. Anche uno studente delle scuole elementari sarebbe in grado di comprendere l'illogicità e l'assurdità di tale idea, la quale, tuttavia, per ragioni puramente ideologiche, viene sostenuta in tutta serietà dagli evoluzionisti. In un articolo pubblicato dalla rivista Scientific American, l'evoluzionista George Wald descrive per esteso il modo in cui il caso, disponendo del tempo sufficiente, sarebbe in grado di dare vita a qualsiasi cosa. Afferma quindi: Data una certa quantità di tempo, l'impossibile diviene possibile, il possibile probabile, e il probabile virtualmente certo. Si deve solo attendere: il tempo stesso compie i miracoli. (George Wald, “The Origin of Life”, Scientific American, vol. 191 (2), agosto 1954, pag.48) Le parole di Wald costituiscono uno dei più strabilianti esempi dell'illogicità dell'evoluzionismo. La realtà è che, trascorsi pure due o cento miliardi di anni, le pietre e la terra non potranno mai evolversi in esseri umani in grado di provare emozioni, di pensare, di esprimere giudizi, di gioire, di produrre opere d'arte, di ricercare, di amare ed essere amati dagli altri. La vita è l'opera del nostro Signore Onnipotente e Altissimo, non del cieco caso. |
Conchiglia Di Chiocciola Età: 100 milioni di anni L'esemplare di ambra nell'immagine risale a cento milioni di anni fa e contiene la conchiglia di una chiocciola. Il fatto che le chiocciole odierne non presentino alcuna differenza rispetto a quelle vissute cento anni fa confuta interamente le affermazioni degli evoluzionisti. Se le chiocciole si fossero evolute, la loro struttura dovrebbe mostrare parimenti enormi differenze rispetto a quella odierna. Non vi è, tuttavia, alcuna diversità tra loro, il che fornisce una delle prove che l'evoluzione non ha mai avuto luogo e che la creazione è l'origine della vita. |
Pallopteridi Età: 50 milioni di anni Qualora si considerino con oggettività i reperti scientifici, si può intendere agevolmente la falsità delle affermazioni di Darwin. Fino a oggi, per esempio, la pretesa di Darwin che le specie viventi subiscano minimi mutamenti ereditari nel corso del tempo non è stata sostenuta da alcun dato scientifico. Null'altro che fantasie frutto dell'immaginazione e dell'insistenza ideologica dei darwinisti. Il famoso biologo britannico Brian Goodwin descrive come la teoria di Darwin non si regge su alcun fondamento scientifico: L'ipotesi di Darwin che l'albero della vita sia una conseguenza della graduale accumulazione di minime differenze ereditarie pare priva di un qualsiasi fondamento significativo. Un altro processo è responsabile delle proprietà emergenti della vita, quelle caratteristiche distintive che separano un gruppo di organismi da un altro-pesci e anfibi, vermi e insetti, equiseti e graminacee. (George Wald, “The Origin of Life”, Scientific American, vol. 191 (2), agosto 1954, pag.48) Il riferimento di Goodwin a un altro processo quale responsabile dell'emersione delle cose viventi non significa altro che la realtà della creazione, per quanto l'autore sia riluttante a definirlo apertamente come tale. Tale riluttanza risulta nondimeno evidente a chiunque sia dotato di ragione. |
Zampa Di Rettile >Età: 100 milioni di anni
I fossili contenuti nell'ambra costituiscono degli esempi importanti dei tipi di vita boschiva esistenti decine di milioni di anni fa. Le ricerche condotte sugli esemplari di ambre forniscono informazioni non solo sulle forme di vita preservate in esse, ma anche sul loro habitat ed ecosistema. Questo fossile di cento milioni di anni mostra come una zampa di rettile è rimasta immutata nonostante il passaggio del tempo. Le caratteristiche dei rettili odierni sono le stesse di quelli vissuti 100 milioni di anni fa. |
Ragno A Sei Occhi (Oonopidae) Età: 50 milioni di anni Nel suo libro The Nature of The Fossil Record, Derek Ager fa un'importante ammissione: È significativo che quasi tutti i racconti sull'evoluzione che ho imparato da studente . . . siano oggi state sfatati. (Derek Ager “The Nature of The Fossil Record”, Proceedings of the Geological Association, Vol. 87, No. 2 (1976), pp. 131-159) Ager scrisse queste parole nel 1976. Il livello raggiunti oggi dalla scienza e dalla tecnologia ha smentito tutte le asserzioni dell'evoluzione. Una delle prove più importanti in merito è costituita dai reperti fossili. Innumerevoli esemplari, quali il ragno di 50 milioni di anni rnell'immagine, confutano totalmente la teoria di Darwin. |
Coleottero (Scraptiidae) Età: 50 milioni di anni Se ogni insetto esistito 50 milioni di anni fa avesse tutti gli organi e e le caratteristiche fisiche possedute dagli omologhi oggi viventi, sarebbe allora impossibile affermare che la sua forma presente sia il risultato di un processo evolutivo. Le ricerche condotte nel corso degli ultimi 150 anni non hanno prodotto alcun candidato per l'ipotetico progenitore di oltre 1 milione di specie note di insetti. Né è lecito attendersi una risposta nel prossimo futuro, in quanto gli insetti non discendono da un presunto progenitore comune. Gli insetti non hanno assunto la loro forma presente attraverso l'evoluzione. Ogni specie è creata con delle caratteristiche sue proprie e non subisce alcun mutamento finché sopravvive come i reperti fossili testimoniano. |
Bombilide Età: 50 milioni di anni Neppure dopo 150 anni di ricerche sui fossili è stato possibile trovare una forma intermedia tale da mostrare un legame tra due diverse forme di vita. Ogni fossile scoperto rivela che tutto quanto esiste è pervenuto all'esistenza con tutte le sue caratteristiche specifiche intatte, ed è quindi stato creato. Uno di questi fossili è il bombilide risalente a 50 milioni di anni fa qui raffigurato. I bombilidi si sono mantenuti intatti con tutte le loro caratteristiche nonostante il trascorrere di 50 milioni di anni- una prova vivente del fatto che l'evoluzione non ha mai avuto luogo. |
Mosca Nera Età: 50 milioni di anni Se le pretese degli evoluzionisti fossero vere e le specie viventi fossero in costante mutamento fin dal momento della loro prima apparizione, allora quelle esistenti decine di milioni di anni fa non dovrebbero presentare alcuna somiglianza con quelle odierne. Lo sviluppo, il mutamento e il progresso dovrebbero essere visibili ovunque. I reperti fossili rivelano tuttavia l'esatto contrario. Quegli scenari di progressivo sviluppo che appaiono nelle riviste e negli studi evoluzionisti altro non sono che fantasie, totalmente aliene dalla realtà. Ciò è ammesso negli stessi testi fondati su tale teoria: Vi è stato un progresso nell'evoluzione? Le piante e gli animali recenti sono più avanzati dei loro predecessori o quantomeno più complessi? Naturalmente, no. (Richard Ellis, Aquagenesis, The Origin and Evolution of Life in the Sea, Penguin Books, 2001, pag. 7) |
Coleottero (Scydmaenidae) Età: 100 milioni di anni Cento milioni di anni è un periodo relativamente vasto per il completamento dell'ipotetico sviluppo evolutivo di una forma di vita. Se le idee degli evoluzionisti fossero accurate, in un tale lasso di tempo i coleotteri avrebbero dovuto evolversi in forme del tutto differenti, prive di alcuna somiglianza con quelle oggi viventi. Nonostante siano trascorsi milioni di anni, i coleotteri, tuttavia, come tutte le altre forme di vita, non hanno subito il benché minimo mutamento. Sono rimasti gli stessi di 100 milioni di anni fa, il che rende impossibile ogni riferimento all'evoluzione. |
Tipula (Tipulidae) Età: 100 milioni di anni I fossili sono estremamente significativi in quanto rivelano chiaramente, in una maniera comprensibile a tutti, che l'evoluzione non ha mai avuto luogo. È per tale ragione che lo zoologo francese Pierre Grassé ha affermato: I naturalisti devono tenere a mente che il processo dell'evoluzione è rivelato unicamente attraverso le forme fossili. La conoscenza della paleontologia è dunque un prerequisito; solo la paleontologia è in grado di fornir loro la prova dell'evoluzione. (Pierre Grassé, Evolution of Living Organisms, New York: Academic Press, 1977, pag. 297) Tutto il lavoro condotto dai paleontologi nel corso degli ultimi 150 anni non si è, nondimeno, rivelato altro che una fonte di terribile disappunto per gli evoluzionisti. Nessuna traccia del passato ha offerto alcun reperto a sostegno delle affermazioni degli evoluzionisti. Tutti i fossili fino ad ora rinvenuti, senza eccezioni, indicano che le cose viventi sono l'opera del nostro Signore Onnisciente, non del cieco caso. |
Throscidi Età: 50 milioni di anni Una delle tecniche di propaganda più efficaci di cui si avvalgono i darwinisti è l'uso di presentare una dettagliata esposizione di eventi che non hanno mai avuto luogo come se fossero realmente accaduti. Per esempio, gli articoli evoluzionisti descrivono per esteso le mutazioni e la selezione naturale, per quanto tali processi non siano in grado di dare origine a nuove specie, attribuendo questi meccanismi fittizi a un ipotetico potere creativo (Dio è al di là di questo). La verità è, tuttavia, ben diversa. Ciononostante, in seguito a tale indottrinamento, molte persone prive di un'adeguata conoscenza del soggetto immaginano che l'evoluzione sia innegabile, un fondamento della biologia. In realtà, la scienza ha da lungo tempo scartato la teoria dell'evoluzione. Arthur Koestler descrive il travisamento della selezione naturale e della mutazione, le quali, seppure vengano presentate come i due meccanismi dell'evoluzione, non hanno alcun potere o effetto:
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Harvestman Età: 50 milioni di anni Gli esseri viventi appartenenti all'ordine degli Opliones, di cui si stima esistano 6,400 specie, sono membri della classe Arachnida (aracnidi). La teoria dell'evoluzione non è in grado di spiegare come anche solo una singola proteina o il primo elemento vivente si siano formati, ancor meno la ragione per la quale gli esseri viventi siano rimasti inalterati nel corso di decine di milioni di anni. Uno dei fossili che riduce al silenzio gli evoluzionisti è l'Opliones raffigurato nell'immagine, il quale risale a cinquanta milioni di anni fa. La ragione per cui gli Opliones siano rimasti immutati nel corso di un tale lasso di tempo non può spiegarsi in termini di evoluzione. Vi è solo una spiegazione possibile: la creazione. |
Ortorafi (Rhagionidae) Età: 50 milioni di anni La pretesa fondamentale avanzata dal darwinismo è che le specie viventi siano in costante mutamento e sviluppo secondo un ipotetico processo evolutivo. Un'appropriata osservazione rivela tuttavia che non esistono prove a sostegno della fantasia darwinista. Le scoperte scientifiche degli ultimi 150 anni non hanno confermato neppure una volta il darwinismo. Al contrario, ogni nuovo ritrovamento si è rivelato un ulteriore presagio di morte. Una di tali scoperte è il ortorafi di oltre 50 milioni di anni nell'immagine. Questo fossile rappresenta una prova evidente che i ortorafi, come ogni altra specie di mosca, non sono mai mutati né si sono evoluti. |
Mosca Serpente (Raphidioptera) Età: 125 milioni di anni Le mosche serpente, di cui si stima esistano all'incirca 150 specie, sono membri della classe Raphidiopteraun'altra forma di vita che dimostra come l'evoluzione non ha mai avuto luogo. In realtà, i circoli scientifici sono ben consapevoli del fatto che i reperti fossili non confermano l'evoluzione. Tuttavia, a causa della loro dipendenza dalla teoria, non possono ammetterlo apertamente. Nel suo libro Aquagenesis, The Origin and Evolution of Life in the Sea, Richard Ellis sostiene che i fossili forniscano la prova della stasi, piuttosto che del mutamento prospettato dall'evoluzione: La prova fossile non fornisce risposte pronte alle questioni sulla discendenza o le relazioni, ma dimostra inequivocabilmente la durata e complessità della storia della vita sulla terra.” (Richard Ellis, Aquagenesis, The Origin and Evolution of Life in the Sea, Penguin Books, 2001, pag. 6) |
Cranio Di Iena Età: 73 milioni di anni La storia dell'evoluzione è colma di mistificazioni. Sono stati intrapresi vari tentativi di fornire come prove di transizioni immaginarie i fossili di diverse forme di vita estinte o addirittura scarsi frammenti di ossa fossilizzate. I fossili di specie viventi sono stati a lungo presentati al pubblico dagli evoluzionisti come esseri viventi che si sono evoluti. Un profondo silenzio ha tuttavia preso ora il posto delle fuorvianti speculazioni relative ai fossili. Infine, come si può vedere dal cranio di iena risalente a 73 milioni di anni fa qui raffigurato, si è compreso che molte delle forme di vita oggi esistenti vissero milioni di anni orsono immutate nella forma, la qual cosa dimostra che non si sono mai evolute. È giunto ora il momento che gli evoluzionisti pongano termine alle loro mistificazioni e speculazioni riguardo al mito dell'evoluzione umana. |
Cranio Di Lince Età: 65 milioni di anni Tutti i dettagli importanti, inclusi i denti, di questo animale possono essere osservati in questo cranio risalente a 65 milioni di anni fa. L'universo creato da Dio contiene le meraviglie perfette della creazione. Ogni manifestazione di bellezza creata nell'universo è anche una manifestazione della Sua onniscienza e arte sublime. È Dio Colui Che crea dal nulla e non vi sono limiti alla Sua creazione. Il darwinismo tenta di indurre la gente a dimenticare il fatto di vivere in un universo ricco di dettagli perfetti. Chiunque osservi tutte le innumerevole cose viventi e comprenda come siano sempre tutte vissute nella stessa forma esatta per milioni di anni-come dimostra questo cranio di lince risalente a 65 milioni di anni fa-sarà in grado di emanciparsi da tale indottrinamento e di giungere alla conclusione che il mondo in cui abitiamo è un vero miracolo. Tutto ciò che esiste è opera di Dio l'Onnipotente. |
Cranio Di Sciacallo Età: 51 milioni di anni Nessun fossile tale da dimostrare che le forme di vita condividano progenitori comuni è mai stato scoperto. Nei reperti fossili non si trova alcuna indicazione che gli esseri viventi siano in costante mutamento. Perché, allora, i darwinisti si aggrappano con tanta tenacia a tale teoria? Per quale ragione insistono nel difendere l'idea che gli esseri viventi si evolvano, quando risulta evidente che sono stati creati da Dio? La ragione è ideologica. Difendere la teoria dell'evoluzione è di vitale importanza per i materialisti e gli ideologi dell'ateismo. Per quanto i darwinisti insistano nel sostenere la teoria dell'evoluzione, i reperti fossili forniscono costantemente nuove prove a totale discredito di essa. Il cranio di sciacallo nell'immagine, risalente a 51 milioni di anni fa, costituisce uno di tali esempi. Questo fossile rivela che, come le tartarughe, le tigri, le volpi, i visoni, i leoni, i rinoceronti e tutti gli altri esseri viventi, anche gli sciacalli non si sono mai evoluti. |
Cranio Di Leopardo Età: 73 milioni di anni Gli inganni dei darwinisti e le tecniche di cui si avvalgono per sviare la gente sono ormai del tutto vani. Messi di fronte ad atlanti che espongono la realtà della creazione con assoluta chiarezza - e a innumerevoli fossili che dimostrano come gli esseri viventi non siano mai cambiati- i darwinisti hanno inteso come tutte le forme di vita sono state create dal nulla. Le loro astuzie sono state smascherate e infine neutralizzate. Questo cranio di leopardo risalente a 73 milioni di anni fa costituisce di per sé una prova sufficiente del fatto che tutte le favole relative agli ipotetici mutamenti cui sarebbero sottoposte tutte le forme di vita non sono assolutamente valide. Questo reperto dimostra come i leopardi esistenti 73 milioni di anni fa avevano esattamente le stesse caratteristiche di quelli oggi viventi. La struttura mandibolare e la dentatura di questo fossile possono essere osservate nei particolari. |
Cranio Di Zebra Età: 45 milioni di anniLocalità: Xi An, Cina Periodo: Eocene
Dio ha creato tutti le cose viventi con forme e caratteristiche distinte. Come gli stili di vita e i bisogni, così anche le strutture corporee presentano profonde differenze. Ciò significa che non è difficile descrivere i fossili che vengono portati alla luce, rendendo possibile stabilire le caratteristiche anatomiche di un essere vivente i cui resti fossili sono stati rinvenuti. La zebra fossile di 45 milioni di anni nell'immagine rende possibile tale identificazione. È evidente che non sussiste alcuna differenza tra le caratteristiche di questo fossile e il cranio di una zebra oggi vivente. Non vi è dubbio che si tratti di uno dei miracoli divini di Dio. La prova scientifica è troppo evidente per poter essere negata dagli scienziati, anche se evoluzionisti. È un fatto scientifico che le specie non sono mutate e che non sono state sottoposte ad alcun processo evolutivo. |
Cranio Di Cavallo Selvatico Dell'Asia Età: 33 milioni di anniLocalità: Yun Nan, Cina Periodo: Oligocene
Il mito dell'evoluzione del cavallo è una delle frodi più note del darwinismo. Tale scenario- che molti evoluzionisti contemporanei ammettono non essere vero-è tuttavia difeso da un certo numero di fanatici darwinisti. Questa pretesa è tuttavia talmente inconsistente e priva di basi scientifiche da essere stata totalmente rifiutata. I cavalli sono rimasti immutati nel corso di milioni di anni. Il cranio di cavallo selvaggio risalente a 33 milioni di anni fa nella foto dimostra che questi animali vivevano esattamente nella stessa maniera di oggi. Ciò è di per sé sufficiente a demolire tutte le affermazioni darwiniste relative all'ipotetica evoluzione del cavallo. |
Cranio Di Procione Età: 4.3 milioni di anniLocalità: Gan Su, Cina Periodo: Pliocene
Il confronto tra gli esemplari fossili risalenti a milioni di anni fa con le forme di vita odierne rivela che non vi è mai stata alcuna transizione nella morfologia e che l'evoluzione da una specie all'altra non ha mai avuto luogo. Ciò vale tanto per le formiche come per le farfalle, gli orsi polari e le lucertole, le mosche della frutta e le zebre. La teoria dell'evoluzione di Darwin non è confermata da alcuna scoperta scientifica. Nessuna prova è mai stata fornita a partire dall'epoca di Darwin. E, col passare dei giorni, i reperti fossili rendono tale mancanza ancora più ovvia. Questo cranio di procione di 4.3 milioni di anni dimostra chiaramente l'errore di Darwin. |
Asino Selvaggio Del Tibet Età: 29 milioni di anniLocalità: Yin Chuan, Cina Periodo: Oligocene
I tentativi degli evoluzionisti di rappresentare l'asino selvaggio come il progenitore del cavallo sono del tutto vani. I reperti fossili hanno provato che gli asini selvaggi sono sempre esistiti come asini selvaggi e non sono mai discesi da alcuna altra forma di vita. Il fossile nell'illustrazione mostra come gli asini selvaggi esistenti 27 milioni di anni fa erano identici a quelli odierni-il che confuta definitivamente tutte le affermazioni degli evoluzionisti. Le nuove specie non emersero in seguito a mutazioni e a cieche coincidenze. È stato Dio l'Onnipotente, il Quale possiede un sublime potere creativo, ad averle create. |
Cranio Di Scimmia Età: 32 milioni di anniLocalità: Qing Dao, Cina Periodo: Oligocene
Non è mai stato trovato alcun fossile che possedesse caratteristiche per metà umane e per metà scimmiesche. Tutti quei fossili che in un dato momento sono stati presentati come prove di un'ipotetica evoluzione dell'uomo si sono poi rivelati delle mistificazioni, tanto che sono stati tutti ritirati dagli evoluzionisti stessi. Tutto ciò che hanno lasciato non è che scenari fondati su pure immaginazioni. I reperti concreti hanno dimostrato che le scimmie sono sempre esistite come scimmie e che gli esseri umani sono sempre stati umani. Uno di tali reperti è il cranio di scimmia risalente a 32 milioni di anni fa qui raffigurato. |
Cranio Di Cammello Età: 3.9 milioni di anniLocalità: Gan Su, Cina Periodo: Pliocene
Secondo le pretese degli evoluzionisti, l'ampio cranio del cammello, il collo lungo e le gobbe sarebbero il risultato di una vasta sequenza di mutazioni. Ma se ciò fosse vero, vi dovrebbero essere innumerevoli mammiferi dotati di colli di media lunghezza, crani dalle forme più strane e gobbe incipienti. Tali forme di vita immaginarie dovrebbero incontrarsi frequentemente nella documentazione fossile e non dovrebbere esserci alcuna traccia di cammelli integralmente formati risalenti a milioni di anni fa, come quello nell'immagine. I dati di cui disponiamo ci mostrano, tuttavia, che tali forme transizionali immaginarie non sono mai esistite. I cammelli non sono mai passati attraverso fasi intermedie e sono sempre esistiti nella loro forma integrale. |
Cranio Di Volpe Grigia Età: 78 milioni di anniLocalità: Lan Zhou, Gan Su, Cina Periodo: Cretaceo
La teoria dell'evoluzione-a sostegno della quale sono state presentate innumerevoli prove false e che è stata mantenuta in vita grazie all'invenzione di scenari del tutto incredibili-è giunta ora al termine della sua esistenza. La gente sta iniziando a comprendere di essere rimasta vittima di un terribile inganno. D'ora in avanti nessuno scenario inventato dai darwinisti potrà avere alcun effetto e il crollo della loro teoria procederà rapido in quanto i reperti scientifici confutano irrimediabilmente l'idea dell'evoluzione. Questo cranio di volpe grigia di 78 milioni di anni costituisce un'altra prova volta ad accelerare tale crollo . I fossili viventi hanno completamente screditato il darwinismo. |
Cranio Di Martora Di Pennant Età: 78 milioni di anniLocalità: He Zheng, Gan Su, Cina Periodo: Cretaceo
Dio ha il potere di creare dal nulla. Incapaci di comprendere questo fatto, i darwinisti non possono o non vogliono capire che Dio crea un essere vivente ogniqualvolta lo desidera semplicemente ordinandogli: “Sii!”. Tale mancanza di fede e di consapevolezza del vero costituisce il fondamento degli illogici scenari e delle false prove da essi avanzati. Tuttavia, coloro che non sono vittime dell'influenza darwinista non hanno difficoltà a cogliere la magnificenza della creazione del mondo. Gli esseri viventi sono stati chiaramente creati e dotati di sistemi perfetti. Sono rimasti gli stessi nel corso delle generazioni, fin dal momento in cui furono creati. Il cranio di martora di Pennant di 78 milioni di anni qui raffigurato è uno degli esempi rappresentativi di questa realtà. |
Cranio Di Foca Monaca Caraibica Età: 3.1 milioni di anniLocalità: Yun Nan, Cina Periodo: Pliocene
I darwinisti non sono in grado di rendere conto dell'occhio del trilobite, che questi crostacei già possedevano 530 milioni di anni fa. I darwinisti non possono spiegare la ragione per cui gli esseri viventi nel mare, sulla terra e nell'aria apparvero improvvisamente e sopravvissero immutati durante l'intero corso della loro esistenza. I darwinisti sostengono che ogni specie si evolvé in un'altra, ma non sono in grado di spiegare come una singola cellula originale possa mutare in maniera tale da assumere differenti funzioni in una creatura multicellulare. Il darwinismo è una teoria a un punto morto, il cui graduale stato di necrosi si aggrava ad ogni nuova scoperta. Il cranio di foca monaca caraibica risalente a 3.1 milioni di anni fa qui raffigurato costituisce una delle molte prove volte ad accelerare questo processo di scomparsa. |
Cranio Di Rinoceronte Età: 75 milioni di anniLocalità: Gan Su, Cina Periodo: Cretaceo
I darwinisti sostengono che le cose viventi discendono le une dalle altre e assumono la loro forma presente in seguito a dei graduali cambiamenti nel corso del tempo. Se queste affermazioni fossero vere, dovrebbero trovare conferma nella documentazione fossile. La terra tuttavia non ha prodotto altro che fossili risalenti a milioni di anni fa identici agli esemplari oggi viventi. Non vi è una singola forma transizionale tale da confermare le ipotesi degli evoluzionisti. Tutte le cose viventi, dalle più piccole alle più grandi, esistettero milioni di anni orsono nella stessa forma di oggi. Se tutte le cose viventi non sono mai cambiate, allora non vi è alcun fondamento razionale o scientifico nell'affermazione che gli esseri umani sono mutati. Gli umani sono sempre stati umani e non hanno mai subito alterazioni. |
Civetta Zibetto Indiana Età: 48 milioni di anniLocalità: Gan Su, Cina Periodo: Eocene
Nel 1993 Stephen Jay Gould scrisse sulla rivista Natural History che è possibile osservare come le specie viventi mantengano le stesse caratteristiche nell'ambito della documentazione fossile: La stasi, o l'assenza di cambiamenti riscontrabile nella maggior parte delle specie fossili nell'arco della loro vita geologica, è stato tacitamente riconosciuto da tutti i paleontologi, seppure mai studiato esplicitamente, in quanto la teoria prevalente considerava la stasi come una non-prova non-interessante per la non-evoluzione. . . La schiacciante prevalenza della stasi divenne una caratteristica imbarazzante della documentazione fossile, per quanto rimase ignorata come una manifestazione di nulla (vale a dire, nonevoluzione). (S. J. Gould, “Cordelia's Dilemma”, Natural History, febbraio, pp. 10-18) L'unica ragione per cui gli evoluzionisti definiscono la stasi nella documentazione fossile come “imbarazzante” è il fatto che se le cose viventi non subiscono alcun cambiamento, allora la teoria dell'evoluzione è confutata. Questa informazione, che dimostra come l'evoluzione non sia mai avvenuta, è una prova della realtà della creazione. |
Cranio Di Giraffa Età: 65 milioni di anniLocalità: Meng Gu, Cina Periodo: Cretaceo
Le giraffe sono note per la straordinaria lunghezza dei loro colli. I darwinisti ipotizzarono che i colli di questi animali si fossero gradualmente allungati a causa del loro tendersi continuo verso i rami più alti. Ciò, che può definirsi come uno dei maggiori inganni della teoria dell'evoluzione, è del tutto confutato dalla documentazione fossile: le giraffe erano esattamente le stesse 65 milioni di anni fa. Non esiste alcuna traccia nell'ambito della documentazione fossile di esemplari in costante cambiamento i cui colli si sarebbero allungati al fine di raggiungere i rami più elevati. La giraffa odierna è esattamente la stessa di 65 milioni di anni fa. |
Cranio Di Cinghiale Età: 58 milioni di anniLocalità: Shan Dong, Cina Periodo: Paleocene
I darwinisti furono in grado di attirare i loro sostenitori iniziali avvalendosi di una logica assai primitiva. In un clima di ignoranza scientifica, fu facile convincere il pubblico che le proteine e quindi le cellule potessero formarsi spontaneamente da acqua fangosa; che i mammiferi che cacciavano nell'acqua sviluppassero di conseguenza delle pinne e si trasformassero in delfini e che le scimmie decidessero di smettere di saltare di albero in albero per camminare erette, evolvendosi poi in esseri umani. Le scienze della genetica e della paleontologia erano ignote, fu così possibile rappresentare tutte queste transizioni immaginarie come fatti incontrovertibili. Ma ora i darwinisti si trovano in una posizione ben più ostica. La scienza della genetica ha rivelato la struttura complessa della cellula e il modo in cui le caratteristiche sono trasmesse di generazione in generazione. La paleontologia ha dimostrato che gli esseri viventi non sono mai cambiati. Innumerevoli esemplari, come il cranio di cinghiale di 58 milioni di anni nell'immagine, rivelano come le cose viventi dimostrassero lo stesso grado di complessità di quelle odierne milioni di anni fa. Ai darwinisti non è più concesso di ingannare il pubblico. |
Cranio Di Antilope Età: 50 milioni di anniLocalità: Da Quing, Hei Long Jiang, Cina Periodo: Eocene
Esemplari di questi animali risalenti a 50 milioni di anni fa sono rimasti perfettamente preservati. Questo esemplare, anch'esso risalente a milioni di anni orsono, dimostra come l'antilope non sia mai stata soggetta ad alcuna alterazione, né sia mai discesa o evoluta in un'altra forma di vita. Proprio come le zebre, i lupi, le tigri e le volpi milioni di anni fa, anche questi mammiferi furono creati nella maniera determinata da Dio, e da allora non sono mai mutati. Come nel caso di tutte le altre forme di vita, non vi è neppure una singola forma intermedia che possa convalidare il mito dell'evoluzione umana. Come tutte le altre affermazioni evoluzioniste, anche questa è completamente falsa. Gli esseri viventi sulla terra non si sono mai evoluti. |
Cranio Di Ghepardo Età: 7.3 milioni di anniPeriodo: Miocene Località: Shan Dong, Cina
Sulla base di alcuni elementi del comportamento delle scimmie, i darwinisti sostennero che questi animali e gli esseri umani discendettero da un comune progenitore. Affermano che un giorno le scimmie decisero di discendere dagli alberi, di camminare erette, di parlare, cantare e comporre musica, di innalzare edifici e di fare scoperte scientifiche, trasformandosi così in esseri umani. In tal caso, simili processi di transizione dovrebbero valere anche per gli altri esseri viventi. Dal momento che i ghepardi, per esempio, sono in grado di correre molto velocemente, dovrebbero un giorno essere in grado di alterare la loro struttura fisica per trasformarsi in esseri senzienti vincitori di medaglie d'oro alle Olimpiadi. Tuttavia, uno sguardo ai fatti scientifici rivela che i ghepardi, le tigri, i lupi, le volpi, i leoni e i leopardi-in breve, tutti gli animali-non sono mai cambiati. La stessa stabilità o stasi è valida anche nel caso delle scimmie e degli esseri umani. Le scimmie sono sempre esistite come scimmie e gli umani come esseri umani. |
Cranio Di Binturong Età: 88 milioni di anniLocalità: Yun Nan, Cina Periodo: Cretaceo
Darwin immaginò che gli esseri viventi si trasformassero lentamente. Secondo il suo punto di vista, tutti gli esseri viventi, inclusi gli umani, sarebbero discesi da altre specie per giungere poi alla loro forma odierna. Dato che la scienza del XIX non forniva prove a sostegno di questa sua ipotesi, Darwin credette che le forme fossili intermedie dovessero esistere e che prima o poi sarebbero state scoperte. I più intimi seguaci di Darwin ereditarono questo lascito di fede. A partire da quel momento, si dedicarono incessantemente alla ricerca di quelle forme intermedie che Darwin credeva sarebbero un giorno venute alla luce. Non fu tuttavia necessario molto tempo per capire che Darwin si era ingannato. Le forme di vita inalterate presenti nella documentazione fossile confutano il darwinismo. Un colpo fatale a questa fede superstiziosa, che si cerca di mantenere in vita informa di ideologia, è il cranio di binturong risalente a 88 milioni di anni fa qui raffigurato. |
Cranio Di Diavolo Della Tasmania Età: 32 milioni di anni
Il paleontologo britannico Derek W. Ager spiega la ragione per cui la documentazione fossile costituisca un'invalicabile obiezione alla teoria dell'evoluzione: Si giunge al punto in cui se si esamina in dettaglio la documentazione fossile, sia al livello degli ordini che delle specie, si scopre, ripetutamente, non una evoluzione graduale, ma l'improvvisa esplosione di un gruppo a spese di un altro. (Derek A. Ager, “The Nature of the Fossil Record”, Proceedings of the British Geological Association, Vol. 87, 1976, pag. 133) Uno dei fossili che dimostra come la sua specie non sia mai passata attraverso una fase intermedia è il cranio di diavolo della Tasmania risalente a 32 milioni di anni fa qui rappresentato. |
Tartaruga Età: 98 milioni di anniLocalità: montagna Shan Li, Cina Periodo: Cretaceo
I darwinisti, i quali sostengono che le specie viventi siano discese le une dalle altre sviluppandosi mediante piccoli cambiamenti costanti, non sono in grado di spiegare la stasi, o totale stabilità, osservata nell'ambito di queste stesse specie. La teoria dell'evoluzione, la quale afferma che gli esseri umani siano discesi dalle scimmie, deve chiarire perché nessun'altra forma di vita sia passata attraverso un'immaginaria transizione simile a quella dalla scimmia all'uomo. Gli evoluzionisti non hanno risposte logiche o razionali da offrire. Gli uccelli non sono mai mutati. I rinoceronti, le volpi e le iene non sono mai mutati; e neppure la tartaruga di 98 milioni di anni nell'immagine. Neppure gli esseri umani. L'idea che i darwinisti tentano di imporre al pubblico-vale a dire, che gli esseri viventi siano progrediti mediante piccoli cambiamenti sviluppandosi infine in forme di vita interamente differenti-è un'enorme menzogna. |
Cranio Di Orso Polare Età: 74 milioni di anniLocalità: Liaoning, Cina Periodo: Cretaceo
La serie dell'Atlante della creazione offrono una prova evidente che non può che aggravare il panico dei darwinisti, mostrando loro che l'evoluzione è morta e che non è quindi più possibile continuare ad ingannare il mondo intero. Questo cranio di orso polare di 74 milioni di anni, per esempio, è identico al cranio degli orsi polari oggi in vita, il che è sufficiente a invalidare gli argomenti dei darwinisti. Di fronte al diffondersi di quelle prove che dimostrano l'invalidità del darwinismo, i seguaci di questa teoria raddoppiano i loro sforzi per mantenere l'impressione che: “Siamo vivi e in buona salute”. Tentano di avvalersi di tecniche di propaganda per combattere una lotta intellettuale che sono incapaci di ingaggiare a livello scientifico. Si sforzano di occultare quegli studi che demoliscono il darwinismo. Questo comportamento non gli impedisce, tuttavia, quantomeno a livello inconscio, di rendersi conto delle dimensioni del crollo che ha avuto luogo. |
Cranio Di Coyote Età: 65 milioni di anniLocalità: Qing Hai, Cina Periodo: Cretaceo
A partire dalla sua prima comparsa nell'ambito della documentazione fossile, un essere vivente mantiene la stessa forma nel corso dei milioni di anni successivi. Tutti i fossili illustrati in questo libro, come questo cranio di coyote risalente a 65 milioni di anni fa, non costituiscono che pochi esempi. Come tutte le altre forme di vita, i coyote viventi 65 milioni di anni fa possedettero lo stesso aspetto e struttura di quelli odierni. Questo fatto demolisce completamente l'intero concetto di evoluzione. Questo stato delle cose, che è valido per tutti gli esseri viventi, vale anche inevitabilmente per gli esseri umani. Gli umani sono sempre esistiti come esseri umani, fin dal momento della loro prima creazione, e da allora non hanno mai subito il benché minimo cambiamento. Considerato che talmente tante forme di vita confutano palesemente tutte le pretese dell'evoluzione, non possono esistere fondamenti scientifici a sostegno degli scenari concernenti l'evoluzione umana sognati dai darwinisti. I denti del fossile nell'immagine, che possono osservarsi nei particolari, fornisce una prova significativa del fatto che i coyote esistenti 65 milioni di anni fa erano identici a quelli oggi viventi. |
Foglia Di Sassafras Età: 54-37 milioni di anniLocalità: Formazione Cache Creek, Columbia Britannica, Canada Periodo: Eocene
Una delle forme più comuni della propaganda darwinista è costituita da slogan infondati del tipo: “Il rifiuto della teoria dell'evoluzione è un dogma” o “Negare la teoria dell'evoluzione è contrario alla scienza”. In realtà, tali dichiarazioni non sono che pregiudizi derivati da un'idea errata della scienza quale la intendono gli evoluzionisti. La “scienza”, secondo la definizione dei darwinisti, non è una disciplina fondata sulla ricerca, l'investigazione e l'analisi neutrale dei reperti, e della conseguente accettazione dei risultati ottenuti. Per i darwinisti, le indagini scientifiche devono in primo luogo confermare le loro credenze e idee, mentre le conclusioni devono essere interpretate mediante una distorsione in linea con il dogma evoluzionista. In altre parole, gli evoluzionisti definiscono come scienza le loro interpretazioni distorte piuttosto che le prove stesse. La scienza darwinista non rappresenta un tentativo di scoprire i fatti, bensì di interpretarli selettivamente per poi distorcerli. |
Foglia Di Albero Di Katsura Età: 65-54 milioni di anniLocalità: Spagna Periodo: Paleocene
Uno dei fatti più significativi rivelati dalla documentazione fossile è che le specie viventi apparvero improvvisamente, con tutte le loro caratteristiche già definite. In altre parole, non vi è alcuna indicazione che una specie si sia sviluppata da una forma primitiva per poi acquisire il resto delle sue membra. Tutte le specie viventi erano formate integralmente al momento della loro emersione, e quelle sopravvissute sono tuttavia identiche alla loro forma originale. Il libro The Origin of Species Revisited descrive come ciò rappresenti un serio dilemma per il darwinismo: La repentinità con cui interi gruppi di specie apparvero d'improvviso in certe formazioni è stata portata all'attenzione da diversi paleontologi-tra cui Agassiz, Pictet e Sedgwick-come un'obiezione fatale alla fede nella trasmutazione delle specie. Se numerose specie, appartenenti agli stessi genera o famiglie, avessero realmente fatto il loro ingresso nella vita nello stesso momento, ciò risulterebbe fatale alla teoria dell'evoluzione mediante la selezione naturale. (The Origin of Species Revisited, pag. 46) |
Foglia Di Frassino Età: 23-5 milioni di anniLocalità: Spagna Periodo: Miocene
Se i darvinisti pensassero in maniera scientifica, come pretendono, non agirebbero alla luce della loro ideologia-in altre parole, delle loro immaginazioni-ma piuttosto in conformità a fatti e conclusioni concrete. Il fatto concreto rivelato oggi dai paleontologi è che ogni specie vivente apparve repentinamente e che da allora, qualora sia sopravvissuta, non ha mai subito alcun mutamento. Il significato di ciò è evidente: la vita non si è mai evoluta. Come l'universo stesso, la vita è opera di Dio, il Creatore. La foglia di frassino raffigurata, la cui datazione varia approssimativemente dai 23 ai 5 milioni di anni, rappresenta un memento per tutti. |
Foglia Di Myrica Età: 30 milioni di anniLocalità: Cereste, Francia Periodo: Oligocene
Piuttosto che dibattere il significato delle scoperte scientifiche, i darwinisti preferiscono ricorrere a tecniche di propaganda psicologica, al fine di limitare la libertà di pensiero bandendo quelle opere che confutano la teoria dell'evoluzione e influenzando il pubblico con la loro ironia. A tale proposito si avvalgono generalmente di tecniche di guerra psicologica. Gli evoluzionisti non dovrebbero mostrarsi sordi alle ragioni degli altri ricorrendo alla calunnia, agli insulti e alle false accuse senza neppure degnarsi di gettare uno sguardo alle prove e alla documentazione disponibile. Se confidassero veramente nella loro teoria e fossero in possesso di prove scientifiche, se ne avvarrebbero al fine di ridurre al silenzio chiunque costituisse una minaccia su un piano intellettuale. Tuttavia ciò non è ancora accaduto ed è impossibile che avvenga, in quanto i darwinisti non dispongono neppure di una singola prova a sostegno della loro teoria. |
Diospyros Età: 40 milioni di anniLocalità: Francia Periodo: Eocene
Secondo le pretese non scientifiche dei darwinisti, i datteri, i pini, i cactus, le orchidee, i garofani, le rose, gli alberi di ciliegio, le graminacee, le felci-in breve, tutte le piante, condividono uno stesso progenitore immaginario. Quando, tuttavia, si chiede loro riguardo alla natura di questo comune progenitore, oppure tramite quali fasi le diverse piante si siano distinte le une dalle altre per assumere infine la loro forma presente, gli evoluzionisti non sono in grado di offrire una risposta scientifica. E. J. H. Corner, un botanico evoluzionista dell'Università di Cambridge, ammette che gli evoluzionisti non hanno risposte circa l'origine delle piante: Le parole dell'evoluzionista di fama mondiale E.J.H. Corner dell'Università di Cambridge suonano ancora vere dopo quarant'anni: “Penso ancora, tuttavia, che per chi non abbia pregiudizi, la documentazione fossile relativa alle piante sia in favore di una speciale creazione . . . Come è possibile pensare che un'orchidea, una lente d'acqua e una palma condividano una stessa ascendenza? Disponiamo forse di una qualche prova in proposito? L'evoluzionista deve essere pronto a rispondere, per quanto penso che la maggior parte crollerebbe prima di giungere all'investigazione”. (E.J.H. Corner, Prof. di Botanica, Cambridge University, Inghilterra, Evolution in Contemporary Botanical Thought, Chicago, Quadrangle Books, 1961, pag. 97) Il livello raggiunto dalla scienza e dalla tecnologia del XXI secolo ha reso le preoccupazioni di Corner ancor più valide. Le innumerevoli scoperte scientifiche, in particolare i reperti fossili, hanno posto il darwinismo di fronte a un dilemma insolubile-non solo nell'ambito della botanica, ma in ogni ramo della scienza. Nella loro agonia intellettuale, i darwinisti tentano di mantenere viva la loro teoria preparandosi a rispondere alle questioni che potrebbero essergli rivolte, per quanto non abbiano ancora alcuna risposta scientifica da offrire. |
Pigna Di Araucaria Età: 170 milioni di anniLocalità: Patagonia, Argentina Periodo: Giurassico
Il fossile mostrato in questa immagine, il quale dimostra come le araucarie non hanno subito alcuna alterazione nonostante siano trascorsi 170 milioni di anni, condanna i darwinisti a un profondo silenzio. Il tardo evoluzionista Stephen Jay Gould espresse il silenzio e l'“imbarazzo” dei darwinisti di fronte alla documentazione fossile con queste parole: "La schiacciante prevalenza della stasi divenne una caratteristica imbarazzante della documentazione fossile.” (Stephen Jay Gould, “Cordelia's Dilemma,” Natural History, febbraio 1993, pag.15) L'imbarazzo dei darwinisti deriva dalla menzogna da essi propagandata negli ultimi 150 anni. Dopo avere speso decenni a descrivere come le forme di vita abbiano ipoteticamente assunto la loro forma odierna mediante una serie di cambiamenti graduali, fuorviando il pubblico con quella che sarebbe divenuta una delle frodi maggiori nella storia della scienza, l'imbarazzo da essi provato di fronte alla realtà rivelata dai reperti fossili è del tutto giustificato. Dovrebbero ora fare sì che tale imbarazzo li conducesse al vero, smettendo di aderire coscientemente a una menzogna. |
Foglia Di Quercia Cerro Età: 5-1.8 milioni di anniLocalità: Sofia, Bulgaria Periodo: Pliocene
La maggior parte dei testi o articoli evoluzionisti presenta una gran quantità di storie fantastiche. In esse vengono descritti processi che non possono mai avere avuto luogo e che sono scientificamente impossibili. Si può leggere come la prima cellula sia emersa da una pozza di fango o come un pesce abbia deciso un giorno di trasferirsi sulla terra per trasformarsi poi in centinaia di specie differenti, oppure come i rettili abbiano deciso di mettersi in volo come uccelli. Ma tutte queste storie non sono che fantascienza, ben lungi dall'essere scientifiche. L'eroe principale di queste storie è il cieco caso. Nel suo libro The Great Evolution Mystery, Gordon Rattray Taylor afferma in proposito: La storia dell'evoluzione è una massa di tali modificazioni, di cui, si potrebbe dire, consiste. Le squame divengono penne. Le zampe diventano ali. Gli stomaci vesciche natatorie. Le sostituzioni e le elaborazioni avvengono addirittura al livello dei processi biochimici. Tutto ciò che il darwinismo ha da dire in merito a tale miracoli è che sono dovuti al caso. (Gordon Rattray Taylor, The Great Evolution Mystery, New York, Harper & Row, 1983, pag.10) La realtà è, tuttavia, che il caso non sarà mai in grado di produrre un ordine che implica un'intelligenza e una consapevolezza. Nessuna persona dotata di logica può accettare che la varietà e complessità mostrate dagli esseri viventi siano opera del caso. La coincidenza non potrà mai generare fiori, frutti e vegetali deliziosi, leopardi, conigli, tigri, uccelli, formiche ed esseri umani capaci di fondare intere civilizzazioni. La vita e tutto quanto vediamo intorno a noi è opera di Dio Onnipotente, il Signore Onnisciente di sublime maestria. |
Foglia Di Ginepro Età: 5-1.8 milioni di anniLocalità: Sofia, Bulgaria Periodo: Pliocene
A partire dagli inizi del XX secolo, la teoria dell'evoluzione, costantemente descritta da alcuni circoli come una realtà scientifica, ha ricevuto una serie di colpi letali-i quali, tuttavia, sono stati ben nascosti al pubblico. I darwinisti si avvalgono di una forma di propaganda la quale suggerisce che niente è cambiato, ma non menzionano mai gli innumerevoli reperti fossili che provano la realtà della creazione continuando a riproporre le stesse favole. Uno dei più importanti aspetti della propaganda degli evoluzionisti è il fatto che non hanno mai sentito il bisogno di avvalorare i loro racconti con dati scientifici. Phillip Johnson descrive la loro posizione: Non c'è alcun bisogno che queste speculazioni vengano confermate da prove sperimentali o fossili. Per i darwinisti, il solo fatto di poter immaginare questo processo è sufficiente a confermare che qualcosa del genere debba essere accaduto. (Phillip Johnson, Objection Sustained, pag. 23) Questa situazione è di per se stessa una prova sufficiente della disperazione dei darwinisti, i quali, a causa della mancanza di dati scientifici a sostegno della loro teoria, sono obbligati a fare affidamento sulle loro immaginazioni. Innumerevoli fossili, come la foglia di ginepro raffigurata, provano il fatto che l'evoluzione non ha mai avuto luogo. Per tale ragione, i darwinisti preferiscono cercare rifugio nella speculazione piuttosto che rendere conto delle testimonianze. |
Foglia Di Sorbo Degli Uccellatori Età: 50 milioni di anniLocalità: Kamloops, Columbia Britannica, Canada Periodo: Eocene
Il sorbo degli uccellatori di oggi è lo stesso di quello esistente 50 milioni di anni fa. In altre parole, nel passato la terra non era abitata da animali e piante primitivi, parzialmente sviluppati e di aspetto strano come gli evoluzionisti vorrebbero farci credere. Cinquanta milioni di anni fa, la terra non era popolata da forme di vita in fase di graduale sviluppo. Tutti gli esseri viventi di allora avevano le stesse caratteristiche fisiche, membra e strutture pienamente formate quali quelli odierni, cui erano identici nell'aspetto. Il fossile raffigurato costituisce una prova evidente di questa realtà. |
Foglia Di Melo Età: 50 milioni di anniLocalità: Kamloops, Columbia Britannica, Canada Periodo: Eocene
Come le amarene sono sempre esistite quali amarene, così le mele sono sempre state mele. La mela non apparve in seguito a una discendenza da un qualche altro frutto particolare. La pretesa di Darwin, formulata 150 anni orsono, secondo cui gli esseri viventi sarebbero discesi gli uni dagli altri attraverso piccoli cambiamenti, è priva di qualsiasi prova confermativa, nonostante siano trascorsi tanti decenni. L'evoluzionista Richard Darwkins ammette questo fatto “doloroso” per gli evoluzionisti: Trascorsi centoventicinque anni, disponiamo di una conoscenza degli animali molto superiore rispetto a quella di Darwin, eppure non mi è noto neppure un singolo caso di organismi complessi che possano essersi formati mediante diverse minime modificazioni successive. Non credo che un tale caso possa mai essere scoperto. (Richard Dawkins, The Blind Watchmaker, pag.91) |
Foglia Di Lauroceraso Età: 50 milioni di anniLocalità: Kamloops, Columbia Britannica, Canada Periodo: Eocene
Gli alberi di lauroceraso vivevano nel passato nella stessa maniera di quelli odierni. Se le affermazioni dei darwinisti fossero vere, i laurocerasi di oggi non dovrebbero recare alcuna somiglianza, o una quantomeno parziale, con quelli del passato. Inoltre, altri fossili dovrebbero essere in grado di mostrarci come i laurocerasi del passato sia siano trasformati in quelli di oggi. Trascorsi tuttavia quasi due secoli, i darwinisti non sono stati in grado di ottenere alcuna prova di questo processo, che esiste solo nella loro immaginazione. Tutti i reperti rivelano che i laurocerasi sono sempre esistiti, non si sono evoluti e sono stati quindi creati. |
Tarpone Atlantico Età: 110 milioni di anniLocalità: Ceara, Brasile Periodo: Cretaceo
Nel suo libro Missing Links, Robert A. Martin afferma: Se il modello creazionista fosse corretto, non vi potrebbero essere relazioni tra progenitore e discendente e nessun progresso evolutivo di alcun genere. Se il modello evolutivo fosse corretto e disponesse di una sufficiente documentazione fossile, dovrebbero trovarsi intermediari su scala strutturale e cronologica. (Robert A. Martin, Missing Links: Evolutionary Concepts and Transitions Through Time, Jones and Barlett Publishers, UK, 2004, pag. 8) Senza eccezione, tutti i campioni fossili, di cui in questo libro non ne sono presentati che alcuni, mostrano che non esiste alcuna linea di discendenza tra le forme di vita e che ogni specie emerse all'improvviso con tutte le sue caratteristiche specifiche. I risultati degli scavi non hanno portato alla luce neppure una sola forma di vita in una fase di sviluppo intermedia. Data una tale prova, è chiaro che l'evoluzione è infondata e la creazione è un fatto innegabile. |
Monacantide Età: 4 milioni di anniLocalità: Formazione fluviale di Marecchia, Italia Periodo: Pliocene
I monacantidi, membri della famiglia Monacanthidae, vivono in acque tropicali o subtropicali. Nell'ambito di questa famiglia sono note 107 specie. Una delle caratteristiche più importanti di questa specie è la maestria nel mimetizzarsi, la quale consente loro di nascondersi cambiando colore in conformità all'ambiente circostante, proteggendosi così dai predatori. Questo fossile di Monacanthus risalente a 4 milioni di anni fa costituisce una prova evidente del fatto che questa specie non si è mai evoluta. Gli esseri viventi non discendono gli uni dagli altri attraverso un processo di costante cambiamento secondo quanto suggerito dai darwinisti. Iddio Onnipotente ha creato l'universo e tutte le forme di vita che risiedono in esso. |
Polpo Età: 95 milioni di anniLocalità: Hjoula, Libano Periodo: Cretaceo
I polpi, la cui elevata capacità di apprendimento è stata verificata in laboratorio, sono anche maestri di mimetizzazione. Questa abilità dipende da alcune cellule epiteliali appositamente create. Grazie a tale capacità delle cellule di cambiare colore, di diventare opache e di riflettere la luce, sono in grado di proteggersi dal pericolo e di avvisare altri polpi di una potenziale minaccia. Alcuni polpi possono anche fare di più: mimetizzarsi imitando altre creature marine. Questi, noti come “polpi imitatori”, assumono l'aspetto di forme di vita capaci di incutere timore, come il pesce dragone e i serpenti marini. Ma come è possibile che i polpi abbiano acquisito queste caratteristiche gradualmente nel corso del tempo, come affermano gli evoluzionisti? Forse che i primi polpi erano creature bizzarre e semi-sviluppate con organi rudimentali, molto diverse da quelle attuali? La maniera principale per determinare tale questione è l'esame dei reperti fossili. Un tale studio, anche se condotto fino agli estremi limiti cronologici, rivela che i polpi sono esattamente gli stessi dei loro omologhi moderni. Questa è una delle prove principali dell'infondatezza delle affermazioni degli evoluzionisti. I polpi non si evolverono, ma furono creati da Dio Onnisciente e Onnipotente, con tutte le loro caratteristiche proprie. |
Ippocampo Età: 4 milioni di anniLocalità: Formazione fluviale di Marecchia, Italia Periodo: Pliocene
La testa dell'ippocampo forma un angolo con il resto corpo, una caratteristica assente in ogni altro pesce. È per questa ragione che gli ippocampi nuotano retti e possono muovere la testa in alto e in basso, non tuttavia lateralmente. Per altri animali tale incapacità di girare la testa ai lati potrebbe rappresentare un problema, esponendoli ad ogni sorta di pericolo, ma non per gli ippocampi, grazie alla loro speciale struttura corporea. Questi pesci sono stati infatti creati con la capacità di muovere gli occhi in tutte le direzioni in maniera indipendente, in grado così di usufruire di un campo visivo assoluto, pur non potendo girare la testa lateralmente. Se le affermazioni dei darwinisti fossero vere, l'ippocampo avrebbe dovuto essere stato eliminato molto prima dello sviluppo di questa struttura oculare e non avrebbe mai potuto sopravvivere fino ai nostri giorni. Sarebbe stato impossibile per un ippocampo con la testa eretta, quindi non in grado di vedere dietro di sé, rimanere in vita, il che avrebbe rappresentato l'estinzione. Ciò significa che, come tutti gli altri esseri viventi, gli ippocampi non si evolverono, ma furono creati in un singolo momento, con le teste formanti un angolo con il resto del corpo, la capacità di muovere gli occhi indipendentemente in ogni direzione e tutte le loro altre caratteristiche. |
Polyipnus Età: 35 milioni di anniLocalità: Sobniow, Polonia Periodo: Oligocene
I pesci della specie polyipnus, membri della famiglia Sternoptychidae, sono la prova vivente che il darwinismo non è altro che una congerie di speculazioni. Non vi è alcuna differenza tra i polyipnus che vivevano 35 milioni di anni fa e quelli di oggi. |
Fundulide Età: 3 milioni di anniLocalità: Lahontan Beds, Nevada, USA Periodo: Pliocene
Gli evoluzionisti sostengono che la teoria di Darwin possa offrire una risposta riguardo alla vita e all'emersione delle specie viventi. La cieca devozione dei materialisti e degli atei alla teoria dell'evoluzione è dovuta al fatto che essa offre una risposta alternativa alla creazione. Ma si tratta di un grave errore. Gli argomenti avanzati da Darwin non sono mai stati confermati da alcun dato scientifico, né allora né oggi. Al contrario, la scienza ha dimostrato che la visione di Darwin è infondata. In breve, non esiste nessun'altra risposta scientifica e razionale alla domanda sull'origine della vita che la creazione. Il paleontologo evoluzionista George Simpson riconosce come la teoria di Darwin non sia in grado di rispondere ad alcuna questione: Darwin fu sempre del tutto incapace di rispondere ad ogni valida obiezione alla sua teoria. (Gordon Rattray Taylor, The Great Evolution Mystery, pag. 140) |
Pesce Soldato (con il suo omologo) Età: 95 milioni di anniLocalità: Libano Periodo: Cretaceo
Le testimonianze fossili mostrano come gli esseri viventi non siano mai cambiati nel corso di decine e centinaia di milioni di anni. Questa verità evidente rappresenta un grave dilemma per i darwinisti, come molti evoluzionisti ben sanno. Per esempio, il paleontologo evoluzionista Steven M. Stanley spiega come i resoconti dei darwinisti siano incompatibili con i fossili : Più in generale, una qualsiasi sequenza di fossili sottosopra potrebbe costringerci a ripensare la nostra teoria... (Steven M. Stanley, The New Evolutionary Timetable, New York, 1981, pag. 3) Uno degli innumerevoli fossili ad imporre agli evoluzionisti una revisione dei fatti è il pesce soldato risalente a 95 milioni di anni fa qui raffigurato. Il pesce soldato non è mai mutato nel corso di 95 milioni di anni, confutando così l'evoluzione. |
Pesce Scoıattolo Età: 50 milioni di anniLocalità: Monte Bolca, Italia Periodo: Eocene
Le testimonianze fossili non mostrano alcuno sviluppo graduale per fasi secondo il modello dei darwinisti. Non vi è prova che gli esseri viventi siano discesi da un ipotetico progenitore comune. I reperti hanno rivelato che le cose viventi non sono discese le une dalle altre e che nessuna specie è mai cambiata finché è sopravvissuta. In altre parole, le specie non si sono mai evolute, come spiega lo zoologo Mark Pagel dell'Università di Oxford: Ma invece di scoprire i lenti, uniformi e progressivi mutamenti che Lyell e Darwin si erano attesi, osservarono nelle testimonianze fossili rapide esplosioni in cui nuove specie apparvero apparentemente dal nulla per poi permanere immutate per milioni di anni-modelli che riportano ossessivamente alla mente la creazione. (Mark Pagel, "Happy Accidents?", Nature 397:665, 25 febbraio 1999) |
Dorab Età: 95 milioni di anniLocalità: Haqel, Libano Periodo: Cretaceon
Dal momento che i fossili demoliscono le pretese dell'evoluzione, i darwinisti comunemente li ignorano, oppure tentano di avvalersene come strumenti di propaganda distorcendoli in vario modo. Tuttavia, la recente esposizione di centinaia di fossili in mostre, libri e siti internet ha reso evidente il dilemma degli evoluzionisti. Quando si confrontano i fossili con gli esemplari viventi, non si ha difficoltà a comprendere che l'evoluzione è una menzogna e non si ha più necessità di alcuna ulteriore informazione. Per tale ragione gli evoluzionisti si trovano nel panico, impotenti di fronte al collasso incontrovertibile della loro teoria su scala mondiale. Una delle prove del crollo della teoria dell'evoluzione è il fossile di dorab risalente a 95 milioni di anni fa qui raffigurato. |
Pesce Chirurgo Età: 95 milioni di anniLocalità: Haqel, Libano Periodo: Cretaceo
Ne The Origin of Species Revisited, Wendell R. Bird afferma che le pretese forme intermedie di cui parla la teoria dell'evoluzione sono una fantasia: Fino ad oggi, la ricerca fossile non ha mai prodotto alcun esemplare di forma intermedia tale da sostenere le affermazioni degli evoluzionisti. Nessun fossile che indichi una linea discendente tra le specie è mai stato portato alla luce. I fossili di pesce chirurgo, per esempio, non hanno mai avuto organi sviluppati per metà o in maniera parziale. Per quanto si vada indietro nel tempo, ogni pesce fossile mantiene esattamente le stesse caratteristiche dei pesci odierni. Il fossile di pesce chirurgo nell'immagine costituisce uno di tali esempi. |
Gamberetto Età: 150 milioni di anniLocalità: Formazione di Solnhofen, Germania Periodo: Giurassico
Se i gamberetti avessero veramente avuto un progenitore evolutivo del genere immaginato dagli evoluzionisti, vi dovrebbero essere degli esemplari fossilizzati simili a quell'ipotetico “proto-gamberetto”. La documentazione fossile, tuttavia, non offre neppure la minima prova a sostegno dell'esistenza di un tale progenitore. Né è rimasta alcuna traccia delle fasi evolutive che i gamberetti avrebbero ipoteticamente attraversato. Non è stato ancora scoperto alcun fossile simile al gamberetto che non abbia acquisito tutte quelle caratteristiche particolari proprie di quelli odierni. Qualunque sia la loro datazione, tutti i gamberetti fossilizzati sono identici agli omologhi oggi viventi. Anche il gamberetto di 150 milioni di anni qui raffigurato possiede integralmente tutte le caratteristiche dei gamberetti odierni. In tali circostanze, nessuno può parlare logicamente di “evoluzione del gamberetto”. Come tutte le altre specie viventi, anche i gamberetti non si sono mai evoluti. La vita è opera del nostro Signore Glorioso e Altissimo. |
Melù Età: 5 milioni di anniLocalità: Formazione fluviale di Marecchia, Italia Periodo: Miocene
Lo scienziato svedese Søren Løvtrup afferma che l'evoluzione costituisce il più grande inganno della scienza: Credo che un giorno il mito darwinista sarà considerato il più grande inganno nella storia della scienza.E innumerevoli reperti scientifici, come il melù nell'immagine, hanno già dimostrato che l'evoluzione non ha mai avuto luogo ed è una grande menzogna. È inutile per gli evoluzionisti tentare di ignorare tali reperti. Fuggire dalla realtà non cambia nulla. |